Brasile, Bergoglio parte in salita. Rumors: Cl e Opus Dei contro Bertone
Sante carriere/ Il Papa parte per la GMG in Brasile, dove il polmone cattolico è a rischio. E in Vaticano ennesima profezia di pensionamento per Bertone. Rumors: CL e settori dell'Opus dietro la voglia di sostituzione del Segretario di Stato
Si parte. Il Papa sta per raggiungere Rio de Janeiro dove da domani e fino al 28 luglio si terrà la Giornata Mondiale della Gioventù 2013.Una GMG che si annuncia quantomai affascinante, con la Messa di apertura a Copacabana e l'accoglienza al Papa giorno 25 sempre sul lungomare di Copacabana (qui il 26 si terrà anche la Via Crucis). Finale il 27 con la Veglia al Campus Fidei di Guaratiba e la Messa conclusiva del 28 luglio. Il primo Papa latinoamericano raggiunge il continente da cui è partito per diventare Vescovo di Roma il 13 marzo scorso. È un evento quantomai epocale, specialmente mentre il Brasile viene attraversato da fermenti e ribellioni che si sono viste durante la Confederations Cup. Il Papa che parla di povertà e conosce bene l'equivalente argentino delle favelas brasiliane si trova inoltre innanzi ad una nazione – polmone non solo del verde, ma anche del cattolicesimo mondiale – in cui le varie sette stanno lentamente erodendo il consenso cattolico.
BRASILE MENO CATTOLICO E PIU' ATEO. CRESCONO GLI EVANGELICI- È dovuto anche al fatto che queste sette fanno facilmente presa negli strati più bassi della popolazione con la promessa di migliori condizioni economiche. Qualche dato (fonte: missionline.org): secondo l'Istituto Brasiliano di geografia e statistica (IBGE) collegati al censimento 2010, i cattolici sono il 64,6% (-9% sul 2000, -20 rispetto al 1980). E Rio, proprio la città della GMG, ha una popolazione che si dichiara cattolica solo per il 45,8%. A crescere sono gli evangelici, che tra 2000 e 2010 sono cresciute del 7%, arrivando al 22,2% della popolazione per un totale di 42 milioni di credenti. Sempre tra il 2000 e il 2010 atei, agnostici e senza religione definita sono passati dal 4,7 all'8% (15 milioni di brasiliani). In maggioranza si dichiarano privi di una religione specifica, mentre gli atei sono 615.096 e gli agnostici 124.436. Chiudono la statistica gli spiritisti (2%) e i credenti in culti come candomblé o umbanda: lo 0,3%. Si aggiunga anche che il Brasile è una provincia più o meno pacificata del cattolicesimo: qui negli anni '80 si è tenuta la caccia alla Teologia della Liberazione e non mancano movimenti di stampo progressista che fanno venire qualche grattacapo a Roma. Diventa quindi importante per la Chiesa cattolica mantenere il Brasile come paese più cattolico del mondo (123 milioni di fedeli su 190 di abitanti), specie nel momento in cui l'America Latina non è solo il continente di provenienza di Jorge Mario Bergoglio, ma anche la terra di porporati indicati come papabilissimi nell'ultimo Conclave. Stiamo parlando di Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di San Paolo molto tecnologico (grande utente di Twitter e capace di apparire nell'equivalente brasiliano di “Porta a Porta”, oltre che – come Francesco – di improvvisate in metropolitana per parlare con la gente) che il 7 luglio scorso ha commentato con soddisfazione a Radio Vaticana l'incontro della Commissione Cardinalizia che si occupa del bilancio vaticano: finalmente il bilancio della Santa Sede è in attivo, ma ha precisato: “Dobbiamo ripensare il modo di usare i fondi, dal momento che devono servire il bene della Chiesa di Cristo”.
BERTONE, LO IOR E I RUMORS- E sempre in tema di soldi, continua la telenovela sullo IOR, la banca vaticana al momento “sorvegliata” da una commissione voluta direttamente da Francesco. E se l'economista Pellegrino Capaldo – riferisce il Corriere – pensa ad un futuro in cui lo IOR farà solo opere di religione e alcun movimento che lo assimili ad una banca (un concetto molto caro all'ex presidente IOR Angelo Caloia), Oltretevere si assiste all'ennesima spaccatura in scuole di pensiero sul futuro del Segretario di Stato Tarcisio Bertone: secondo la prima – citata dal Corriere -, il cardinale sarebbe infatti in via di pensionamento a settembre. Un po' come accadde quando nel 2006 dovette prendere le consegne dal predecessore Angelo Sodano; ma la seconda scuola, sentita da Affaritaliani, si dimostra più scettica e osserva – come dicono ad Affari – che: “Bertone se ne doveva andare con l'anno nuovo, poi dopo il Conclave, poi a giugno, ora a settembre. Invece è sempre là. Diciamo che se ne andrà a dicembre, per i 79 anni (li compirà il 2, N.d.R.), però è significativo notare che chi mette in giro questi rumors vuole affrettare il cambiamento. Senza ricordare che questo è un Papa di continuità”. In effetti, ancora non si sono viste molte novità, se si eccettuano le commissioni volute da Francesco. E c'è di più: secondo la scuola di pensiero “dicembrina”, Oltretevere ci sarebbero “elementi di CL e settori dell'Opus Dei” pronti a mettere in giro rumors sul pensionamento anticipato di Bertone: “Vogliono anticipare la sua partenza agevolando candidati a loro vicini, ma il rischio è che li brucino troppo presto”, conclude la fonte.
BRASILE MENO CATTOLICO E PIU' ATEO. CRESCONO GLI EVANGELICI- È dovuto anche al fatto che queste sette fanno facilmente presa negli strati più bassi della popolazione con la promessa di migliori condizioni economiche. Qualche dato (fonte: missionline.org): secondo l'Istituto Brasiliano di geografia e statistica (IBGE) collegati al censimento 2010, i cattolici sono il 64,6% (-9% sul 2000, -20 rispetto al 1980). E Rio, proprio la città della GMG, ha una popolazione che si dichiara cattolica solo per il 45,8%. A crescere sono gli evangelici, che tra 2000 e 2010 sono cresciute del 7%, arrivando al 22,2% della popolazione per un totale di 42 milioni di credenti. Sempre tra il 2000 e il 2010 atei, agnostici e senza religione definita sono passati dal 4,7 all'8% (15 milioni di brasiliani). In maggioranza si dichiarano privi di una religione specifica, mentre gli atei sono 615.096 e gli agnostici 124.436. Chiudono la statistica gli spiritisti (2%) e i credenti in culti come candomblé o umbanda: lo 0,3%. Si aggiunga anche che il Brasile è una provincia più o meno pacificata del cattolicesimo: qui negli anni '80 si è tenuta la caccia alla Teologia della Liberazione e non mancano movimenti di stampo progressista che fanno venire qualche grattacapo a Roma. Diventa quindi importante per la Chiesa cattolica mantenere il Brasile come paese più cattolico del mondo (123 milioni di fedeli su 190 di abitanti), specie nel momento in cui l'America Latina non è solo il continente di provenienza di Jorge Mario Bergoglio, ma anche la terra di porporati indicati come papabilissimi nell'ultimo Conclave. Stiamo parlando di Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di San Paolo molto tecnologico (grande utente di Twitter e capace di apparire nell'equivalente brasiliano di “Porta a Porta”, oltre che – come Francesco – di improvvisate in metropolitana per parlare con la gente) che il 7 luglio scorso ha commentato con soddisfazione a Radio Vaticana l'incontro della Commissione Cardinalizia che si occupa del bilancio vaticano: finalmente il bilancio della Santa Sede è in attivo, ma ha precisato: “Dobbiamo ripensare il modo di usare i fondi, dal momento che devono servire il bene della Chiesa di Cristo”.
BERTONE, LO IOR E I RUMORS- E sempre in tema di soldi, continua la telenovela sullo IOR, la banca vaticana al momento “sorvegliata” da una commissione voluta direttamente da Francesco. E se l'economista Pellegrino Capaldo – riferisce il Corriere – pensa ad un futuro in cui lo IOR farà solo opere di religione e alcun movimento che lo assimili ad una banca (un concetto molto caro all'ex presidente IOR Angelo Caloia), Oltretevere si assiste all'ennesima spaccatura in scuole di pensiero sul futuro del Segretario di Stato Tarcisio Bertone: secondo la prima – citata dal Corriere -, il cardinale sarebbe infatti in via di pensionamento a settembre. Un po' come accadde quando nel 2006 dovette prendere le consegne dal predecessore Angelo Sodano; ma la seconda scuola, sentita da Affaritaliani, si dimostra più scettica e osserva – come dicono ad Affari – che: “Bertone se ne doveva andare con l'anno nuovo, poi dopo il Conclave, poi a giugno, ora a settembre. Invece è sempre là. Diciamo che se ne andrà a dicembre, per i 79 anni (li compirà il 2, N.d.R.), però è significativo notare che chi mette in giro questi rumors vuole affrettare il cambiamento. Senza ricordare che questo è un Papa di continuità”. In effetti, ancora non si sono viste molte novità, se si eccettuano le commissioni volute da Francesco. E c'è di più: secondo la scuola di pensiero “dicembrina”, Oltretevere ci sarebbero “elementi di CL e settori dell'Opus Dei” pronti a mettere in giro rumors sul pensionamento anticipato di Bertone: “Vogliono anticipare la sua partenza agevolando candidati a loro vicini, ma il rischio è che li brucino troppo presto”, conclude la fonte.
IL PAPA A BORDO CON IL BAGAGLIO A MANO- Con il decollo dell'Airbus 300 di Altalia dall'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino, avvenuto alle 8,53, e' iniziato ufficialmente il primo viaggio internazionale di Francesco. Il Pontefice e' partito per Rio de Janeiro per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventu' in programma nella citta' brasiliana dal 23 al 28 luglio, sul tema "Andate e fate discepoli tutti i popoli". L'arrivo all'Aeroporto Internazionale "Galeao Antonio Carlos Jobim", di Rio e' previsto per le 16 locali, le 21 italiane. Lasciando il territorio italiano, il Pontefice ha inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, un telegramma di saluto. Prima di salire a bordo dell'aereo Alitalia, Francesco e' stato salutato dal Presidente del Consiglio Enrico Letta con cui si e' intrattenuto per pochi minuti. Il Papa e' stato salutato fra gli altri, anche dal presidente di Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, dall'Amministratore delegato di Alitalia Gabriele del Torchio, dal Commissario straordinario dell'Enac Vito Riggio, dal direttore Enac dell'aeroporto Vito Turra' e dal sindaco di Fiumicino Esterino Montino. Francesco e' giunto a Fiumicino in elicottero accompagnato dal cardinale e segretario di Stato Tarcisio Bertone che si e' imbarcato con lui. Il Pontefice ha salutato l'equipaggio ed e' salito sull'aereo portando da solo il bagaglio a mano, una borsa di pelle nera. Il programma di oggi, subito dopo l'arrivo in Brasile, prevede alle ore 17 una cerimonia di benvenuto per il Papa nel giardino del palazzo Guanabara di Rio de Janeiro e, secondo quanto riporta il sito del Vaticano, alle 17,40 si terra' un incontro di cortesia con il Presidente della Repubblica nello stesso Palazzo. A Rio, il Papa soggiornera' nella Residenza di Sumare'. Il rientro in Italia e' previsto il 28 luglio, sempre con un volo Alitalia con decollo alle ore 19 dall'Aeroporto Galeao Antonio Carlos Jobin di Rio alla volta di Roma.
di Antonino D'Anna
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