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Nasce il nuovo superdicastero economico di Papa Francesco. Dopo mesi di consultazioni, nuovi scandali come l'arresto di monsignor Nunzio Scarano, e dopo l'ultima riunione del consiglio degli otto cardinali consiglieri (il cosiddetto "C8"), Jorge Mario Bergoglio ha creato una "nuova struttura di coordinamento per gli affari economici e amministrativi della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano":
il motu proprio firmato oggi dal Pontefice argentino, e pubblicato nel pomeriggio dall'Osservatore Romano, prevede una nuova "segreteria per l'Economia" guidata dal cardinale australiano George Pell, un nuovo "consiglio per l'economia" formato da otto tra cardinali e vescovi e sette laici, un nuovo "revisore generale".george pell
Viene formalizzato il ruolo dell'Apsa (Amministrazione per il Patrimonio della Sede apostolica) come "banca centrale del Vaticano", l'authority finanziaria (Aif) continua a svolgere il suo ruolo, nessuna menzione dello Ior (Istituto per le Opere di Religione). Esaurisce le sue funzioni il consiglio dei 15 cardinali creato da Papa Giovanni Paolo II per esaminare i bilanci vaticani.
"Fidelis dispensator et prudens...", sono le parole del Vangelo di Luca con cui inizia il provvedimento papale: "Come l'amministratore fedele e prudente ha il compito di curare attentamente quanto gli è stato affidato, così la Chiesa è consapevole della responsabilità di tutelare e gestire con attenzione i propri beni, alla luce della sua missione di evangelizzazione e con particolare premura verso i bisognosi. In special modo, la gestione dei settori economico e finanziario della Santa Sede è intimamente legata alla sua specifica missione, non solo al servizio del ministero universale del Santo Padre, ma anche in relazione al bene comune, nella prospettiva dello sviluppo integrale della persona umana". Le modifiche "consentiranno il coinvolgimento più esplicito di esperti di alto livello di esperienza in amministrazione finanziaria, pianificazione e reporting", recita un comunicato della sala stampa della Santa Sede illustrato dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Queste le novità contenute nel motu proprio del Papa: innanzitutto, "l'istituzione di una nuova Segreteria per l'Economia, che avrà autorità su tutte le attività economiche e amministrative all'interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano".
Papa Francesco con coppa e maglietta del San Lorenzo"Fidelis dispensator et prudens...", sono le parole del Vangelo di Luca con cui inizia il provvedimento papale: "Come l'amministratore fedele e prudente ha il compito di curare attentamente quanto gli è stato affidato, così la Chiesa è consapevole della responsabilità di tutelare e gestire con attenzione i propri beni, alla luce della sua missione di evangelizzazione e con particolare premura verso i bisognosi. In special modo, la gestione dei settori economico e finanziario della Santa Sede è intimamente legata alla sua specifica missione, non solo al servizio del ministero universale del Santo Padre, ma anche in relazione al bene comune, nella prospettiva dello sviluppo integrale della persona umana". Le modifiche "consentiranno il coinvolgimento più esplicito di esperti di alto livello di esperienza in amministrazione finanziaria, pianificazione e reporting", recita un comunicato della sala stampa della Santa Sede illustrato dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Queste le novità contenute nel motu proprio del Papa: innanzitutto, "l'istituzione di una nuova Segreteria per l'Economia, che avrà autorità su tutte le attività economiche e amministrative all'interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano".
Se ne deduce, anche se non vengono citate espressamente, che la potestà di questo nuovo organismo si estenderà anche su strutture come il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano o dicasteri dotati di budget significativi come la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide).
Si tratta di un vero e proprio "dicastero della Curia romana", recita il motu proprio, che "risponde direttamente al Santo Padre". La Segreteria "sarà responsabile, tra le altre cose, per la preparazione di un budget annuale per la Santa Sede e lo Stato Città del Vaticano, nonché la pianificazione finanziaria e le varie funzioni di supporto quali le risorse umane e l'approvvigionamento. La Segreteria sarà inoltre tenuta a redigere il bilancio dettagliato della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano".
La Segreteria per l'Economia, a sua volta, "metterà in opera le direttive formulate da un nuovo Consiglio per l'Economia: un Consiglio di 15 membri, composto da otto Cardinali o Vescovi, che riflette l'universalità della Chiesa, e sette esperti laici di varie nazionalità con competenze finanziarie e riconosciuta professionalità. Il Consiglio si riunirà periodicamente per valutare direttive e pratiche concrete, e preparare e analizzare i rapporti sulle attività economiche amministrative della Santa Sede".
PAPA FRANCESCO PERSONA DELL ANNO PER TIMELa Segreteria per l'Economia, a sua volta, "metterà in opera le direttive formulate da un nuovo Consiglio per l'Economia: un Consiglio di 15 membri, composto da otto Cardinali o Vescovi, che riflette l'universalità della Chiesa, e sette esperti laici di varie nazionalità con competenze finanziarie e riconosciuta professionalità. Il Consiglio si riunirà periodicamente per valutare direttive e pratiche concrete, e preparare e analizzare i rapporti sulle attività economiche amministrative della Santa Sede".
La Segreteria per l'Economia sarà presieduta da un Cardinale Prefetto, "il quale collabora con il Segretario di Stato", e avrà un Segretario Generale che "collaborerà con il Cardinale Prefetto nella gestione delle attività quotidiane". Il Papa ha già nominato il cardinale George Pell, "attuale Arcivescovo di Sydney", Australia, quale Prefetto della Segreteria per l'Economia. Anche il Consiglio per l'Economia sarà presieduto da un "cardinale coordinatore".
Le nuove disposizioni comprendono poi "la nomina di un Revisore Generale, nominato dal Santo Padre, che sarà dotato del potere di svolgere revisioni di qualsiasi agenzia o istituzione della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano". La Prefettura per gli Affari economici, guidata dal cardinale Giuseppe Versaldi, "viene ad essere in rapporto con il revisore", ha spiegato Lombardi rispondendo alle domande dei giornalisti.
Le nuove disposizioni comprendono poi "la nomina di un Revisore Generale, nominato dal Santo Padre, che sarà dotato del potere di svolgere revisioni di qualsiasi agenzia o istituzione della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano". La Prefettura per gli Affari economici, guidata dal cardinale Giuseppe Versaldi, "viene ad essere in rapporto con il revisore", ha spiegato Lombardi rispondendo alle domande dei giornalisti.
Le modifiche, ancora, "confermano il ruolo dell'Apsa come Banca Centrale del Vaticano, con tutti gli obblighi e le responsabilità delle istituzioni analoghe in tutto il mondo". E' la prima volta che l'Amministrazione per il Patrimonio della Sede apostolica - il dicastero guidato attualmente dal cardinale Domenico Calcagno, dove peraltro lavorava mons. Nunzio Scarano e dove il Papa ha nominato a settembre mons. Mauro Rivella come delegato della sezione ordinaria - viene definita ufficialmente "banca centrale" del Vaticano.
IL PAPA CON LA MISERICORDINA
L'authority finanziaria, Aif (Autorità di informazione finanziaria), guidata sino a poco tempo fa dal cardinale Attilio Nicora andato in pensione, e dal direttore, l'esperto di anti-riciclaggio René Bruelhart, "continuerà a svolgere il suo ruolo attuale e fondamentale di vigilanza prudenziale e disciplina delle attività all'interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano". Non viene citato l'Istituto per le Opere di Religione. "È stato chiesto al Prefetto della nuova Segreteria per l'Economia - conclude la nota - di iniziare il suo compito il più presto possibile" al fine di permettere al Papa la approvazione degli "statuti finali". Non è ancora chiaro se il cardinale Pell, uno degli otto cardinali del "C8", rimarrà arcivescovo di Sidney.
L'annuncio odierno "giunge in seguito alle raccomandazioni della rigorosa revisione condotta dalla Commissione Referente di Studio e di Indirizzo sull'Organizzazione della Struttura Economico - Amministrativa della Santa Sede (Cosea)", una delle due commissioni create nei mesi scorsi dal Papa sulle questioni economiche (l'altra esamina la situazione dello Ior) il cui segretario è monsignor Lucio Angel Vallejo Balda.
Tali raccomandazioni "sono state esaminate e approvate sia dal Consiglio di Cardinali istituito per consigliare il Santo Padre sulla riforma della Curia Romana", il cosiddetto "C8" che si è riunito da lunedì a mercoledì scorso, "sia dal Consiglio di 15 Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede", riunito oggi. Con la decisione odierna, la funzione di questo organismo (ne fanno parte i cardinali Meisner, Rouco Varela, Pengo, Rivera Carera, George, Fox Napier, Cipriani, Scola, Toppo, Pell, Vallini, Urosa Savino, Ricard, Odilo Scherer, Tong Hon) "ha terminato il suo compito", ha spiegato Lombardi.
- http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-72461.htm
Papa Francesco, l’ultima novità. Nasce la Segreteria per l’economia del Vaticano
Si tratta di una nuova struttura di coordinamento dotata di varie funzioni: la preparazione di un budget annuale per la Santa Sede, la pianificazione finanziaria e le varie funzioni di supporto quali le risorse umane e l'approvvigionamento. Nessun riferimento allo Ior che, come precisa il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, "non è toccato ora da questo provvedimento"
Papa Francesco istituisce un vero e proprio “ministero economico vaticano”. Dopo la terza riunione del consiglio degli otto “saggi” cardinali che aiutano Bergoglio nel governo della Chiesa universale ed elaborano la riforma della Curia romana, il Papa ha costituito una nuova struttura di coordinamento per gli affari economici e amministrativi della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano denominata “Segreteria per l’economia” che sarà guidata dal cardinale australiano George Pell, attuale arcivescovo di Sydney e membro del “consiglio degli otto saggi” di Francesco. L’annuncio arriva dopo che le due commissioni finanziarie create ad hoc da Francesco erano state ascoltate nei giorni scorsi dal “G8″ del Papa alla presenza del segretario di Stato, il neo cardinale Pietro Parolin. Una novità assoluta nella storia della Chiesa dove, nonostante gli scandali finanziari degli ultimi decenni, nessun Papa aveva mai pensato di istituire un vero e proprio dicastero economico nella Curia romana.La nuova Segreteria per l’economia voluta da Francesco avrà autorità su tutte le attività economiche e amministrative all’interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Sarà responsabile per la preparazione di un budget annuale per la Santa Sede e lo Stato Città del Vaticano, nonché per la pianificazione finanziaria e le varie funzioni di supporto quali le risorse umane e l’approvvigionamento. Il nuovo dicastero della Curia romana sarà, inoltre, tenuto a redigere il bilancio dettagliato della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. La Segreteria per l’economia metterà in opera le direttive formulate da un nuovo Consiglio per l’economia, anche questo voluto dal Papa, presieduto da un cardinale coordinatore e composto da 15 membri, 8 porporati e vescovi e 7 esperti laici di varie nazionalità con competenze finanziarie e riconosciuta professionalità. Il Consiglio si riunirà periodicamente per valutare direttive e pratiche concrete e preparare e analizzare i rapporti sulle attività economiche amministrative della Santa Sede.“Le nuove disposizioni – si legge nel comunicato della Sala Stampa vaticana – comprendono anche la nomina di un revisore generale, nominato dal Papa, che sarà dotato del potere di svolgererevisioni di qualsiasi agenzia o istituzione della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Le modifiche – precisa la nota ufficiale – confermano il ruolo dell’amministrazione del patrimoniodella Sede apostolica come Banca centrale del Vaticano, con tutti gli obblighi e le responsabilità delle istituzioni analoghe in tutto il mondo”. Da sottolineare che proprio l’ex capocontabile dell’Apsa,monsignor Nunzio Scarano, è stato il protagonista dell’ultimo scandalo finanziario vaticano. “L’autorità di informazione finanziaria – prosegue il comunicato – continuerà a svolgere il suo ruolo attuale e fondamentale di vigilanza prudenziale e disciplina delle attività all’interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”. Nessun riferimento allo Ior che, come precisa il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, “non è toccato ora da questo provvedimento”.Una decisione, quella presa da Papa Francesco, che, come spiega il comunicato vaticano, “giunge in seguito alle raccomandazioni della rigorosa revisione condotta dalla Commissione referente di studio e di indirizzo sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede”. La commissione, presieduta dall’economista maltese Joseph F. X. Zahra, ha raccomandato al “consiglio degli otto” “modifiche per semplificare e consolidare le strutture di gestione esistenti e migliorare il coordinamento e la supervisione in tutta la Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano”. La commissione ha consigliato anche “un impegno esplicito per l’adozione dei principi contabili, di gestione finanziaria generalmente accettati e anche per la procedura direndicontazione finanziaria, insieme con controlli interni avanzati, la trasparenza e il governo. Le modifiche – hanno spiegato i membri della commissione – consentiranno il coinvolgimento più esplicito di esperti di alto livello di esperienza in amministrazione finanziaria, pianificazione e reporting. Esse garantiranno una migliore utilizzazione delle risorse, migliorando il supporto disponibile per vari programmi, in particolare quelli rivolti al lavoro con i poveri e gli emarginati”.http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/24/lultima-novita-di-papa-francesco-nasce-la-segreteria-per-leconomia-del-vaticano/892432/
Chi è (e che cosa farà) il nuovo ministro delle Finanze vaticane
24 - 02 - 2014Matteo Matzuzzi
LAICI E CARDINALI NEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Il nuovo dicastero, come sottolineato dal comunicato diffuso dalla direzione della Sala stampa, “sarà responsabile per la preparazione di un budget annuale per la Santa Sede e la Città del Vaticano, nonché la pianificazione finanziaria e le varie funzioni di supporto quali le risorse umane e l’approvvigionamento”. La Segreteria, inoltre, “sarà tenuta a redigere il bilancio dettagliato della Santa Sede e della Città del Vaticano”. A formulare le direttive per la Segreteria sarà un Consiglio costituito da quindici membri, sette laici e otto tra cardinali e vescovi. I laici proverranno da vari Paesi e dovranno dimostrare “competenze finanziarie e riconosciuta professionalità”. Il Consiglio si riunirà periodicamente per valutare direttive e pratiche concrete, nonché per preparare e analizzare i rapporti sulle attività economico-amministrative della Santa Sede.
IL PREFETTO SARA’ IL CARDINALE GEORGE PELL
A guidare il dicastero sarà un prefetto, individuato da Francesco nella persona del cardinale australiano George Pell. Settantadue anni, arcivescovo di Sydney dal 2001 (nei cinque anni precedenti era stato vescovo di Melbourne), Pell è membro della consulta cardinalizia incaricata di riformare la Curia. Già quattro anni fa si parlò per lui di un approdo a Roma in qualità di prefetto della Congregazione per i vescovi. Benedetto XVI – con il quale il prelato australiano è stato in forte sintonia – gli propose l’incarico, senza successo. Pell ha già inviato una lettera ai fedeli della sua diocesi, ringraziandoli per l’affetto manifestatogli in questi anni e annunciando che si trasferirà in Vaticano a fine marzo. Accanto al prefetto ci sarà anche un segretario generale che si occuperà della gestione delle attività quotidiane, mons. Lucio Angel Vallejo Balda, attualmente segretario della Commissione per la riforma economico-amministrativa della Santa Sede e segretario della Prefettura per gli Affari economici. Presto sarà anche indivudato un revisore generale, “dotato del potere di svolgere revisioni di qualsiasi agenzia o istituzione della Santa Sede e dello stato della Città del Vaticano”.
NESSUN CAMBIAMENTO PER APSA E AIF
Il Motu proprio chiarisce anche che il ruolo dell’Apsa (finita la scorsa estate nel ciclone mediatico-giudiziario in seguito all’arresto di mons. Nunzio Scarano) rimarrà quello di Banca centrale del Vaticano, “con tutti gli obblighi e le responsabilità delle istituzioni analoghe in tutto il mondo”. Nessun cambiamento neppure per l’Autorità di Informazione finanziaria, fino allo scorso gennaio guidata dal cardinale Attilio Nicora, dimessosi per incomprensioni con il direttore generale René Bruehlart. L’Aif, si legge nel comunicato diffuso da padre Federico Lombardi, “continuerà a svolgere il suo ruolo attuale e fondamentale di vigilanza prudenziale e disciplina delle attività all’interno della Santa Sede e dello stato della Città del Vaticano”.
ANCORA IGNOTO IL DESTINO DELLO IOR
Nessuna parola, invece, in riferimeno allo Ior, l’istituto per le opere di religione attualmente guidato da Ernst Von Freyberg. Bisognerà attendere la conclusione dei lavori della speciale commissione presieduta dal cardinale Raffaele Farina.
LE PAROLE DEL PAPA
Il Papa, nel Motu proprio, spiega che “la Chiesa è consapevole della responsabilità di tutelare e gestire con attenzione i propri beni, alla luce della sua missione di evangelizzazione e con particolare premura verso i bisognosi”. In particolare, aggiunge Francesco, “la gestione dei settori economico e finanziario della Santa Sede è intimamente legata alla sua specifica missione, non solo al servizio del ministero universale del Santo Padre, ma anche in relazione al bene comune, nella prospettiva dello sviluppo integrale della persona umana”.- http://www.formiche.net/2014/02/24/il-papa-rivoluziona-il-vaticano-nasce-il-ministero-delle-finanze/
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