ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 19 gennaio 2012

Dalla padella al coperchio

Un nuovo Martini c’è, parola del Corriere
 Notizie importanti oggi dalla rassegna stampa. Il Corriere della Sera ha trovato il nuovo Carlo Maria Martini: “I martiniani sono tornati” scrive in un editoriale Massimo Tedeschi, “e hanno trovato, forse, un nuovo punto di riferimento”.
Chi? Si tratta del vescovo di Brescia Luciano Monari, di origini modenesi (nato a Sassuolo 69 anni fa), biblista allievo di Martini che da quattro anni guida la diocesi che ha dato i natali a Paolo VI: “Un vivaio del cattolicesimo liberale e democratico, un possibile snodo del nuovo protagonismo dei cattolici nella vita pubblica italiana”.
Monari ha rilasciato ieri un’intervista all’edizione bresciana del Corriere, “quasi un manifesto” dice oggi Tedeschi. E ancora: “Se non è un manifesto poco ci manca”.

Perché Monari come Martini? Cosa lo avvicina al biblista meneghino? Il Corriere è esplicito sopratutto nell’indicare da chi, Monari, si distanzia: egli “non usa la clava ruiniana dei ‘valori non negoziabili’”. Piuttosto “parte dall’osservazione del reale per ‘cogliere le possibilità di bene che la società offre’. Là dove sono in gioco valori evangelici, la presa di posizione del vescovo di Brescia è netta”.
Secondo il Corriere “alleato” di Monari è il vescovo di Bergamo, il bresciano Francesco Beschi. Entrambi “su temi politici e sociali ” investono fortemente “sui laici e sulla loro autonomia”. E ancora: “Nessuna scomunica ai cristiani che militano a destra o a sinistra, ma un appello a entrambi a incontrarsi non solo per pregare, ma per scambiare le proprie opinioni. Nello spirito di Todi”.
Leggi qui l’editoriale integrale del Corriere: “Il Manifesto del vescovo di Brescia. Impegno nel Sociale senza Scomuniche
Pubblicato su palazzoapostolico.it giovedì 19 gennaio 2012



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