Giacomo Galeazzi per La Stampa
PADRE GEORG PAOLO GABRIELE PAPA BENEDETTO XVI
Maltrattato nelle prigioni del Papa. Alla Gendarmeria lo definiscono «un colpo basso». Con una mossa a sorpresa Paolo Gabriele ha denunciato in aula abusi nella detenzione e il tribunale ha aperto un fascicolo , il numero 53/12. Alla polizia vaticana cadono dalle nuvole: «Per due mesi è stato trattato in guanti bianchi, la sera gli portavamo pure un bicchierino di grappa».
PAOLO GABRIELE
Eppure «Paoletto» teneva d'occhio da tempo anche i gendarmi. Quattro mesi fa gli perquisirono casa e trovarono migliaia di documenti su Gendarmeria, servizi segreti, massoneria, P3, P4, Luigi Bisignani, oltre a dossier sui casi Boffo e Orlandi, manuali d'intelligence su pedinamenti e intercettazioni. Gabriele riferì al segretario papale don Georg le informazioni riservate che aveva raccolto sull'allontanamento del cappellano della Gendarmeria, don Giulio Viviani.
PADRE GEORG
Spiega l'ex maggiordomo:«Lì ho cominciato a sentire il peso di queste confidenze». Ieri Gabriele, rispondendo alle domande del suo difensore Cristiana Arru ha riferito di essere stato rinchiuso 20 giorni in una piccola cella: «Non potevo neanche allargare le braccia». Con la luce accesa 24 ore su 24. «Non c'era interruttore e ciò mi ha causato un abbassamento della vista». All'imputato è stato domandato se avesse subito pressioni. «La prima notte sì - ha risposto - mi è stato anche negato il cuscino».
PAPA E PAOLO GABRIELE
«L'impedimento del sonno causato dalla luce è una pratica di tortura, come l'isolamento prolungato- protesta Patrizio Gonnella, presidente dell'associazione Antigone che si batte per i diritti nelle carceri-. Ci sono standard europei sotto ai quali scatta la condanna della Corte dei diritti umani: 7 metri quadrati per detenuto».
E i Radicali invocano osservatori internazionali. La luce è rimasta accesa «per evitare eventuali atti autolesionistici dell'imputato e per esigenze di sicurezza», ribatte la Gendarmeria. Lo stesso Gabriele aveva «chiesto che luce rimanesse accesa durante la notte perché la riteneva di compagnia». Gli «è stata fornita una mascherina notturna che consentiva il più completo oscuramento».
PADRE GEORG E RATZINGER
Perciò l'ex maggiordomo è «passibile di controdenuncia per accuse infondate: il Vaticano aderisce alla convenzione sulla Tortura e rispetta le convenzioni internazionali». La detenzione è stata «molto umana», garantisce il portavoce vaticano padre Federico Lombardi: «Sono stati presi 39 provvedimenti in favore di una sua buona condizione, gli è stata assicurata l'assistenza medica, spirituale, ha ricevuto visite della famiglia e degli avvocati, ora i magistrati accerteranno i fatti».
LUIGI BISIGNANI
Un'esposizione continua alla luce «altera il ciclo sonno-veglia, impedisce la concentrazione, provoca insonnia cronica e danni seri», elenca il neurologo Fabio Cirignotta dell'università di Bologna. «Paoletto», insomma, rovescia il tavolo. In commedia recita da vittima, non più da colpevole, commentano in Curia dove nessuno lo ritiene un «capro espiatorio».
1- “MALTRATTATO NELLA CELLA DEL VATICANO”! VALE CENTOMILA SCENEGGIATI TV - E MERITEREBBE UN DUMAS – LA FARSA RINASCIMENTALE CHE CHIAMANO “PROCESSO AL CORVO” - 2- NON È DATO SAPERE CHI ABBIA SCELTO E CHI PAGHI GLI AVVOCATI DEL POVERO PAOLO GABRIELE. SI IGNORA COME, E SOPRATTUTTO DOVE, SIA STATA CONDOTTA L’INDAGINE. NON SI SA SE VI SIANO COLLEGAMENTI CON LO SCANDALO IOR E QUALI SONO LE COLLABORAZIONI GIUDIZIARIE IN ATTO TRA IL GOVERNO MONTIS E QUELLO DI SUA SANTITÀ - 3- TUTTE DOMANDE A CUI DOVREBBE CERCARE RISPOSTE IL SEDICENTE MONDO DELL’INFORMAZIONE, SE SOLO NON FOSSE ADDOMESTICATO DALLA POLITICA DEGLI ACCREDITI PERMANENTI ALLA SALA STAMPA VATICANA: PUBBLICHIAMO L’ULTIMA MAIL INVIATA DA CINDY WOODEN, UFFICIO STAMPA DI SUA SANTITÀ, AI COLLEGHI COOPTATI DALLO SPIRITO SANTO -
a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS
CARDINALE TARCISO BERTONE
1- CARCERE VATICANO: "GESU', FATE LUCE!" E LUCE FU...
Vale centomila sceneggiati tv - e meriterebbe un Dumas - la farsa rinascimentale che chiamano "Processo al Corvo". Il colpevole, come tutti sappiamo, è il maggiordomo. Il quale ha giusto licenza di gettare ombra su qualche nemico di Sua Eminenza il cardinal Bertone, in cambio poi di un trattamento misericordioso.
PAOLO GABRIELEVale centomila sceneggiati tv - e meriterebbe un Dumas - la farsa rinascimentale che chiamano "Processo al Corvo". Il colpevole, come tutti sappiamo, è il maggiordomo. Il quale ha giusto licenza di gettare ombra su qualche nemico di Sua Eminenza il cardinal Bertone, in cambio poi di un trattamento misericordioso.
Non è dato sapere chi abbia scelto e chi paghi gli avvocati del povero Paolo Gabriele. Si ignora come, e soprattutto DOVE, sia stata condotta l'indagine. Non si sa se vi siano collegamenti con lo scandalo Ior e quali sono le collaborazioni giudiziarie in atto tra il governo del Rigor Montis e la macchina della giustizia terrena di Sua Santità. Sono tutte domande a cui dovrebbe cercare risposte il sedicente mondo dell'informazione, se solo non fosse addomesticato dalla politica degli accrediti permanenti alla Sala stampa vaticana.
Sarebbe anche interessante capire in che condizioni sia detenuto l'uomo che molti, in Vaticano, preferirebbero che impazzisse o si togliesse addirittura la vita. E qui qualcosa, per sbaglio, è filtrato fuori a sorpresa. "Maltrattato nella cella del Vaticano", titola in prima pagina la Repubblica degli Illuminati. Lo sfogo di Gabriele in aula: "Le cella era così piccola che non potevo nemmeno aprire le braccia. Ho subito pressioni psicologiche. Tenevano la luce accesa 24 ore su 24, non c'era interruttore. Questo mi ha causato un abbassamento evidente della vista".
PAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA JPEG
La replica di Federico Lombardi: "La detenzione? Umana, e nel rispetto degli standard internazionali" (p. 20). Sì, come sull'anti-riciclaggio.
Il Corriere di don Flebuccio de Bortoli sceglie un titolino piccolo e basso in prima: "Il corvo del Vaticano rivela in aula 7 nomi". Onesta la prima del Messaggero: "L'ex maggiordomo: ho tradito il Papa. E denuncia maltrattamenti in carcere". Imbarazzata la Stampa di Mariopio Calabresi: "Maltrattato in cella"; "No, con lui guanti bianchi" (p. 3). Nessuno si fila la storia dei dossier su Bisignani e sulla massoneria trovati a casa di questo Pio Pompa del Vaticano. Questi temi non erano previsti nei briefing a uso della stampa accettata.
FEDERICO LOMBARDI
2- ECCO COME SI ASSISTE ALLA FARSA DEL SECOLO...
Per completezza di informazione, ecco l'ultima mail che Cindy Wooden, squisita giornalista dell'ufficio stampa di Sua Santità, ha mandato ai colleghi cooptati dallo Spirito Santo:
Per completezza di informazione, ecco l'ultima mail che Cindy Wooden, squisita giornalista dell'ufficio stampa di Sua Santità, ha mandato ai colleghi cooptati dallo Spirito Santo:
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Subject: pool per la terza e quarta udienze
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Subject: pool per la terza e quarta udienze
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Cari colleghi,
L'informazione in questa email ‘è riservata soltanto per i colleghi, per la vostra informazione tecnico di lavoro e NON per pubblicazione. Forse, devo ripetere, i nomi dei membri del pool NON sono per pubblicazione, vi informo soltanto per aiutarvi nel svolgere il vostro lavoro. Chiaro?
L'informazione in questa email ‘è riservata soltanto per i colleghi, per la vostra informazione tecnico di lavoro e NON per pubblicazione. Forse, devo ripetere, i nomi dei membri del pool NON sono per pubblicazione, vi informo soltanto per aiutarvi nel svolgere il vostro lavoro. Chiaro?
Abbiamo fatto i sorteggi per la terza e quarta udienze.
Oltre i quattro posti fissi, per la terza udienza ci sara': Peloso - ADNKronos; Giansoldati - Il Messaggero; Renaud - France TV; e Jansen - CIC.
Per la quarta udienza, ci sara': Izzo - AGI; Brunelli - TG2; Kramer -- Sankt Ulrich Media Group; e Marie - I.Media.
Oltre i quattro posti fissi, per la terza udienza ci sara': Peloso - ADNKronos; Giansoldati - Il Messaggero; Renaud - France TV; e Jansen - CIC.
Per la quarta udienza, ci sara': Izzo - AGI; Brunelli - TG2; Kramer -- Sankt Ulrich Media Group; e Marie - I.Media.
Voi capirete che di fronte all'intimazione di "NON pubblicazione", alcuni giornalisti si sono sentiti in dovere di girare tutte le mail a Dagospia.
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