Chiesa Ultrapop. La canonizzazione e Suor Cristina
Sembrerà strano, ma davanti agli 800 mila fedeli stipati in Piazza San Pietro per la canonizzazione dei due Papi, il mio pensiero è volato a Suor Cristina Scuccia da Comiso, provincia di Ragusa. Domenica mattina, conquistata la possibilità di guardare la cerimonia dal mio divano, ho cercato di coglierne la sua portata mediatica.
Mondovisione, proiezione in 3d nei cinema, palinsesti stravolti e dirette fiume. Lacanonizzazione ha fatto il giro del mondo e la Chiesa ha giocato i suoi jolly per riaffermare fermamente la sua centralità rinnovando al tempo stesso la sua immagine. E così, davanti a ad un evento di tali proporzioni, ho pensato che di quella Chiesa, di quel mondo, fa parte anche la suorina di appena 25 anni che è riuscita a collezionare qualcosa come 50 milioni di visualizzazioni sul web.
Un fenomeno, Suor Cristina, che grazie al talent The Voice of Italy ha conquistato le copertine e i siti di tutto il mondo, che ha ricevuto complimenti da Whoopi Goldberg e Alicia Keys e che ha ispirato una parodia nello show della mitica Ellen DeGeneres. La solita intellighenzia italiana ha liquidato l'operazione come una baracconata mentre su Twitter gli haters del coach di Cristina, J-Ax, l'hanno accusata di andare avanti nella gara solo perché favorita dal suo abito e dalla curiosità che scatena.
Tipiche dinamiche e recriminazioni da talent show, direte voi, che però assumono una luce diversa nel momento in cui la protagonista non è una ragazzotta intonata e con la rasatura laterale, ma una religiosa che appartiene alla Congregazione delle Orsoline della Sacra Famiglia, che piace al pubblico ma che deve fare i conti con un format ed una popolarità improvvisa che poco hanno a che fare con la sua fede e le sue origini.
Quando sono andato a Comiso a conoscere la sua famiglia per La Vita in Diretta ho capito in un istante che il mondo dello spettacolo, le luci della ribalta e le velleità artistiche sono quanto di più distante da Suor Cristina e dalla sua formazione. Fra i suoi miti nessuna popstar o rock band. La signora Lina, la mamma, mi ha raccontato con timidezza che l'unica radio che si ascoltava in casa era Radio Maria e che la "chiamata dall'alto" è arrivata in seguito ad un musical in cui Cristina ha interpretato Rosa Roccuzzo, fondatrice delle Orsoline della Sacra Famiglia.
Chi bramava e ipotizzava dietro il clamore internazionale della "Sorella" un progetto orchestrato a tavolino resterà deluso.
Suor Cristina è una semplice servitrice di Dio ma fa parte di quella Chiesa che oggi è tornata a richiamare folle oceaniche e che con Papa Francesco si sta costruendo un'immagine più moderna e meno austera.
Una Chiesa che interagisce con le app, i social network, le celebrazioni in 3d e che, appunto, si confronta anche con il talent, consapevole che le anime si curano (e si conquistano) avvalendosi di tutti i mezzi di comunicazione a disposizione. Oggi abbiamo due nuovi Santi ma in fondo anche Suor Cristina ha fatto il suo miracolo: 50 milioni di visualizzazioni su Youtube se le possono permettere solo le grandi popstar.
Cifre che fanno di lei la testimonial nel mondo di una religiosità più pop, che trova nei gesti e nelle parole di Papa Francesco la sua piena realizzazione. Tutto ciò in attesa di sapere se a queste evoluzioni formali della Chiesa faranno seguito dei concreti e radicali cambiamenti, che i fedeli richiedono a gran voce.
Nel frattempo non possiamo far altro che guardare le performance live di Suor Cristina e supportarla nelle sfide di The Voice. Attenzione però a non far confusione, la vita eterna non si guadagna con un televoto.
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