ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 7 settembre 2019

Noi siamo già falliti e schiavi

PAROLE PROFETICHE SULL'ITALIA scritte da un (santo) sacerdote 100 anni fa, da leggere!



Amici, mi sono quest'oggi imbattuto provvidenzialmente in questa lettera di don Dolindo Ruotolo (figura che ormai conoscerà chi mi segue da un po' di tempo) scritta il 14 ottobre 1917 (l'anno di Fatima... della Rivoluzione bolscevica... casualità?...) e che sembra una fotografia esatta della situazione del clero, del popolo cattolico e dell'Italia di oggi! E' incredibile come lavora lo Spirito Santo percorrendo intere generazioni eppure... sembra di capirsi al volo, nonostante la non breve distanza temporale... E' vero che nel periodo in cui scriveva il santo sacerdote napoletano certe dinamiche rivoluzionarie erano ormai già innescate ma mi sembra che, con le sue parole, vada molto più a fondo della situazione di quell'epoca, proiettandosi nei decenni a seguire. Ora capiamo bene queste parole e ringraziamo l'uomo di Dio per questo messaggio che è luce per tutti noi. Condivido con voi un estratto della lettera, quello più significativo

Non tutti i figli spirituali vengono col buco..

Un governo massonico e amazzonico (Prof. De Mattei)



"L''Avvocato del diavolo"

È ALLARME ROSSO con il Governo del NUOVO UMANESIMO




"Manipolazione" di Ben Goossens 

Sei giorni fa "l'Avvocato del diavolo" pardon... "del popolo" ‒ Giuseppe Conte ‒ ha concluso il suo discorso al Quirinale con le parole:

«Molto spesso negli interventi pubblici pronunciati ho evocato la forma di un nuovo umanesimo: non ho mai pensato fosse lo slogan di un governo, ma un orizzonte ideale per il Paese».

Ecco come a Davos il Presidente del Consiglio si è arruffianato la Merkel... che nausea!!!




Novum pontificale

BESTIARIO CLERICAL-PAPALINO. DI ASCENSORI, DI LEOPARDI E DI AMBIENTE…

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, e miei amati troll equiparabili alla spina nella carne di qualcuno molto più serio di me, cerchiamo di sorridere e dal momento che come dicono in Francia, o dicevano, un cane può ben abbaiare all’arcivescovo, cerchiamo di sorridere del Pontefice.
Per prima cosa: uno dei nostri abituali collaboratori mi ha scritto nei giorni scorsi dicendo: andando dal medico sono rimasto bloccato per venti minuti in ascensore. La vendetta di Bergoglio. Il nostro amico si era prodotto nei giorni precedenti in qualche critica di Bergoglio…

A tempo opportuno

Dio salvi l’Italia / 2

http://www.libertaepersona.org/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/pio-XI.jpeg(immagine aggiunta)

In manu Dei potestas terrae, et utilem rectorem suscitabit in tempus super illam (Sir 10, 4 Vulg.).


«Nella mano di Dio è il dominio della terra; a tempo opportuno susciterà su di essa un governante benefico». Il Signore non manca mai di soccorrerci con la Sua parola di verità. In ogni circostanza, anche nelle più buie, ci invia messaggi di incoraggiamento perché non soccombiamo alla sfiducia o all’avvilimento. Il compimento delle Sue promesse, tuttavia, richiede la nostra attiva collaborazione. Un popolo apostata – così come l’umanità che si ostina nel peccato – non merita un buon governo che operi per il suo bene effettivo, ma c’è sempre una minoranza nascosta che prega, patisce e offre a vantaggio di tutti gli altri, in vista della loro conversione. Non conosciamo certo il momento preciso in cui la Provvidenza preporrà al nostro Paese l’uomo adatto, ma dobbiamo fin d’ora implorare ardentemente questa grazia, se finora ci eravamo un po’ adagiati nell’illusione che lo avesse già fatto. Occorre sicuramente tenere in mano la corona, ma per usarla il più spesso possibile. Quanto all’affidamento al Cuore Immacolato di Maria, non rimaneva altra cosa da fare, vista la spaventosa minaccia che incombe su di noi.

Si dice il nulla che si é dentro

Istituto GPII, parla Paglia ma non dice nulla


In viaggio negli Stati Uniti, il Gran Cancelliere dell'Istituto Giovanni Paolo II, monsignor Vincenzo Paglia, si dichiara convinto che tutti i problemi legati alla ristrutturazione dell'istituto, saranno presto superati. Ma in realtà non dice nulla, non entra nel merito delle questioni più scottanti che hanno caratterizzato l'estate. Ma i nodi stanno arrivando al pettine...


venerdì 6 settembre 2019

La falsa teologia della misericordia

LA LIBERTA' PER IL CRISTIANO?


Libertà per il cristiano? Teologia della responsabilità o della misericordia? Quanti minimizzano l’elemento della responsabilità operano per alterare la vera dottrina e deresponsabilizzare l’uomo esponendolo a rischi tremendi 
di Francesco Lamendola  

 0 CRISTO OK 200

La Chiesa deve predicare una teologia della responsabilità o una teologia della misericordia? È più importante sottolineare la responsabilità dell’uomo nell’operare le sue scelte di fronte a Dio, o la misericordia di Dio nei confronti dell’uomo fragile e peccatore? Posta la questione in questi termini, verrebbe spontaneo rispondere: vanno predicate entrambe le cose, sia la responsabilità dell’uomo che la misericordia di Dio. In pratica, considerata sia la divina Tradizione cui si riallaccia, oltre che alle Scritture, il Magistero, sia il momento storico che stiamo vivendo, una simile risposta sarebbe un po’ troppo salomonica, per non dire pilatesca: avrebbe cioè il torto d’ignorare che la Chiesa predica il Vangelo a uomini concreti, in una storia concreta, però alla luce di una Verità perenne e indefettibile, non già di una “verità” storica, e quindi relativa, soggetta a mutamenti anche considerevoli nel corso del tempo.

La nuova «matrice»

Messaggio del Papa per la
Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato






Jérôme Fourquet, analista politico autore de L’Archipel français (Seuil, 2019), descrive ne Le Figaro del 30 agosto 2019 ciò che egli chiama «cambio di matrice»: il cattolicesimo, che ha fondato la Francia e le ha dato la sua cultura, nel senso più vasto del termine, è progressivamente rimpiazzato da una nuova «matrice»: l’ecologia.


Levatrici cattofluide

MOSTRO ROSSOGIALLO/ESULTA 'AVVENIRE' E CANONIZZA LUCA CASARINI

http://internationalwebpost.org/set/files/fotogallery/cms_14067/avvenire.jpg(immagine aggiunta)

Partorito come previsto, dopo una gravidanza nascosta durata alcuni mesi e con la collaborazione di solerti levatrici cattofluide, il mostro rossogiallo. Euforico l’ex-giornale cattolico ‘Avvenire’ per l’esclusione dal nuovo governo della Lega e in particolare di Matteo Salvini, per il quale si sognano – con la consueta misericordia - le sbarre di San Vittore. In attesa si eleva agli onori degli altari cattofluidi il noto disobbediente ‘convertito’ Luca Casarini…

La distruzione della dottrina

Omosessualità e declino cattolico

Molti fattori hanno contribuito al declino – che dura da 50 o 60 anni – del cattolicesimo in America, ma uno dei più importanti – e negli ultimi decenni IL più importante – è la simpatia provata verso l’omosessualità tra molti preti, vescovi e laici, specialmente laici “liberal” o progressisti.
E’ questo il tema che approfondisce David Carlin in questo articolo pubblicato su The Catholic Thing.
La traduzione è a cura di Annarosa Rossetto.
Gene LGBT
Gene LGBT (Image by user Aaron Edwards on Flickr)

Il copione della Repubblica di Pulcinella...

LA BUFFONATA "ROUSSEAU"


Te la do io la piattaforma Rousseau: arrivano quelli del Britannia, del Bilderberg e del partito di Bibbiano. Bisogna suonare le trombette e tirare un pò di coriandoli: tutto va secondo il copione della Repubblica di Pulcinella 
di Francesco Lamendola  
  
 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/7sigillo-Lang/00-750-3-CARTE.gif

Vedere Luigino Di Maio, dopo qualche giorno di batticuore (per la sua poltrona) e di gioco a nascondino col PD, presentarsi alle telecamere e annunciare, col più smagliante dei sorrisi, che la prova è stata brillantemente superata e che la consultazione on-linedel popolo dei 5 Stelle ha confermato, con percentuali bulgare, l’inciucio inverecondo e indigeribile (79% di  contro 21%  di no) è stato uno spettacolo che milioni di italiani avrebbero preferito fosse loro risparmiato. Facciano pure quel che vogliono, i signori del palazzo e delle poltrone, ma per favore, questa farsa della democrazia diretta e telematica ce la potevano e ce la dovevano risparmiare. Tanto, ormai la maschera è scivolata loro dal viso e tutti possono vedere, se hanno ancora occhi per farlo, e tutti hanno capito, se dispongono ancora di una materia cerebrale per pensare. 

E' nato il Governo "Orsola"

OLTRE LA NOTTE, PER L’ITALIA

                                        
La democrazia è la partecipazione del popolo al suo destino: l’esatto contrario dell'Italia di oggi. Alla dominazione finanziaria si è aggiunta la morsa del potere tecnologico: tutto è in mano ai nemici della nazione e del popolo 
di Roberto Pecchioli  

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/00-SIX/00-pecoroni-uomini-48.gif


La frittata è fatta. E’ in pista il governo rosso fucsia gradito a tutti i poteri forti, come dimostra l’euforia delle borse e il calo dello spread, il differenziale tra gli interessi dei nostri buoni del Tesoro e quelli tedeschi. I danni tremendi che produrrà saranno visibili nel tempo: immigrazione incontrollata, insicurezza, aumento delle tasse per foraggiare caste, clientele, finanziare Bruxelles e il famigerato MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), esplosione del gender, distruzione accelerata degli ultimi brandelli di etica naturale, svendita di ciò che resta delle imprese italiane, acquiescenza agli ordini di tutte le centrali finanziarie e politiche oligarchiche. Un disastro totale.

Riscopriamo il samizdat

ALBERTO STRUMIA: CONTRO LA “LINGUA DI LEGNO” NEL MONDO E NELLA CHIESA



Cari amici Stilumcuriali, è con grandissimo piacere e onore che ospitiamo una riflessione che ci ha inviato il prof. don Alberto Strumia, di grande interesse e attualità, specialmente in questo momento storico e geopolitico, dove l’informazione – soprattuto quella falsa, deviata, parziale e finalizzata a colpire – gioca un ruolo fondamentale nella lotta politica ed economia a ogni livello. È una riflessione di eccezionale lucidità e profondità. E da’ il messaggio che può salvare.  Buona lettura.

Inventare una nuova Chiesa?

Card. Woelki: i fedeli hanno “paura che così facendo, si possa arrivare a uno scisma all’interno della Chiesa universale” 

“Un processo sinodale”, ha poi spiegato, “che mira a inventare una nuova Chiesa è un cammino di distruzione”, ha detto il vescovo Voderholzer parlando al monastero austriaco di Heiligenkreuz l’11 maggio. “Divide i cristiani, fa a pezzi la Chiesa e infine danneggia anche la nostra società ed è un peso anche per le comunità protestanti”.
Un articolo di Maike Hickson pubblicato su LifeSitenews, nella mia traduzione.
Il cardinale Rainer Woelki, arcivescovo di Colonia, descrive in una nuova intervista la sua recente visita negli Stati Uniti, le sue impressioni e le sue numerose conversazioni con i cattolici durante il suo viaggio. Parlando al giornale diocesano locale, Kirchenzeitung Köln, Woelki dice che si sente “incoraggiato” dalla sua visita negli Stati Uniti, ma che anche molte persone hanno mostrato la loro preoccupazione per gli sviluppi in Germania.

giovedì 5 settembre 2019

Già ubriachi

Avvenire e Famiglia Cristiana brindano: ci siamo liberati di Salvini

La sinistra è pronta a festeggiare l'esecutivo M5S-Pd: "Al Viminale non ci sarà più Salvini che faceva propaganda elettorale e inveleniva l'Italia"


Applausi, urla, sorrisi e spumanti stappati: la sinistra festeggia così la nascita del governo giallorossopartorito questa mattina al Quirinale tra strette di mano e occhiolini.
Molti i partecipanti al giubilo per l'incoronamento di un esecutivo che certamente non ha ottenuto alcun consenso da parte del popolo italiano tramite le elezioni, ma che ha preso vita al termine di accordi e trattative tra due parti il cui denominatore comune - fino a pochi giorni fa - era quello dell'insulto reciproco. 

Sul ponte sventola bandiera gialla

Quando il bianco Bergoglio e il giallo Conte resuscitano il rosso comunista



Governo Conte, il diavolo e l’acqua santa. Chissà se è un caso che il bianco e il giallo siano i colori della bandiera vaticana. Fatto sta che si potrebbe ironizzare a lungo su quei brutti cosacchi rosso-comunista che arrivano di nuovo ad abbeverarsi a palazzo Chigi – e non a San Pietro – grazie al bianco papalino e al giallo grillino. Leu al governo col 3 per cento dei voti, la Boldrini che detta la linea, tra poco Oltretevere verseranno lacrime amare. Perché poteva anche dare fastidio il Santo Rosario in piazza, ma ora rischiano di non tenerlo nemmeno in tasca. Bergoglio ha benedetto Conte in un incontro definito anomalo per il protocollo al funerale del cardinale Silvestrini. I credenti lo malediranno, questo premier. E anche chi si è fatto fregare nel nome dei migranti come il Papa venuto dall’altra parte del mondo e che molti rimanderebbero volentieri laggiù.

I plauditores di Bergoglio


Il governo partorito ieri al Quirinale nasce con il controproducente incoraggiamento della Chiesa. Perché ne diventerà il nemico oggettivo. Certo, in parrocchia qualcuno continuerà a pronunciare omelie comiziali come da qualche tempo a questa parte. Civiltà cattolica fingerà per un po’ che ci sia ancora Salvini al Viminale. Ma è evidente che ci si aspetta la contropartita: più immigrati, che è un business sempre remunerativo. E magari un ritocchino all’Ici su immobili senza sacralità. Tutto questo potrà avvenire se Papa Bergoglio e i suoi plauditores se ne staranno zitti su questioni di ben altra portata.
Sono certi, al Cupolone, che la famiglia resterà ancorata al principio del diritto naturale?
Quanto costerà ai cattolici la sottomissione al governo che nasce con la minaccia di garantire l’utero in affitto?
Sarà consentito predicare ai nostri figli il rifiuto della droga?
La condizione omosessuale – che resta un diritto della persona – diventerà addirittura una “conquista” con le adozioni gay?
Non osiamo pensare alle più belle tradizioni cristiane, continuamente messe in discussione in un dibattito politico che in questi anni ha chiuso gli occhi persino di fronte all’oltraggio del Natale, del Crocifisso e del Presepio. Diventerà la regola.

No al Rosario, ma Beppe Grillo può parlare con Dio…

Prepariamo i cattolici a subirne un’altra ancora, con l’esecutivo benedetto dalla Chiesa che procederà a tamburo battente sull’eutanasia.
Perché sennò come dimostrano il cambiamento rispetto al governo Conte (quello di prima…)…
A chiunque verrebbe più di un sospetto, rispetto al sacrificio dei valori predicati, ma non più praticati. Sembra essersi aperta una stagione davvero brutta per chi crede. Nel nome del potere e contro ogni prassi democratica. Non sarà certo un caso che quei troppi preti che sbraitavano contro l’uso del Rosario, non abbiano pronunciato una sola parola contro la blasfemia targata Beppe Grillo. Per far partire il governo, ha scomodato persino Nostro Signore (“ci ho parlato”, ha ridacchiato comunicandolo al mondo).
E’ un danno enorme aver detto sì a Conte per un governo che rischia di provocare disastri seri. Auspichiamo solo che la previsione sulla breve durata che gira nelle stanze del Quirinale – anche per la scarsezza del programma – sia reale. Oggi, comunque i ministri vanno a giurare. Ma sulla testa degli italiani, mica la loro.
Dobbiamo pregare da soli, Bergoglio sta con loro. Per ora. Noi lunedì saremo in piazza.
 di Francesco Storace
https://www.secoloditalia.it/2019/09/quando-il-bianco-bergoglio-e-il-giallo-conte-resuscitano-il-rosso-comunista/

Il governo giura al Colle e Salvini posta foto del crocifisso

Il leader della Lega ha pubblicato sul social una fotografia del crocifisso accompagnato da una frase: "A protezione della nostra Italia"
In mattinata la squadra di governo del Conte-bis ha giurato al Quirinale, insediandosi ufficialmente.
Qualche minuto dopo, in seguito al termine della cerimonia, Matteo Salvini è tornato a parlare, dopo che ieri si era espresso duramente contro l'inciucio M5s-Pd:"Il governo delle poltrone, dei riciclati e dei poteri forti europei non avrà vita lunga. Opposizione in Parlamento, nei Comuni e nelle piazze, poi finalmente si vota e...si vince!!! Io non mollo e non mollerò mai Amici, per me viene prima l'onore dei ministeri".
Il leader della Lega, oggi, non ha rilasciato dichiarazioni in merito all'insediamento dell'esecutivo giallo-rosso, ma si è limitato a pubblicare una fotografia di un crocifisso, accanto a un vaso di fiori, accompagnandola con una frase.
"A protezione e difesa della nostra Italia, dei nostri valori, della nostra cultura, della nostra identità e della nostra libertà", la scritta scelta dal numero uno del Carroccio, nonché ex ministro dell'Interno: al Viminale, infatti, è stato sostituito del prefetto Luciana Lamorgese, profilo tecnico.
Il post dell'ex vicepremier è arrivato praticamente in concomitanza con la prima riunione del nuovo Consiglio dei ministri, prima tappa obbligata del secondo mandato a Palazzo Chigi di Giuseppe Conte.
A protezione e difesa della nostra Italia, dei nostri valori, della nostra cultura, della nostra identità e della nostra libertà.



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Pina Francone 

Mater et Magistra o politica e ideologa?

Perché la Chiesa si schiera dalla parte della politica europea e non si concentra sulla secolarizzazione dilagante e sulla diluizione delle radici cristiane dell’Europa?

Altare e politica
di Ines Murzaku
 Come ci si sente ad andare in Chiesa per celebrare l’Assunzione di Maria Vergine – o, come dicono i bizantini, la Dormizione di Maria – e sentir parlare di politica?
Sono tornata da una splendida Messa pontificale in uno speciale santuario mariano con un numero enorme di pellegrini che traboccavano dalla chiesa, cosa insolita nel nord Europa (Germania). Il vescovo locale sembrava più un politico che predicava a favore di un partito che un vescovo che insegnava la Fede. L’omelia è iniziata con una dichiarazione a sostegno dell’Unione Europea, condannando nazionalismi e populismi, elogiando le partnership e sostenendo la protezione dell’ambiente. Solo dopo questa arringa tutti coloro che erano convenuti, dopo aver viaggiato molti chilometri per partecipare, hanno sentito parlare dell’Assunzione di Maria Vergine.
Perché il nostro clero e i nostri vescovi non insegnano ciò che dovrebbero insegnare, ma rimangono invischiati nella politica e nell’ideologia contemporanee – e peggio ancora, si schierano dalla parte della politica attuale e con certi politici e condividono lo stesso copione della loro agenda politica? Non ne abbiamo già abbastanza della politica, visto che siamo bombardati da ogni parte? Perché la Chiesa non fa la Chiesa, una maestra – una magistra – di fede? Perché i nostri vescovi non insegnano?
Ovviamente, sono rimasta delusa, per non dire altro. Tuttavia, l’omelia della festa dell’Assunta mi ha ricordato l’intervista su La Stampa del 9 agosto 2019 a Papa Francesco. Gli argomenti trattati sembravano quasi identici a quelli trattati nell’omelia. In effetti, quando ho letto per la prima volta l’intervista del Santo Padre, ho pensato che fosse probabilmente una delle interviste più politiche rilasciata finora nel suo pontificato. I temi toccati nell’intervista sono argomenti scottanti, fortemente controversi sia nella politica europea in generale che nella politica italiana in particolare: integrazione nell’Unione europea, sovranità, immigrazione, globalismo, populismo, nazionalismo e ambiente.
Dove sono Cristo e la Chiesa come Mater et Magistra in tutto questo? Perché le priorità sono spostate su una piattaforma politico-ideologica? Che cosa ha da offrire la Chiesa di diverso da ciò che i partiti politici e i candidati politici stanno offrendo ai cattolici praticanti e non praticanti che nei giorni di precetto si sforzano di tornare in chiesa? In che modo, esattamente, la Chiesa è qualificata per esprimere giudizi su partiti politici e sulle scelte della politica?
L’intervista del 9 agosto sembra non mostrare alcun confine tra il ambito secolare e la predicazione del Regno di Dio. Il coinvolgimento della Chiesa in politica – e, peggio ancora, lo schierarsi in dibattiti politici e questioni altamente controverse – può causare pericolose incomprensioni ed esclusione di persone, compresi i fedeli che non condividono ciò che sentono provenire dall’altare. Coinvolgendosi in questo modo in politica, la Chiesa perde anche opportunità di insegnamento, come nel caso dell’omelia del vescovo nella festa dell’Assunzione di Maria.
Papa Francesco è il papa delle periferie, e porta le periferie e la difficile situazione di chi vive ai margini all’attenzione del centro, ed è perciò costantemente impegnato su immigrati,  poveri ed emarginati. Inoltre, Papa Francesco è il pontefice che apprezza molto la vitalità e le particolarità della periferia. Secondo la sua teologia delle periferie, la periferia e le aree marginali possono sia arricchire che sfidare le percezioni del centro. Nell’esortazione apostolica del 2013 Evangelii Gaudium papa Francesco ha fatto una distinzione importante tra globalismo ed europeismo da un lato e sovranità, nazionalismi e populismo dall’altro usando il modello di una sfera rispetto a un poliedro, spiegando: “Il modello non è la sfera, che non è superiore alle parti, dove ogni punto è equidistante dal centro e non vi sono differenze tra un punto e l’altro. Il modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso mantengono la loro originalità.”
In altre parole, il pontefice fa una distinzione tra la globalità, che nel suo modello è una sfera (che non valorizza le particolarità delle diverse culture) e la specificità, che è un poliedro (che valorizza la particolarità di ogni cultura).
Tuttavia, l’intervista del 9 agosto è molto diversa da Evangelii Gaudium e dal modello sfera-poliedro – il globale contro il particolare – quando il Santo Padre parla dell’Unione europea globale. Nell’intervista, il pontefice ha giustamente sottolineato quanto sia importante il dialogo tra diversi paesi e partiti e tra i popoli nell’Unione Europea. Ha spiegato che l’integrazione e l’unità delle identità europee è importante e che il modo per raggiungere questa unità è attraverso il dialogo.
Tuttavia, immediatamente dopo aver fatto questa affermazione dell’europeismo globale (la sfera) che è “il sogno dei Padri Fondatori [che] aveva sostanza perché era un’implementazione di questa unità [di diverse identità / popoli / paesi]”, mette sul tavolo un argomento contraddittorio quando condanna la sovranità di ogni nazione (poliedro): “Prima l’Europa, poi ognuno di noi. Il “ciascuno di noi” non è secondario, è importante, ma conta più l’Europa”.  Non sembra come [il motto] America First o l’Italia agli Italiani? Perché il cambiamento per l’europeismo globale: la sfera? “(L’unità) si è indebolita con gli anni, anche a causa di alcuni problemi di amministrazione, di dissidi interni. Ma bisogna salvarla. Dopo le elezioni, spero che inizi un processo di rilancio e che vada avanti senza interruzioni”,  ha osservato il pontefice, aggiungendo l’approvazione senza riserve verso la neo eletta Ursula Gertrud von der Leyen come Presidente della Commissione europea, dicendo “perché una donna può essere adatta a ravvivare la forza dei Padri Fondatori. Le donne hanno la capacità di accomunare, di unire”.
Perché la Chiesa o il Papa si schierano e parteggiano per politici che non hanno ancora dimostrato il loro valore nelle loro nuove cariche pubbliche? Perché in questo caso alienarsi gli uomini, che costituiscono la metà della popolazione? Gli uomini non sono in grado di accomunare? Ci sarebbe molto altro da dire sulla difficile transizione dei Paesi verso l’Unione europea e sulle questioni ancora irrisolte e altamente controverse tra i paesi membri. Molto resta da vedere nelle relazioni tra i Paesi del potente asse Germania – Francia e le popolazioni di seconda classe dell’Unione europea, o i nuovi arrivati ​​nell’Unione europea, e come vengono trattati questi Paesi, o come vengono trattati i Paesi che lasciano l’Unione o quelli che aspirano ad entrare nel consorzio europeo.
Ancora una volta, perché la Chiesa si schiera dalla parte della politica europea e non si concentra sulla secolarizzazione dilagante e sulla diluizione delle radici cristiane dell’Europa? Insegnare la Fede è urgente, e questo è ciò che la Chiesa, Mater et Magistra , è chiamata e dovrebbe fare.
Quanto all’omelia del vescovo nel santuario mariano nella Festa dell’Assunta, non sono sicura che i fedeli nella assemblea abbiano portato a casa qualche messaggio cristiano edificante; probabilmente tutti, come me, se ne sono andati via pensando alla politica come al solito.
(Questo articolo è stato pubblicato inizialmente sul The Catholic World Report. La traduzione è a cura di Annarosa Rossetto)

L'amazzonia brucia?..Roma brucerà!

Burke e Brandmüller scrivono ai cardinali: Le inquietanti proposizioni dell’Instrumentum laboris fanno presagire un’apostasia.

Due cardinali hanno inviato lettere ai membri del Collegio cardinalizio, sollevando preoccupazioni circa il documento di lavoro per un prossimo sinodo dei vescovi della regione pan-amazzonica.
Un articolo dello staff del Catholic News Agency, nella mia traduzione. 

card. Walter Brandmüller

Chi tappa i buchi del Gruviera?

LE PAROLE DEL PAPA SULL’AMERICA, OSTILITÀ ANTICA. 

LE TOPPE PEGGIO DEI BUCHI.



Cari amici e nemici di Stilum Curiae, troll vari e passanti indaffarati, le sconcertanti parole del Pontefice regnante ieri sull’aereo, collegate all’offerta di un libro della servile Bergoglio Press Gang, che alimenta il mito del Grande Complotto contro il Papa (un modello da sempre usato in tutte le dittature di destra e sinistra, per nascondere fallimenti e comportamenti discutibili). Parole che hanno suscitato la curiosità e anche di più di molti. Fra questi, Super Ex e Giovanni Formicola, che ci hanno inviato qualche riflessione. Cominciamo da Super Ex. Quanto al rapporto di Jorge Mario Bergoglio con gli Stati Uniti, trovo incredibile che un uomo di media cultura non provi nella sua vita la curiosità intellettuale di visitare una volta almeno gli USA prima di arrivare alla vecchiaia. Eppure così è stato per lui. Incredibile. 

Il lancio della nuova religione ecologica

De Mattei: “Il neo-modernismo divide la Chiesa cattolica in due religioni”

https://www.freiewelt.net/fileadmin/user_upload/Papst_Franziskus_Pixabay_Bergoglio.jpg(immagine aggiunta)

Cari amici di 
Duc in altum, nei giorni scorsi il professor Roberto de Mattei, studioso e storico della Chiesa ben noto a voi tutti, ha concesso una significativa intervista a Die Freie Welt. Un dialogo, come al solito lucido e privo di reticenze, circa la situazione nella Chiesa e nella curia romana, il prossimo sinodo amazzonico, la rivoluzione all’Istituto Giovanni Paolo II, i nuovi cardinali scelti da Bergoglio. Per gentile concessione del professor de Mattei vi propongo qui l’intervista nella versione italiana.
A.M.V.