Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
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sabato 24 novembre 2018
Ad vos, o sacerdotes
INDIFFERENTISMO LITURGICO - BARONIO INTERVIENE SUL DIALOGO DI STILUM CURIAE TRA UN PIO LETTORE E PADRE CAVALCOLI
Ad vos, o sacerdotes,
qui despicitis nomen meum et dixistis:
In quo despeximus nomen tuum?
Offertis super altare meum panem pollutum,
et dicitis: In quo polluimus te?
Malachia I, 6-7
qui despicitis nomen meum et dixistis:
In quo despeximus nomen tuum?
Offertis super altare meum panem pollutum,
et dicitis: In quo polluimus te?
Malachia I, 6-7
Carissimo dott. Tosatti,
ho letto, non senza rammarico, la risposta che padre Cavalcoli ha inviato ad un lettore di Stilum Curiae (qui). Nel primo intervento, il lettore si lamentava per l’atteggiamento di un sacerdote nei confronti di alcuni fedeli che questi ritiene conservatori e per ciò stesso critici verso il Papa.
Se mi permette, vorrei rispondere tanto al lettore conservatore quanto a padre Cavalcoli. Sono consapevole che il mio commento verrà forse giudicato estremista, ma ritengo che possa quantomeno aprire uno spiraglio alla riflessione di quanti sono disorientati o addirittura scandalizzati - e giustamente, direi - dalla crisi presente.
Un pensiero ateo nella Cristianità
LA SPLENDIDA INTERVISTA DEL CARDINALE GERHARD LUDWIG MÜLLER E LO SQUALLIDO SILENZIO INDIFFERENTE DELLA STAMPA “CATTOLICA” DI REGIME RIDOTTA ORMAI AI TAMBURINI DELLA PRAVDA SOVIETICA E DI TELEKABUL
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due giganti della Baviera |
«Il primato del Papa è indebolito dai cortigiani a dai carrieristi alla corte papale — gli stessi di cui parlò già nel XVI secolo il noto teologo Melchior Cano — e non da chi consiglia il Papa con competenza e responsabilità».
Analizzando in che misura la stampa “cattolica” di regime somigli oggi a quella dei regimi dell’ex blocco sovietico nel periodo della piena guerra fredda, si ricava l’impressione d’aver compiuto un triste salto all’indietro. Infatti, una clamorosa intervista come quella rilasciata dal Prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede, Cardinale Gerhard Ludwig Müller, può essere fatta passare sotto silenzio solo adottando la stessa indifferenza con la quale i figli di papà rivoluzionar-comunisti del Sessantotto tacquero indifferenti quando durante la famosa Primavera i carri armati sovietici invasero Praga.
Black Churchy
#SALVIAMOLECHIESE
L’ultima follia di chiese chiuse al culto e riaperte per altri usi vede una profanazione riemersa soltanto pochi giorni fa, ma risalente ad un “evento” del 2013. Ritrae uno pseudo artista al termine della sua performance in San Francesco delle Monache. Siamo a Napoli, città dove da qualche giorno è letteralmente esploso il caso degli innumerevoli affidamenti che la curia partenopea ha in essere con associazioni e fondazioni per lo sfruttamento dei luoghi di culto ormai dismessi.
La coop? Nella chiesa.Vescovi ormai liquidatori fallimentari
A Napoli ancora
polemiche sull'uso delle chiese dismesse: spunta una foto di una donna
nuda in una "performance". E L'arcivescovo Sepe che fa? "Diamo le chiese
chiuse alle cooperative di giovani". Le ragioni di una ritirata che
sembra un concordato fallimentare: un convegno in Vaticano si
occuperà delle chiese chiuse al culto e illustrerà le linee guida per
ospitare mostre o spettacoli. Insomma: tutto fuorché tornare a dirvi
messa. I vescovi ormai si comportano da liquidatori di tribunale per i
quali l'unico obiettivo è vendere e chiudere col passato.
L’ultima follia di chiese chiuse al culto e riaperte per altri usi vede una profanazione riemersa soltanto pochi giorni fa, ma risalente ad un “evento” del 2013. Ritrae uno pseudo artista al termine della sua performance in San Francesco delle Monache. Siamo a Napoli, città dove da qualche giorno è letteralmente esploso il caso degli innumerevoli affidamenti che la curia partenopea ha in essere con associazioni e fondazioni per lo sfruttamento dei luoghi di culto ormai dismessi.
Surprise?
Nomine a sorpresa
Incontro vaticano sugli abusi, si parte male
Annunciato il Comitato organizzativo dell'incontro di febbraio su "La protezione dei minori nella Chiesa»: primo nome è il cardinale Cupich, legato all'ex cardinale McCarrick, mentre brilla l'assenza del cardinale O'Malley, presidente della Pontificia commissione per la tutela dei minori. Un regolamento di conti?
La Sala Stampa della Santa Sede ha reso noti ieri i nomi dei membri del Comitato organizzativo dell’incontro “La protezione dei minori nella Chiesa”, che si terrà in Vaticano dal 21 al 24 febbraio 2019. Al primo posto c’è il cardinale Blase J. Cupich, arcivescovo di Chicago. Subito dopo il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e Presidente della Conferenza Episcopale dell’India. Poi mons. Charles Scicluna, Arcivescovo di Malta e Segretario aggiunto della Congregazione per la Dottrina della Fede, una nomina recentissima. Infine Padre Hans Zollner, S.J., Presidente del Centro per la Protezione dei Minori della Pontificia Università Gregoriana e membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, che ha anche ricevuto l’incarico di referente del Comitato stesso.
I questo sordido postribolo
ELOGIO DELL'ERESIA - Il Card. Piacenza difende gli errori in tema di libertà religiosa condannati da Leone XIII
Continuano, imperterriti. Non conoscono requie. Come osserva oggi One Peter Five (qui),
pare che la setta conciliare si comporti come un treno prossimo a
deragliare, alla cui guida vi è il Maligno, inchiodato nella sua volontà
di perseguire ostinatamente il male. Fautori dell’aborto come mezzo si
sterminio di massa sono accolti a pontificare in Vaticano; vecchie
cariatidi del femminismo sessantottardo sono ricevute con tutti gli
onori all’Università Cattolica, mentre non una parola è spesa dal
Satrapo di Santa Marta per elogiare l’opera indefessa dei movimenti
pro-vita. Un eretico notorio, gesuita nell’accezione più spregevole del
termine, è nominato superiore di tutti gli Ordini religiosi maschili. E
il turpe consesso di sodomiti in porpora, sbugiardato da prove
schiaccianti, insiste nel sostenere di non aver in alcun modo maneggiato
con la Santa Sede per bloccare le decisioni della Conferenza Episcopale
Americana volte a fronteggiare gli scandali degli abusi da parte di
chierici e Prelati.
Dalla fede cattolica all’umanesimo cristiano
Il più grande miracolo dei nostri tempi
Il contrasto […] sembrava compendiare l’abisso che separa la fede dei santi dal modernismo prematuramente invecchiato […]. Il più grande miracolo dei nostri tempi è che la fede cattolica sia sopravvissuta alla riforma liturgica. […] il nuovo rito funebre ci offre un’esperienza impoverita a livello simbolico, sensibilmente ricostruita, sterilizzata e terapeutica del lutto cristiano che si rifiuta di scuotersi di fronte a grandiose realtà metafisiche (Peter Kwasniewski, 2 novembre 2018).
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Il contrasto […] sembrava compendiare l’abisso che separa la fede dei santi dal modernismo prematuramente invecchiato […]. Il più grande miracolo dei nostri tempi è che la fede cattolica sia sopravvissuta alla riforma liturgica. […] il nuovo rito funebre ci offre un’esperienza impoverita a livello simbolico, sensibilmente ricostruita, sterilizzata e terapeutica del lutto cristiano che si rifiuta di scuotersi di fronte a grandiose realtà metafisiche (Peter Kwasniewski, 2 novembre 2018).
venerdì 23 novembre 2018
I conti senza l’oste
EVOLUZIONISMO E RELIGIONI
I danni dell’evoluzionismo nella storia delle religioni. Il veleno della modernità: un giorno qualcuno si prenderà la briga di fare la stima dei danni, che le sue "ideologie false e dannose" hanno prodotto in Europa e nel mondo
di Francesco Lamendola
I danni dell’evoluzionismo nella storia delle religioni. Il veleno della modernità: un giorno qualcuno si prenderà la briga di fare la stima dei danni, che le sue "ideologie false e dannose" hanno prodotto in Europa e nel mondo
di Francesco Lamendola
Dopo una guerra, o un terremoto, o un’alluvione, si fanno le stime dei danni subiti da un certo territorio e da una certa popolazione: quante case distrutte, quante lesionate, quante da abbattere, quante da risanare; quanto bestiame è stato ucciso, quante strade, ponti e ferrovie sono rimasti interrotti a causa dei bombardamenti aerei; quanti campi, vigneti, frutteti e pioppeti sono stati rovinati; quante fabbriche, officine, stabilimenti e magazzini sono ancora in piedi e funzionanti, e quanti no; quanto materiale ferroviario rotabile è andato perduto, quante navi mercantili sono state affondate o danneggiate, quanti autoveicoli sono andati perduti; quante scuole risultano chiuse o comunque inagibili, quanti tribunali, sedi comunali, prefetture e altri uffici pubblici hanno perso la loro sede, quanti di essi possono ancora funzionare in sedi di fortuna; eccetera. Ebbene, un giorno qualcuno si prenderà la briga di fare la stima dei danni che le ideologie false e dannose della modernità hanno prodotto in Europa e nel mondo, a partire specialmente dal XVIII secolo, con la pubblicazione della famigerata Encyclopédie e con la circolazione delle opere di Voltarie, Diderot e Rousseau, e fino a tutto il XX secolo.
Svelato il kommissariamento dei FI:Joao é Superciuck!
Cardinale in Vaticano definisce lo Spirito Santo "segno di instabilità"
Il cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, ha confuso un pubblico di suore a Roma il 21 novembre (AgenSir.it) supponendo che "lo Spirito Santo oggi è più un segno di instabilità che di stabilità". Secondo la Fede, tuttavia, il demonio è il padre dell'instabilità, mentre lo Spirito Santo guida e porta dal cedimento alla sicurezza.
Aviz ha poi affermato che lo Spirito Santo "ci lascia con l'acqua fino al collo" anche se in Salmi 69,1 si usa questa immagine come simbolo di distanza da Dio.
In più, Aviz ha propagandato la teoria che lo Spirito Santo non ci permetta "di riposare nelle nostre certezze" anche se non esiste più grande certezza che quella della Fede, apportata dallo Spirito Santo (Ebrei 11,1).
D'altro canto, Aviz ha attribuito a papa Francesco "chiarezza", "trasparenza" e perfino "semplicità", malgrado il criptico girovagare di Francesco.
Foto: João Braz de Aviz, © Agência Senado, #newsYegvfmlvjd
Incontrarsi?
Fraternità Sacerdotale San Pio X
Comunicato della Casa Generalizia del 23 novembre 2018
sull'incontro fra il Cardinale Ladaria e Don Pagliarani
Giovedì 22 novembre 2018, Don Davide Pagliarani, Superiore Generale della Fraternità San Pio X, si è recato a Roma su invito del Cardinale Luis Ladaria Ferrer, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Egli era accompagnato da Don Emmanuel di Chalard. Il Cardinale era assistito da Mons. Guido Pozzo, Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei.
L’incontro si svolto negli uffici della Congregazione per la Dottrina della Fede dalle 16,30 alle 18,30. Esso aveva lo scopo di permettere al Cardinale Ladaria e a Don Pagliarani di incontrarsi per la prima volta e di fare il punto sulle relazioni fra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X, dopo l’elezione del suo nuovo Superiore Generale nel luglio scorso.
L’incontro si svolto negli uffici della Congregazione per la Dottrina della Fede dalle 16,30 alle 18,30. Esso aveva lo scopo di permettere al Cardinale Ladaria e a Don Pagliarani di incontrarsi per la prima volta e di fare il punto sulle relazioni fra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X, dopo l’elezione del suo nuovo Superiore Generale nel luglio scorso.
I nostri eroi per tutte le stagioni
Non cascateci! Il gender rimane a scuola
Ne avevamo scritto parlando del catto-penta-leghista episcopale, Massimo Gandolfini, ovviamente presente anche lui alla photo opportunity ministeriale che impazza oggi sui social network. Ancora una volta il Nostro è riuscito a non deluderci. E con lui tutta la sua corte.
Passano i governi, ma i volti della opposizione sintetica al gender di Stato restano invariabilmente gli stessi.
TROVA LE DIFFERENZE:
Il luminoso Paradiso delle Cose
LA DITTATURA DI AMAZON
Black Friday: la festa liturgica più importante dell’anno, il "Venerdì Nero" degli sconti. La dittatura di Amazon e la religione più diffusa del nostro tempo, "il Consumo". E il consumatore crede di essere il reuccio del sistema?
di Roberto Pecchioli
Le note che seguono sono probabilmente blasfeme. Infatti revocano in dubbio la religione più diffusa del nostro tempo, il Consumo, prendono di mira il suo rito più seguito, l’Acquisto, e contestano la festa liturgica più importante dell’anno, il Black Friday, il Venerdì Nero degli sconti. Come a Pasqua è obbligatorio comunicarsi e nel giorno dell’obolo di San Pietro tutte le offerte dei fedeli vanno al Santo Padre, nel Venerdì Nero si deve comprare, approfittando dei ribassi clamorosi. Il profitto va in massima parte al vero pontefice in carica, il papa universale del consumo Jeff Bezos, fondatore, gran sacerdote e maggiore azionista di Amazon, l’immenso centro commerciale virtuale globale. Chi non è connesso è scomunicato. Amazon nelle scorse settimane è stata abilissima a puntare i riflettori su se stessa, con le dichiarazioni fintamente preoccupate di un Bezos in vena di evocare un fallimento venturo della sua creatura, nonché di pronosticarle una vita non troppo lunga.
Solo chi è cieco può non accorgersene
RVC CONDIVIDE UN’ESPERIENZA SGRADEVOLE. E CHIEDE AI LETTORI DI STILUM CURIAE: È CAPITATO ANCHE A VOI? ENGLISH TEXT, TOO…
Carissimi Stilumcurialisti, mi è giunto ieri – e ve lo condivido oggi – Un Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e nemici) piuttosto melanconico; anzi più che altro allarmato per la constatazione che invece di essere un punto di unità questo pontificato si sta confermando come un grande elemento di divisione dell’orbe cattolico. Parafrasando il compianto cardinale Caffarra, solo chi è cieco può non accorgersene…Ma vedete un po’ che cosa è successo a RVC.
Far trapelare verità nascoste
“Ecco perché sono diventato un informatore della stampa”
http://anticorruzione.eu/wp-content/uploads/2016/04/whistleblowing.jpg (immagine aggiunta) |
- «A fine luglio ho iniziato a consegnare documenti interni diocesani a un giornalista investigativo nella mia città natale, Buffalo, nello Stato di New York. Tre anni prima, il vescovo Richard J. Malone mi aveva offerto un lavoro come suo assistente esecutivo, che avevo accettato con entusiasmo. Sono stato felicissimo di lavorare per la mia amata Chiesa. Sfortunatamente, nel giro di tre anni, sarei passato da un’entusiasmante assunzione al diventare un informatore prostrato».
E nel caso qualcuno non abbia ancora capito
Omosessualità, la chiamata all'azione del cardinale Müller
Ma quale clericalismo, la radice degli abusi sessuali sta nella secolarizzazione, è una forma di ateismo penetrato ovunque nella Chiesa. Così ha parlato a LifeSiteNews il cardinale Gerhard Müller, ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
«Che il cardinale McCarrick, insieme al suo clan e alla rete di omosessuali, attraverso un comportamento sullo stile della mafia abbia potuto provocare questo disastro nella Chiesa, è legato alla sottovalutazione della depravazione morale costituita dagli atti omosessuali tra adulti». Parole molto chiare, cpme al solito, quelle del cardinale Gerhard Müller, nell’intervista rilasciata a LifeSiteNews.
Ma quale clericalismo, la radice degli abusi sessuali sta nella secolarizzazione, è una forma di ateismo penetrato ovunque nella Chiesa. Così ha parlato a LifeSiteNews il cardinale Gerhard Müller, ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
«Che il cardinale McCarrick, insieme al suo clan e alla rete di omosessuali, attraverso un comportamento sullo stile della mafia abbia potuto provocare questo disastro nella Chiesa, è legato alla sottovalutazione della depravazione morale costituita dagli atti omosessuali tra adulti». Parole molto chiare, cpme al solito, quelle del cardinale Gerhard Müller, nell’intervista rilasciata a LifeSiteNews.
giovedì 22 novembre 2018
"Liberaci dalla mela"! (e dal verme dentro)
La traduzione del Gloria: problematiche sottese a Lc 2,14
Notizia recentissima e suscitante un malcelato scalpore è il già preannunziato cambiamento della traduzione italiana in uso nella liturgia riformata del Pater e del Gloria, resi, a detta della Conferenza Episcopale Italiana, "più fedeli al testo evangelico".
Sull'inopportunità della nuova traduzione del Pater si è già detto e scritto molto nei siti e nei giornali cattolici, citando i commenti dei Padri e dei Dottori della Chiesa in sostegno della traduzione più lineare del ne nos inducas in tentationem. Senza scomodare sì ampi commentari, leggere i quali è comunque opera meritoria per la nostra formazione, sarebbe bastato riportare alla mente alcuni passi scritturali molto conosciuti: per esempio, il brano evangelico in cui Nostro Signore fu portato dallo Spirito nel deserto "per essere tentato", oppure il fatto che Iddio ci metta alla prova "come oro nel crogiuolo", richiamato in Sapienza 3,6, Giobbe 23,10 e altri passi ancora. San Paolo stesso afferma che Dio "darà la tentazione e il modo di uscirne". Ma, ancora più semplicemente, sarebbe bastata una minima conoscenza della lingua latina (e prima ancora di quella greca): i Vangeli riportano il termine εἰσενέγκῃς, congiuntivo aoristo del verbo εἰσφέρω, letteralmente "portare dentro"; l'equivalente latino (condivide infatti la radice indoeuropea *bher, idea di "portare", e il prefisso ingressivo) sarebbe infero, rispetto al quale induco (lett. "condurre dentro") presenta una sfumatura già più moderata. E, volendo, basterebbe conoscere anche soltanto la lingua italiana, esulando un po' dall'impiego stereotipato, semplicistico e sovente erroneo che se ne fa oggi, per rendersi conto che indurre, al di là della sfumatura quasi di atto subdolo cui lo colleghiamo ai nostri giorni, ha una gamma di significati ben più ampia.
Notizia recentissima e suscitante un malcelato scalpore è il già preannunziato cambiamento della traduzione italiana in uso nella liturgia riformata del Pater e del Gloria, resi, a detta della Conferenza Episcopale Italiana, "più fedeli al testo evangelico".
Sull'inopportunità della nuova traduzione del Pater si è già detto e scritto molto nei siti e nei giornali cattolici, citando i commenti dei Padri e dei Dottori della Chiesa in sostegno della traduzione più lineare del ne nos inducas in tentationem. Senza scomodare sì ampi commentari, leggere i quali è comunque opera meritoria per la nostra formazione, sarebbe bastato riportare alla mente alcuni passi scritturali molto conosciuti: per esempio, il brano evangelico in cui Nostro Signore fu portato dallo Spirito nel deserto "per essere tentato", oppure il fatto che Iddio ci metta alla prova "come oro nel crogiuolo", richiamato in Sapienza 3,6, Giobbe 23,10 e altri passi ancora. San Paolo stesso afferma che Dio "darà la tentazione e il modo di uscirne". Ma, ancora più semplicemente, sarebbe bastata una minima conoscenza della lingua latina (e prima ancora di quella greca): i Vangeli riportano il termine εἰσενέγκῃς, congiuntivo aoristo del verbo εἰσφέρω, letteralmente "portare dentro"; l'equivalente latino (condivide infatti la radice indoeuropea *bher, idea di "portare", e il prefisso ingressivo) sarebbe infero, rispetto al quale induco (lett. "condurre dentro") presenta una sfumatura già più moderata. E, volendo, basterebbe conoscere anche soltanto la lingua italiana, esulando un po' dall'impiego stereotipato, semplicistico e sovente erroneo che se ne fa oggi, per rendersi conto che indurre, al di là della sfumatura quasi di atto subdolo cui lo colleghiamo ai nostri giorni, ha una gamma di significati ben più ampia.
Quei “tre meravigliosi incontri”
Saul Alinsky e “San” Paolo VI: genesi della resa conciliare al mondo (seconda parte)
ALINSKY E MONTINI La trentennale amicizia intima tra il “vecchio Jacques” e Alinsky diede origine ad un collegamento tra Alinsky e il discepolo più importante di Maritain, il futuro Papa Paolo VI. Montini era allora arcivescovo di Milano, dove era stato spedito senza essere nominato cardinale dopo che Pio XII aveva perso fiducia in lui a causa delle sue tendenze moderniste.
Nel suo studio “The Radical Vision of Saul Alinsky”, P. David Finks nota che “Per anni Jacques Maritain aveva parlato con approvazione a Montini delle organizzazioni di comunità democratiche costruite da Saul Alinsky.”[1] Di conseguenza, nel 1958 Maritain organizzò una serie di incontri tra Alinsky e l’arcivescovo Montini a Milano. Prima degli incontri, Maritain aveva scritto ad Alinsky per dirgli che, come racconta Finks: “Il nuovo cardinale stava leggendo i libri di Saul e lo avrebbe presto contattato.”[2]
Ci furono tre incontri tra Montini e Alinsky a Milano nella tarda estate del 1958.
La "cultura del momento"
Cardinale si comporta come un adulatore comunista nei confronti di Stalin
Cardinale si comporta come un adulatore comunista nei confronti di Stalin
Il cardinale João Braz De Aviz, Prefetto della Congregazione per i Religiosi, ha affermato in un'audizione a Roma che papa Francesco è - citazione - "dono impensabile in un momento difficile per la Chiesa". Ha inoltre affermato che il Consiglio ci chiede di "entrare in dialogo con la cultura del momento" - sebbene nessuno sappia quale sia la "cultura del momento". Una settimana fa l'ufficio di Braz de Aviz ha distrutto la congregazione delle Piccole sorelle di Maria in Francia e in gennaio quella Trappista di Mariawald, in Germania.
Il cardinale João Braz De Aviz, Prefetto della Congregazione per i Religiosi, ha affermato in un'audizione a Roma che papa Francesco è - citazione - "dono impensabile in un momento difficile per la Chiesa". Ha inoltre affermato che il Consiglio ci chiede di "entrare in dialogo con la cultura del momento" - sebbene nessuno sappia quale sia la "cultura del momento". Una settimana fa l'ufficio di Braz de Aviz ha distrutto la congregazione delle Piccole sorelle di Maria in Francia e in gennaio quella Trappista di Mariawald, in Germania.
A quando l'udito'
Papa Francesco, giallo sull'operazione agli occhi: intervento di cataratta
Città del Vaticano – Il Vaticano smentisce e assicura che domani mattina il Papa ha in agenda i soliti appuntamenti già fissati a Santa Marta, ma per tutta la giornata si sono rincorse voci di un suo possibile intervento chirurgico. Niente di impegnativo, ma pur sempre un intervento resosi necessario per via dell’età e, peraltro, annunciato dallo stesso Bergoglio alcuni mesi orsono quando, visitando il carcere di Regina Coeli disse di doversi sottoporre presto ad una piccola operazione agli occhi. Cataratta. «Uno sguardo rinnovato fa del bene perché, per esempio alla mia età arrivano le cataratte e non si vede bene la realtà. Il prossimo anno mi devo far operare». Il tam tam di una operazione è iniziata a circolare in mattinata debolmente, poi sempre più con intensità, fino all’intervento della Santa Sede per smentire ufficialmente che sia già stata programmata. Insomma un giallo.
Città del Vaticano – Il Vaticano smentisce e assicura che domani mattina il Papa ha in agenda i soliti appuntamenti già fissati a Santa Marta, ma per tutta la giornata si sono rincorse voci di un suo possibile intervento chirurgico. Niente di impegnativo, ma pur sempre un intervento resosi necessario per via dell’età e, peraltro, annunciato dallo stesso Bergoglio alcuni mesi orsono quando, visitando il carcere di Regina Coeli disse di doversi sottoporre presto ad una piccola operazione agli occhi. Cataratta. «Uno sguardo rinnovato fa del bene perché, per esempio alla mia età arrivano le cataratte e non si vede bene la realtà. Il prossimo anno mi devo far operare». Il tam tam di una operazione è iniziata a circolare in mattinata debolmente, poi sempre più con intensità, fino all’intervento della Santa Sede per smentire ufficialmente che sia già stata programmata. Insomma un giallo.
Rimandato o bocciato
Dai cattolici Usa un’insufficienza sulla pagella del papa
Continuano ad aumentare i cattolici americani che stanno perdendo fiducia in papa Francesco, soprattutto a causa del modo in cui questo pontificato sta affrontando la crisi degli abusi sessuali nella Chiesa.
È quanto sostiene il sondaggio più recente (https://www.lifesitenews.com/news/pope-francis-approval-rating-plummets-among-american-catholics-in-response) condotto dal Pew Research Center, centro di ricerca statunitense con sede a Washington che fornisce informazioni sui problemi sociali e gli andamenti demografici negli Usa e nel mondo.
https://www.lifesitenews.com/images/made/images/local/papal_silence_810_500_75_s_c1.jpg (immagine aggiunta) |
Al centro della politica della Chiesa
Una chicca, dal libro: Il Papa Dittatore
Danneels
Certamente tra i più importanti di questi uomini di Chiesa rientra Godfried Danneels stesso, da oltre 30 anni a capo non solo della ricca e influente arcidiocesi di Bruxelles, ma di una rete di contatti politici, sociali e giudiziari che lo hanno reso immensamente influente a livello politico. Durante il suo lungo mandato, Danneels non si è mai preoccupato di nascondere le sue opinioni su molte delle questioni “scottanti” che preoccupano la Chiesa, soprattutto sugli argomenti relativi ad aspetti della morale sessuale; aborto, contraccezione, omosessualità e matrimonio omosessuale.
https://image-media.gloria.tv/gregor/j/uv/kkjvovvmygr2jvu67bpvz5sw3jvu67bpvz5sx.jpg (immagine aggiunta) |
Sanguis martyrum
LA GUERRA RELIGIOSA ANTICRISTIANA IN SIRIA
La guerra che sta scuotendo la Siria dal 2011 (per motivi geopolitici ed economici) ha provocato anche una violenta persecuzione contro i Cristiani. Dunque si può dire, senza paura di esagerare, che essa è pure una guerra religiosa condotta da gruppi di islamisti integralisti finanziati dagli Usa, da Israele e dall’Arabia Saudita.
Purtroppo i mass media dell’Occidente hanno presentato questo conflitto in maniera non conforme alla realtà, ossia come una guerra contro un Regime tirannico da abbattere, condotta da ribelli moderati da incoraggiare.
Cerchiamo di capire meglio quel che è successo e ancora sta succedendo in Siria, studiandolo in maniera più conforme alla realtà dei fatti, basandoci sulle testimonianze di persone più obiettive dei nostri mezzi di informazione.
Introduzione
La guerra che sta scuotendo la Siria dal 2011 (per motivi geopolitici ed economici) ha provocato anche una violenta persecuzione contro i Cristiani. Dunque si può dire, senza paura di esagerare, che essa è pure una guerra religiosa condotta da gruppi di islamisti integralisti finanziati dagli Usa, da Israele e dall’Arabia Saudita.
Purtroppo i mass media dell’Occidente hanno presentato questo conflitto in maniera non conforme alla realtà, ossia come una guerra contro un Regime tirannico da abbattere, condotta da ribelli moderati da incoraggiare.
Cerchiamo di capire meglio quel che è successo e ancora sta succedendo in Siria, studiandolo in maniera più conforme alla realtà dei fatti, basandoci sulle testimonianze di persone più obiettive dei nostri mezzi di informazione.
mercoledì 21 novembre 2018
Il sospirato trionfo del Cuore Immacolato di Maria
“Il Padrone del mondo… Cosa c’entra un ex anglicano (R. H. Benson, † 1914) con l’apostasia attuale e il Trionfo del Cuore Immacolato?
In questa mia radiotrasmissione (RBC, 15.11.2018) ho provato ad illuminare brevemente l’attualità del genio narrativo e profetico di Robert H. Benson, ex sacerdote e prete anglicano convertitosi, nel 1904, al Cattolicesimo. La sua figura è splendida i tutti in sensi, sia per quanto riguarda la sua vicenda personale che per quanto riguarda la sua attività ministeriale e apostolica (prediche, conferenze, scritti).
Ma perché è così attuale?
I più grandi inciampi di papa Francesco?
MÜLLER: INTOLLERABILE LA CONDOTTA OMOSESSUALE DEL CLERO. SU MCCARRICK: LA CHIESA DEVE PUBBLICHE SCUSE.
LifeSiteNews pubblica un’intervista con il cardinale Gerhard Müller, ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Nel dialogo con Maike Hickson il porporato discute della crisi in cui la Chiesa si trova a causa degli abusi sessuali, e contro una tendenza presente in alcuni circoli di potere vaticano non esita a sottolineare che la Chiesa deve affrontare il problema della pratica dell’omosessualità tra le fila del clero, dicendo che “la condotta omosessuale del clero non può in nessun caso essere tollerata”.
S..corretta esegesi
PAROLA DI DIO? MA VA’!
Cristo, nostro Signore, e con Lui i sacri scribi del N. T. non son da assumere come Via, Verità, Vita. Questo è il nuovo indirizzo critico-storico che, da qualche tempo, ci viene additato quale unico strumento di corretta esegesi. Dal fatto che, al tempo di Gesù, non fosse operante la tecnologìa dei magnetofoni, registratori, cellulari, idonea a trasmettere l’esatto Suo insegnamento – così come afferma l’autorevole Preposito Generale S. J., padre Arturo Sosa – consegue il legittimo dubitar che alcuni passi dei Vangeli siano non conformi ai moderni parametri del vivere cristiano, che, cioè, i quattro evangelisti, così come gli autori delle Lettere e degli Atti, abbiano manipolato o mal inteso la Parola di Gesù, riportandola alterata, non rispondente al corretto senso contemporaneo.
Ed ecco, allora, lo stuolo dei biblisti, dei dragomanni, degli esegeti postconciliari e bergogliani, darci sotto per riscrivere il messaggio cristiano e proporci una nuova lezione, al passo dei tempi umani, nel rispetto della nuova sensibilità etica, ecologica e del politicamente corretto, e nell’apertura fraterna al mondo e alle sue esigenze.
Cristo, nostro Signore, e con Lui i sacri scribi del N. T. non son da assumere come Via, Verità, Vita. Questo è il nuovo indirizzo critico-storico che, da qualche tempo, ci viene additato quale unico strumento di corretta esegesi. Dal fatto che, al tempo di Gesù, non fosse operante la tecnologìa dei magnetofoni, registratori, cellulari, idonea a trasmettere l’esatto Suo insegnamento – così come afferma l’autorevole Preposito Generale S. J., padre Arturo Sosa – consegue il legittimo dubitar che alcuni passi dei Vangeli siano non conformi ai moderni parametri del vivere cristiano, che, cioè, i quattro evangelisti, così come gli autori delle Lettere e degli Atti, abbiano manipolato o mal inteso la Parola di Gesù, riportandola alterata, non rispondente al corretto senso contemporaneo.
Ed ecco, allora, lo stuolo dei biblisti, dei dragomanni, degli esegeti postconciliari e bergogliani, darci sotto per riscrivere il messaggio cristiano e proporci una nuova lezione, al passo dei tempi umani, nel rispetto della nuova sensibilità etica, ecologica e del politicamente corretto, e nell’apertura fraterna al mondo e alle sue esigenze.
L'”apertura al mondo”..
Saul Alinsky e “San” Paolo VI: genesi della resa conciliare al mondo (prima parte)
Questo articolo, adattamento di una relazione tenuta al simposio del Forum Romano 2018 sul Lago di Garda, esamina l’origine della crisi senza precedenti che investe la Chiesa: la rivolta neomodernista durante il periodo interbellico, culminata in quella catastrofe conosciuta come “l’apertura al mondo” del Vaticano II.
L'”apertura al mondo” conciliare è stata poderosamente coadiuvata da due visionari “conservatori” illusi, i cui ruoli furono assolutamente decisivi: Jacques Maritain e il suo discepolo Papa Montini, la cui relazione e il mutuo legame con nientemeno che Saul Alinksy sono al centro di questo testo.
La mafia di SantaMalta
L’ORDINE DI MALTA ESPELLE LO STORICO HENRY SIRE, AUTORE DE “IL PAPA DITTATORE”. MA È BATTAGLIA LEGALE.
Come era facilmente prevedibile nel clima attuale che sta vivendo la Chiesa Henry Sire, l’autore de “Il Papa Dittatore”, il libro impietoso verso la gestione della Chiesa di papa Bergoglio, è stato espulso dall’Ordine di Malta.
La Religione di Dio e la religione dell’uomo
“botta” e “risposta”
dalla salvezza dell’anima al benessere del corpo
La Religione di Dio ……… incompatibile con ……… la religione dell'uomo
Potremmo anche dire che oggi, nella neochiesa conciliare, si è passati dalla pastorale che porta al Cielo alla predicazione che àncora a terra.
E Bergoglio si rivela essere il campione di questa inversione che conferma la sostituzione della religione di Dio con una religione dell’uomo.
In questa ottica, pensiamo sia opportuno riportare un “botta” e “risposta” svoltosi tra un fedele e un giornale diocesano.
dalla salvezza dell’anima al benessere del corpo
La Religione di Dio ……… incompatibile con ……… la religione dell'uomo
Potremmo anche dire che oggi, nella neochiesa conciliare, si è passati dalla pastorale che porta al Cielo alla predicazione che àncora a terra.
E Bergoglio si rivela essere il campione di questa inversione che conferma la sostituzione della religione di Dio con una religione dell’uomo.
In questa ottica, pensiamo sia opportuno riportare un “botta” e “risposta” svoltosi tra un fedele e un giornale diocesano.
Strano?
Lo strano caso di Jeffrey Sachs, abortista e colonialista tanto amato dal Vaticano
«Un inquietante programma politico che prevede alimentazione vegetariana, uso esclusivo di macchine elettriche, eliminazione totale dei combustibili fossili e sanzioni pesanti per governi e istituzioni che non vi si attengono. È la nuova dittatura mondiale in nome dei cambiamenti climatici. E con la benedizione della Santa Sede».
http://www.lanuovabq.it/storage/imgs/sorondo-e-sachs-large.jpg(immagine aggiunta) |
Così su La Nuova Bussola Quotidiana (http://www.lanuovabq.it/it/riscaldamento-globale-dal-vaticano-le-nuove-tavole-della-legge) Riccardo Cascioli definisce i «dieci comandamenti del cambiamento climatico» usciti dalla conferenza voluta dalla Pontificia accademia delle scienze.
Pater Bergolej?
È sbagliato pregare Dio di “non indurci in tentazione” e dire “agli uomini di buona volontà”?
Quando viene mutato il linguaggio, anche se si pretende di ripristinare il significato autentico e
originario, spesso con la forma verbale rischia di mutare anche il suo significato. Ciò sembra
confermato dai mutamenti linguistici recentemente imposti dalla C.E.I., come quello di una frase
del Padre nostro. La nota richiesta rivolta a Dio di “non indurci in tentazione” è stata cambiata in
“non abbandonarci nella tentazione”: un cambiamento non solo di traduzione ma anche
d’interpretazione.
http://www.santalessandro.org/wp-content/uploads/2016/09/snoopy-preghiera.jpg(immagine aggiunta) |
Quando viene mutato il linguaggio, anche se si pretende di ripristinare il significato autentico e
originario, spesso con la forma verbale rischia di mutare anche il suo significato. Ciò sembra
confermato dai mutamenti linguistici recentemente imposti dalla C.E.I., come quello di una frase
del Padre nostro. La nota richiesta rivolta a Dio di “non indurci in tentazione” è stata cambiata in
“non abbandonarci nella tentazione”: un cambiamento non solo di traduzione ma anche
d’interpretazione.
martedì 20 novembre 2018
Ignoranza, ingenuità o convinzione
L’uomo che fissa le panche. Una domenica alla messa nuova
Ci sono ricascato. Sono stato alla messa in rito nuovo (pare che per il nuovissimo dovremo attendere ancora poco) e mi sono trovato a fissare le panche, sconcertato. Le panche vuote, intendo, mentre il sacerdote trovava il modo di infilare nell’omelia qualche migrante da accogliere, che (chi lo sa?) potrebbe essere magari un santo. Oggi la santità è più a buon mercato del tabacco trinciato.
I perditempo delle firme
Citizengo, se li conosci li eviti
Nel 2014, quando in Spagna fu presentato – e poco dopo ritirato – dal governo Rajoy il disegno di legge (anteproyecto) Gallardón che intendeva limitare il diritto di aborto, partì la ola transnazionale dei prolife addomesticati. Il sito tradiciondigital.es cantò fuori dal coro dei cattoadulatori a gettone e, con un pezzo dal titolo eloquente La derecha presenta su gatoparda reforma del aborto, mandò a dire all’allora ministro della giustizia spagnolo Gallardón che «…l’unica riforma possibile è l’abolizione totale dell’aborto e la sua severa penalizzazione, madri incluse, che non in quanto madri cessano di essere colpevoli, ma esattamente l’opposto». E invece – continuano – abbiamo assistito alla «entusiasta propaganda conservatrice: ci sono quelli che hanno parlato lamentosamente di fine dei colabrodi, e altri che si sono congratulati per le inani campagne di firmette e similari forme – in definitiva – per perdere tempo e farlo perdere agli altri».
Questa ultima parte, sui perditempo delle firme, è assai significativa. Il riferimento è ovviamente a Citizengo, il fenomeno elettronico del catto-attivismo organizzato all’interno del pittoresco fronte probiotico. Qualcosa, come si vedrà, che sta tra il mite collaborazionismo alla necrocultura e il perdigiornismo professionale.