"Papa Francesco sta 'studiando' le unioni gay: vuole capire". Inizia il ritiro: in bus coi cardinali
ROMA, 9 marzo 2014 - Il cardinale di New York, Timothy Dolan, ha rivelato alla Nbc che Papa Francesco vuole studiare le unioni gay per capire come mai alcuni Stati hanno scelto di legalizzare le unioni civili delle coppie omosessuali. Ovviamente il Papa, ha precisato Dolan, non ha espresso alcun tipo di approvazione nei confronti di tali unioni, ma vuole cercare di capire, spiegarsi il fenomeno in espansione da anni.
Il Pontefice "non è arrivato e ha detto che è a favore", ha infatti evidenziato il cardinale americano, aggiungendo che ciò che Francesco ha affermato è che la Chiesa deve cercare e vedere "le ragioni" che hanno indotto alcuni stati a legalizzare le unioni civili delle coppie gay, "piuttosto che condannarle prontamente... poniamo domande sul perché questo ha fatto presa su alcune persone".
L'alto prelato ha affermato di ritenere che il matrimonio tra un uomo e una donna "non è qualcosa che riguarda solo la religione, i sacramenti" "E' anche un elemento della costruzione della società e della cultura - ha spiegato -. Pertanto, appartiene alla cultura. E se in qualche modo annacquiamo il significato sacro del matrimonio, temo che non soffra solo la Chiesa, temo che ne soffrano anche la cultura e la società".
IN BUS CON CARDINALI - Per la quaresima il Pontefice parte questo pomeriggio in autobus con 82 cardinali per un ritiro spirituale che durerà fino a venerdì 14 marzo.
Papa Francesco apre ancora all’omosessualità: vuole studiare le unioni gay
Stando a quanto rivelato dal cardinale di New York, Dolan, il Pontefice sarebbe intenzionato a studiare le unioni gay per comprendere le ragioni che hanno portato alcuni Stati a legalizzarle.
-Redazione- Non che abbia espresso un parere favorevole, ma certo la sua intenzione si configura quantomeno come rivoluzionaria. Stando quanto ha rivelato il cardinale di New York Timothy Dolan in un'intervista rilasciata all'emittente Usa Nbc, Papa Francesco vuole studiare leunioni gay, al fine di comprendere il criterio con cui alcuni Stati abbiano deciso di legalizzarle.
Il Papa “non è arrivato a dire che è a favore”, ha sottolineato però il cardinale Dolan, specificando come Bergoglio stia semplicemente cercando di indurre la Chiesa a comprendere le ragioni degli Stati "piuttosto che condannare prontamente". Ci si deve, insomma, porre "domande sul perché questo ha fatto presa su alcune persone”.
D'alta parte, il matrimonio “non è qualcosa che riguarda solo la religione, i sacramenti… è anche un elemento della costruzione della società e della cultura. Pertanto, appartiene alla cultura." "E se", ha aggiunto il prelato, "in qualche modo annacquiamo il significato sacro del matrimonio, temo che non soffra solo la Chiesa, ma anche la cultura e la società”.
ROMA – Per ora è solo un’intenzione “didattica” senza nessun tipo di “approvazione”. Ma la notizia lascia comunque riflettere: Papa Francesco vuole studiare le unioni gay, per capire come mai alcuni Stati hanno scelto di legalizzare le unioni civili delle coppie omosessuali.
A dirlo, alla emittente Usa Nbc il cardinale di New YorkTimothy Dolan. Quest’ultimo ha precisato che il Papa non ha espresso nessun tipo di approvazione nei confronti di tali unioni.
Il Papa “nonè arrivato e ha detto che è a favore”, ha precisato il cardinale Dolan, aggiungendo che ciò che Francesco ha affermato è che la Chiesa deve cercare e vedere “le ragioni” che hanno indotto alcuni stati a legalizzare le unioni civili delle coppie gay, “piuttosto che condannarle prontamente… poniamo domande sul perché questo ha fatto presa su alcune persone”.
Il cardinale ha quindi affermato di ritenere che il matrimonio tra un uomo e una donna
“non è qualcosa che riguarda solo la religione, i sacramenti… è anche un elemento della costruzione della società e della cultura. Pertanto, appartiene alla cultura. E se in qualche modo annacquiamo il significato sacro del matrimonio, temo che non soffra solo la Chiesa, temo che ne soffrano anche la cultura e la società”.
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Il Papa e i cardinali in autobus ad Ariccia per gli esercizi spirituali
CdV, 9 marzo 2014 - “La strada della fede passa anche attraverso il buio, il dubbio, e si nutre di pazienza e di attesa perseverante”. Lo ha affermatoPapa Francesco nel breve discorso prima dell’Angelus, commentando il monito biblico: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo” che accompagna un’indicazione precisa: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”. “Dobbiamo - ha spiegato Francesco ai 100 mila fedeli presenti commentando l’episodio evangelico delle tentazioni nel deserto -disfarci degli idoli, delle cose vane, e costruire la nostra vita sull’essenziale”.
“Queste parole di Gesù - ha ricordato - troveranno poi riscontro concreto nelle sue azioni. La sua assoluta fedeltà al disegno d’amore del Padre lo condurrà dopo circa tre anni alla resa dei conti finale con il ‘principe di questo mondo’, nell’ora della passione e della croce”. Ed è lì - ha concluso - che Gesù riporterà la sua vittoria definitiva, la vittoria dell’amore!”.
La Parola di Gesù nel Vangelo “ci dà forza, ci sostiene nella lotta contro la mentalità mondana che abbassa l’uomo al livello dei bisogni primari, facendogli perdere la fame di ciò che è vero, buono e bello, la fame di Dio e del suo amore”. Papa Francesco ha commentato così all’Angelus “l’episodio delle tentazioni di Gesù, quando lo Spirito Santo, sceso su di Lui dopo il battesimo nel Giordano, lo spinse ad affrontare apertamente Satana nel deserto, per quaranta giorni, prima di iniziare la sua missione pubblica”.
“Il tentatore - ha ricordato il Pontefice - cerca di distogliere Gesù dal progetto del Padre, ossia dalla via del sacrificio, dell’amore che offre se stesso in espiazione, per fargli prendere una strada facile, di successo e potenza”. “Gesù sa bene che con Satana non si può dialogare, ricordiamolo anche noi nel momento delle tentazioni. E allora il duello tra Gesù e Satana avviene a colpi di citazioni della Sacra Scrittura”, ha sottolineato Francesco rilevando che “il diavolo per distogliere Gesù dalla via della Croce, gli fa presenti le false speranze messianiche: il benessere economico, indicato dalla possibilità di trasformare le pietre in pane; lo stile spettacolare e miracolistico, con l’idea di buttarsi giù dal punto più alto del tempio di Gerusalemme e farsi salvare dagli angeli; e infine la scorciatoia del potere e del dominio, in cambio di un atto di adorazione a Satana”.
“Gesù - ha spiegato Bergoglio - respinge decisamente tutte queste tentazioni e ribadisce la ferma volontà di seguire la via stabilita dal Padre, senza alcun compromesso col peccato e con la logica del mondo”. Infatti, “nelle sue risposte a Satana ci ricorda anzitutto che ‘non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio’”. “Cari fratelli - ha suggerito Francesco ai 100 mila fedeli di piazza San Pietro - il tempo della Quaresima è occasione propizia per tutti noi per compiere un cammino di conversione, confrontandoci sinceramente con questa pagina del Vangelo. Rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo: rinunciamo a Satana e a tutte le sue opere e seduzioni, per camminare sui sentieri di Dio e giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito”.
ESERCIZI SPIRITUALI AD ARICCIA, IL PAPA CI ANDRA' IN BUS - Questo pomeriggio Papa Francesco si sposterà ad Ariccia in autobus con i cardinali e vescovi della Curia Romana, nella Casa del Divin Maestro, per gli esercizi spirituali di Quaresima. Questo spostamento vuole facilitare un maggiore raccoglimento. “Auguro a tutti - ha detto lo stesso Papa Francesco all’Angelus - che il cammino quaresimale da poco iniziato sia ricco di frutti; e domando un ricordo nella preghiera per me e per i collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo la settimana di Esercizi spirituali. Grazie”. “Buona domenica e buon pranzo. Arrivederci!”, si è poi congedato Francesco dai 100 mila fedeli presenti in piazza San Pietro.
Sono in tutto 83, compreso Papa Francesco, i partecipanti agli esercizi spirituali. Ad essi si aggiungono altre circa 30 persone, tra addetti di servizio e della sicurezza. La partenza dal Vaticano per Ariccia, in pullman, è prevista per le 16.00. Alle 18.00, dopo la sistemazione nella Casa, l’inizio degli esercizi spirituali, sul tema “La purificazione del cuore”: le meditazioni saranno proposte da mons. Angelo De Donatis, parroco della parrocchia romana di San Marco Evangelista al Campidoglio. Il ritiro si concluderà la mattina di venerdì 14 marzo. Nella settimana degli esercizi spirituali sono sospese tutte le udienze, compresa l’udienza generale di mercoledì 12 marzo.
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