Padre Fidenzio Volpi si era dato un compito: distruggere i Francescani dell’Immacolata. Lo sta portando a termine in ogni modo. Sotto la sua scure, infatti, sono caduti anche i laici, come si può leggere nel documento sopra. In nome, ovviamente, dell’unità, della “rigenerazione dell’Istituto”.
In aggiunta a questo documento,e prima di pubblicarne altri, vorrei brevemente rispondere a padre Volpi, il quale risponde pubblicamente (qui: http://www.immacolata.com/index.php/it/35-apostolato/fi-news/250-risposta-aperta-a-un-laico-francescano-dell-immacolata) alla lettera di Mario Nevano pubblicata sul nostro sito.
In primis lo stile beffardo, poco consono ad un uomo di Dio chiamato a rispondere di accuse molto precise e sofferte:
“…Ella basa inoltre la Sua disapprovazione del comportamento di Padre Bruno sulla lettura di “qualche articolo del professore Francesco Agnoli”, i cui scritti evidentemente determinano – a Sua avviso – una presunzione “juris et de jure” di colpevolezza, che non ammette nemmeno la prova contraria.Se ne evince che quanto affermato dal Professor Agnoli è da Lei collocato sullo stesso piano della Sacra Scrittura: questo, pur con tutto rispetto dovuto all’illustre studioso, mi sembra piuttosto esagerato...”.
Ma veniamo alla sostanza. Su questo sito si è riportata la sbobinatura di un dialogo tra padre Bruno e dei laici della MIM, in cui padre Bruno accusava padre Manelli di giocare allo scisma con vari altri personaggi (che padre Manelli non ha mai nè visto nè sentito). L’accusa è forte, ma chiara.
Sentiamo la risposta:
“Vengo ora al fatto che le parole pronunziate da Padre Bruno sono state “registrate”. Lo stesso Padre Bruno mi ha informato di avere esposto alla Magistratura Inquirente le circostanze in cui tale registrazione è avvenuta, in occasione di una riunione dei laici celebrata a Folgaria, da parte di due loro esponenti che hanno approfittato di una conversazione riservata…”.
Non si nega la registrazione (anzi si fa riferimento al fatto che era riservata e che avrebbe dovuto rimanere tale, chissà perchè! Chissà perchè pèadre bruno si vergogna che si sappia ciò che va a dire su padre Manelli); si dice solo che padre Bruno ne avrebbe spiegato alla magistratura le circostanze: per sapere, è ovvio, se il contenuto della registrazione poteva essere pubblicato o meno. E’ la terza volta che padre Bruno minaccia di ricorrere alla magistratura, ormai ci siamo abituati… è come quei politici farlocchi che per poter alzare la voce e coprire le accuse urlano: “Io la denuncio..”, pur sapendo che, a loro per primi, conviene non denunciare nulla…
Ancora: ” Il Potere Giudiziario stabilirà se il comportamento tenuto da costoro (quelli che hanno sbobinato e pubblicato, cioè il sottoscritto, ndr) costituisce reato, ma è già assodato che esso è stato comunque gravemente scorretto (accade tutti i giorni sui giornali, ndr). Dato comunque che Ella dispone della registrazione delle parole di Padre Bruno, La invito a trasmettermene copia: se il Religioso ha commesso qualche mancanza nel formulare le sue affermazioni, non esiterò a sanzionarlo; in caso contrario, persisterò nella sua difesa, come è dovere di ogni Superiore nei confronti dei subordinati che agiscono nell’adempimento degli ordini ricevuti..”.
Chi si difende da una accusa infamante, nega recisamente l’accusa. Qui invece, qui il paradosso, si parte dal comportamento di chi ha reso pubbliche le calunnie, invece che dal comportamento del calunniatore! Evidentemente Volpi sa tutto, e tergiversa…Ma per decenza ammette di aver parlato con padre Bruno del fatto, e non se la sente di smentire decisamente…
Volpi è la volpe e Bruno il gatto? O due volpi brincate con le mani nel sacco?
Le menzogne continuano:
So comunque per certo che Padre Stefano Maria Manelli ha precisamente imposto la Messa in latino come unica forma di celebrazione ammessa nei Seminari e nei Noviziati.
E’ dall’inzio che Bruno e i dissidenti propongono questa litania. E’ il loro scudo (di cartone)
Continua padre Volpi:
Vengo ora alla disanima dello “status” giuridico attuale di Padre Manelli. Nessun provvedimento da me emanato gli ha mai vietato di essere visitato, tanto meno dai suoi familiari, fino a quando egli, “SUA SPONTE” ha chiesto ed ottenuto di essere ricoverato in una clinica privata di fiducia, il che gli ha reso impossibile sia adempiere ad una mia citazione per un colloquio concernente la situazione dell’Istituto, sia ricevere visite, come affermato dal medico curante con apposita certificazione a me indirizzata. A questo punto, al fine di tutelare la salute del Religioso, ho disposto che alla prescrizione medica si aggiungesse una prescrizione canonica di eguale contenuto…
Si noti l’ultima frase in grassetto…Quanta premura e carità, per padre Manelli!
Qui si arriva al grottesco:
Quanto ai trasferimenti “forzati e puntivi”, essi sono obbligatori in base al Voto di Obbedienza, cui si aggiunge – per il nostro Istituto – il Voto Mariano, ma non si possono affatto definire “punitivi”, dato che rispondono alle normali necessità di avvicendamento nelle varie sedi.
Normali avvicendamenti? Che hanno colpito, in fretta e furia, tutti, dicesi tutti, i frati più vicini a padre Manelli e con posti di responsabilità, e che hanno premiato, dall’altra, proprio i 5 frati dissidenti?
Ancora:
A proposito delle accuse rivolte a Padre Bruno, che lei considera rispondenti alla “Verità”, con l’iniziale maiuscola, vorrei sapere se è anche Verità che egli sia un “Giuda Iscariota”, e mi limito a citare uno solo dei molti epiteti ingiuriosi che ha ricevuto.
Ci sono accuse ben precise: ha diffuso false interpretazione del questionario; ha diffamato padre Manelli; ha ospitato sul suo sito, Mediatrice.net, articoli zeppi di insulti personali; ha mentito sulla marcia per la vita; ha firmato una lettera contro le modalità del questionario, per poi ammettere, una volta scoperto, di aver firmato “per sbaglio”… E padre Volpi cosa fa? Butta tutto sulla battuta, cambiando argomento… senza dunque rispondere alle accuse serie e circostanziate…
Ma il rispetto per il decoro e la verità? La carità? La giustizia? L’intelligenza di chi la legge?
In aggiunta a questo documento,e prima di pubblicarne altri, vorrei brevemente rispondere a padre Volpi, il quale risponde pubblicamente (qui: http://www.immacolata.com/index.php/it/35-apostolato/fi-news/250-risposta-aperta-a-un-laico-francescano-dell-immacolata) alla lettera di Mario Nevano pubblicata sul nostro sito.
In primis lo stile beffardo, poco consono ad un uomo di Dio chiamato a rispondere di accuse molto precise e sofferte:
“…Ella basa inoltre la Sua disapprovazione del comportamento di Padre Bruno sulla lettura di “qualche articolo del professore Francesco Agnoli”, i cui scritti evidentemente determinano – a Sua avviso – una presunzione “juris et de jure” di colpevolezza, che non ammette nemmeno la prova contraria.Se ne evince che quanto affermato dal Professor Agnoli è da Lei collocato sullo stesso piano della Sacra Scrittura: questo, pur con tutto rispetto dovuto all’illustre studioso, mi sembra piuttosto esagerato...”.
Ma veniamo alla sostanza. Su questo sito si è riportata la sbobinatura di un dialogo tra padre Bruno e dei laici della MIM, in cui padre Bruno accusava padre Manelli di giocare allo scisma con vari altri personaggi (che padre Manelli non ha mai nè visto nè sentito). L’accusa è forte, ma chiara.
Sentiamo la risposta:
“Vengo ora al fatto che le parole pronunziate da Padre Bruno sono state “registrate”. Lo stesso Padre Bruno mi ha informato di avere esposto alla Magistratura Inquirente le circostanze in cui tale registrazione è avvenuta, in occasione di una riunione dei laici celebrata a Folgaria, da parte di due loro esponenti che hanno approfittato di una conversazione riservata…”.
Non si nega la registrazione (anzi si fa riferimento al fatto che era riservata e che avrebbe dovuto rimanere tale, chissà perchè! Chissà perchè pèadre bruno si vergogna che si sappia ciò che va a dire su padre Manelli); si dice solo che padre Bruno ne avrebbe spiegato alla magistratura le circostanze: per sapere, è ovvio, se il contenuto della registrazione poteva essere pubblicato o meno. E’ la terza volta che padre Bruno minaccia di ricorrere alla magistratura, ormai ci siamo abituati… è come quei politici farlocchi che per poter alzare la voce e coprire le accuse urlano: “Io la denuncio..”, pur sapendo che, a loro per primi, conviene non denunciare nulla…
Ancora: ” Il Potere Giudiziario stabilirà se il comportamento tenuto da costoro (quelli che hanno sbobinato e pubblicato, cioè il sottoscritto, ndr) costituisce reato, ma è già assodato che esso è stato comunque gravemente scorretto (accade tutti i giorni sui giornali, ndr). Dato comunque che Ella dispone della registrazione delle parole di Padre Bruno, La invito a trasmettermene copia: se il Religioso ha commesso qualche mancanza nel formulare le sue affermazioni, non esiterò a sanzionarlo; in caso contrario, persisterò nella sua difesa, come è dovere di ogni Superiore nei confronti dei subordinati che agiscono nell’adempimento degli ordini ricevuti..”.
Chi si difende da una accusa infamante, nega recisamente l’accusa. Qui invece, qui il paradosso, si parte dal comportamento di chi ha reso pubbliche le calunnie, invece che dal comportamento del calunniatore! Evidentemente Volpi sa tutto, e tergiversa…Ma per decenza ammette di aver parlato con padre Bruno del fatto, e non se la sente di smentire decisamente…
Volpi è la volpe e Bruno il gatto? O due volpi brincate con le mani nel sacco?
Le menzogne continuano:
So comunque per certo che Padre Stefano Maria Manelli ha precisamente imposto la Messa in latino come unica forma di celebrazione ammessa nei Seminari e nei Noviziati.
E’ dall’inzio che Bruno e i dissidenti propongono questa litania. E’ il loro scudo (di cartone)
Continua padre Volpi:
Vengo ora alla disanima dello “status” giuridico attuale di Padre Manelli. Nessun provvedimento da me emanato gli ha mai vietato di essere visitato, tanto meno dai suoi familiari, fino a quando egli, “SUA SPONTE” ha chiesto ed ottenuto di essere ricoverato in una clinica privata di fiducia, il che gli ha reso impossibile sia adempiere ad una mia citazione per un colloquio concernente la situazione dell’Istituto, sia ricevere visite, come affermato dal medico curante con apposita certificazione a me indirizzata. A questo punto, al fine di tutelare la salute del Religioso, ho disposto che alla prescrizione medica si aggiungesse una prescrizione canonica di eguale contenuto…
Si noti l’ultima frase in grassetto…Quanta premura e carità, per padre Manelli!
Qui si arriva al grottesco:
Quanto ai trasferimenti “forzati e puntivi”, essi sono obbligatori in base al Voto di Obbedienza, cui si aggiunge – per il nostro Istituto – il Voto Mariano, ma non si possono affatto definire “punitivi”, dato che rispondono alle normali necessità di avvicendamento nelle varie sedi.
Normali avvicendamenti? Che hanno colpito, in fretta e furia, tutti, dicesi tutti, i frati più vicini a padre Manelli e con posti di responsabilità, e che hanno premiato, dall’altra, proprio i 5 frati dissidenti?
Ancora:
A proposito delle accuse rivolte a Padre Bruno, che lei considera rispondenti alla “Verità”, con l’iniziale maiuscola, vorrei sapere se è anche Verità che egli sia un “Giuda Iscariota”, e mi limito a citare uno solo dei molti epiteti ingiuriosi che ha ricevuto.
Ci sono accuse ben precise: ha diffuso false interpretazione del questionario; ha diffamato padre Manelli; ha ospitato sul suo sito, Mediatrice.net, articoli zeppi di insulti personali; ha mentito sulla marcia per la vita; ha firmato una lettera contro le modalità del questionario, per poi ammettere, una volta scoperto, di aver firmato “per sbaglio”… E padre Volpi cosa fa? Butta tutto sulla battuta, cambiando argomento… senza dunque rispondere alle accuse serie e circostanziate…
Ma il rispetto per il decoro e la verità? La carità? La giustizia? L’intelligenza di chi la legge?
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