Il Papa: "Disinformazione, diffamazione e calunnia sono peccato"
"Il cristiano - dice Bergoglio durante l'omelia della messa a Santa Marta - deve vincere la tentazione di mischiarsi nella vita degli altri"
"Il cristiano - dice Bergoglio durante l'omelia della messa a Santa Marta - deve vincere la tentazione di mischiarsi nella vita degli altri"
Nell'omelia di oggi durante la Messa celebrata a Santa Marta Papa Francesco ha affrontato il tema delle chiacchiere e della disinformazione, e con essa il tema della calunnia.
Bergoglio punta il dito contro l’abitudine di "dire soltanto la metà che ci conviene", o raccontare per "rovinare la fama di una persona", o "dire cose che non sono vere", e quindi "ammazzare il fratello".
Ma come si presenta la chiacchiera? Normalmente, osserva Papa Francesco, facciamo tre cose: "Facciamo la disinformazione: dire soltanto la metà che ci conviene e non l'altra metà; l'altra metà non la diciamo perché non è conveniente per noi. Alcuni sorridono... ma quello è vero o no? Hai visto che cosa? E passa. Seconda è ladiffamazione: quando una persona davvero ha un difetto, ne ha fatta una grossa, raccontarla, fare il giornalista... E la fama di questa persona è rovinata. La terza è lacalunnia: dire cose che non sono vere. Quello è proprio ammazzare il fratello! Tutti e tre - disinformazione, diffamazione e calunnia - sono peccato! Questo è peccato! Questo è dare uno schiaffo a Gesù nella persona dei suoi figli, dei suoi fratelli".
"Chiediamo oggi al Signore Gesù che ci dia questa grazia di non immischiarci mai nella vita degli altri, di non diventare cristiani di buone maniere e cattive abitudini, di seguire Gesù, di andare dietro Gesù, sulla sua strada. E questo basta".
Alla messa, concelebrata con don Daniel Grech del Vicariato di Roma, hanno preso parte un gruppo di studenti della Lateranense, guidati dal rettore monsignor Enrico Dal Covolo; Kiko Argüello, Carmen Hernández e Mario Pezzi del Cammino Neocatecumenale; Roberto Fontolan e Emilia Guarnieri di Comunione e Liberazione.
Eh già , al cospetto della triade neocat specializzata nella diffamazione della tradizione cattolica , che proclama da 40 anni di essere la salvezza della chiesa , forse è parso opportuno al "vescovo di Roma" richiamre il dovere di "non mormorare"
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