FOX-NEWS: PAPA FRANCESCO È L'OBAMA DELLA CHIESA CATTOLICA. CHE DIO CI AIUTI
Dagotraduzione dell'articolo di Adam Shaw per "Foxnews"
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Papa Francesco sta assistendo a un aumento popolarità paragonabile al modo in cui Barack Obama è stato salutato da tutto il mondo nel 2008. E proprio come il presidente Obama è stato una delusione per l'America, Papa Francesco si rivelerà un disastro per la Chiesa cattolica.
LELEZIONE DI PAPA BERGOGLIO
I miei colleghi cattolici dovrebbero essere sospettosi di quanto i bastioni di anti- cattolicesimo nei media di sinistra siano innamorati di lui.
Molto della sua popolarità è dovuta alla sua 'compassione' e 'umiltà', ma baciare e abbracciare i bambini malati non è una grande novità. Ogni papa nella memoria recente ha fatto lo stesso, ma solo ora sono i media prestano attenzione. Benedetto XVI e Giovanni Paolo II hanno rifiutato di piegarsi all'agenda liberale, e così le manifestazioni di tenerezza non facevano notizia.
Ma Francesco sta suonando la ritirata per la Chiesa cattolica, assicurandosi le sue dottrine più controverse siano sussurrate e non urlate - e quindi non stupisce che il New York Times ne sia innamorato.
INCONTRO PUTIN E BERGOGLIO
Proprio come il presidente Obama ama scusarsi a nome dell'America, a Papa Francesco piace a scusarsi in nome della Chiesa cattolica, pensando che per la Chiesa sia meglio essere passiva e non offendere la sensibilità di nessuno.
Nelle sue interviste con quei media di sinistra che cerca di impressionare, Francesco ha detto che la Chiesa ha bisogno di smettere di essere 'ossessionata' da aborto e matrimonio gay, e invece di cercare di convertire le persone, 'abbiamo bisogno di conoscere l'altro, ascoltare l'altro e migliorare la nostra conoscenza del mondo che ci circonda'.
PAPA BERGOGLIO CON IL ROSARIO COME ORECCHINO
Questo approccio molto soft, quello di non fare tante storie, è stato già provato prima, e ha fallito. Il Concilio Vaticano II del 1960 mirava ad "aprire le finestre" della Chiesa al mondo moderno facendo proprio questo. Il risultato fu la versione cattolica della Nuova Coca-Cola. In tutto l'Occidente, dove si sono fatti sentire gli effetti, i seminari e i conventi si sono svuotati, la frequenza in chiesa è crollata e l'adesione alla dottrina della Chiesa diminuita.
Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno lavorato duramente per invertire questa tendenza, ma ora Papa Francesco vuole ritornare a quei vecchi tempi.
La prova di ciò è la già citata affermazione di Papa Francesco sul fatto che la Chiesa deve essere meno ossessionata da questioni controverse e la necessità di riequilibrare il tutto parlandone meno.
Che Francesco non abbia previsto che questo sarebbe stato tradotto in titoli del tipo "Il Papa dice ai cattolici di tacere su cose che possano offendere Sandra Fluke (un'attivista democratica che voleva obbligare le assicurazioni a coprire i costi per i contraccettivi, ndt)" su tutti i media di sinistra dimostra un'ingenuità spaventosa.
ANTONIO SPADARO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO
Né i suoi commenti riflettono la realtà.
Per anni, la maggioranza dei sacerdoti non osava affrontare argomenti controversi nelle loro omelie nel timore di ricevere lettere arrabbiate da cattolici "molto esigenti", indignati dal fatto che il loro pastore avesse osato dire qualcosa non in linea con quanto afferma il Partito Democratico.
La maggior parte dei parrocchiani, pertanto, non ha sentito le opinioni della Chiesa su argomenti controversi. Di conseguenza, l'uso della contraccezione è solo leggermente inferiore tra i cattolici rispetto alla popolazione generale, e il sostegno al matrimonio gay è in realtà superiore nei cattolici rispetto alla popolazione generale. Forse parlarne ancora meno non è la risposta giusta?
BERTONE-BERGOGLIO
Nel tentativo di compiacere i media e il mondo moderno, Francesco confonde la loro gioia per rispetto. Proprio come Obama pensava di aver conquistato Putin promettendo un "reset", Francesco pensa che parlando in maniera vuota dei poveri, sarà rispettato. E questo è vuoto - il pontefice ha recentemente chiesto il motivo per cui è una notizia che il mercato azionario scenda, ma non quando un vecchio muore. Quando il tuo leader chiede: "Perché è il giornale non è una lista di necrologi?" ti rendi conto che hai eletto l'uomo sbagliato.
Che effetto sta avendo questo? A tutti noi viene detto che Francesco sta recuperando alla fede molti cattolici che si erano allontanati, ma un recente studio del Pew Research ha dimostrato che in America, il numero di persone che si identificano come cattolici è addirittura diminuito. Lezione: accarezzare l'ego degli odiatori della Chiesa di sinistra non porta più cattolici, ma semplicemente rende la Chiesa meno rispettata.
Francesco asseconda non solo i nemici e mercanti del tempio professionali, ma attacca anche i suoi alleati. Proprio come Obama snobba Gran Bretagna e Israele, Papa Francesco colpisce i cattolici praticanti.
PAPA FRANCESCO BERGOGLIO CON MESSI E BUFFON
Quindi non solo ha insultato e gravemente danneggiato il lavoro dei gruppi pro-life e pro-matrimonio con i suoi commenti, ma ha anche attaccato i cattolici che frequentano i riti più vecchi come quelli in latino bollati come "troppo ideologizzati" e di rendersi colpevoli di "sfruttamento". Apparentemente il "Chi sono io per giudicare?" qui non si applica.
PAPA JORGE BERGOGLIO
Sulle questioni internazionali, le dichiarazioni di Francesco sono imbarazzanti. A proposito di comunismo, un'ideologia distruttiva che massacrato milioni di cattolici, ha detto: "Imparare a conoscerlo attraverso una persona coraggiosa e onesta mi ha aiutato. E Ho capito ... un aspetto del sociale, che poi ho trovato nella dottrina sociale della Chiesa".
Non le stesse gentili parole per il libero mercato, invece. Nella sua recente esortazione apostolica ha attaccato il capitalismo sfrenato, definendolo 'una nuova tirannia'.
A parte il fatto che non c'è nessuna nazione importante che pratica un capitalismo sfrenato, c'è molta più tirannia nei pozzi neri del socialismo, come l'Argentina di papa Francesco, più che nei luoghi dove predomina il capitalismo.
CHRIS CHRISTIE E BARACK OBAMA
Nel documento lui rifiuta il libero mercato e chiede ai governi di rivedere i sistemi finanziari in modo che attacchino la disuguaglianza. In tal modo egli si mostra dolorosamente fuorviato sull'economia, non riuscendo a vedere che proprio il libero mercato ha fatto uscire molte persone dalla povertà, mentre il socialismo semplicemente consolida i poveri o li uccide definitivamente.
Come Obama, Francis non è in grado di vedere i problemi che sono veramente mettendo in pericolo la sua gente. Come Obama scambia il fedele per un suo nemico, il nemico per un suo amico, la condiscendenza con il rispetto, il socialismo con la giustizia e il capitalismo con la tirannia.
BARACK-OBAMA
Come cattolico, mi auguro che il papato di Francesco sia un successo, ma dai suoi primi mesi lui sembra incamminato su un percorso che annulla il grande lavoro di Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, ripetendo gli errori del passato.
IL PAPA STA PREPARANDO I CATTOLICI A UNA RIVOLUZIONE ECONOMICA ?
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Nel 1992 la chiesa cattolica si è ufficialmentescusata per aver perseguitato l’astronomo del diciassettesimo secolo Galileo, che aveva osato affermare che la Terra ruotava attorno al sole. Nel 2008 il Vaticano ha persino preso in considerazione l’idea di dedicargli una statua.
Un filosofo ateo del diciannovesimo secolo potrebbe essere il prossimo ?
E’ vero che un articolo del 2009 sul giornale del Vaticano ha offerto un’interpretazione positiva di un certo Karl Marx.
L’autore, lo storico tedesco Georg Sans, aveva elogiato Marx per la sua critica dell’alienazione e dell’ingiustizia affrontate dai lavoratori in un mondo in cui pochi privilegiati erano proprietari del capitale. Sans suggeriva che la visione di Marx è rilevante oggi: “Dobbiamo chiederci, con Marx, se le forme di alienazione di cui egli ha parlato hanno origine nel sistema capitalista …”. Infatti.
Papa Benedetto XVI ha intonato una canzone diversa, denunciando il marxismo come una delle grandi piaghe dell’era moderna (ovviamente dobbiamo sempre distinguere l’”ismo” dall’uomo). Ma Francesco è un papa dalle penne diverse. I suoi commenti recenti sul capitalismo suggeriscono che è un uomo che capisce qualcosa di economia, specificamente il legame tra capitalismo sfrenato e disuguaglianza. In un documento di 84 pagine pubblicato martedì, papa Francesco ha lanciato una filippica contro un sistema economico brutalmente ingiusto che lo stesso Marx avrebbe applaudito:
“Proprio come il comandamento ‘Non uccidere’ pone un limite chiaro al fine di salvaguardare il valore della vita umana, oggi dobbiamo anche dire ‘no’ a un’economia di esclusione e disuguaglianza. Un’economia simile uccide … Fino a quando i problemi dei poveri non saranno radicalmente risolti rigettando l’assoluta autonomia dei mercati e della speculazione finanziaria e attaccando le cause strutturali della disuguaglianza, non si troverà alcuna soluzione ai problemi del mondo o, quanto a questo, a qualsiasi problema.”
Fermi! Da dove viene questo? Per capire la risposta occorre sapere qualcosa della teologia della liberazione, un movimento originatosi nella regione patria di papa Francesco, l’America Latina. La teologia della liberazione, un fenomeno cattolico centrato sulla lotta attiva contro l’oppressione sociale ed economica, è lo spazio affascinante in cui s’incontrano Karl Marx e la chiesa cattolica.
Anche se Marx era certamente un ateo, i cattolici che appoggiano la teologia della liberazione comprendono che il suo atteggiamento nei confronti della religione era sfumato. Era come una medaglia a due facce: una forza conservatrice che bloccava i cambiamenti positivi e una riserva di energia che poteva contrastare e sfidare l’ingiustizia. Negli Stati Uniti movimenti religiosi come il Movimento del Vangelo Sociale, visti oggi nella crociata del Lunedì Morale del reverendo William Barber contro l’oppressione di destra dei poveri nella Carolina del Nord, esprimono il potenziale di protesta della cristianità.
Gustavo Gutiérrez, un sacerdote cattolico peruviano cresciuto in una povertà abietta, ha utilizzato le idee di Marx sull’ideologia, le classi e il capitalismo per sviluppare una prospettiva su come il cristianesimo potrebbe essere utilizzato per aiutare i poveri fin che sono qui su questa terra, piuttosto che semplicemente offrire loro la consolazione in cielo. Mentre l’America Latina assisteva all’ascesa delle dittature militari negli anni ’60 e ’70, Gutierrez sollecitava i cattolici ad amare il loro prossimo e a trasformare in meglio la società. I seguaci della nuova teologia della liberazione insistevano sull’impegno attivo al cambiamento sociale ed economico. Parlavano di strutture alternative e creative, di modi solitamente non violenti per liberare i poveri da ogni forma di prevaricazione.
La gerarchia cattolica ufficiale ha avuto un rapporto teso con la teologia della liberazione, ma alcuni osservatori di Francesco scorgono l’aprirsi di un capitolo nuovo in tale storia. Agli inizi di settembre il nuovo papa ha avuto un incontro privato con Gutiérrez.
Reagendo all’evento il giornale del Vaticano ha pubblicato un saggio sostenendo che con un papa latinoamericano alla guida della Chiesa, la teologia della liberazione non poteva più “restare nell’ombra cui era stata relegata per alcuni anni, almeno in Europa”.
Il mondo cattolico è ora in allerta mentre i fedeli si concentrano sulla recente comunicazione di papa Francesco che chiede ai politici di garantire “lavoro, istruzione e assistenza sanitaria dignitosi” e spara sull’”idolatria del denaro”. Il gregge è avvisato: Francesco parlerà molto di disuguaglianza economica e di difesa dei poveri. Sfortunatamente la sua opposizione al sacerdozio delle donne indica che non è ancora pronto ad abbracciare un uguale trattamento per le donne, qualcosa che promuoverebbe molto il progresso su entrambi i temi, ma Francesco ha fatto un passo avanti affermando che le donne dovrebbero avere un’influenza maggiore sulla Chiesa.
Anche se il Vaticano è diventato un letamaio dei finanzieri più equivoci e dei banchieri più corrotti del pianeta (vedere: “ God’s Racket” [Il racket di Dio]), papa Francesco ha reso chiara la sua repugnanza nei confronti dell’avidità, rifuggendo dal Palazzo Apostolico per vivere in una modesta pensione e sospendendo recentemente un vescovo che aveva sprecato 41 milioni di dollari per ristrutturazioni e miglioramenti della sua residenza, compresa una vasca da bagno da 20.000 dollari.
I cattolici, in particolare negli Stati Uniti e in Europa, non sono sicuri di cosa fare a proposito di tutta questa retorica anticapitalista e sulla solidarietà nei confronti dei poveri. Da molto tempo ormai molti considerano Marx e la sua critica del capitalismo morti e sepolti. Ma altri hanno visto la liberalizzazione, la globalizzazione e la redistribuzione a favore dei ricchi scatenare una forma di capitalismo particolarmente disgustosa e aggressiva, che sembra sempre più in contrasto con i valori cristiani. Invece di diventare più equo e moderato, il capitalismo si è fatto più brutale ed estremo. Marx, che aveva predetto che il capitalismo avrebbe generato enormi disuguaglianze, appare oggi piuttosto profetico.
Papa Francesco può dimostrarsi aperto a considerare le idee di Marx al fine di immaginare un sistema economico più centrato sull’umanità. La stampa statunitense sta già ronzando nervosamente con l’idea: “Ci sarebbero dei titoli parecchio formidabili se papa Francesco si rivelasse un marxista”, ha scritto Helen sull’Atlantic prima di concludere frettolosamente che, no, “fortunatamente per i dirigenti della chiesa” una cosa simile non può essere vera.
Forse no. Quel che è vero è che, come il suo affascinante predecessore, papa Leone XIII (in carica dal 1848 al 1903), Francesco ha denunciato specificamente il ruolo assoluto del mercato sopra gli esseri umani, la pietra angolare del genere di teoria economica neoclassica abbracciato da Milton Friedman, Alan Greenspan e gran parte della dirigenza politica statunitense. Ha scritto:
“Alcuni continuano a difendere teorie di ricaduta dall’alto che presuppongono che la crescita economica, incoraggiata dal libero mercato, alla fine riuscirà a portare maggior giustizia e inclusività nel mondo. Questa opinione, che non è mai stata confermata dai fatti, esprime una fiducia rozza e ingenua nella bontà di coloro che esercitano il potere economico e nel funzionamento idolatrato del sistema economico prevalente.”
Lynn Parramore è un caporedattore di AlterNet. E’ cofondatrice di Recessionwire, redattrice fondatrice di New Deal 2.0 e autrice di “Reading the Sphinx: Ancient Egypt in Nineteenth-Century Literary Culture” [Interpretazione della sfinge: l’antico Egitto nella cultura letteraria del diciannovesimo secolo]. Ha conseguito il dottorato in Inglese e Teoria della Cultura presso l’Università di New York dove ha insegnato redazione di saggi e semiotica. E’ direttrice dell’AlterNet’s New Economic Dialogue Project. Seguitela su Twitter all’indirizzo @LynnParramore.
Versione originale:
Fonte: www.alternet.org
Link: http://www.alternet.org/economy/pope-francis-and-karl-marx
27.11.2013
Versione italiana:
Fonte: http://znetitaly.altervista.org
Link: http://znetitaly.altervista.org/art/13343
5.12.2013
Traduzione a cura di Giuseppe Volpe
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