Eresia e apostasia? Sono già nella "Gaudium et spes". E' il più funesto dei documenti conciliari, un "Vademecum" di come la pastorale, abilmente manipolata finisce per diventare essa stessa uno strumento per piegare la dottrina
di Francesco Lamendola
Non occorre andare tanto lontano per trovare la sorgente dell’eresia e dell’apostasia della chiesa attuale, culminate nella scandalosa celebrazione del culto di Pachamama fin dentro la basilica di San Pietro, con la piena approvazione e la partecipazione attiva di colui che si dice papa e che ha spinto la sua impudenza fino a domandare scusa, non ai cattolici per la gravissima idolatria e blasfemia che sono state consumate, ma per il gesto di chi, reagendo ad esse, aveva sottratto e gettato nel Tevere gli idoli dei demoni pagani. Infatti, se le radici remote dell’eresia e dell’apostasia affondano molto indietro nel tempo, e si riallacciano ad antichissime eresie, che si credevano debellate ed estirpate ormai da secoli, le radici più prossime non hanno che mezzo secolo di vita e sono perfettamente visibili, alla luce del sole, nell’opera nefasta del tanto, troppo celebrato Concilio Vaticano II.