Papa Francesco ha ricevuto negli ultimi mesi
Mons. Fellay, Superiore Generale della FSSPX
pubblicato sul sito americano Rorate Caeli
La notizia va presa col beneficio d'inventario, come tutte le notizie simili, ma il sito in questione è noto per la sua attendibiltà, tale che la pubblicazione dell'indiscrezione non può essere passata sotto silenzio.
Per di più, un'altra anticipazione era già stata pubblicata da Mons. Richard Williamson (Commenti Eleison 355 del 3 maggio 2014) , che faceva riferimento alle dichiarazioni dello stesso Mons. Fellay.
Non v'è dubbio che la notizia, presa così com'è, suscita non poche perplessità, poiché, dopo quanto pubblicato dalla Fraternità sulla canonizzazione di Giovanni Paolo II, è indubbio che questo incontro lascia perplessi e suscita non pochi interrogativi.
È stato detto che la canonizzazione di Giovanni Paolo II, e di Giovanni XXIII, equivalgono alla santificazione del Vaticano II, e se a questo si aggiunge la prossima annunciata beatificazione di Paolo VI, l'identificazione non può essere considerata opinabile. Altrettando si può dire, quindi, della scomunica a Mons. Lefebvre, a questo punto anch'essa santificata. Ma dopo questo incontro viene spontaneo considerare che esso corrisponda all'accettazione da parte di Mons. Fellay di tutte questa santificazioni, con le conseguenze relative.
Per di più, un'altra anticipazione era già stata pubblicata da Mons. Richard Williamson (Commenti Eleison 355 del 3 maggio 2014) , che faceva riferimento alle dichiarazioni dello stesso Mons. Fellay.
Non v'è dubbio che la notizia, presa così com'è, suscita non poche perplessità, poiché, dopo quanto pubblicato dalla Fraternità sulla canonizzazione di Giovanni Paolo II, è indubbio che questo incontro lascia perplessi e suscita non pochi interrogativi.
È stato detto che la canonizzazione di Giovanni Paolo II, e di Giovanni XXIII, equivalgono alla santificazione del Vaticano II, e se a questo si aggiunge la prossima annunciata beatificazione di Paolo VI, l'identificazione non può essere considerata opinabile. Altrettando si può dire, quindi, della scomunica a Mons. Lefebvre, a questo punto anch'essa santificata. Ma dopo questo incontro viene spontaneo considerare che esso corrisponda all'accettazione da parte di Mons. Fellay di tutte questa santificazioni, con le conseguenze relative.
Rorate ha appreso e può confermare in esclusiva che Mons. Bernard Fellay, Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X, è stato ricevuto qualche volta negli ultimi mesi da Papa Francesco nellaDomus Sanctae Marthae. Al fine di proteggere le nostre fonti, non possiamo indicare la data e le persone coinvolte nell’incontro, possiamo solo indicare in modo generico il periodo - se si può suddividere l’attuale pontificato in due metà, l’incontro ha avuto luogo nella seconda metà.
A corredo di questa informazione esclusiva, possiamo anche aggiungere che non si è trattato di un evento meramente fortuito – intendiamo dire che per il fatto che Sua Santità a partire dalla sua elezione risiede in Casa Santa Marta, questo fa sì che egli sia più accessibile e più disponibile di molti pontefici precedenti, così che sono stati possibili molti incontri fuori dal protocollo. Non è stato questo il caso, perché il Papa è stato prima debitamente informato e ha poi formalmente incontrato Mons. Fellay. A quanto sembra, l’incontro è stato breve e cordiale.
Le nostre fonti riferiscono di aver avuto l’impressione che Il Papa ha un vero interesse a risolvere questa situazione.
A corredo di questa informazione esclusiva, possiamo anche aggiungere che non si è trattato di un evento meramente fortuito – intendiamo dire che per il fatto che Sua Santità a partire dalla sua elezione risiede in Casa Santa Marta, questo fa sì che egli sia più accessibile e più disponibile di molti pontefici precedenti, così che sono stati possibili molti incontri fuori dal protocollo. Non è stato questo il caso, perché il Papa è stato prima debitamente informato e ha poi formalmente incontrato Mons. Fellay. A quanto sembra, l’incontro è stato breve e cordiale.
Le nostre fonti riferiscono di aver avuto l’impressione che Il Papa ha un vero interesse a risolvere questa situazione.
Il blog tradizionalista «Rorate Caeli» rivela che «tempo fa» il superiore della Fraternità San Pio X «è stato ricevuto» da Francesco a Santa Marta
Il sito web tradizionalista «Rorate Caeli» ha rivelato ieri - senza specificare fonti né circostanze - che «tempo fa» il vescovo Bernard Fellay, superiore generale della Fraternità San Pio X, «è stato ricevuto» da Papa Francesco a Santa Marta.
La notizia è stata quindi riportata ieri notte, senza aggiunta di particolari,dall'autorevole sito web «Il Sismografo», curato dal giornalista Luis Badilla.
Come si ricorderà, i rapporti tra la Fraternità lefebvriana e la Santa Sede sono fermi dal 2012, da quando cioè l'allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinale Levada, consegnò un preambolo approvato da Papa Benedetto chiedendo al gruppo tradizionalista di sottoscriverlo per arrivare alla piena comunione e alla sistemazione giuridica con la creazione di una «prelatura personale». Anche se ai vescovi della Fraternità San Pio X nel gennaio 2009 è stata tolta la scomunica, e si è portato avanti un confronto su alcuni punti dottrinali, la gerarchia e i preti lefebvriani continuano a essere irregolari. Oltre che a criticare aspramente il Concilio Vaticano II, dopo il cambio di pontificato, i responsabili della Fraternità hanno scritto e pubblicato commenti durissimi contro Papa Francesco.La notizia è stata quindi riportata ieri notte, senza aggiunta di particolari,dall'autorevole sito web «Il Sismografo», curato dal giornalista Luis Badilla.
«Rorate Caeli» scrive che per «proteggere le sue fonti» non vuole indicare la data dell'incontro, definito però «non casuale», nel senso che il Papa era informato della presenza di monsignor Fellay a Santa Marta, lasciando dunque intendere che si sia trattato di un incontro voluto, programmato e cordiale, seppur «breve».
Secondo quanto apprende Vatican Insider, l'incontro sarebbe avvenuto nelle prime settimane dell'anno 2014. Monsignor Fellay era stato invitato a cena a Santa Marta dal vescovo Guido Pozzo, segretario della Pontificia commissione «Ecclesia Dei» e dall'arcivescovo Augustin Di Noia, vicepresidente della stessa commissione. Insieme al prelato tradizionalista era presente il sacerdote francese Emmanuel De Taveau, che fin dai tempi di Lefebvre ha mantenuto aperti contatti romani.
Il Papa era seduto al suo solito tavolo nella sala da pranzo della Casa Santa Marta; Fellay, Pozzo, Di Noia e De Taveau erano a un altro tavolo. Quando Francesco si è alzato a fine cena, il superiore della Fraternità San Pio X ha fatto lo stesso ed è andato verso il Papa, inginocchiandosi per chiedere una benedizione. L'incontro è stato dunque breve, non c'è stata un'udienza, né un lungo colloquio a tu per tu. Vivere a Santa Marta permette e facilita a Papa Bergoglio questo tipo di contatti, più o meno casuali.
Con il ritorno lo scorso agosto di monsignor Pozzo all'«Ecclesia Dei», dopo una parentesi di alcuni mesi all'Elemosineria apostolica, c'era chi sperava che si potessero riannodare i fili del dialogo tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X. Alla Congregazione per la dottrina della fede c'è però anche chi spinge - dopo anni di dialoghi e dopo la mancata accettazione del preambolo dottrinale - per un nuovo atto formale contro i lefebvriani. Al momento sembra comunque prevalere la linea dell'attesa.
La cena con Di Noia e Pozzo, e la benedizione papale, è un episodio certamente emblematico dell'accoglienza di Francesco. Sarebbe però un errore attribuirgli eccessiva importanza in relazione ad eventuali sviluppi circa la posizione dei lefebvriani. Anche dopo quell'incontro e quella benedizione, siti web e organi d'informazione della Fraternità hanno continuato a sferrare attacchi durissimi contro il Papa, gli ultimi in occasione della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, celebrata il 27 aprile scorso.
Non è escluso che la rivelazione della notizia dell'incontro da parte del sito «Rorate Caeli» possa non essere gradita da monsignor Fellay. È noto che all'interno della sua Fraternità albergano tendenze diverse, alcune delle quali più radicali e anti-romane. Il prelato svizzero, secondo successore di monsignor Lefebvre, mostra un'attitudine più dialogante e aperta quando è a Roma. Ma poi tornato a Menzingen si trova a fare i conti con l'ala più radicale del suo gruppo.
ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO
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