Padre Manelli? No, grazie ci basta Mons. Lefebvre
In questi anni di crisi profonda e radicale, noi cattolici sembriano accontentarci veramente di poco e il nostro atteggiamento di grande fiducia nei confronti del cosiddetto mondo "conservatore" ne è la prova.
Si considerano tradizionalisti cardinali solo sulla base della loro predilizione verso il Vetus Ordo, ma si fa finta di ignorare come essi nella Fede esprimono gli errori dottrinali del Concilio.
Si prenda il caso del card. Ranjith che è arrivato a partecipare a riunioni interreligose con gli induisti e a chiedere ai cattolici di non consumare alcoli e carne durante il "Weseak" o il card. Turkson che in questi giorni, parteciperà ad una cerimonia interreligiosaper ricordare le vittime del bombardamento atomico americano.
Si prenda il caso del card. Ranjith che è arrivato a partecipare a riunioni interreligose con gli induisti e a chiedere ai cattolici di non consumare alcoli e carne durante il "Weseak" o il card. Turkson che in questi giorni, parteciperà ad una cerimonia interreligiosaper ricordare le vittime del bombardamento atomico americano.
Tutto ciò desta meraviglia, perché è la dimostrazione di come non si riesca a capire che il buon gusto estetico verso la liturgia tridentina non sia un biglietto di visita sufficiente per essere considerati "tradizionalisti".
Un altro esempio eclatante è stato Benedetto XVI etichettato come tradizionalista, perché ha "liberalizzato" la Messa Tridentina. Liberalizzato? Sarebbe più coretto affermare che ha solo tolto alcuni paletti per la sua celebrazione, ma il fatto stesso di considerarlo "straordinario", è la dimostrazione che il predecessore di Papa Francesco considera ordinario il rito di Paolo VI e che nella dottrina non si discosta un centimentro dagli insegnamenti del Concilio Vaticano II, difeso fino agli ultimi giorni del suo Pontificato.
E oggi è il turno dei Francescani dell'Immacolata, arrivati ad essere presentati addirittura come santi da diverse penne cattoliche. Premesso che solo Dio legge il cuore degli uomini e che nessuno mette in dubbio la crescita della Congregazione e il loro modo di vivere austero e pio, per amore di carità e di giustizia, non possiamo -ad un tratto- dimenticare che essi accettano in toto il Concilio Vaticano II e il Novus Ordo Missae e che anzi, lo stesso fondatore Padre Manelli, predilige la celebrazione di quest'ultimo così come riportato nel loro comunicato ufficiale:
"[...]lo stesso P. Manelli celebra soprattutto il Novus Ordo (S. Messa e Breviario)."
Far passare per santo ed ammirevole il comportamento dei Francescani dell'Immacolata, significa distruggere l'opera di Mons. Lefebvre, perché lo "scismatico" e "testardo" vescovo francese non solo ha rifiutato il Concilio e la Nuova Messa, ma ha peccato di "presuzione" non volendo obbedire a Roma (come ha fatto il "santo" Padre Manelli), arrivando addirittura ad ordinare quattro Vescovi!
Far passare per santo ed ammirevole il comportamento dei Francescani dell'Immacolata, significa distruggere l'opera di Mons. Lefebvre, perché lo "scismatico" e "testardo" vescovo francese non solo ha rifiutato il Concilio e la Nuova Messa, ma ha peccato di "presuzione" non volendo obbedire a Roma (come ha fatto il "santo" Padre Manelli), arrivando addirittura ad ordinare quattro Vescovi!
In conclusione, o si prende come modello il biritualista Padre Manelli o il tradizionalista Mons. Lefebvre.
Noi scegliamo il secondo, che ha preferito la calunnia e la persecuzione per difendere veramente la nostra Fede e la Santa Messa Cattolica. Morto "scomunicato" perché non ha voluto considerare ilvetus ordo come "staordinario", ma come unico ed autentico rito cattolico che ha diritto di esistere. Che esempio per tanti sacerdoti e Vescovi che cercano i compromessi pur di vivere tranquilli nel loro piccolo orticello!
ITALIANO
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