ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 9 luglio 2017

La Chiesa deve tornare a predicare la vita divina

                              LA VITA IN GRAZIA DI DIO


                                      
   La vita di grazia è la vita di Dio nell’uomo. La vita soprannaturale, la vita divina, è sì un’altra vita ma non è aliena e sconosciuta a noi uomini: non è una dimensione cui non possiamo accedere 
di Francesco Lamendola  

  
Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo con la fede nel Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me: con queste stupende parole san Paolo, nella Lettera ai Galati (2, 20) ci fa capire che cosa avviene allorché l’anima, purificata dal peccato, fiduciosa e abbandonata interamente in Dio, attraverso l’amore di Gesù Cristo e illuminata dallo Spirito Santo, rinasce a nuova vita, la vita divina, pur continuando a dimorare nel corpo.
Immersi come siamo nella dimensione naturale, tendiamo a dimenticarci che la natura non è tutto, e che il nostro corpo di carne non è tutto; tendiamo a scordarci che esiste una vita soprannaturale, dalla quale discendono nell’anima la salute, la forza, la bellezza, la trasparenza, la gioia. Oppure, se ci pensiamo, siamo indotti a immaginare che questa vita soprannaturale e invisibile si annidi chissà dove, si sottragga alla vista in chissà quali altezze, e, insomma, che non giungeremo mai a farci alcuna idea esatta di quel che essa sia, perché i nostri sensi e la nostra ragione sono troppo limitati per poterlo fare. Tuttavia si tratta di un errore evidente: la vita soprannaturale, la vita divina, è, sì, un’altra vita, ma essa non è aliena e sconosciuta a noi uomini, astratta,  irraggiungibile; non è una dimensione cui non possiamo accedere, o lo possiamo solamente per pochi, fortunati istanti di intensa preghiera e contemplazione. Al contrario, la vita divina irrompe in noi, nella nostra anima, già qui, adesso, nella dimensione terrena, ogni qualvolta noi ci poniamo in stato di grazia, cioè ogni qualvolta, purificati dal peccato, sgombri dalla concupiscenza e aperti all’azione dei Sacramenti, che sono come altrettante porte e finestre dalle quali entrano l’aria, la luce e il calore celesti, la presenza di Dio abita in noi, dimora in noi; e noi non viviamo più la vita di prima, la nostra vita, una vita carnale, ma viviamo un’altra vita, la sua vita, la vita del Signore che è entrato in noi e ha trovato in noi un tempio atto a riceverlo.

Quando si sarà vicini alla fine

PROFEZIA SUI GAY PRIDE : NEL 1700 LA BEATA ANNA MARIA TAIGI VIDE LE PROCESSIONI DELLA LUSSURIA…

Nel ‘700 la Beata Anna Maria Taigi lo aveva profetizzato.
In quegli anni era assolutamente impensabile portare la lussuria in processione.Gay pride? Diabolici pride ! Le visioni profetiche sul Gay pride della mistica Beata Anna Maria Taigi
essa scrisse:
” […]dopo questi segni, quando si sarà vicini alla fine, il Drago sarà sciolto e la Divina Madre inviterà alla penitenza e gli uomini senza tener conto dei Celesti moniti andranno per le vie della Eterna Città Santa bagnata dal Sangue dei Principi(Apostoli), portando la Lussuria in processione; e il Padre della Menzogna sarà a loro capo. Sacrilegi compiranno contro i tempi del Santo Spirito e contro la Religione: gli uomini si vestiranno da donne e le donne si vestiranno da uomini, la Voce del Santo Vicario non sarà ascoltata e l’ Alma Sua figura sara fatta oggetto di scherno e risa, allora il Drago che già ha preso possesso del suo regno istillerà lumi alle menti degli a lui soggetti per diffondere l’alito pestilento della Lussuria ove il Beatissimo pose Sede e per diffondere e moltiplicare l’opera sua nefanda di distruzione e perdizione, dovrà allora dalla Cristianità implorarsi la Misericordia di Dio e fare Orazione per la Chiesa Militante domandando aiuto alla Madre Santa e offrendo penitenze e sacrifici […]”

"Ti hanno mai menato?”


Oliver Stone: ‘Everything I did was examined by a certain light. And as an artist it’s very limiting.’ Photograph: Suki Dhanda for the Observer View

Oliver Stone su Vladimir Putin: “Il popolo russo non è mai stato meglio”

DI DOMINIC RUSHE

Il veterano dei registi è stato accusato di aver fatto da ruffiano a Putin con il suo documentario di quattro ore sul leader russo, ma non è pentito. Potrebbe essere questo l’apice della sua carriera?

‘Ti hanno mai menato?” Chiede  Vladimir Putin a  Oliver Stone verso la fine della sua straordinaria intervista-documentario di quattro ore sul leader russo. “Si,” dice Stone. “ E allora non sarà la prima volta, perché dovrai pagarla per quello che stai facendo“, dice il leader russo, prima di uscire da una stanza che evoca lo spirito dei una cappella Sistina attraversata dalle fantasie più basse di un interior designer di Donald Trump.
In questo caso, Putin ha avuto ragione. L’epica pellicola in quattro parti di Stone con l’ intervista a Putin è diventata per the Daily Beast  “a wildly irresponsible love letter-una lettera d’amore irresistibile” per il presidente russo , e racconta molto di Oliver Stone oltre che di Vladimir Putin, ha detto la CNN. “Adulatore con qualche scetticismo” ha scritto il  New York Times.

Scherzi da papa?

La confessione (prossima ventura?)


02:54

https://gloria.tv/video/TTYPHyKUcNPV4nxC3HHERz3uT


RVC OGGI CI PARLA DI SPIRITO SANTO E DI TEOLOGI EVOLUZIONISTI. TENETEVI SALDI, CAMBIA TUTTO.

QUESTO È UNO SCHERZO    
          
Eh sì, è domenica, e naturalmente Romana Vulneratus Curia (RVC per voi amici) mi ha mandato qualche osservazione sulle probabili variazioni del Catechismo in tema di spirito santo. Pensavo che avesse qualche rivelazione da fare sui gesuiti, visto l’amore con cui segue le loro opere creative. Invece questa volta parla solo di teologi evoluzionisti. Non che manchino neanche lì; però il bersaglio oggi è più ampio. Vediamolo.

“Da vescovo” già si vestiva


I 50 anni di Mons. Luigi Capozzi

Questo 2017 sarebbe dovuto essere un anno importante per Don Luigi Capozzi, un anno decisivo: l’importante traguardo dei cinquant’anni (il 23 luglio), quello importantissimo dei venticinque anni di Sacerdozio in Dicembre. E poi, chissà, la nomina a Vescovo.

"Moro perchè non moro"?

     


Meglio morire prima

Eugenio Scalfari è un notevole esempio di come ci si può ridurre in età senile. S’è fatto invitare da Jorge Mario Bergoglio a casa sua. Aveva due richieste da sottoporre al pontefice: far togliere la scomunica a Baruch Spinoza e perorare la beatificazione di Blaise Pascal. Questioni di grande momento in quest’epoca di ciechi guidata da pazzi, e che Scalfari ha posto da par suo, ossia in linguaggio teologico. Vanno così le cose nel regno del pensiero separato. La pizia pontificale gli ha risposto picche per quanto riguarda Spinoza, e per quanto concerne la beatificazione di Pascal si “riserva di far istruire la pratica necessaria”. 

Serve il secondo miracolo

Charlie, se anche l'Osservatore preferisce la morte
Se il piccolo Charlie non è stato ancora soppresso, lo si deve alla straordinaria mobilitazione di popolo, in preghiere e appelli. L'Osservatore Romano invece se la prende con il chiasso mediatico e invoca il silenzio per fare sì che «il mistero della vita faccia il suo corso». Una presa di posizione che contraddice anche l'appello del Papa.

«La lotta non è finita»: Connie Yates e Chris Gard, i genitori di Charlie, ce lo hanno ricordato ieri sera con un tweet in cui ringraziano tutti coloro che in questo periodo li hanno sostenuti nella battaglia per salvare Charlie da medici e giudici che ne hanno già decretato la condanna a morte. Servono ancora preghiere e serve aumentare la pressione sulle autorità, ora più che mai.

Amor, ch'a nullo amato amar perdona

Francesco-Muller Amore mai nato e finito peggio
Dietro la non riconferma del Papa del Prefetto Gherard Muller una lunga storia di incomprensioni e disaccordi tra i due, fatta di nomine contrastate e licenziamenti mai motivati. Iniziata con una messa interrotta e culminata con le 200 osservazioni, ignorate da Bergoglio, sull'Amoris Laetitia. Ma anche il sospetto del Pontefice che dietro i dubia ci fosse lui. Per Muller è stato un calvario e non ha nascosto la sua delusione per il modo con cui è stato messo alla porta.