ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 17 settembre 2012

Il bagaglio


Pontifex.RomaCol noto storico professor Franco Cardini, uno che le cose non le manda a dire, parliamo degli effetti sulla fede, del Vaticano II.
Intanto, in questo momento convulso, sia in Italia che nel mondo, i cattolici sembrano assenti: "la Chiesa cattolica è politicamente assente. Si assiste ad uno scollamento tra gerarchia e base, una sorta di scisma sommerso che indebolisce le posizioni cattoliche. Di fatto, la base vive in una situazione di disobbedienza pratica". A che cosa si deve? "credo che il problema venga dal dopo Concilio Vaticano II, che fu comunque una parentesi importante e probabilmente necessaria per alcuni versi, prendiamo la pastorale. Ma il Vaticano II ha finito col minare, in modo serio, la religiosità popolare, la tradizione e quell'attaccamento alla Chiesa che non la faceva mettere in discussione dalla base. Nel tempo, saggiamente, la Chiesa cattolica aveva scelto una via gerarchica, il Vaticano II ha preteso di rifare tutto, senza tener conto ...
... di strutture consolidate che non si potevano e dovevano toccare. La Chiesa cattolica è dogmatica per eccellenza e se le togliamo questo, rischia di cadere tutto".
Che cosa è accaduto, col Vaticano II?
"per una ricerca anche nobile della comprensione e della sapienza, si è minata la fede dei semplici, e la Chiesa è venuta a patti col mondo, scegliendo quasi la protestantizzazione. Si è avviato un deleterio processo di secolarizzazione e col Vaticano II i padri conciliari hanno gettato il bambino, la fede, con l'acqua sporca".
Insomma, Lefebvre aveva visto giusto?
"nelle sue condotte ha sbagliato, ma le sue posizioni erano coerenti".
E' arrivato un messale nuovo:
"e qui sono iniziati i guai".
Perché?
"riconosciamo che l'iconografia conciliare è brutta. Il messale romano è carente, si è inventato per il sacerdote il termine presidente, ma non presiede nulla e poi il cambio di posizione dell'altare, un errore teologico, altro che democrazia".
In che senso?
"il prete prima assumeva una posizione corretta, guidava l'assemblea verso Dio, verso oriente e non dava, come si diceva, le terga al popolo. Ora le terga le da' a Dio ed è più grave. La liturgia attuale non solo è brutta e protestante, ma anche banale e sciatta, come brutte sono certe chiese moderne, simili a garage, e Sgarbi ha ragione. Succede quando per ricerca di modernità si perde il senso del sacro".
Bruno Volpe

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