ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 5 dicembre 2013

Vulpis de facto


Fatti e misteri sul mancato incontro fra Bergoglio e Scola
“Allibito” definisce qualcuno (forse un po’ esagerando) il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, dopo quanto accaduto stamattina a Roma. Ufficialmente, nessun commento – men che meno di critica, naturalmente – ma lo stupore per l’episodio principe della giornata è tanto.


I FATTI
Come era stato annunciato da tempo, al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro di oggi, Francesco avrebbe dovuto ricevere nella sala attigua all’Aula Paolo VI il cardinale Scola e una delegazione dell’Expo di Milano del 2015. Un incontro breve, come accade regolarmente ogni mercoledì dopo l’udienza generale. Ma ecco l’intoppoil Papa dice no. Motivazione ufficiale: “E’ stanco”.
LE PAROLE DI PADRE LOMBARDI
E’ servita infatti una dichiarazione di Federico Lombardi, portavoce vaticano, per chiarire (o quantomeno per cercare di fermare la ridda di supposizioni) circa il mancato incontro: Francesco, “dopo l’udienza generale in piazza San Pietro e il saluto ai fedeli, durato quasi tre ore, ha manifestato la sua stanchezza e quindi il desiderio di rinviare questo incontro dopo il periodo natalizio, a gennaio del prossimo anno”. Risultato: Scola torna a Milano con tutta la delegazione dell’Expo senza aver potuto incontrare il Pontefice.
QUEI NUMERI DEL CORRIERE
Maliziosamente, qualche spiffero da Oltretevere ricorda la battaglia in Conclave tra Scola e Bergoglio, con il primo sostanzialmente apparso in minoranza fin dai primissimi scrutini. L’arcivescovo di Milano, che molti quotidiani italiani (primo fra tutti il Corriere della Sera) davano ben sopra la soglia magica dei 40 voti necessari a bloccare ogni altra candidatura, constatò già poche ore dopo la chiusura della Sistina, il 12 marzo scorso, che il gruppo pronto a eleggerlo Pontefice era decisamente meno numeroso di quanto previsto dai media e (forse) da qualche importante porporato.
LE DIFFERENZE FRA BERGOGLIO E SCOLA
Tra i due, il Papa eletto e il Papa mancato, poi, non correrebbe buon sangue. Troppa distanza culturale, un modo di intendere le sfide della Chiesa diametralmente opposte. Il gesuita argentino che chiede l’uscita verso le periferie più lontane, il fine intellettuale che secondo qualche cardinale “avrebbe bisogno dell’interprete quando parla”, che ritiene ancora centrale la salvezza dell’Europa dalle grinfie del secolarismo incalzante.
IL MISTERO DEL NO
A rendere ancor più profondo il mistero, si rispolverano vecchie interviste del cardinale Jorge Mario Bergoglio in cui il primate d’Argentina assicurava di essere disponibile a ricevere chiunque. O meglio, quasi chiunque. Perché se qualcuno proprio non lo tollerava, faceva dire ai suoi collaboratori che “l’arcivescovo non si sente bene”.
04 - 12 - 2013Pietro Di Michele
http://www.formiche.net/2013/12/04/fatti-misteri-sul-mancato-bergoglio-scola/

Bergoglio stanco: salta incontro con Scola: voci di dimissioni

Non c'è stato alcun incontro in Vaticano fra papa Francesco e il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, assieme a una delegazione dell'Expo 2015, volto anche a invitare formalmente Jorge Mario Bergoglio a una visita apostolica in occasione dell'evento nel 2015. "Il Papa dopo l'udienza generale in piazza San Pietro e il saluto ai fedeli, durato quasi tre ore, ha manifestato la sua stanchezza", ha riferito il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi.
A questo punto riprendono le voci di nuove dimissioni da pontefice massimo. Dopo quelle di Benedetto XVI, potrebbero arrivare proprio quelle di Bergoglio. A riferirlo era stato proprio Affaritaliani.it. L'ipotesi infatti a prima vista potrebbe sembrare fantascientifica o clamorosa a seconda dei punti di vista. Però viene prese in considerazione da un paio di fonti illustri. In primis Guillermo Marcò, ex portavoce di Papa Francesco quando ancora era arcivescovo di Buenos Aires. "Dopo il gesto di Benedetto non sembrerebbe strano che Francesco rinunciasse, dopo aver fatto quello che pensava di dover fare e se sente che la sua forza si sta indebolendo", ha spiegato nel corso di un'intervista radiofonica.

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