Il gesto ecumenico di Papa Francesco, in ginocchio davanti ai non cattolici
di Luigi Accattoli
«Mi raccomando l’eloquenza dei gesti» aveva detto Francesco ai vescovi
italiani il 19 maggio: ed eccolo ieri all’Olimpico che s’inginocchia per
«ricevere» la preghiera dei cinquantamila su di lui. Qui l’eloquenza
sta nella capacità di quel gesto di dare un’evidenza plastica alla sua
costante richiesta «pregate per me».
Quello di ieri non è un gesto pacifico nella Chiesa, perché tra la folla
che pregava per lui c’erano anche i «carismatici» appartenenti a Chiese
protestanti;
così come non sarà senza risonanze polemiche l’incontro di
preghiera di domenica prossima, al quale ha chiamato i presidenti
Shimon Peres e Abu Mazen. Papa Bergoglio sa bene che i gesti non sono
eloquenti se sono innocui, ma parlano quando smuovono.
Il gesto di inchinarsi per ricevere la preghiera del popolo Francesco lo
compì al primo affaccio alla loggia di San Pietro la sera
dell’elezione. Quell’inchino è nuovo nella tradizione papale, ma non era
nuovo nella biografia di Bergoglio che già l’aveva sperimentarlo da
arcivescovo di Buenos Aires in un’occasione per la quale i
tradizionalisti l’accusarono di «apostasia», cioè di rinnegamento della
fede, dal momento che allora — come di nuovo ieri — si era inginocchiato
per ricevere la preghiera di un’assemblea composta anche da «eretici».
Era il 19 giugno 2006 e il cardinale Bergoglio partecipava a un raduno
ecumenico allo stadio Luna Park di Buenos Aires. «A un certo punto il
pastore evangelico chiese che tutti pregassero per me» racconterà il
futuro Papa a pagina 197 del volume Il Cielo e la terra che è del 2010.
Mentre tutti pregavano, dirà ancora, «la prima cosa che mi venne in
mente fu di inginocchiarmi per ricevere la preghiera e la benedizione
delle settemila persone che si trovavano lì».
Per l’accoglienza di quella «benedizione» ecumenica come — e ancora di
più — per le sue iniziative di incontri di preghiera con ebrei e
musulmani, egli era contestato in patria e forse tornerà a esserlo ora
da Papa, dopo il gesto di ieri e in vista di quello di domenica
prossima. Unire le preghiere è impresa ardua sulla terra.
Corriere 2.6.14
http://spogli.blogspot.it/2014_06_02_archive.html
Corriere 2.6.14
Monologo di Fo in tv, elogio di Papa Francesco
di Renato Franco
L’Ateo e il Papa. Il seguace di Darwin e il vicario di Cristo. Dario e
Francesco. Un connubio che sembra un ossimoro, eppure ieri sera è stato
proprio Dario Fo a lanciarsi in un elogio laico di papa Bergoglio,
vittima di «linciaggio» perché in più occasioni si è schierato contro il
mondo degli affari e del business, contro le banche e i poteri forti.
La cornice è quella dell’Arena di Verona, il quadro è popolato da
personaggi diversi, dalla pop Anastacia al dolente urlatore Cocciante,
maestra di cerimonie Antonella Clerici che conduce Arena di Verona 2014.
Lo spettacolo sta per iniziare , in diretta su Rai1. Qui Dario Fo ha
recitato un’anteprima di Papa Francesco , il suo nuovo lavoro teatrale
che verrà trasmesso sempre da Rai1 il 22 giugno (ospite anche Mika).
Fo — Intellettuale con la I maiuscola — attacca i suoi consimili:
«Alcuni spietati commenti che ho sentito fare su papa Francesco
recentemente da intellettuali con la I maiuscola mi hanno indignato
fortemente. Notate bene, è risaputo, io sono ateo, marxista, leninista e
seguace di Darwin. E ora, qui, mi trovo paradossalmente a difendere il
rappresentante massimo della Chiesa cattolica, apostolica e romana nel
mondo». Il Premio Nobel se la prende con chi accusa Bergoglio di essere
«un furbacchione» dedito al marketing per il suo modo di porsi: «Il suo
abbigliarsi quasi sciattamente con le scarpe nere e la tunica bianca,
sempre la stessa; il rifiutare il sontuoso palazzo in Vaticano che gli è
stato offerto e l’andare a vivere in una comunità di preti di rango
comune; il rifiutare la pomposa macchina di rappresentanza; l’andarsene
in giro senza scorta e invitare a tavola con sé i barboni e le
prostitute».
Fo dà la sua spiegazione del perché di tanta acredine: «Perché troppe
volte in questo primo anno egli ha preso posizione contro il mondo degli
affari e del grande business internazionale... Ecco le ragioni del
linciaggio, perché è un uomo che tenta di migliorare questo mondo». Fo
tesse le lodi del Bergoglio che dà fastidio ai politici corrotti e
sferza vescovi e cardinali tentati dalla mediocrità. Cita le parole del
Papa — «Quanto è vuoto il cielo di chi è ossessionato da se stesso» — e
le ricorda di nuovo per chiudere il suo intervento: «Quanto è sbagliato
il ripiegamento di chi vorrebbe che un triste passato divenisse il
nostro futuro».
Un monologo appassionato. Come il ricordo di sua moglie Franca Rame
sulle note di «Casta Diva» che Fo ha ascoltato commosso fino alla fine e
fino alle lacrime.
http://spogli.blogspot.it/2014_06_02_archive.html
RispondiEliminaE' davvero triste dover constatare che proprio il Papa rifiuta volontariamente di inginocchiarsi di fronte alla consacrazione, cioè di fronte a NSGC che si fa presente sotto le specie del pane : ma non ricorda più le parole "perché nel Suo nome (di Gesù) ogni ginocchio si pieghi..ecc."? Ma è in malafede, allora? come si può concludere diversamente? nemmeno arrampicandosi sugli specchi, come fanno Padre Livio, Socci, Introvigne, Tornielli e tanti altri "normalisti" (per interesse, per paura, o per cos'altro?).
Quando vuole, sa inginocchiarsi (anche per togliersi le scarpe per entrare nella moschea), quando vuole, canta a squarciagola. Come prendere esempio da lui, allora? dovremmo rinnegare decenni di nostri comportamenti, di gesti con significato profondo? Io uso ancora genuflettermi al momento di ricevere la Santa Comunione (rigorosamente in bocca), non essendoci più la balaustra (e spesso nemmeno le panche con inginocchiatoio). Sono stato catechizzato con Catechismo di San Pio X, e ne vado fiero, recito l'atto di dolore dando del Voi al Signore: non sono fissazioni sul passato, è il moderno che è stato una volontaria distruzione della Tradizione, non lo vogliono capire i preti di oggi, impossibile affrontare questi argomenti con loro, si irritano e diventano scorbutici, intrattabili (una volta mi hanno messo alla porta in malo modo). Bella mia FSSPX, che Dio ce la mantenga ! Pace e bene.