Dal libro del profeta Abacuc 1, 1 - 2, 4
Preghiera nel tempo della desolazione
Oracolo che ebbe in visione il profeta Abacuc.
Fino a quando, Signore, implorerò
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non soccorri?
Perché mi fai vedere l'iniquità
e resti spettatore dell'oppressione?
Ho davanti rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Non ha più forza la legge,
né mai si afferma il diritto.
L'empio infatti raggira il giusto
e il giudizio ne esce stravolto.
Guardate fra i popoli e osservate,
inorridite e ammutolite:
c'è chi compirà ai vostri giorni una cosa
che a raccontarla non sarebbe creduta.
(http://www.mentereale.com/articoli/tutto-l-11-settembre-in-5-minuti-corbett-report)
Ecco, io faccio sorgere i Caldei,
popolo feroce e impetuoso,
che percorre ampie regioni
per occupare sedi non sue.
Preghiera nel tempo della desolazione
Oracolo che ebbe in visione il profeta Abacuc.
Fino a quando, Signore, implorerò
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non soccorri?
Perché mi fai vedere l'iniquità
e resti spettatore dell'oppressione?
Ho davanti rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Non ha più forza la legge,
né mai si afferma il diritto.
L'empio infatti raggira il giusto
e il giudizio ne esce stravolto.
Guardate fra i popoli e osservate,
inorridite e ammutolite:
c'è chi compirà ai vostri giorni una cosa
che a raccontarla non sarebbe creduta.
(http://www.mentereale.com/articoli/tutto-l-11-settembre-in-5-minuti-corbett-report)
Ecco, io faccio sorgere i Caldei,
popolo feroce e impetuoso,
che percorre ampie regioni
per occupare sedi non sue.
Egli è feroce e terribile,
da lui esce
il suo diritto e la sua grandezza.
Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli,
più agili dei lupi della sera.
Balzano i suoi destrieri, venuti da lontano,
volano come aquila che piomba per divorare.
Tutti avanzano per la rapina.
La loro faccia è infuocata come il vento d'oriente,
ammassano i prigionieri come la sabbia.
Egli dei re si fa beffe,
e dei capi si ride;
si fa gioco di ogni fortezza,
assale una città e la conquista.
Poi muta corso il vento: passa e paga il fio.
Questa la potenza del mio Dio!
Non sei tu fin da principio, Signore,
il mio Dio, il mio Santo?
Noi non moriremo, Signore.
Tu lo hai scelto per far giustizia,
l'hai reso forte, o Roccia, per castigare.
Tu dagli occhi così puri
che non puoi vedere il male
e non puoi guardare l'iniquità,
perché, vedendo i malvagi, taci
mentre l'empio ingoia il giusto?
Tu tratti gli uomini come pesci del mare,
come un verme che non ha padrone.
Egli li prende tutti all'amo,
li tira su con il giacchio,
li raccoglie nella rete,
e contento ne gode.
Perciò offre sacrifici alla sua rete
e brucia incenso al suo giacchio,perché fanno grassa la sua parte
e succulente le sue vivande.
Continuerà dunque a vuotare il giacchio
e a massacrare le genti senza pietà?
Mi metterò di sentinella,
in piedi sulla fortezza,
a spiare, per vedere che cosa mi dirà,
che cosa risponderà ai miei lamenti.
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette
perché la si legga speditamente.
E` una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà».
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede.
Dal libro del profeta Abacuc 2, 5-20
Maledizioni contro gli oppressori
La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà;
spalanca come gli inferi le sue fauci
e, come la morte, non si sazia,
attira a sé tutti i popoli,
raduna per sé tutte le genti.
Forse che tutti non lo canzoneranno,
non faranno motteggi per lui?
Maledizioni contro gli oppressori
La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà;
spalanca come gli inferi le sue fauci
e, come la morte, non si sazia,
attira a sé tutti i popoli,
raduna per sé tutte le genti.
Forse che tutti non lo canzoneranno,
non faranno motteggi per lui?
Guai a chi accumula ciò che non è suo,
— e fino a quando? —
e si carica di pegni!
Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori,
non si sveglieranno i tuoi esattori
e tu diverrai loro preda?
Poiché tu hai spogliato molte genti,
gli altri popoli spoglieranno te,
a causa del sangue umano versato,
della violenza fatta alla regione,
alla città e ai suoi abitanti.
http://www.stampalibera.com/?p=51922 Guai a chi è avido di lucro, sventura per la sua casa,
per mettere il nido in luogo alto,
e sfuggire alla stretta della sventura.
Hai decretato il disonore alla tua casa;
hai soppresso popoli numerosi,
hai fatto del male contro te stesso.
La pietra infatti griderà dalla parete
e dal tavolato risponderà la trave.
Guai a chi costruisce una città sul sangue
e fonda un castello sull'iniquità.
Non è forse volere del Signore degli eserciti
che i popoli fatichino per il fuoco
e le nazioni si stanchino per un nulla?
Poiché, come le acque colmano il mare,
così la terra dovrà riempirsi
di conoscenza della gloria del Signore.
Guai a chi fa bere i suoi vicini
versando veleno per ubriacarli
e scoprire le loro nudità.
Ti sei saziato di vergogna, non di gloria.
Bevi, e ti colga il capogiro.
Si riverserà su di te il calice della destra del Signore
e la vergogna sopra il tuo onore,
poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te
e il massacro degli animali ti colmerà di spavento,
a causa del sangue umano versato,
della violenza fatta alla regione,
alla città e a tutti i suoi abitanti.
A che giova un idolo
perché l'artista si dia pena di scolpirlo?
O una statua fusa o un oracolo falso,
perché l'artista confidi in essi,
scolpendo idoli muti?
Guai a chi dice al legno: «Svegliati»,
e alla pietra muta: «Alzati».
Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento
ma dentro non c'è soffio vitale.
Il Signore risiede nel suo santo tempio.
Taccia, davanti a lui, tutta la terra!
per mettere il nido in luogo alto,
e sfuggire alla stretta della sventura.
Hai decretato il disonore alla tua casa;
hai soppresso popoli numerosi,
hai fatto del male contro te stesso.
La pietra infatti griderà dalla parete
e dal tavolato risponderà la trave.
Guai a chi costruisce una città sul sangue
e fonda un castello sull'iniquità.
Non è forse volere del Signore degli eserciti
che i popoli fatichino per il fuoco
e le nazioni si stanchino per un nulla?
Poiché, come le acque colmano il mare,
così la terra dovrà riempirsi
di conoscenza della gloria del Signore.
Guai a chi fa bere i suoi vicini
versando veleno per ubriacarli
e scoprire le loro nudità.
Ti sei saziato di vergogna, non di gloria.
Bevi, e ti colga il capogiro.
Si riverserà su di te il calice della destra del Signore
e la vergogna sopra il tuo onore,
poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te
e il massacro degli animali ti colmerà di spavento,
a causa del sangue umano versato,
della violenza fatta alla regione,
alla città e a tutti i suoi abitanti.
A che giova un idolo
perché l'artista si dia pena di scolpirlo?
O una statua fusa o un oracolo falso,
perché l'artista confidi in essi,
scolpendo idoli muti?
Guai a chi dice al legno: «Svegliati»,
e alla pietra muta: «Alzati».
Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento
ma dentro non c'è soffio vitale.
Il Signore risiede nel suo santo tempio.
Taccia, davanti a lui, tutta la terra!
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