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domenica 8 aprile 2012

10 bugie su israele

Le 10 più grandi bugie su Israele propinate dai media

bugie
Michel Collon, è un giornalista belga e l’autore del libro 
“Israel, let’s talk about it”
 in cui sbugiarda i media europei, colpevoli di aver disinformato il pubblico su Israele.
Collon, nel suo libro, ci spiega le 
“10 grandi menzogne”
 diffuse dai media occidentali per giustificare 
“l’esistenza e le azioni di Israele”
, esse vengono sinteticamente presentate qui sotto:
1. La prima bugia è che Israele fù istituita in risposta al 
massacro degli ebrei
 durante la seconda guerra mondiale. Questa nozione è completamente sbagliata. Israele è in realtà un progetto costruito dagli ebrei nazionalisti, che è stato approvato nel 
Primo Congresso Sionista
 di Basilea, in Svizzera, nel 1897, mirato all’occupazione della Palestina.
2. La seconda giustificazione per la costituzione e la legittimazione di Israele è che gli ebrei stiano tornando alla 
terra dei loro antenati
, da dove furono cacciati nel 70 dC. E’ una storiella. Il famoso storico israeliano Shlomo Sand e molti altri studiosi credono che non vi sia stato alcun “esodo”, il ritorno quindi perderebbe ogni significato. Le persone che vivono in Palestina non hanno lasciato la loro terra in epoca antica. In realtà i discendenti degli ebrei residenti in Palestina sono le persone che vivono attualmente in Palestina. Coloro che dicono di voler tornare nelle loro terre natali sono originari dell’Europa Occidentale e orientale o dell’Africa settentrionale. Sand sostiene che non esiste nazione ebraica. Gli ebrei non hanno nè una storia comune, nè una cultura nè una lingua. L’unica cosa in comune è la loro religione ma una religione non fa una nazione.
3. La terza bugia sta nel far pensare che quando gli immigrati ebrei arrivarano in Palestina, essa fosse un territorio vuoto e perfettamente abitabile. Ci sono invece documenti e testimonianze che dimostrano che nel 19 ° secolo i prodotti agricoli della Palestina erano esportati in diversi paesi uno di essi era la Francia.


4. Molte persone sostengono che i Palestinesi abbiano lasciato il loro paese di loro spontanea volontà. Questa è un’altra menzogna, a cui molte persone credono. Gli storici israeliani, come Benny Morris e Ilan Pappe ci dicono che i palestinesi furono scacciati e banditi dalle loro terre con violenza e terrore.
5.Oggi si dice che Israele sia l’unica democrazia in Medio Oriente, e per questo deve essere protetta, è la legge che governa. A mio parere non vi sono leggi a governarlo, inoltre è l’unico regime a non possedere nessuna legge atta a definire territori e confini. Tutti i paesi del mondo hanno una costituzione che definisce i loro confini, ma nulla di simile esiste per Israele. Israele è un progetto espansionista, che non conosce confini, e la sua legge è completamente razzista; secondo questa legge Israele è il paese degli ebrei, i cittadini non-Ebrei residenti non sono considerati umani. Questa legge è una contraddizione per la democrazia.
6. Si dice che gli Stati Uniti cerchino di proteggere la democrazia in Medio Oriente attraverso la protezione di Israele. Sappiamo che gli aiuti finanziari annuali da parte degli Stati Uniti per Israele sono di circa 3 miliardi di dollari. Questo denaro è utilizzato per bombardare i paesi vicini a Israele. Ma l’America non si vuole mettere a creare/sostenere democrazie in Medio Oriente, vuole solamente che il petrolio scorra a fiumi, indisturbato.
7. Pretendono che gli Stati Uniti concludano un accordo tra Israele e Palestina. Anche questa affermazione è sbagliata e menzoniera. Il capo per le politiche estere della UE Javier Solana disse su Israele “Sei il 21 ° paese dell’Unione europea.” Le industrie europee delle armi collaborano con le industrie militari israeliane e le sostengono finanziariamente. Quando i palestinesi elessero il proprio governo, l’Europa non lo riconobbe e diede quindi il via libera ad Israele per attaccare la Striscia di Gaza.
8. Quando si parla di questi fatti e della storia di Israele e Palestina, quando si rivelano gli interessi degli Stati Uniti in questo contesto, ti chiamano antisemita per tenerti in silenzio.
QUANDO SI CRITICA ISRAELE, NON È RAZZISMO O ANTISEMITISMO. SI CRITICA UN GOVERNO CHE NON CREDE NELL’UGUAGLIANZA TRA EBREI, CRISTIANI E MUSULMANI, E CHE METTE QUINDI ZIZZANIA TRA I VARI POPOLI CON DIVERSE RELIGIONI. (INGRANDISCO QUESTO PARAGRAFO PERCHÈ C’È GENTE CHE TI DA DEL NAZI/FASCISTA SE ATTACCHI IL GOVERNO DI ISRAELE. QUESTA È LA LOGICA “FALLACE”, A DIR POCO, DEI DISINFORMATORI!)
9. I mass media dicono che sono i palestinesi la causa della violenza e del terrorismo. Diciamo pure che l’occupazione di Israele è una forma di violenza, la politica che ha rubato le terre e le case ai palestinesi è violenza.
10. Una questione che viene spesso sollevata è che non vi è alcun modo per risolvere questa situazione, e non c’è soluzione per l’odio e il rancore causato da Israele e dai suoi complici.
Ma c’è una soluzione. L’unica cosa che può fermare questo processo è che l’opinione pubblica faccia pressione sull’influenza che Israele ha negli Stati Uniti e in Europa come anche in altre parti del mondo; che ci sia pressione sui mass media che si astengono dal dire la verità su Israele e che venga utilizzato internet per riportare informazioni vere sulla Palestina. In questo articolo non si vuole mancare di rispetto a nessun ebreo. Si è cercato di esporre come il GOVERNO di Israele stia giocando una partita pericolosa con il resto del mondo e l’America!

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