ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 20 giugno 2017

È sicuramente un fatto


di Hikmet Durgun
La Santa Sede afferma l’inconciliabilità della fede cristiana con la Massoneria. Pertanto ai fedeli cattolici, a maggior ragione ai preti e ai sacerdoti, è vietato farsi iniziare all’Arte Reale, ma diverse rivelazioni confermano l’infiltrazione massonica nella Chiesa.
La Chiesa condanna da sempre la Massoneria, che quest’anno compie 300 anni. È da citare fra tutte l’Enciclica di Leone XIII, Humanum genus, del 20 aprile 1884. Inoltre la Congregazione per la dottrina della fede il 26 novembre del 1983 ha ribadito la sua condanna nella “Dichiarazione sulla massoneria”.
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Che la fede cristiana sia incompatibile con la Massoneria è chiaro, molta meno chiarezza vi è invece sugli intrecci che esistono fra le due sfere e la probabile affiliazione di diversi sacerdoti alla Massoneria. Ebbene, quali legami intercorrono fra la Massoneria e la Chiesa? La Massoneria è penetrata in Vaticano? Sputnik Italia ne ha parlato con Don Ennio Innocenti, già Segretario della Commissione Ecumenica del Vicariato di Roma, Cappellano dell’Arciconfraternita Aurigarum e Membro del Presbiterio della Patriarcale Basilica Vaticana.

— Don Ennio, non ho trovato il suo libro sulla Massoneria “Inimica vis” in libreria, vorrei sapere se lei ritiene fondata la voce dell’infiltrazione massonica nella Chiesa.
— È sicuramente un fatto, fin dalle origini, specialmente nelle Chiese protestanti e fu proprio per quel canale che la Massoneria anglosassone penetrò anche l’aristocrazia russa fin dal ‘700.
— Lei pensa che la Massoneria sia entrata anche nella Chiesa Ortodossa?
— È ben fondata la voce che il Patriarca Atenagora di Costantinopoli fosse filomassone.
— Questo vale anche per la Chiesa Cattolica?
— Certamente. Nella prima edizione di questo libro io pubblicai un elenco di mille preti massoni del ‘700 e dell”800, elenco autenticato dall’autografo del Gran Maestro del Grand’Oriente, Giordano Gamberini.
— E nel ‘900?
— Questo lo dimostrai nella seconda edizione di questo libro.
— Le risulta che anche al presente questa infiltrazione esista?
— È notorio che il Papa abbia espresso preoccupazione per questa infiltrazione nell’Ordine religioso del Cavalieri di Malta.
— Come spiega questo fatto?
— I cavalieri di Malta hanno permesso l’accesso ai protestanti e questo ha favorito la penetrazione massonica.
— Le risulta che vi sia analoga infiltrazione oggi in Vaticano?
— Nel libro lei troverà la documentazione che il Cardinale Oddi, ormai defunto, era scopertamente filomassone.
— Oltre l’ordine di Malta ci sono altri ordini religiosi analogamente inquinati?
— È tra i gesuiti che esiste da tempo un atteggiamento di simpatia con i massoni.
— Questo si può dire anche dell’episcopato?
— Senza dubbio, dove più dove meno.
— Dov’è che l’infiltrazione è più sicura?
— Nell’episcopato del Continente americano.
— Su che cosa si fonda questa sua sicurezza?
— Me ne hanno fatto certo le confidenze di due nunzi pontifici, ma la cosa era probabile da tempo.
— Si spieghi meglio.
— Il vescovo Mendez Arceo di Cuernavaca del Messico fece pubblica apologia della Massoneria nell’Aula Conciliare del Vaticano II e vari amici mi hanno testimoniato la pratica frequentazione massonica in chiese cattoliche del Nord America.
— Come spiega il fenomeno?
— Personalmente attribuisco la filomassoneria al trascendentalismo teologico di marca tedesca. Ne viene un soggettivismo evidentemente parente del soggettivismo massonico.
Tradotto da Tatiana Santi
per Sputnik News

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