ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 21 aprile 2013

I fratelli si amano fra loro


DOCUMENTO progressista DELLA SETTIMANA

Card. Martini, membro della Massoneria italiana
Recentemente un documento della Massoneria italiana datata 12 settembre 2012 è stato portato alla nostra attenzione. In esso il Grande Oriente d'Italia Democratico(GOD - Italiano Grande Oriente Democratico) riconosce che l'ex arcivescovo di Milano, card. . Carlo Maria Martini, che morì il 31 agosto 2012, è stato iniziato come uno dei suoi membri. Con questo riconoscimento pubblico, il documento va un passo oltre l'omaggio a Martini dal Grande Oriente de Italia - GOI - già qui riprodotto su questo sito. A giudicare dal fatto che GOD e GOI sono due gruppi diversi, sembra una spaccatura all'interno Massoneria italiana. Entrambe le parti lodano Martini. È interessante notare che il documento riconosce anche indirettamente che p. Pedro Arrupe, in passato Superiore Generale della Compagnia di Gesù, e di un gruppo di gesuiti influenzato da lui erano pure massoni. Non crediamo che la critica emozionale fatto contro Benedetto XVI lo esenta dall'essere un sostenitore della Rivoluzione pure. Egli ha dimostrato più e più volte che lui è un agente importante favorire la Panreligion e One World Order, i due principali ideali della Massoneria.Una fotocopia della pagina web in Dio si trova sotto. Le foto sono preceduti dalla nostra traduzione del italiano, in blu 







Ora che le celebrazioni retoriche e le condoglianze rumorose hanno finito e lasciato il posto al silenzio e la metabolizzazione del lutto, il Grande Oriente Democratico saluta affettuosamente il fratello Carlo Maria Martini, che è morto per l'Oriente Eterno.

Carlo Maria Martini è morto il Venerdì 31 Agosto , 2012. Molti hanno pianto sinceramente sopra la sua partenza, molti altri hanno osservato che esteriormente, ma sentivo il cuore liberato da un peso. Alla Angelus della Domenica 2 settembre, Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger al mondo, si ricordò di un uomo e una figura ecclesiastica il cui pensiero e di azione rappresentato un monito costante e un (dolce) accusa contro il tradizionalismo reazionario che ha plasmato la Chiesa di Cristo, per molti secoli, con l'eccezione luminoso di speranza (poi tradita) donataci dal Concilio Vaticano II . Un Papa, che vive circondato dalla sua stessa ipocrisia e quella di coloro che lo circondano (su molte questioni intricate), ha scelto di manifestare chiaramente la sua umana, teologica e pastorale distanza dalla ex-arcivescovo di Milano, dal clamorosamente non mostrare alcun affetto sulla morte di Martini durante l' Angelus della prima Domenica di Settembre, solo poche ore dopo che la penosa vicenda. Infatti, anche se Martini aveva fatto atti di amicizia e di apertura verso Ratzinger (anche durante il 2005 Conclave che lo papa eletto), ad eccezione di alcuni frasi di circostanza e gesti, non si può dire lo stesso del comportamento di Ratzinger verso il cardinale di Santa Cecilia. Infatti, su molte questioni Carlo Maria Martini costituito una sfida e una provocazione a tutto ciò Benedetto XVI rappresenta e vuole mantenere. First, Ratzinger era, come cardinale e Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (1981-2005), il severo custode di una ortodossia rude e bigotto (ma cieco e muto per quanto riguarda i casi di pedofilia in tutto il mondo). In seguito, come Papa, era niente di più che un conservatore malaticcio e reazionaria, la cui guida della Chiesa di Roma sarà tristemente ricordato, così come la sua scelta di Segretario di Stato, Sua Eminenza Tarcisio Bertone, un intrigante come pochi altri. Carlo Maria Martini era malato da molto tempo, e le iniziative progressiste che voleva introdurre nel corpo paralizzato della Chiesa di Roma sono stati lasciati ad appassire per decenni nella riunione a porte chiuse di alcuni illuminati prelati - vescovi e cardinali. Non hanno mai trovato il coraggio di emergere e formare un fronte stretto e apertamente contestare la tremenda teologico-dottrinale, pastorale ed etica ritardi che affliggono il grado superiore dell'amministrazione della Curia cattolica. Martini diceva la Chiesa era 'di almeno 200 anni alle spalle' i tempi. pensiero di Martini era diverso da quello di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI su temi come il sacerdozio femminile, etero e omosessualità, il diritto di svolgere attività di ricerca scientifica e di applicarlo a l'ultimo in medicina, i diritti delle coppie gay, la laicità delle istituzioni pubbliche, eccSu tutte queste questioni Carlo Maria Martini ha avuto una visione progressista giudicato in termini 'laici', ma in realtà una visione radicati in una tradizionale interpretazione del cristianesimo come una religione di amore, l'inclusione, la tolleranza, l'umiltà, la non interferenza di [religiosa] arroganza nel civile e laico sfera, un dubbio fondamentale che deve esistere di fronte alla debolezza spirituale, una fede che sia una sorta di profonda conoscenza della . tutto, dalla prima all'ultima, e non una arroganza dogmatica e fanatica [Martini era] un uomo di vasta cultura - non solo biblico - e non comune raffinatezza intellettuale. Molti anni fa, aveva l'abitudine di andare in incognito ad alcune famiglie espropriate, esibendosi gratis, con umiltà e amore, atti di servizio alle persone, come se fosse un lavoratore domestico. Carlo Maria Martini era un gesuita. come gli altri sacerdoti gesuiti che hanno vissuto la loro giovinezza e l'età adulta nel post seconda guerra mondiale i tempi e sono stati influenzati dal grande progressisivist figura spirituale e morale di Pedro Arrupe (1907-1991, Superiore Generale della Compagnia di Gesù, 1965-1983), Martini era curioso circa la sapienza massonica. Carlo Maria Martini ha voluto essere iniziato come un massone. Su questo fatto - e il modo in cui si è svolto - si possono trovare alcuni punti illustrativo del libro di Gioele Magaldi Fratello [sulla Massoneria] intitolato M Assoni - Società a responsibilità illimitata ., Chiarelettere Editore, in uscita a novembre 2012 Per quanto ci riguarda, con grande semplicità ed emozione, con immenso affetto e stima infinita, abbiamo il desiderio di salutare il fratello Carlo Maria Martini nel suo viaggio verso L'Oriente ETERNO. L'Fratelli del Grande Oriente Democratico articolo del 12-14 settembre 2012.  
Carta di Martini era un massone

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