Il 12 gennaio, nella Cappella Sistina, papa Bergoglio ha amministrato per la prima volta pubblicamente il Battesimo.
La notizia è rimbalzata per tutti i mezzi di informazione, com’è logico e ormai di prassi, soprattutto perché essa conteneva un’altra notizia, per il mondo laico e anche cattolico, ancora più importante dell’amministrazione del battesimo a 32 bambini.
Tutti gli organi di informazione vaticani hanno precisato che tra i battezzandi c’era anche una bambina figlia di due militari, un uomo e una donna, che invece di sposarsi col sacramento del matrimonio, e quindi davanti a Dio, si sono sposati solo davanti agli uomini, col cosiddetto “rito civile”.
Questi due “militari” avevano presentato al Papa, in piazza San Pietro, la richiesta relativa, e papa Bergoglio si è premurato di farli invitare per questa cerimonia pubblica in Vaticano.
Cosa c’è di strano?
Nulla, tenuto conto che la Chiesa ha messo al sicuro la salvezza di un’altra anima.
Sia lode a Dio.
E allora?
Allora c’è che in questi ultimi mesi si è moltiplicata la pruderia di giustificare i tanti gesti inconsulti di papa Bergoglio, adducendo soprattutto la giustificazione della “strumentalizzazione” dei “media”. Come se papa Bergoglio agisse su suggerimento dei “media”.
Le parole, i gesti, le azioni di papa Bergoglio sono tutti farina del suo sacco e se poi Tizio o Caio pensa di scriverci su un pezzo “a modo suo”, non vediamo dove stia l’anomalia.
Forse che papa Bergoglio non sa che esistono i “media” e che, del tutto coerentemente, scrivono quello che più aggrada loro e lo scrivono per sottolineare positivamente una cosa a loro gradita o per stigmatizzare una cosa a loro sgradita?
Forse che papa Bergoglio viene da un altro mondo?
E a chi avanzasse l’appunto che i mezzi di comunicazione hanno il “dovere etico” di “informare obiettivamente”, rispondiamo due cose.
Primo, che, in quanto a informare, informano e informano molto bene, informando a modo loro.
Secondo, che, in quanto a obiettivamente, chi ancora riesce a pensare che questa leggenda sia vera, che Dio lo conservi, perché l’ingenuità è un bene da conservare, fintanto che è possibile. Sempre che, nei fatti, non si sia già trasformata in colpevole complicità e in veicolo di mala educazione… degli ingenui.
In pratica, sarebbe da persone senza cervello, pensare che papa Bergoglio parla e agisce senza mettere in conto quello che diranno i “media”, sia quelli addomesticati del Vaticano e dintorni, sia, e soprattutto, quelli ostici del mondo.
Lo sa, e come! Ed è proprio perché lo sa che, da uomo navigato e da gesuita istruito, dice quello che dice e fa quello che fa.
Non intendiamo attribuire a papa Bergoglio qualità e capacità di cui non siamo a conoscenza, ma se proprio non si potrà dire che egli “usi” i mezzi di informazione, di certo si può dire che, prevedendo benissimo quello che scriveranno e come lo scriveranno, egli decide di dire così e di fare cosà perché in qualche modo passino i messaggi che vuole lanciare al mondo, al mondo laico, ma soprattutto al mondo cattolico.
Il Papa battezza 32 bambini! Che bello!
Che bello soprattutto per le mamme e i papà che hanno avuto il privilegio e il piacere e l’emozione di vedere i loro bambini <>battezzati dal Papa, in Vaticano, nella Cappella Sistina, con Michelangelo sul capo e un nugolo di prelati intorno!
Ma questo momento così bello e irripetibile, non è stato un atto privato, è stato un atto pubblico, con tanto di fotografi e di cineasti, un momento di una cerimonia che facilmente scivola sempre in spettacolo.
Certo, lo spettacolo del Battesimo. Ma uno spettacolo. Uno spettacolo che, in questo mondo fatto di immagini spettacolari, veicolerà anche l’idea della salvezza delle anime dei nuovi nati, e l’invito a tanti di fare lo stesso con i proprii figli e perfino con se stessi, ma veicolerà pure tutti gli altri messaggi contenuti nello spettacolo stesso, compresa la supposta bellezza umana e terrena della Cappella Sistina, per esempio.
E papa Bergoglio tutto questo lo sa, se non altro perché non è nato ieri, e in quanto a dimestichezza con i “media” non è poco il pelo che ha sullo stomaco.
Ergo?
Approfitta di questo evento spettacolare, predispone tutti gli scenarii, rende note le informazioni opportune e… invita in Vaticano, nella Cappella Sistina, per l’amministrazione del sacramento dell’iniziazione cristiana… una coppia che ha scelto di non andare in chiesa e di andare in municipio, di non far benedire le proprie nozze, di non presentarsi davanti a Dio, ma davanti ad un ufficiale dell’anagrafe; una coppia che però ha chiesto al Papa di battezzare la propria figlia e a cui il Papa non ha chiesto di sposarsi in chiesa.
Perché un tale pasticcio?
Perché papa Bergoglio si presta a spettacoli come questi, magari pretendendo di non essere “strumentalizzato”?
Perché papa Bergoglio vuole lanciare il messaggio che essere sposati in chiesa, davanti a Dio, è cosa del tutto equivalente all’essere sposati in municipio, davanti agli uomini.
Quello che conta è l’amooore, la tenereza, la gioia reciproca di un uomo e di una donna… e Dio, che è misericordioso e perdona tutto e non condanna nessuno, non fa caso alla quisquilia dei due che non hanno voluto rivolgersi a Lui per santificare questa loro gioia, questa loro tenereza, questo loro amooore.
E il messaggio è lanciato ed ha raggiunto tutte le parti del mondo, ha raggiunto i laici, che da oggi possono contare sull’aiuto di papa Bergoglio per tralasciare Dio; ha raggiunto i cattolici, che da oggi possono contare sull’insegnamento di papa Bergoglio per disertare la chiesa ed essere accolti in Vaticano; ha raggiunto i miscredenti, che da oggi possono contare sull’aiuto di papa Bergoglio per avere conferma che il cattolicesimo è una burla; ha raggiunto i nemici di Dio, che da oggi possono contare sull’aiuto di papa Bergoglio per portare avanti la loro battaglia di perdizione delle anime.
Missione compiuta.
Che è cosa malvagia se è stata fatta in piena coscienza e cosa cattiva, diabolica e deflagrante se è stata fatta in piena incoscienza.
Oh Dio! Nella tua infinita misericordia, abbi pietà delle nostre anime, dacci la forza di rimanere sempre fedeli ai tuoi insegnamenti, non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
La notizia è rimbalzata per tutti i mezzi di informazione, com’è logico e ormai di prassi, soprattutto perché essa conteneva un’altra notizia, per il mondo laico e anche cattolico, ancora più importante dell’amministrazione del battesimo a 32 bambini.
Tutti gli organi di informazione vaticani hanno precisato che tra i battezzandi c’era anche una bambina figlia di due militari, un uomo e una donna, che invece di sposarsi col sacramento del matrimonio, e quindi davanti a Dio, si sono sposati solo davanti agli uomini, col cosiddetto “rito civile”.
Questi due “militari” avevano presentato al Papa, in piazza San Pietro, la richiesta relativa, e papa Bergoglio si è premurato di farli invitare per questa cerimonia pubblica in Vaticano.
Cosa c’è di strano?
Nulla, tenuto conto che la Chiesa ha messo al sicuro la salvezza di un’altra anima.
Sia lode a Dio.
E allora?
Allora c’è che in questi ultimi mesi si è moltiplicata la pruderia di giustificare i tanti gesti inconsulti di papa Bergoglio, adducendo soprattutto la giustificazione della “strumentalizzazione” dei “media”. Come se papa Bergoglio agisse su suggerimento dei “media”.
Le parole, i gesti, le azioni di papa Bergoglio sono tutti farina del suo sacco e se poi Tizio o Caio pensa di scriverci su un pezzo “a modo suo”, non vediamo dove stia l’anomalia.
Forse che papa Bergoglio non sa che esistono i “media” e che, del tutto coerentemente, scrivono quello che più aggrada loro e lo scrivono per sottolineare positivamente una cosa a loro gradita o per stigmatizzare una cosa a loro sgradita?
Forse che papa Bergoglio viene da un altro mondo?
E a chi avanzasse l’appunto che i mezzi di comunicazione hanno il “dovere etico” di “informare obiettivamente”, rispondiamo due cose.
Primo, che, in quanto a informare, informano e informano molto bene, informando a modo loro.
Secondo, che, in quanto a obiettivamente, chi ancora riesce a pensare che questa leggenda sia vera, che Dio lo conservi, perché l’ingenuità è un bene da conservare, fintanto che è possibile. Sempre che, nei fatti, non si sia già trasformata in colpevole complicità e in veicolo di mala educazione… degli ingenui.
In pratica, sarebbe da persone senza cervello, pensare che papa Bergoglio parla e agisce senza mettere in conto quello che diranno i “media”, sia quelli addomesticati del Vaticano e dintorni, sia, e soprattutto, quelli ostici del mondo.
Lo sa, e come! Ed è proprio perché lo sa che, da uomo navigato e da gesuita istruito, dice quello che dice e fa quello che fa.
Non intendiamo attribuire a papa Bergoglio qualità e capacità di cui non siamo a conoscenza, ma se proprio non si potrà dire che egli “usi” i mezzi di informazione, di certo si può dire che, prevedendo benissimo quello che scriveranno e come lo scriveranno, egli decide di dire così e di fare cosà perché in qualche modo passino i messaggi che vuole lanciare al mondo, al mondo laico, ma soprattutto al mondo cattolico.
Il Papa battezza 32 bambini! Che bello!
Che bello soprattutto per le mamme e i papà che hanno avuto il privilegio e il piacere e l’emozione di vedere i loro bambini <>battezzati dal Papa, in Vaticano, nella Cappella Sistina, con Michelangelo sul capo e un nugolo di prelati intorno!
Ma questo momento così bello e irripetibile, non è stato un atto privato, è stato un atto pubblico, con tanto di fotografi e di cineasti, un momento di una cerimonia che facilmente scivola sempre in spettacolo.
Certo, lo spettacolo del Battesimo. Ma uno spettacolo. Uno spettacolo che, in questo mondo fatto di immagini spettacolari, veicolerà anche l’idea della salvezza delle anime dei nuovi nati, e l’invito a tanti di fare lo stesso con i proprii figli e perfino con se stessi, ma veicolerà pure tutti gli altri messaggi contenuti nello spettacolo stesso, compresa la supposta bellezza umana e terrena della Cappella Sistina, per esempio.
E papa Bergoglio tutto questo lo sa, se non altro perché non è nato ieri, e in quanto a dimestichezza con i “media” non è poco il pelo che ha sullo stomaco.
Ergo?
Approfitta di questo evento spettacolare, predispone tutti gli scenarii, rende note le informazioni opportune e… invita in Vaticano, nella Cappella Sistina, per l’amministrazione del sacramento dell’iniziazione cristiana… una coppia che ha scelto di non andare in chiesa e di andare in municipio, di non far benedire le proprie nozze, di non presentarsi davanti a Dio, ma davanti ad un ufficiale dell’anagrafe; una coppia che però ha chiesto al Papa di battezzare la propria figlia e a cui il Papa non ha chiesto di sposarsi in chiesa.
Perché un tale pasticcio?
Perché papa Bergoglio si presta a spettacoli come questi, magari pretendendo di non essere “strumentalizzato”?
Perché papa Bergoglio vuole lanciare il messaggio che essere sposati in chiesa, davanti a Dio, è cosa del tutto equivalente all’essere sposati in municipio, davanti agli uomini.
Quello che conta è l’amooore, la tenereza, la gioia reciproca di un uomo e di una donna… e Dio, che è misericordioso e perdona tutto e non condanna nessuno, non fa caso alla quisquilia dei due che non hanno voluto rivolgersi a Lui per santificare questa loro gioia, questa loro tenereza, questo loro amooore.
E il messaggio è lanciato ed ha raggiunto tutte le parti del mondo, ha raggiunto i laici, che da oggi possono contare sull’aiuto di papa Bergoglio per tralasciare Dio; ha raggiunto i cattolici, che da oggi possono contare sull’insegnamento di papa Bergoglio per disertare la chiesa ed essere accolti in Vaticano; ha raggiunto i miscredenti, che da oggi possono contare sull’aiuto di papa Bergoglio per avere conferma che il cattolicesimo è una burla; ha raggiunto i nemici di Dio, che da oggi possono contare sull’aiuto di papa Bergoglio per portare avanti la loro battaglia di perdizione delle anime.
Missione compiuta.
Che è cosa malvagia se è stata fatta in piena coscienza e cosa cattiva, diabolica e deflagrante se è stata fatta in piena incoscienza.
Oh Dio! Nella tua infinita misericordia, abbi pietà delle nostre anime, dacci la forza di rimanere sempre fedeli ai tuoi insegnamenti, non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
di Giacomo Devoto
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