ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

In questo tempo di crisi religiosa

L'Apocalisse secondo i Padri della Chiesa

e l'annientamento dell'anticristo
Il Piccolo Numero degli Eletti, la Mancanza di Fede alla Parusia e il Messaggio dell’Apocalisse: dichiarazioni e documenti dei Padri della Chiesa
di Don Curzio Nitoglia
L'Apocalisse e l'annientamento dell'anticristo, secondo i Padri
 1 – I pochi eletti rispetto ai molti dannati                                                      
Roma – di Don Curzio Nitoglia – In questo tempo di crisi religiosa, che attanaglia specialmente il cattolicesimo, molti interpretano la parabola di Luca (XVIII, 6 ss.) in modo strettamente letterale e la applicano alla maniera di esistere della Chiesa verso la fine del mondo (grande apostasia, anticristo e parusia). Ne deducono, quindi, che la Chiesa allora (e analogicamente nella crisi odierna) non sarà più visibile nella sua gerarchia (Papa e Vescovi); essa si ridurrà a pochissime anime pie, che manterranno la vera fede in maniera totalmente nascosta. Questa concezione, però, cozza contro la natura della Chiesa come è stata istituita da Cristo e si avvicina impressionantemente al concetto luterano di Chiesa, condannato dal magistero ecclesiastico, come società invisibile composta di soli santiPer capire il significato genuino della parabola di Luca (XVIII, 6 ss.) è bene esporre l’analogia che intercorre tra la dottrina del piccolo numero di coloro che si salveranno (Mt., VII, 13) e quella sul piccolo numero di coloro che manterranno la fede verso la fine del mondo. Alla domanda se son più quelli che si salvano o quelli che si dannano, Gesù risponde che la strada la quale porta alla perdizione è larga e sono molti ad imboccarla, mentre la strada che conduce alla salvezza è stretta e son pochi a prenderla. Quindi esorta a fare tutto il possibile per entrare in Paradiso attraverso la via stretta.

Ateologia dei marginali..

E' L'ORA DEL "DISCERNIMENTO"?

    Discernimento per Cristiani omosessuali e Lgtb. La mèta cristiana è conquistare un di più di vita? Ci domandiamo se l’insegnamento della Chiesa sia cambiato, senza peraltro che a qualcuno sia venuto in mente di spiegarcelo 
di Francesco Lamendola  



Pullulano, ormai, in Italia e nel mondo, gruppi che si autodefiniscono di Cristiani omosessuali o di Cristiani LGTB. E cominciano a pullulare sacerdoti, e anche qualche vescovo, i quali indirizzano una specifica missione pastorale verso di essi, chiamandolo “cammino di accompagnamento”. Già, ma accompagnamento verso che cosa? Verso che cosa è in cammino il cristiano, il cristiano in quanto tale, senza sigle o simboli di sorta, ma semplicemente come persona?

Di falsi ne faranno altri..

La moglie di Gesù era un falso.
Vi ricordate il papiro scritto in copto che qualche anno fa fece tanto discutere, in cui si parlava della moglie di Gesù? Molto probabilmente si trattava di un falso; adesso lo ammette anche la professoressa universitaria di Harvard che aveva rivelato l’esistenza del documento.

MARCO TOSATTI
18/06/2016
Vi ricordate il papiro scritto in copto che qualche anno fa fece tanto discutere, in cui si parlava della moglie di Gesù? Ne scrivemmo all'epoca QUI. 

“Non hanno più vino”

                                                           L’èra dello “spirito”

La visione gnostica della storia la pensa come un inarrestabile progresso interno, come un processo mosso dal di dentro e articolato in fasi successive delle quali ognuna rappresenta il superamento delle precedenti ed è destinata ad essere a sua volta superata da qualcosa di ancora migliore. Tale, per esempio, era la tesi dell’abate cisterciense Gioacchino da Fiore († 1202), che parlava di tre età, una del Padre, una del Figlio e una dello Spirito Santo. Inutile dire che l’ultima, la più perfetta, doveva coincidere proprio con la diffusione delle sue teorie, purtroppo condannate – come sempre per l’opposizione dei potenti, attaccati allo statu quo! – dal Concilio Lateranense IV (1215). A parte il crasso errore in materia di teologia trinitaria (le tre Persone non agiscono mai indipendentemente e come in concorrenza, poiché condividono la stessa natura e compiono sempre, insieme, un’unica e medesima operazione), è ovvio che chiunque potrebbe svegliarsi un mattino e pretendere che le sue folgoranti intuizioni diano inizio a un’èra nuova…

Mentre impazzano i grilli sparlanti..

Spaemann: "Anche nella Chiesa c’è un limite di sopportabilità"

                                                      spaemann

Il professor Robert Spaemann, 89 anni, coetaneo e amico di Joseph Ratzinger, è professore emerito di filosofia presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera. È uno dei maggiori filosofi e teologi cattolici tedeschi. Vive a Stoccarda. Il suo ultimo libro uscito in Italia è: "Dio e il mondo. Un'autobiografia in forma di dialogo", edito da Cantagalli nel 2014.
Lo scorso 28 aprile fece colpo in tutto il mondo l'intervista sulla "Amoris laetitia" che egli diede a Catholic News Agency, rilanciata lo stesso giorno in italiano da Settimo Cielo:
> Spaemann: "È il caos eretto a principio con un tratto di penna"
Questo che segue è un ulteriore intervento del filosofo sulla "Amoris laetitia", questa volta pubblicato il 17 giugno sul giornale tedesco "Die Tagespost" e rilanciato lo stesso giorno sull'edizione tedesca di Catholic News Agency:
> "Die Kirche ist nicht grenzenlos belastbar"

venerdì 17 giugno 2016

Non ascolterà ma legge..



01:32:18
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Attacco alla famiglia Attacco alla civiltà

Riflessioni sui fondamenti spirituali,etici e storici della famiglia. Relazione della Dott.ssa Elisabetta Frezza. Moderatore Prof. Massimo Viglione. Incontro tenutosi presso la Sala Caritas di Teramo, l'11 giugno 2016.

Talis pater..

Libertà e eguaglianza,le parole che hanno fatto la storia moderna,
hanno Lutero come padre… e la menzogna come madre
 



Lutero appende le sue 95 tesi alla porta della chiesa di Wittenderg


UGUALI, MA NON TROPPO


L’uguaglianza va ristabilita: sacerdozio universale. Papi, vescovi, abati, religiosi, vanno azzerati. Lutero stabilisce che le ricchezze da loro amministrate (si calcola che la chiesa imperiale possedesse un terzo della ricchezza nazionale) vadano regalate ai princípi. I cavalieri si ribellano perché vogliono parte del bottino tanto miracolosamente piovuto dal cielo? I cavalieri vanno combattuti così come i contadini.
A loro riguardo Lutero stabilisce:
Chiunque lo possa deve colpire, strozzare, accoppare in pubblico o in segreto, convinto che non esiste nulla di più velenoso, nocivo e diabolico di un sedizioso, appunto come si deve accoppare un cane arrabbiato, perché, se non lo ammazzi tu, esso ammazzerà te e tutta la contrada con te”.


Bignaminus Laetitiae

Come fare bella figura in salotto senza necessariamente sapere quel che si dice

L'Apocalisse prossima ventura

Segni dell’imminente fine dei tempi o gigantesco coacervo di bufale mediatiche? Schierarsi non è necessario, basta spararle grosse con grande sicurezza.

- La Brexit potrebbe essere il principio della fine. Di seguito chiosare che, peraltro, gli inglesi non l'hanno mai veramente digerita l'Europa, quindi che se ne vadano pure e la finiscano di remare contro.

- Se a Roma eleggono il sindaco sbagliato, di qui a sei mesi la chiudiamo questa città. Dirlo con un fondo di rancore: non è necessario chiarire nei confronti di chi.

Dos e' meglio che one?

Non un papa ma due, uno "attivo" e uno "contemplativo"


È la novità senza precedenti che Ratzinger sembra voler mettere in pratica. L'ha annunciata il suo segretario Georg Gänswein. Raddoppiando le già tante ambiguità del pontificato di Francesco

di Sandro Magister



ROMA, 17 giungo 2016 – La rivoluzione di papa Francesco sta mettendo sottosopra la Chiesa. Ma anche il suo mite predecessore di nome Benedetto non è da meno.

La rinuncia al papato non è stato il suo ultimo atto. Già nel suo ritirarsi dal soglio di Pietro, in quel memorabile febbraio del 2013, Joseph Ratzinger tenne a dire che nella sua elezione a papa c'era stato qualcosa che sarebbe rimasto "per sempre".

Per accontentare tutti?

Così, in nome della compassione, divorzio, aborto ed eutanasia saranno accettati anche dalla Chiesa

La nuova morale perseguita dentro e fuori la Chiesa dai “neo casuisti”, cioè coloro che stravolgono la dottrina adattandola ai casi particolari, porta a conseguenze paradossali e drammatiche. I sacramenti vengono stravolti e resi inutili, così come l’indissolubilità del  matrimonio. In nome della compassione. Non solo, con la stessa strategia (la “tecnica del salame”: una fetta alla volta)  si rendono accettabili l’omicidio, l’aborto e l’eutanasia. Seconda parte della pungente analisi del teologo Michel Schooyans. 

Guardatevi dal predicare la verità!

La cattedrale di Orléans illuminata con i colori Lgbt. La decisione approvata dal vescovo

                          La cattedrale di Orléans illuminata con i colori Lgbt. La decisione approvata dal vescovo

La cattedrale della Santa Croce ad Orléans, in Francia, è stata illuminata con i colori simbolo del movimento Lgbt in omaggio alle vittime della strage di Orlando in Florida. Il sito Risposte Catholique riferisce che una persona ha contattato la Cattedrale, si presume rappresentanti del clero o della custodia della storica chiesa, ricevendo «un’accoglienza piuttosto fredda».

Gesù era cattolico, Dio no?

NON PREGO PER IL MONDO


    Distruggere l'identità Cristiana? La pretesa di certi teologi modernisti e di certi preti demagoghi e confusionari di sostenere che le porte della Chiesa sono e devono essere spalancate a tutto è una pretesa assurda e blasfema
di Francesco Lamendola  
 
 
 
Qualcuno vorrebbe ridurre il cristianesimo, in questo inizio del terzo millennio, alla misura di una religione buonista e relativista, sciropposa e tranquillizzante, dove tutto va bene, tutto viene accettato, tutti sono accolti - anzi, “inclusi”, secondo il vocabolario demagogico ora di moda -, compresi Lutero e Maometto, cioè quelli stessi che hanno lacerato l’unità della Chiesa e le hanno dichiarato una guerra senza misericordia; compresi i peccatori che non si pentono, compresi gli eretici, coloro che praticano l’aborto, coloro che praticano la sodomia, i bestemmiatori, i divorziati, i paladini dell’eutanasia e della droga libera: anzi, può succedere perfino (come è accaduto per le esequie a Marco Pannella) che questi ultimi vengano elogiati dalle massime autorità della Chiesa, le più vicine al Pontefice, e portati ad esempio per le loro “virtù” umane, e dichiarati meritevoli di stima per il loro impegno civile.

giovedì 16 giugno 2016

Se cent'anni vi sembran pochi..


Un assalto lungo cent’anni- 5° Cap- breve storia e obiettivi del vescovo venuto dalla fine del mondo


5° e ultimo Capitolo. Sintesi:
La Chiesa contraffatta nelle profezie dei Santi e della Madonna; La massoneria al lavoro per l’intronizzazione del papa di nuova generazione; La Vera Chiesa Cattolica perseguitata; Un progetto divenuto realtà; Esultanza dei nemici della Chiesa; Chi è Jorge Mario Bergoglio?; Ai tempi della dittatura argentina; Il ruolo poco chiaro di Bergoglio ai tempi della dittatura; Gli Stati Uniti e Bergoglio contro i Kirchner; L’ improbabile cardinale conservatore; Bergoglio: il “tradizionalista” molto particolare; Sostegno al piano Kalergi; La nuova Chiesa gay-friendly- Rigetto della Verità evangelica; Dottrina ecologista e invocazione di un Nuovo Ordine Mondiale; La distruzione del pilastro
primo concilio vaticano anatema

Ciò che Egli promette a quanti credono in Lui

Padre Elia Giacobbe: "Il miracolo è un segno che anticipa la vita celeste"
Immagine per il risultato di tipo notizie 
Il miracolo per la Sacra Scrittura è una manifestazione di Dio, un segno efficace della sua grazia salvifica. I termini che nel V.T. designano i miracoli superano la semplice nozione di azione prodigiosa e sono detti “segni” - in ebraico ôtot e in greco semèia (Es 10,1) - e “segni e prodigi” - in ebraico môftim e in greco térata (Dt 7,19), per indicare già nel nome la dimensione di segno e di simbolo a cui ogni prodigio religioso rimanda. In realtà, l’A.T. ricorre a tre termini per indicare lo stesso evento: tératon che indica il prodigio non tanto nella sua dimensione di evento straordinario e clamoroso, quanto come intervento che rivela l’agire di Jahvè; tháumasion che espri¬me maggiormente lo stimolo allo stupore e parádoxon che accentua la dimensione della meraviglia per la novità di un evento incredibile . Il NT preferisce la terminologia di seméion e érgon, per indicare le opere che rivelano la potenza (dýnamis) del Figlio di Dio nell’instaurare il suo Regno (Marco), nel mostrare la misericordia di Dio verso gli afflitti e i malati (Matteo), nel rivelare Gesù come il liberatore del suo popolo (Luca) e nel rivelare la sua gloria che sfolgora sul trono regale della Croce (Giovanni).

Il Papa si chiama Francesco?

LATINO E LETTERA A DON CAMILLO

    Guareschi e il "Latino" e lettera di Giovannino Guareschi al suo Don Camillo. Pubblichiamo una lettera scritta da Giovannino Guareschi al suo Don Camillo subito dopo il Concilio Vaticano II e pubblicata sulla rivista "Il Borghese" del 19 maggio 1966


Guareschi e il "Latino" e lettera di Giovannino Guareschi al suo Don Camillo

“Il latino è una lingua precisa, essenziale. Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini non saranno più adeguati a essa.
Quando inizierà l’èra dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come come quella non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunenemente tenere un pubblico discorso e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto, potrà parlare un’ora senza dire niente.
Cosa impossibile col latino!”

Giovannino Guareschi (Candido, 18, 1956)
  


Olet pecunia?

Il Vaticano rifiuta assegno del governo argentino

Su richiesta di Papa Francesco la fondazione "Scholas Ocurrentes" ha respinto una donazione di oltre un milione di euro proveniente dal governo argentino. Quel numero "666" che non è piaciuto a Bergoglio
Il Vaticano ha respinto al mittente una ricca donazione (un milione di euro) proveniente dal governo argentino.









Il beneficiario, come riposta La Stampa, era "Scholas Ocurrentes", fondazione internazionale di diritto pontificio per la promozione dell'integrazione sociale e la cultura dell'incontro. Ne fanno parte circa 430mila scuole, sparsi in ogni angolo del mondo.

Inutilmente i martiri hanno dato la loro testimonianza?


Il tradizionalista a intermittenza … pur celebrando la Messa in rito antico e vestendo talari inappuntabili e colletti romani alti tre dita se è un sacerdote, pur organizzando meritori convegni e comitati se è un laico, in forza della saltuarietà con cui estrae dal cassetto la Tradizione, si comporta come quegli eretici che secondo San Gregorio Magno “invitano la Santa Chiesa al mattino della verità, come se essa si trovasse nella notte dell’errore”.
Giovedì 16 giugno 2016

È pervenuta in Redazione:

Gentilissimo Alessandro Gnocchi,
stufa di una Chiesa in cui non mi sento più da tempo a mio agio, mi sono avvicinata con sempre più interesse all’ambiente tradizionalista, non so se questo è il termine giusto. Mi rimane però una perplessità riguardo al concetto di Tradizione e al relativo utilizzo che alcuni ne fanno. Dico utilizzo perché mi pare che spesso la tradizione è considerata come un oggetto di proprietà da impiegare quando conviene ma da mettere da parte se diventa imbarazzante. Mi perdoni se non mi sono spiegata bene, ma la domanda che ho in testa è semplice: che cosa è la Tradizione e chi la serve veramente?
Grazie per l’attenzione
Manuela Schiaffino

La vicinanza spirituale è molto più importante dell' aiuto economico.

Un gruppo di profughi di Qaraqosh (città che prima dell’arrivo dei miliziani jihadisti contava 50 mila abitanti) accolti a Erbil (LaPresse)

La fuga da Mosul, la salvezza in Kurdistan. Tra i profughi iracheni di Erbil, il racconto di mons. Cavina, vescovo embedded: "Il mondo non conosce questo martirio"


(Matteo Matzuzzi) Nel mondo non si conosce il martirio che la chiesa in Iraq sta vivendo", dice al Foglio mons. Francesco Cavina, vescovo di Carpi, che lo scorso aprile ha compiuto un viaggio nel Kurdistan iracheno, raccogliendo in un diario le impressioni, i dialoghi, gli incontri avuti in quei quattro giorni che - ammette - hanno lasciato tracce profonde: "Riconosco che ho ricevuto un dono molto più grande di quello che ho portato; dono che si esprime nella dignità con cui questi fratelli vivono la loro condizione". E' impressionante, spiega il presule, vedere come queste persone "sono grate per tutto quello che ricevono d' aiuto e grati a Dio per aver conservato la loro vita. Ma ancor di più per aver conservato la fede per la quale sono stati disposti a rinunciare a tutto pur di non perdere il vero tesoro della vita che è Cristo e la propria appartenenza al suo corpo mistico, che è la chiesa". La situazione sul terreno è drammatica, l' appello costante è a non essere dimenticati, a non essere lasciati soli. "I cristiani percepiscono un senso profondo di solitudine in quanto con l' avanzare delle milizie jihadiste si sono sentiti traditi dalle istituzioni del governo, ma ancor più dolorosamente da coloro che ritenevano amici, che non solo non li hanno difesi, ma denunciati. E una volta che i cristiani hanno abbandonato le loro case, le hanno occupate. Dei loro beni, hanno fatto razzia". Non vogliono rassegnarsi a essere profughi per sempre; il loro massimo desiderio è di tornare nelle città e nei villaggi in cui sono nati e hanno vissuto.

L'obbedienza cieca e la virtù dell'obbedienza.

Intervista proibita a Mons.Lefebvre

Introduzione: La seguente intervista con l'Arcivescovo sarebbe stata pubblicata nel 1978 dalla Catholic Press se la Conferenza Americana dei Vescovi cattolici non avesse minacciato l'editore della pubblicazione con scomunica e l'estinzione virtuale della pubblicazione stessa se l'intervista fosse stata pubblicata... Di fatto, i vescovi ordinarono che nessuna testata cattolica pubblicasse questa intervista con l’Arcivescovo Lefebvre. (Un sentito ringraziamento a “SPL”, 300 Independence Ave., S.E., Washington, D.C. 20003).
Oggi si comprendono appieno le ragioni del perché Mons.Lefebvre, uomo di Fede, era tanto temuto da quei sacerdoti e religiosi che con i loro maneggi hanno dato compimento al colpo da maestro di Satana...   

Intervista: Lei ha dibattuto e preso parte alle deliberazioni del Concilio Vaticano II, vero?
Mons.Lefebvre: Sì.
Non firmò e non accettò le decisioni di questo Concilio?
No. Innanzitutto io non ho firmato tutti i documenti del Vaticano II a causa degli ultimi due atti. Il primo, riguardo la “Religione e Libertà” [“La libertà religiosa” (Dich. Conc. «Dignitatis Humanae») – n.d.t. ] non l’ho firmato. neppure l'altro, quello de “La Chiesa nel  ..... mondo contemporaneo”, ho firmato. Questo secondo documento è, secondo la mia opinione, il più ispirato da modernismo e liberalismo.
Lei è noto non solo per non firmare i documenti, ma anche per opporvisi pubblicamente?
Sì. In un libro che ho pubblicato in Francia accuso il Concilio di errore su queste risoluzioni, e ho fornito tutti i documenti con i quali attacco la posizione del Concilio, principalmente le due risoluzioni sulle questioni della libertà religiosa e de “La Chiesa nel mondo contemporaneo” [Costituz. Conc. «Gaudium et Spes» - n.d.t. ]

La «quinta colonna»

COSPIRAZIONE CONTRO LA CHIESA
Pubblichiamo l'Appello importante al lettore, che introduce alla lettura di un libro del 1962: Complotto contro la Chiesa, di Maurice Pinay.

Il libro venne scritto da diversi sacerdoti italiani e sudamericani in vista della celebrazione del Concilio Vaticano II e venne distribuito ai Padri del Concilio, allo scopo di prevenire la “rivoluzione” che diversi prelati modernisti stavano preparando.
Letto all'epoca, il libro sarà parso quasi inverosimile, ma alla luce dei documenti del Vaticano II e dei cinquant'ani di post-concilio, bisogna riconoscere che si trattò di uno sforzo di buona volontà condotto da sacerdoti connotati dall'amore per la Chiesa e da una certa semplicità concettuale. In effetti, difficilmente un bravo cattolico dell'epoca avrebbe potuto immaginare che il concilio Vaticano II sarebbe stato la causa di uno sfacelo tanto profondo e tanto diffuso da giungere proditoriamente alla definizione di una nuova religione: una moderna religione dell'uomo in opposizione alla bimillenaria religione di Dio.

mercoledì 15 giugno 2016

Dall'ipotesi alla realtà?

Arnaldo da Silveira, l’ipotesi teologia di un Papa eretico

(di Nicodemo Grabber) Incoraggiato dal vescovo di Campos monsignor Antonio de Castro Mayer e dal professor Plinio Corrêa de Oliveira, il giovane filosofo e giurista brasiliano Arnaldo Vidigal Xavier da Silveira pubblicava nel 1970 un ricco studio sull’ipotesi teologica del Papa eretico, seconda parte di un dittico che nel 1969 aveva visto già pubblicato il saggio critico sul Novus Ordo Missae.
Ora le Edizioni Solfanelli offrono al lettore italiano la traduzione integrale del saggio di Arnaldo da Silveira in un bel volume di 199 pagine impreziosito dalla Prefazione del professor Roberto de Mattei. Dopo quasi mezzo secolo lo studio sull’ipotesi teologica del Papa eretico non solo non ha perso di interesse ma, dopo i primi anni di regno di Francesco, la questione è oramai uscita dai ristretti circoli accademici per irrompere su giornali e riviste, blog e siti internet, nei discorsi più o meno celati di prelati e semplici parroci, intellettuali cattolici e laici.
Ecco allora che l’edizione italiana dello studio di Arnaldo da Silveira non appare in questo 2016 semplicemente per la lettura erudita di pochi ma come contributo offerto a Pastori e chierici, religiosi e laici per leggere teologicamente la crisi di vertice, per impostare la discussione che la realtà impone con categorie sicure radicate nella Tradizione cattolica.

Povera Chiesa..!

La “Chiesa povera” dal Vaticano II a papa Francesco

(di Roberto de Mattei) I documenti di Papa Francesco, secondo il giudizio prevalente dei teologi, costituiscono delle generiche indicazioni di carattere pastorale e morale, prive di significativa qualità magisteriale. È questa una delle ragioni per cui tali documenti vengono discussi in maniera più libera di quanto sia mai accaduto con i  testi pontifici.

“Ti pare questo il modo di accogliere un povero diavolo?”

Brevi note su cinque testi di argomento vario, ma tutti direttamente legati all’attualità ecclesiale. O a quella dell’intera società in cui ci è dato di vivere.


ALDO MARIA VALLI: IL DIAVOLO IN PIAZZA SAN PIETRO E ALTRI RACCONTI

E’ da qualche tempo che Aldo Maria Valli, garbato vaticanista del TG1, offre parole stimolanti a chi non intende portare il cervello all’ammasso, anche ecclesialmente parlando. Naturalmente il Nostro, così agendo, è fatto oggetto delle deplorazioni ufficiali della virtuosa legione dei turiferari, che mal sopportano anche quella vena sottile di humour che gli è connaturata. E che si ritrova in un gioiellino - uscito qualche tempo fa presso Ancora – già promettente fin dal titolo: “Il diavolo in piazza San Pietro e altri racconti”. “A volte ho strane visioni. Hanno a che fare per lo più con il papa, la Santa Sede e tutto ciò che le ruota attorno (:..) una sorta di variopinto presepe vivente nel quale, in certi casi, mi sembra di notare presenze singolari, e confesso che fatico a distinguere tra realtà e fantasia”, scrive Valli nelle iniziali “Istruzioni per l’uso”.

L’eugeniopensiero

  E adesso Scalfari si sente “posseduto”

scalfari 2
Cosa sia esattamente lo Spirito Santo è ciò che ha tentato di spiegare in un’omelia fin troppo semplicePapa Bergoglio, il laureato cum laude in proselitismo di massa, e che Scalfari riprende nel suo sermone su Repubblica rendendolo definitivamente incomprensibile sia ai fedeli sia agli scettici. Pare che lo Spirito Santo non risparmi nessuno, nemmeno uno spirito laico (o ateo) come lui, che ammette di sentirlo vibrare nel suo “io” più profondo che corrisponde al “me” più intimo.
È complicato, ma provateci voi a decifrare l’eugeniopensiero nella sua ultima “messa cantata” (questa volta non della domenica, ma del lunedì) come chiamano i suoi articoloni: «Tutte le persone che appartengono alla nostra specie hanno un “me” dentro al proprio “sé”, e tutti hanno anche un “noi”», lo stile è questo, facciamocene una ragione, «Paolo di Tarso non fu tra gli apostoli di Gesù, e come tale egli disse se stesso e gli altri dissero lui».

Giocare di fantasia..?

La Maddalena al posto di Maria?

Maddalena e Cristo risorto
Una notizia passata quasi sotto silenzio, ma molto importante per coloro che praticano e vivono la Chiesa. Una bella notizia (vedi qui) e che tuttavia potrebbe essere usata e strumentalizzata per far passare, filtrare, ben altri messaggi. Noi mettiamo le mani avanti, prevenire è meglio che curare.
“La celebrazione di Santa Maria Maddalena, oggi memoria obbligatoria nel giorno 22 luglio, sarà elevata nel Calendario Romano generale al grado di festa. Per espresso desiderio del Papa la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha pubblicato il relativo decreto“.
È vero, come viene detto nel testo di presentazione, che la figura, il ruolo, di Maria Maddalena si sviluppa sotto il Pontificato di Giovanni Paolo II per far rifiorire l’autentico ruolo della donna nella Chiesa e nel mondo, tuttavia occorre ricordare che il caso scatenante furono le farneticazioni di Dan Brown col suo perverso romanzo — che molti presero alla lettera come testo storico — Il Codice da Vinci nel quale la Maddalena viene fatta passare per “moglie di Gesù”… e il famoso santo Graal non sarebbe il tanto bramato calice dell’Ultima Cena, ma la Maddalena stessa.

Fulmini e tuoni

Felice ha visto il fulmine a febbraio?

Da un blog autenticamente cattolico prendiamo, come abbiamo fatto in tante altre occasioni, una seria riflessione di un fine e devoto teologo.
Queste serie considerazioni  possano aumentare , a mo' di  medicina, il dosaggio della nostra preghiera e della nostra penitenza.

***

Sono passati sedici secoli e mezzo da quando l'imperatore (Costanzo) fece Cesare con le cose di Dio, imponendo la propria 
visione delle cose alla Chiesa.


Tra le altre "misure" fece dimissionare Papa Liberio (quello del sogno di Santa Maria Maggiore, che riconobbe dalla nevicata del 5 agosto!) esiliandolo tra i Traci, cogliendo la palla al balzo per togliersi dalle scarpe quel "sassolino" di Atanasio.