UK, vescovo sbeffeggia Cameron
Joseph Devine, vescovo di Motherwell in Scozia, ha lanciato un duro attacco contro il Primo ministro britannico, David Cameron, accusandolo di “non essere all’altezza”, dicendo che i cristiani non possono avere fiducia in lui a causa delle contraddizioni fra le sue dichiarazioni in materia religiosa e le sue azioni.
Nella sua lettera Devine critica Cameron anche per il suo “sminuire” la Chiesa d’Inghilterra a causa della riluttanza a ordinare donne vescovo. Dal canto suo l’arcivescovo di Glasgow, Philip Tartaglia, ha detto che era una “grande delusione” il fatto che il piano di Cameron di modificare le leggi per la successione al trono non pongano fine all’anomalia che impedisce al sovrano di essere cattolico.
Dvine ha chiesto a Cameron la garanzia che il governo appoggerà il caso delel persone che hanno fatto ricorso al Tribunale dei Diritti umani di Strasburgo per avere il diritto di indossare una croce sul luogo di lavoro. Cameron ha risposto: “Ho detto che la gente dovrebbe poter indossare una croce, e questa è la posizione del governo. Ma non appoggiamo il ricorso perché vogliamo difendere la legislazione britannica” dalle decisioni di Strasburgo. Devine ha risposto: “Lei vacilla, ambivalente nel ruolo che vorrebbe avere, discepolo di David o di Nerone. Con una contraddizione tale fra le dichiarazioni e le azioni, su quale base si aspetta che chiunque e i cristiani in particolare la rispettino o abbiano fiducia in lei?” Accusando il Primo ministro di agire con “fretta indecente” per legalizzare il matrimonio omosessuale, Devine aggiunge: “Sospetto che sia solo questione di tempo prima che lei faccia un passo in più e metta fuori legge l’insegnamento della dottrina della Chiesa sulla morale sessuale accusandolo di discriminazione”. E ha concluso: “E adesso quale sarà il prossimo passo nella missione spirituale del signor Cameron?”.
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