Diario Vaticano / I focolarini alla conquista della curia
Sono onnipresenti. Hanno due cardinali e un buon numero di arcivescovi in ruoli di peso, specie nella diplomazia. Il segretario di Stato è il loro patrono
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CITTÀ DEL VATICANO, 6 aprile 2012 – In Vaticano è l'ora dei focolarini. Anche la scrittura delle meditazioni che accompagnano la Via Crucis papale del venerdì santo al Colosseo è stata affidata, quest'anno, a una storica coppia del movimento fondato da Chiara Lubich.
Sono i coniugi Anna Maria e Danilo Zanzucchi, che il sito web del movimento indica "tra le prime coppie a seguire lo spirito di fraternità proposto da Chiara Lubich".
Già consultori del pontificio consiglio per la famiglia, i due sono stati "per circa quarant’anni responsabili del movimento Famiglie Nuove, cui continuano a dare il loro prezioso contributo".
"È la prima volta che il papa affida questo compito a una coppia", nota il sito non senza una punta di orgoglio.
Ma l'assegnazione della scrittura delle meditazioni della Via Crucis del 2012 è, per i focolarini, solo il coronamento di una serie ben più importante di nomine che si sono susseguite a loro vantaggio durante il pontificato di Benedetto XVI.
È focolarino, infatti, il cardinale Ennio Antonelli che nel 2008 è stato chiamato alla presidenza del pontificio consiglio per la famiglia, aggiungendosi all’altro focolarino curiale dell’epoca, monsignor Vincenzo Zani, dal 2002 sottosegretario della congregazione per l’educazione cattolica.
È focolarino il neocardinale brasiliano Joao Braz de Aviz che nel 2011 è stato nominato prefetto della congregazione per i religiosi, dove ha impresso una svolta rispetto alla conduzione conservatrice del suo predecessore, lo sloveno Franc Rodè. (Autore di una tesi di dottorato sulla teologia della liberazione, Braz de Aviz ha favorito la scelta come sottosegretario del suo dicastero di suor Nicla Spezzati, che al contrario di chi l'aveva preceduta, suor Enrica Rosanna, non usa vestire l’abito religioso).
È focolarino l’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu che nel 2011 è stato scelto come nuovo sostituto della segreteria di Stato, ruolo chiave nel governo centrale della Chiesa cattolica, sul cui tavolo passano tutte le pratiche più importanti della curia romana.
Becciu appartiene alla diplomazia pontificia ed è stato nunzio a Cuba. Ma non è il solo focolarino che faccia parte del corpo diplomatico della Santa Sede. Già dai tempi di Giovanni Paolo II sono numerose le feluche vaticane che possono essere ascritte a membri e simpatizzanti dei Focolari.
Si tratta degli attuali nunzi in Polonia (Celestino Migliore, già vice-ministro degli esteri vaticano e rappresentante all’ONU), Lituania (Luigi Bonazzi), Malta (Tommaso Caputo, già capo del protocollo in segreteria di Stato), Giordania (Giorgio Lingua), Brasile (Giovanni d’Aniello), nonché dell’osservatore permanente a Strasburgo presso il Consiglio d'Europa, monsignor Aldo Giordano.
Inoltre è focolarino, in segreteria di Stato, l’arcivescovo Luciano Suriani, delegato delle rappresentanze pontificie: una sorta di capo del personale non solo della diplomazia vaticana ma di tutta la curia romana.
Si deve aggiungere poi il fatto che non poche focolarine lavorano in vari uffici della curia. Se il papa ha nella sua segreteria una laica consacrata del movimento di Schönstatt, Birgit Wansing, il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone annovera nella sua segreteria personale la focolarina Eurosia Bertolassi, sua collaboratrice fin dai tempi in cui egli era il numero due della congregazione per la dottrina della fede.
I rapporti tra Bertone e i focolarini sono una costante di lunga data. A loro infatti, quando era segretario dell’ex Sant’Uffizio, affidò nel 2000 il tentativo, poi fallito, di riportare sulla retta via il bizzarro arcivescovo africano Emmanuel Milingo.
E proprio con uno dei figli della coppia Zanzucchi, Michele, il cardinale Bertone ha scritto un libro intervista su papa Karol Wojtyla: “Un cuore grande”. Omaggio a Giovanni Paolo II, pubblicato nel maggio 2011 dalla Libreria Editrice Vaticana in occasione della sua beatificazione.
Sono i coniugi Anna Maria e Danilo Zanzucchi, che il sito web del movimento indica "tra le prime coppie a seguire lo spirito di fraternità proposto da Chiara Lubich".
Già consultori del pontificio consiglio per la famiglia, i due sono stati "per circa quarant’anni responsabili del movimento Famiglie Nuove, cui continuano a dare il loro prezioso contributo".
"È la prima volta che il papa affida questo compito a una coppia", nota il sito non senza una punta di orgoglio.
Ma l'assegnazione della scrittura delle meditazioni della Via Crucis del 2012 è, per i focolarini, solo il coronamento di una serie ben più importante di nomine che si sono susseguite a loro vantaggio durante il pontificato di Benedetto XVI.
È focolarino, infatti, il cardinale Ennio Antonelli che nel 2008 è stato chiamato alla presidenza del pontificio consiglio per la famiglia, aggiungendosi all’altro focolarino curiale dell’epoca, monsignor Vincenzo Zani, dal 2002 sottosegretario della congregazione per l’educazione cattolica.
È focolarino il neocardinale brasiliano Joao Braz de Aviz che nel 2011 è stato nominato prefetto della congregazione per i religiosi, dove ha impresso una svolta rispetto alla conduzione conservatrice del suo predecessore, lo sloveno Franc Rodè. (Autore di una tesi di dottorato sulla teologia della liberazione, Braz de Aviz ha favorito la scelta come sottosegretario del suo dicastero di suor Nicla Spezzati, che al contrario di chi l'aveva preceduta, suor Enrica Rosanna, non usa vestire l’abito religioso).
È focolarino l’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu che nel 2011 è stato scelto come nuovo sostituto della segreteria di Stato, ruolo chiave nel governo centrale della Chiesa cattolica, sul cui tavolo passano tutte le pratiche più importanti della curia romana.
Becciu appartiene alla diplomazia pontificia ed è stato nunzio a Cuba. Ma non è il solo focolarino che faccia parte del corpo diplomatico della Santa Sede. Già dai tempi di Giovanni Paolo II sono numerose le feluche vaticane che possono essere ascritte a membri e simpatizzanti dei Focolari.
Si tratta degli attuali nunzi in Polonia (Celestino Migliore, già vice-ministro degli esteri vaticano e rappresentante all’ONU), Lituania (Luigi Bonazzi), Malta (Tommaso Caputo, già capo del protocollo in segreteria di Stato), Giordania (Giorgio Lingua), Brasile (Giovanni d’Aniello), nonché dell’osservatore permanente a Strasburgo presso il Consiglio d'Europa, monsignor Aldo Giordano.
Inoltre è focolarino, in segreteria di Stato, l’arcivescovo Luciano Suriani, delegato delle rappresentanze pontificie: una sorta di capo del personale non solo della diplomazia vaticana ma di tutta la curia romana.
Si deve aggiungere poi il fatto che non poche focolarine lavorano in vari uffici della curia. Se il papa ha nella sua segreteria una laica consacrata del movimento di Schönstatt, Birgit Wansing, il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone annovera nella sua segreteria personale la focolarina Eurosia Bertolassi, sua collaboratrice fin dai tempi in cui egli era il numero due della congregazione per la dottrina della fede.
I rapporti tra Bertone e i focolarini sono una costante di lunga data. A loro infatti, quando era segretario dell’ex Sant’Uffizio, affidò nel 2000 il tentativo, poi fallito, di riportare sulla retta via il bizzarro arcivescovo africano Emmanuel Milingo.
E proprio con uno dei figli della coppia Zanzucchi, Michele, il cardinale Bertone ha scritto un libro intervista su papa Karol Wojtyla: “Un cuore grande”. Omaggio a Giovanni Paolo II, pubblicato nel maggio 2011 dalla Libreria Editrice Vaticana in occasione della sua beatificazione.
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