ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 3 gennaio 2014

Niente effetto Francesco,

negli States i cattolici restano 
in recessione

Le intemerate radiofoniche contro il “Papa marxista” 
di Rush Limbaugh c’entrano poco. 
Non è neppure colpa della Evangelii Gaudium 
con le sue critiche al capitalismo sfrenato,  
che hanno convinto qualche devoto magnate
 d’oltreoceano a sospendere i finanziamenti per il restauro della cattedrale newyorchese 
di St. Patrick.
Il fatto è che cambiano i papi, ma le chiese americane rimangono poco frequentate.
Gli Stati Uniti sono in controtendenza rispetto al resto del mondo, dicono sondaggi 
e stime più o meno accurate: Francesco piace per la sua schiettezza; la sua vicinanza 
ai poveri commuove, abitare in un albergo convince. 
Eppure, oltreoceano a messa ci va solo il 39 per cento di chi si dichiara cattolico,
l’uno per cento in meno rispetto a un anno fa. 
A certificarlo, un’indagine del Pew Research Center. Non è tutto: a identificarsi come cattolico
è il 22 per cento della popolazione. Nel 2007 era il 23 per cento. 
Il risultato, spiega il centro di ricerca, è che negli Stati Uniti la popolarità del Papa non ha
prodotto alcuna ripresa cattolica.
E’ ancora troppo presto, avverte qualche esperto di trend e statistiche: bisogna far passare
del tempo e vedere quali risultati darà il cambio alla guida della conferenza episcopale locale,
da novembre guidata da mons. Joseph Kurtz. I primi passi del nuovo numero uno, però, 
non sembrano discostarsi troppo dalla linea battagliera sui princìpi non negoziabili portata 
avanti dal suo predecessore, il combattivo arcivescovo di New York, Timothy Dolan.
Insomma, a differenza dell’Italia, l’effetto Francesco non ha ancora raggiunto l’America.
Non era ancora passato un mese dall’elezione del gesuita argentino, che a Roma già si dava 
per acquisita una storica inversione di tendenza: le chiese, dopo decenni, erano 
tornate a riempirsi. Qualche parroco,incredulo, raccontava di file di persone d’ogni età 
fuori dai confessionali, in attesa di provare la “beata vergogna” di cui parlò Bergoglio 
in una delle sue omelie mattutine a Santa Marta. Non ci sono più solo le 
vecchiette a presenziare alle celebrazioni domenicali, costrette a declamare 
anche le letture, il salmo e pure la preghiera dei fedeli. Finalmente, dicevano molti parroci, 
si rivedevano tra i banchi delle chiese volti che mancavano da anni.
Un effetto che, più timidamente, si avvertiva perfino nella laica Inghilterra: “Sempre più spesso
c’è gente che ci chiede di ricordare loro come si fa a confessarsi”, raccontava al Telegraph
un parroco di Brighton. “Abbiamo dovuto tenere aperti i confessionali pure ad agosto.
Non era mai successo”, aggiungeva stupito.
di Matteo Matzuzzi
in “Il Foglio” del 3 gennaio 2014
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201401/140103matzuzzi.pdf

BERGOGLIO-APPEAL - DA QUANDO È STATO ELETTO PAPA, QUASI SEI MILIONI DI PERSONE HANNO VISITATO I MUSEI VATICANI

Un Papa che attizza i fedeli è fondamentale: nel 2014 toccherà installare la nuova illuminazione di 7mila Led, nuove misure di sicurezza per il ricambio d’aria, abbattimento degli inquinanti, controllo della temperatura e dell’umidità, in particolare per la Cappella Sistina - E se non ci sono visitatori, chi paga?... - -

Anna Serafini per ‘La Repubblica- Roma'
papa BERGOGLIOPAPA BERGOGLIO
Nell'anno in cui il cardinale Bergoglio è stato eletto pontefice (e uomo dell'anno dal
Time) «hanno varcato il portone di ingresso dei Musei Vaticani 5.459.000 persone. Abbiamo sfiorato per un soffio i cinque milioni e mezzo. L'effetto Papa Francesco si è riverberato anche nei suoi Musei».
PAPA BERGOGLIOPAPA BERGOGLIO
Per il direttore, Antonio Paolucci, il potere carismatico del ciclone argentino si è fatto sentire in Vaticano anche sul profilo artistico-culturale. I numeri dell'affluenza sono «straordinari» e «obbligano ad una considerazione fondamentale e prioritaria»: quella della «costante manutenzione e conservazione preventiva» del patrimonio contenuto all'interno delle mura leonine.
LA CAPPELLA SISTINA jpegLA CAPPELLA SISTINA JPEG
Nuova illuminazione dotata di 7mila Led, capace di mettere in risalto la maestria michelangiolesca e di ridurre l'impatto energetico del 60 per cento. Misure di sicurezza per il ricambio d'aria, l'abbattimento degli inquinanti, il controllo della temperatura e dell'umidità, in particolare per la Cappella Sistina. Saranno queste le parole d'ordine (e importanti voci di spesa) per il 2014 nel museo tra i più importanti del mondo.
ANTONIO PAOLUCCI jpegANTONIO PAOLUCCI JPEG
La tutela dei beni custoditi nei Musei Vaticani è, per Paolucci, la ricetta «per fronteggiare una pressione antropica così pesante e preoccupante». Questo anche in vista delle «Feste Pasquali e delle grandi Canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II che porteranno a Roma masse immense di cattolici da ogni parte del mondo». Ma sarà maggio il mese in cui il progetto sulla tenuta del clima «verrà collaudato, messo a regime e presentato alla comunità scientifica e alla stampa internazionale».
MUSEI VATICANIMUSEI VATICANIhttp://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/bergoglio-appeal-da-quando-stato-eletto-papa-quasi-sei-milioni-di-persone-hanno-visitato-69328.htm

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