Una telefonata del Papa e si riparla della Comunione ai divorziati
La notizia si è diffusa velocemente dall’Argentina, ma bisogna spiegarla con molta attenzione, perché un titolo sbagliato ha inondato i media di tutto il mondo
“Ci sono dei preti più papisti del Papa”. Una frase fatta, un detto come tanti altri. Soltanto che questa volta a pronunciarla sarebbe stato lo stesso Francesco, durante una conversazione con la sua connazionale Jakelin Lisbona. Una donna che si è sposata con un uomo divorziato. A lei Bergoglio avrebbe consigliato di prendere la Comunione, nonostante la sua situazione personale. Questo particolare poi è diventato una notizia che ha fatto il giro del mondo.
“Il Papa assicura che un divorziato non fa del male se fa la Comunione”. Questo titolo ha inondato durante le ultime ore i media dei cinque continenti. Ma si tratta di un’interpretazione sbagliata dell’informazione, perché la persona con la quale ha parlato il Pontefice non è divorziata, come si credeva originalmente.
“Non sono io la divorziata”, ha detto una delle protagoniste della storia. Lo ha fatto in un’intervista con la emittente La Red Am910 di Buenos Aires. Lisbona ha chiarito che il divorziato è suo marito, Julio Zabeta, ma lei non si è mai sposata in Chiesa. Entrambi sono uniti in matrimonio civile da diciannove anni e hanno due figlie.
“Solevamo andare a messa, non tutti i giorni. Qua, a casa, preghiamo tutte le sere, chiediamo a Dio sempre, quando uno si trova in una situazione difficile il primo a cui si chiede è Dio. Scrivere la lettera mi è venuto spontaneo. Gli ho scritto perché è argentino, ascolta le persone e credo nei miracoli”, ha raccontato.
Ha anche detto di aver cercato, l’anno scorso, di accedere nuovamente alla Comunione e il prete del luogo non solo avrebbe detto che non poteva prenderla, ma le avrebbe anche detto che lei non poteva accedere al sacramento della Confessione. “[Mi hanno spiegato che] quando tornavo a casa, tornavo a vivere nel pecato”, ha aggiunto.
Allora si è decisa e ha scritto a papa Francesco per spiegare la sua situazione. Ha spedito la lettera lo scorso mese di settembre.
“È squillato il telefono e ha risposto mio marito. Ha detto che era il padre Bergoglio. Il padre aveva chiesto di me e (mio marito) ha chiesto: ‘Da parte di chi?’ Lui ha risposto: ‘Il padre Bergoglio’. Io gli ho chiesto se era in realtà lui, il Papa, e mi ha detto di sì, che stava rispondendo alla mia lettera del mese di settembre”, ha spiegato.
Durante l’intervista radiofonica, Lisbona non ha voluto offrire molti dettagli, ma ha confermato il consiglio che le avrebbe dato Francesco: avvicinarsi alla comunione “senza problemi”. “Questo ha preso troppo spazio pubblico. Mi ha detto di andare a prendere la Comunione in un’altra parrocchia, ma ora non potrò andare da nessun’altra parte”.
Inoltre ha svelato un dettaglio curioso: il sacerdote che si sarebbe rifiutato di offrirgli la Comunione non esercita più il suo ministero. Ha chiesto la licenza per sposarsi.
Secondo la signora, papa Francesco avrebbe anche detto che “ai sta occupando dell’argomento” dei divorziati risposati, in un chiaro riferimento alle prossime due assemblee del Sinodo dei Vescovi (2014 e 2015), dedicate alla pastorale famigliare. “Ha affermato che la mia lettera gli serviva per occuparsi di questo tema”, ha aggiunto.
“E poi mi ha detto che ci sono dei preti più papisti del Papa. Mi parlava con normalità, e io cercavo di parlare con lui con il maggiore rispetto possibile. Adesso le dimensioni che ha presso questa storia mi hanno oltrepassata, sono emozionata per aver parlato con Francesco. E gli ho detto che gli avrei scritto nuovamente quando prenderò di nuovo la Comunione”, ha affermato.
Intanto, la Santa Sede non ha voluto fare alcun commento sulla autenticità della telefonata di Bergoglio a Jakelina Lisbona. Non ha neanche smentito la notizia. Ma per la Sala Stampa vaticana si tratta di una comunicazione privata del Pontefice e, pertanto, non ci sono commenti al riguardo.
ANDRÉS BELTRAMO ÁLVAREZCITTÀ DEL VATICANO
La telefonata del Papa sui divorziati risposati: odore di bufala
di Giuliano Guzzo
Manca ancora la smentita ufficiale della Santa Sede, ma non l’odore di bufala. Ci sono infatti più cose che non tornano nella notizia – che ha già fatto il giro del mondo – secondo cui Papa Francesco avrebbe (il condizionale, qui, è più che mai d’obbligo) telefonato in Argentina ad una donna divorziata risposata spiegandole che non c’è niente di male, nelle sue condizioni, a fare la comunione. «Un divorziato che prende la comunione non sta facendo nulla di male», avrebbe detto Papa Francesco. Parole – oltre che esplosive ed in netta collisione con quella Dottrina (Mc 10, 2-16), giova rammentarlo, che non è nelle possibilità neppure del Santo Padre modificare – un po’ troppo banali anche per un uomo che ama esprimersi con semplicità come Jorge Mario Bergoglio. C’è puzza di slogan, insomma. E quindi di bufala.
Anche perché, se davvero avesse pronunciato quelle parole – ma pare assai difficile -, Francesco si sarebbe messo contro, fra l’altro, un certo Karol Józef Wojtyła (1920-2005) che sarà Lui stesso, domenica, a canonizzare e che nell’esortazione apostolica Familiaris consortio (1981) motivò non con una bensì con due ragioni – la condizione dei fedeli che «non sono in grazia di Dio» e la «confusione» per tutti gli altri – la contrarietà a quell’”apertura” che, apprendiamo, sarebbe stata stabilita telefonicamente. Saremmo dunque ai limiti del ridicolo. A non convincere, infine, c’è il modo quanto meno curioso col quale il Papa si sarebbe presentato chiamando la signora – «sono padre Bergoglio» -, così diverso dai “soliti” «sono Francesco» e «sono Papa Francesco» che Sua Santità, prediligendo con ogni evidenza un approccio diretto con l’interlocutore, avrebbe già impiegato in altre chiamate.
Nulla, insomma, torna della telefonata argentina di Papa Francesco.Se non il sospetto che dietro l’eco di questa notizia vi sia il tentativo di esercitare pressioni sulla Chiesa. In ogni caso, è cosa prudente ora aspettare e vedere se – come ha già fatto in occasione di altri “scoop” arrivando a sconfessare nientemeno che Le Figaro – la Santa Sede smentirà i virgolettati o persino l’intera telefonata di cui tanto si parla, o se sarà lasciata al buon senso dei fedeli la sensazione che – lo dicevamo poc’anzi – anche se manca la smentita, l’odore di bufala si sente. Lontano un miglio.
giulianoguzzo.wordpress.com/2014/04/23/una-telefonata-troppo-strana
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