«Wojtyla santo nel 2014». Ma il miracolo non è stato ancora presentato
Il cardinale Re conferma: «Ci sono segnalazioni importanti di guarigioni». Ma la Congregazione delle cause dei santi deve ancora ricevere la documentazione
Giovanni Paolo II, beatificato nel 2011, potrebbe diventare santo il prossimo anno. L’ha detto il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione dei vescovi, per molti anni stretto collaboratore di Papa Wojtyla. Il cardinale ha parlato durante la presentazione dello spettacolo «Il Papa e il poeta», scritto dal vaticanista di «Avvenire» Mimmo Muolo, un recital multimediale che sarà in scena domani all’Auditorium Conciliazione di Roma.
«So che ci sono segnalazioni importanti di grazie, di guarigioni miracolose attribuite al beato Giovanni Paolo II – spiega il porporato a Vatican Insider – e che quattro o cinque sono considerate molto serie. Ma le notizie che ho risalgono a qualche mese fa e non so se uno di questi casi sia stato presentato alla Congregazione delle cause dei santi. In ogni caso, visto che dal momento della presentazione del miracolo al dicastero, per arrivare alla fine dell’esame e al decreto del Papa serve solitamente almeno un anno, mi sembra improbabile ipotizzare la canonizzazione di Papa Wojtyla nel 2013».
Voci su una possibile canonizzazione di Papa Wojtyla il prossimo ottobre erano state diffuse dalla TV polacca subito dopo Natale ma non avevano trovato conferma. Da quanto apprende Vatican Insider il postulatore della causa, monsignor Slawomir Oder, avrebbe individuato già da tempo, tra le segnalazioni più importanti, la guarigione da presentare alla Congregazione. E avrebbe ormai raccolto tutta la documentazione necessaria. Ma prima di presentarla in Vaticano, deve svolgersi il processo diocesano, istruito nella diocesi in cui l’evento miracoloso si è verificato. Dei passi avanti significativi dunque sono in corso, ma è prematuro ipotizzare date, perché il dicastero dei santi non ha ancora potu to vagliare il caso. D’altro canto va però anche osservato che, come si è visto proprio nel caso del processo di beatificazione di Giovanni Paolo II, i tempi tecnici possono essere accorciati per volontà superiore, e dunque non si possono escludere a priori delle sorprese.
Viene considerata invece molto più probabile la beatificazione di Paolo VI nel 2013, dopo il riconoscimento da parte di Benedetto XVI delle virtù eroiche del predecessore avvenuto lo scorso dicembre, e dopo l’individuazione di un miracolo avvenuto in California, la guarigione di un bambino non ancora nato. Il miracolo sta per essere presentato alla Congregazione. «Potrebbe essere esaminato in primavera – spiega il cardinale Re – e se sarà riconosciuto, l’approvazione finale si può ipotizzare per giugno». Dunque la beatificazione si può immaginare nella seconda metà del 2013, a conclusione dell’Anno della Fede.
ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO
Ma il miracolo di Giovanni Paolo II c'è eccome: non esser riuscito a distruggere completamente la Chiesa nonostante l'eroico impegno a baciar Corani, partecipare a incontri ecumenici, prosternarsi davanti ai capi del Sinagoga, ricevere in Vaticano i Massoni, esporre il Papato al pubblico ludibrio. Questo è un miracolo incontestabile: SANTO SUBITO!
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