Siano delle persone sposate a dare consigli sul matrimonio
Una settimana di attività intensa a Roma, con nell'aria molti cambiamenti, raggiungerà il suo
culmine con la cerimonia pubblica della creazione di 19 nuovi cardinali, ecclesiastici di tendenze
riformistiche selezionati da papa Francesco per mettere la sua impronta sul Collegio cardinalizio.
Il Collegio stesso si riunirà al completo per la prima volta da quando Francesco è stato eletto un anno fa, e ci saranno discussioni e decisioni su moltissimi problemi riguardanti la futura direzione della Chiesa cattolica.
Risalta sulle altre una proposta significativa, proveniente dal Cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga,
il coordinatore del gruppo di otto cardinali consiglieri del Papa. Maradiaga ha detto in un'intervista
ad un quotidiano francese che idealmente il Pontificio Consiglio per la Famiglia dovrebbe avere a
capo una coppia di coniugi, e che dovrebbe diventare parte del Concilio per i laici, che a sua volta
assurgerebbe allo status di Congregazione.
Il Pontificio Consiglio per la Famiglia era stato inizialmente concepito per accertarsi che il pensiero
del Vaticano su matrimonio e famiglia non perdesse il contatto con la realtà. Invece, particolarmente
sotto la presidenza dell'anziano cardinale Alfonso Lopez Trujillo, è diventato una piattaforma per
una visione ultraconservatrice della sessualità. Famosa è l'occasione in cui Trujillo affermò,
contrariamente all'opinione universalmente concorde di medici e scienziati, che il virus dell'HIV
poteva passare attraverso la membrana del preservativo – e che quindi i preservativi contribuivano
alla diffusione dell'Aids.
Un presidente laico sposato o una presidenza collettiva, in particolare con una maggioranza di
membri laici e il giusto equilibrio di genere, potrebbero redimere il consiglio e renderlo nuovamente
utile. Ma non deve essere di nuovo preda di persone dalla mentalità ristretta e interessi settoriali. Il
modo cattolico di considerare il matrimonio e la famiglia deve evolvere, se deve riflettere il modo
in cui i cattolici vivono la loro vita.
Quello di cui la Chiesa non ha assolutamente bisogno è di un organismo che metta anticipatamente
dei limiti a quel cambiamento, in quanto sostenitore di principi morali o ideologici che
costituiscono più la causa del problema che la sua soluzione.
Editoriale
in “www.thetablet.co.uk” del 20 febbraio 2014 (traduzione: www.finesettimana.org)
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201402/140224editorialetablet.pdf
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