ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 29 ottobre 2013

Morsus lingua a Santa Marta..!?


Ancora panico, stamane a Santa Marta: alla lettura  del brano di S.Paolo, molti hanno pensato che si riferisse alla lettera inviata da Bergoglio a Scalfari e hanno temuto che il vescovo di Roma avesse una colica intestinale.
Macché, pare sia stato solo un lieve imbarazzo, forse pensando che avrebbe potuto benissimo rispondere così ad un quesito di Scalfari..Il tutto sarebbe durato pochi attimi..giusto il tempo di passare al Vangelo,...
Per favore, cambiategli le letture della Messa!....

Prima Lettura  Rm 8, 18-25
L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai RomaniFratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi.
L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati.
Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
  

brano tratto da
http://www.maranatha.it/Feriale/ordinD/30MARpage.htm

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