Lo strano pontificato di Papa Francesco
(parte quarta) di Alejandro Sosa Laprida
(parte quarta) di Alejandro Sosa Laprida
Ci sarebbero molte altre dichiarazioni e gesti di Francisco che potrebbero qualificarsi quanto meno come inquietanti e che si presterebbero ad una lunga disamina, dalla quale mi asterrò per brevità; ne ho scelti solo alcuni, a mo’ d’esempio, tratti da una lunga lista che sicuramente non finirà di allungarsi giorno dopo giorno a velocità vertiginosa…
1. La notte della sua elezione, Francesco si presentò come “Vescovo di Roma”, senza pronunciare la parola “Papa”. Questa procedura, reiterata dopo in varie occasioni, venne confermata dalla nuova edizione dell’“Annuario Pontificio” pubblicato a maggio.
Qualificandosi da se stesso solo col titolo di Vescovo di Roma, e non come Papa, Sommo Pontefice o Vicario di Cristo, Francesco compie un gesto inedito nella storia della Chiesa, chiaramente rivoluzionario, che mina in maniera decisa l’autorità della Sede Romana.
2. In occasione della GMG tenutasi nel luglio del 2013 a Rio de Janeiro, Francesco, in un’intervista concessa alla televisione brasiliana, dichiarò «che un bambino riceva la sua educazione da cattolici, protestanti, ortodossi o giudei, non mi interessa»; quello che mi interessa è che «venga educato e gli si dia da mangiare».
Parole così non necessitano di alcun commento; a condizione, evidentemente, di non aver perso la Fede.
3. Il 16 marzo del 2013, alla fine di un’udienza concessa ai giornalisti del mondo intero, nell’aula Paolo VI in Vaticano, Francesco diete loro una benedizione del tutto atipica: una «benedizione silenziosa, rispettando la coscienza di ognuno». Non si degnò di fare il segno della Croce sulla moltitudine dei giornalisti, né di pronunciare il santo nome delle Tre Persone Divine.
Tale falsa nozione di rispetto sta agli antipodi di ciò che ci ha insegnato Gesù:
«Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.» (Mt. 28, 18-20). Il nostro Divino Maestro ci ha detto anche: «Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.» (Mt. 10, 32-33).
Diciamolo chiaro: il «rispetto della coscienza» avanzato da Francesco per dispensarsi dall’esercitare la sua suprema autorità apostolica, manca di ogni fondamento scritturale, patristico e magisteriale. Si tratta di una nozione la cui origine risale ai “filosofi” dell’Illuminismo e che fa parte integrante dell’insegnamento impartito nelle logge massoniche.Nell’enciclica Mirari Vos (1832), Gregorio XVI afferma:
«E da questa corrottissima sorgente dell’indifferentismo scaturisce quella assurda ed erronea sentenza, o piuttosto delirio, che debbasi ammettere e garantire per ciascuno la libertà di coscienza: errore velenosissimo … non mancando chi osa vantare con impudenza sfrontata provenire da siffatta licenza alcun comodo alla Religione.»
4. Durante questa stessa udienza, Francesco disse che desiderava «una Chiesa povera per i poveri». Desiderio novatore e completamente estraneo all’insegnamento e alla pratica bi-millenarie della Chiesa:
«Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: «Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?» (Gv. 12, 3-5).
Libro scritto a quattro mani: Mons. Müller e Gustavo Gutiérrez
5. L’11 settembre, Francesco ha ricevuto in udienza privata il religioso peruviano Gustavo Gutiérrez, prete modernista, di sinistra e sovversivo, lo stesso che diede origine all’espressione “teologia della liberazione”, con un suo libro con questo titolo pubblicato nel 1971. Questo “teologo”, complice dei movimenti marxisti e terzomondisti latino americani, compromessi nella lotta armata rivoluzionaria, considera che la salvezza cristiana passa per l’emancipazione dalle schiavitù terrene: «La creazione di una società giusta e fraterna è la salvezza degli esseri umani, se per salvezza intendiamo il passaggio dal meno umano al più umano. Non si può essere cristiani oggi senza un impegno per la liberazione», cioè senza ricorrere ad una praxisstorica marxista ordinata all’emancipazione rivoluzionaria delle masse “oppresse” socialmente, in seno ad una “Chiesa popolare” che, grazie alla “coscienza di classe”, prenda partito nella lotta dei poveri contro la classe possidente e contro la gerarchia ecclesiastica.
È interessante segnalare che la settimana prima L’osservatore Romano (4 settembre 2013, pag. 4) gli aveva dedicato una pagina per segnalare la pubblicazione di un libro che egli aveva scritto insieme a Mons. Gerhard Müller, attuale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, intitolato Dalla parte dei poveri, teologia della liberazione, teologia della Chiesa.
6. Il giorno della sua elezione, prima di impartire la benedizione apostolica ai fedeli convenuti in piazza San Pietro, Francesco chiese alla folla che pregasse prima per lui perché Dio lo benedicesse. Il simbolismo del gesto è chiaro: la benedizione non procede dall’alto, attraverso il Papa che ha ricevuto la sua investitura di diritto divino e che poi la fa discendere direttamente sui fedeli, qui ci troviamo al cospetto di un gesto che evoca i principii democratici e rivoluzionarii, secondo i quali il potere emana dal popolo, unica fonte di legittimità per l’esercizio dell’autorità.
7. Nel corso della sua omelia a Santa Marta, in Vaticano, il 22 maggio 2013, Francesco ebbe a dire che il Signore salvò «tutti gli uomini» col Sangue di Cristo, che in questo modo diventano «figli di Dio, non solo i cattolici, ma tutti, anche gli atei».
Gregorio XVI, nell’enciclica Mirari Vos, citata prima, insegnava:
«L’indifferentismo… ossia quella perversa opinione che per fraudolenta opera degli increduli si dilatò in ogni parte, che cioè possa in qualunque professione di fede conseguirsi l’eterna salvezza dell’anima, se i costumi si conformino alla norma del retto e dell’onesto.»
8. Francesco organizzò una giornata di preghiera e di digiuno per la pace in Siria, cosa in sé lodevole. Disgraziatamente, questo evento fu indetto secondo lo spirito del falso ecumenismo conciliare di Nostra Aetate e di Assisi, visto che l’invito fu esteso «a tutti i cristiani delle altre confessioni, agli uomini e alle donne di ogni religione, così come ai fratelli e alle sorelle non credenti». Il che si oppone diametralmente tanto alla dottrina quanto alla pratica costante della Chiesa, fino al Vaticano II.
Ecco cosa diceva Pio XI a riguardo:
«Perciò sono soliti indire congressi, riunioni, conferenze, con largo intervento di pubblico, ai quali sono invitati promiscuamente tutti a discutere: infedeli di ogni gradazione, cristiani, e persino coloro che miseramente apostatarono da Cristo o che con ostinata pertinacia negano la divinità della sua Persona e della sua missione. Non possono certo ottenere l’approvazione dei cattolici tali tentativi fondati sulla falsa teoria che suppone buone e lodevoli tutte le religioni, in quanto tutte, sebbene in maniera diversa, manifestano e significano egualmente quel sentimento a tutti congenito per il quale ci sentiamo portati a Dio e all’ossequente riconoscimento del suo dominio. Orbene, i seguaci di siffatta teoria, non soltanto sono nell’inganno e nell’errore, ma ripudiano la vera religione depravandone il concetto e svoltano passo passo verso il naturalismo e l’ateismo; donde chiaramente consegue che quanti aderiscono ai fautori di tali teorie e tentativi si allontanano del tutto dalla religione rivelata da Dio.» (Mortalium animos, 1928).
Francesco prosegue dicendo che «la cultura del dialogo è l’unico cammino per la pace». Ebbene, questo presuppone che si abbia una concezione erronea della pace, fondata su una visione naturalista della vita e sul relativismo religioso: siamo di fronte ad un’utopia umanista e al caratteristico disconoscimento della natura umana reale, caduta e redenta dal Sangue di Cristo, redenzione che si comunica agli uomini attraverso il Suo Corpo Mistico, la Chiesa, fuori dalla quale l’umanità, individualmente o collettivamente considerata, rimane prigioniera del peccato e sottomessa all’imperio di Satana. In queste circostanze, parlare del “dialogo” come dell’«unico cammino per la pace» è una menzogna grottesca e ripugnante.Si voglia scusare la lunga citazione che mi vedo costretto a riportare per provare quello che dico:
«Quando dunque governi e popoli seguiranno negli atti loro collettivi, sia all’interno sia nei rapporti internazionali, quei dettami di coscienza che gli insegnamenti, i precetti, gli esempi di Gesù Cristo propongono ed impongono ad ogni uomo; allora soltanto potranno fidarsi gli uni degli altri, ed aver anche fede nella pacifica risoluzione delle difficoltà e controversie che, per differenza di vedute e opposizione d’interessi, possono insorgere. […] Appare, da quanto siamo venuti considerando, che la vera pace, la pace di Cristo, non può esistere se non sono ammessi i princìpi, osservate le leggi, ubbiditi i precetti di Cristo nella vita pubblica e nella privata; sicché, bene ordinata la società umana, vi possa la Chiesa esercitare il suo magistero, al quale appunto fu affidato l’insegnamento di quei princìpi, di quelle leggi, di quei precetti. Ora tutto questo si esprime con una sola parola: «il regno di Cristo». […] È dunque evidente che la vera pace di Cristo non può essere che nel regno di Cristo: «La pace di Cristo nel regno di Cristo»; ed è del pari evidente che, procurando la restaurazione del regno di Cristo, faremo il lavoro più necessario insieme e più efficace per una stabile pacificazione.» (Ubi Arcano, Pio XI, 1922).
E anche:
«Se invece gli uomini privatamente e in pubblico avranno riconosciuto la sovrana potestà di Cristo, necessariamente i segnalati benefici di giusta libertà, di tranquilla disciplina e di pacifica concordia pervaderanno l’intero consorzio umano» (Quas Primas, Pio XI, 1925).
9. In occasione della cerimonia della Lavanda dei piedi del Giovedì Santo, celebrata in un centro di detenzione per minori di Roma, tra le persone che rappresentavano i dodici Apostoli vi erano donne e musulmani, il che infrange gravemente la tradizione liturgica, che si è sempre servita di uomini battezzati, dacché le donne non sono ammesse al sacerdozio cristiano, né gli infedeli alle cerimonie liturgiche. Tranne che non si pretenda di usare il culto divino come un’occasione per promuovere il femminismo e non si cerchi di trasformare la santa liturgia in uno spazio consacrato al relativismo e all’indifferentismo religioso. Tranne che ci si industrii per convertire la Santa Messa in una volgare rappresentazione dell’umanitarismo miserabilista e demagogico, attraverso un’indegna operazione di comunicazione destinata al sistema mediatico planetario, sempre avido di ogni minimo gesto “umanista” e “progressista” di Francesco…
La Santa Cena del Signore non è stata celebrata nella Basilica di San Pietro, né nella cattedrale di San Giovanni in Laterano, in presenza del clero e dei fedeli romani e dei pellegrini venienti dal mondo intero per assistere ai riti della Settimana Santa; NO, è stata celebrata niente meno che in un carcere, luogo totalmente sconveniente per un’azione liturgica, e in presenza di una maggioranza di non cattolici, con una cerimonia riservata, inaccessibile ai fedeli… E come per caso, questo gesto insolito di rottura della tradizione liturgica ha avuto luogo il giorno in cui la Chiesa celebra solennemente l’istituzione, da parte di Nostro Signore Gesù Cristo, della Santa Eucarestia e del Sacerdozio …
Visitare i prigionieri è certo un’azione molto lodevole, visto che è un’opera di misericordia. Invece, servirsi di essa come pretesto per sminuire il culto divino celebrando la Missa in Coena Domini in un carcere, senza clero né fedeli, senza predica sull’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio cristiano da parte di Nostro Signore, invitando degli infedeli a partecipare alla cerimonia, è cosa parecchio distante da un’azione lodevole: si tratta, molto semplicemente, diun sacrilegio.
I fedeli non c’erano, ma i fotografi e la televisione sì, e le immagini hanno fatto il giro del mondo. Pare che l’operazione sia perfettamente riuscita.
10. Il 28 agosto, Francesco ha ricevuto nella Basilica di San Pietro un gruppo di 500 giovani pellegrini della diocesi di Piacenza. Alla fine del suo discorso ha detto: «E vi chiedo di pregare per me, perché questo lavoro è un lavoro “insalubre”, non fa bene…».
Ora, la missione di Pastore universale delle anime, di Vicario di Nostro Signore Gesù Cristo in terra per “pascere le pecorelle” (Gv. 21, 17) e per “confermare i suoi fratelli nella Fede” (Lc.22, 32), per Francesco non è altro che un lavoro, e per di più insalubre… Non si era mai sentito un papa esprimersi con questi termini, nei quali la volgarità e il ridicolo concorrono alla manifesta desacralizzazione del ministero petrino.
11. Come la prima lettera ufficiale di Francesco non ha avuto come destinatarii i cattolici, ma gli Ebrei di Roma, così il suo primo viaggio ufficiale ha avuto come beneficiarii persone di un’altra religione, con un trasferimento altamente simbolico ed estremamente mediatico, con aspetti manifestamente ideologici. L’8 giugno, infatti, ha deciso di recarsi a Lampedusa, in memoria degli immigrati clandestini musulmani annegati nel tentativo di raggiungere l’isola italiana dall’Africa, nel corso degli ultimi quindici anni. E questo nello stesso momento in cui l’Europa, interamente scristianizzata, constata come l’Islam diventi in modo irrefrenabile la religione preponderante, specialmente grazie all’immigrazione di massa dei musulmani provenienti dall’Africa.
Papa Francesco e Padre Spadaro
12. Nell’intervista concessa alle riviste culturali gesuite, condotta da Padre Antonio Spadaro s. j., direttore de La Civiltà Cattolica, nel mese di agosto, e pubblicata ne L’Osservatore Romanodel 21 settembre, Francesco espresse un punto di vista totalmente innovatore circa la natura della virtù teologale della Fede, affermando che il dubbio e l’incertezza dovrebbero far parte di essa, pena lo scadere nell’“arroganza”, l’incontrare un Dio che sarebbe “a nostra misura”, l’avere di Lui una visione “statica e involutiva”, il tendere in modo esagerato alla “sicurezza dottrinale”…
Ora, si potrebbe pensare che qui si tratti, come spesso accade, di un’ennesima citazione strumentale, a carattere tendenzioso, con frasi avulse dal contesto, ecco quindi le dichiarazioni incriminate:
«Sì, in questo cercare e trovare Dio in tutte le cose resta sempre una zona di incertezza.Deve esserci. Se una persona dice che ha incontrato Dio con certezza totale e non è sfiorata da un margine di incertezza, allora non va bene. […] Il rischio nel cercare e trovare Dio in tutte le cose è dunque la volontà di esplicitare troppo, di dire con certezza umana e arroganza: “Dio è qui”. Troveremmo solamente un dio a nostra misura. […]Chi oggi cerca sempre soluzioni disciplinari, chi tende in maniera esagerata alla “sicurezza” dottrinale, chi cerca ostinatamente di recuperare il passato perduto, ha una visione statica e involutiva. E in questo modo la fede diventa una ideologia tra le tante.»
Francesco ribadì la stessa idea nel suo Messaggio per la giornata mondiale delle comunicazioni sociali, del 23 gennaio 2014, nel quale ha sostenuto che
«Dialogare significa essere convinti che l’altro abbia qualcosa di buono da dire, fare spazio al suo punto di vista, alle sue proposte. Dialogare non significa rinunciare alle proprie idee e tradizioni, ma alla pretesa che siano uniche ed assolute».
Si noterà la flagrante contradictio in terminis dell’ultima frase, tale che è giocoforza constatare che con tali principii si firma, né più né meno, la sentenza di morte della Fede, naufragando nei più manifesti abissi del soggettivismo e del relativismo modernisti.13. Nella sua Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium (§§ 247-249), pubblicata il 24 novembre 2013, Francesco afferma che la Vecchia Alleanza «non è mai stata revocata», che l’attuale giudaismo talmudico, strutturato in opposizione a Cristo e alla missione evangelizzatrice della Chiesa, non deve considerarsi come «una religione estranea», né deve dirsi che gli Ebrei sono chiamati a «convertirsi al vero Dio», visto che «Crediamo insieme con loro nell’unico Dio che agisce nella storia e accogliamo con loro la comune Parola rivelata».
Disgraziatamente per Francesco, il vero cristiano sa benissimo che questi suoi insegnamenti sono falsi e che possono provenire solo dal padre della menzogna, egli infatti ha sempre appreso che «Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.» (1 Gv. 2, 23); e che «ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio.» (1 Gv. 4, 2-3).
E Francesco prosegue nelle sue affermazioni insensate, in totale rottura col magistero e con la tradizione unanime di venti secoli della Chiesa, dicendo: «Dio continua ad operare nel popolo dell’Antica Alleanza e fa nascere tesori di saggezza che scaturiscono dal suo incontro con la Parola divina. Per questo anche la Chiesa si arricchisce quando raccoglie i valori dell’Ebraismo. […] esiste una ricca complementarietà che ci permette di leggere insieme i testi della Bibbia ebraica e aiutarci vicendevolmente a sviscerare le ricchezze della Parola»
Ora, la Parola di Dio è identica al Verbo di Dio, alla seconda Persona della Santissima Trinità che «si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv. 1, 14), di cui è detto anche che «Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto» (Gv. 1, 11): i “suoi” sono gli Ebrei i quali, nella grande maggioranza, hanno rigettato Gesù Cristo, il Verbo incarnato, la Parola di Dio fatta carne.
Osare affermare, contro l’insegnamento esplicito della Sacra Scrittura, che «accogliamo con loro la comune Parola rivelata» e che «tesori di saggezza che scaturiscono dal suo incontro con la Parola divina», presuppone o un’ignoranza crassa o una malafede diabolica. In ogni caso, siamo al cospetto di un problema serio, se mi si passa l’eufemismo…
Io confesso che non posso impedirmi di chiedermi: arriverà forse il momento in cui si proibirà ai fedeli di pregare per la conversione degli Ebrei, considerandolo come un atto di “intolleranza religiosa”, “discriminatorio” e “antisemita”?
Vedremo il giorno in cui si imporrà coattivamente la nuova teologia conciliare allo scopo di permetterci di “arricchirci” accogliendo «i valori dell’Ebraismo» (di cui parla Francesco: di quello attuale, falso, talmudico e anti-cristiano)?
Saremo quindi obbligati ad adottare l’esegesi giudaica per poter «leggere insieme i testi della Bibbia» e «sviscerare le ricchezze» contenute nelle Scritture?
Fin dove ci porterà la follia scatenata dalla Nostra Aetate?
Non bisogna essere profeti per predire che, se la logica interna di questo documento rivoluzionario sarà spinta fino alla sue ultime conseguenze (e in termini umani è difficile immaginare un esito diverso), si arriverà ineluttabilmente all’apostasia generalizzata, mentre i fedeli, debitamente assuefatti in questi decenni, da lupi spietati travestiti da agnelli, a questa mutazione radicale della Fede, che è l’impostura dell’ecumenismo “giudeo-cristiano”, si troveranno pronti ad accogliere il “messia” agognato dalla Sinagoga, il quale non è altri che l’Anticristo, come ci avverte chiaramente Nostro Signore profetizzando al cospetto dei Giudei increduli del suo tempo: «Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste.» (Gv. 5, 43).
In queste parole profetiche di Nostro Signore, insieme con quelle in 2 Tessalonicesi, 2, e inApocalisse, 13, vi è la chiave interpretativa dei tempi storici nei quali ci è dato vivere.
Eugenio Scalfari - Jorge Mario Bergoglio
14. In un’intervista rilasciata al giornalista Eugenio Scalfari, il 24 settembre in Vaticano, e pubblicata il 1 ottobre sul quotidiano di sinistra La Repubblica, Francesco espresse delle dichiarazioni sconcertanti.
È bene precisare che questa intervista venne pubblicata sul sito ufficiale della Santa Sede, il che le ha conferito un rango magisteriale. Essa venne ritirata dopo un mese e mezzo, a causa delle incessanti polemiche e delle numerose proteste che aveva suscitato negli ambienti cattolici conservatori. Tuttavia, l’intervista dev’essere considerata come «affidabile nelle sue linee generali», come ha assicurato Padre Federico Lombardi, responsabile della Sala Stampa della Santa Sede. Inoltre, essa venne pubblicata integralmente dal quotidiano vaticano,L’Osservatore Romano, nell’edizione settimanale dell’8 ottobre. Senza le dette polemiche e proteste, l’intervista sarebbe ancora sul sito del Vaticano, tra i documenti ufficiali del nuovo pontificato…
Dopo averne delineato il contesto, vediamone alcuni passi: «I più gravi dei mali che affliggono il mondo in questi anni sono la disoccupazione dei giovani e la solitudine in cui vengono lasciati i vecchi».
Di fronte ad una simile affermazione, è inevitabile chiedersi:
Anche più gravi della legalizzazione della pornografia e dell’aborto, del divorzio e della contraccezione, del “matrimonio” omosessuale e dell’adozione “omoparentale”?
Più gravi dell’apostasia delle nazioni un tempo cattoliche, della scuola senza Dio, della “cultura” di massa edonista e dell’ignoranza religiosa quasi assoluta della gioventù?
E subito dopo, al giornalista che pensa che Francesco potrebbe tentare di convertirlo, egli risponde rassicurandolo e usando delle espressioni inverosimili:
«Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso. Bisogna conoscersi, ascoltarsi e far crescere la conoscenza del mondo che ci circonda. […] Mi pare d’aver già detto prima che il nostro obiettivo non è il proselitismo ma l’ascolto dei bisogni, dei desideri, delle delusioni, della disperazione, della speranza. Dobbiamo ridare speranza ai giovani, aiutare i vecchi, aprire verso il futuro, diffondere l’amore.»
Affermazioni di questo tenore potrebbero essere sottoscritte senza esitazione da un massone, da un “libero-pensatore”, da un filosofo “umanista”…
Non a caso Scalfari, riferendosi alle dichiarazioni di Francesco, ha potuto affermare che «mai prima d’ora la cattedra di San Pietro aveva dimostrato una così grande apertura nei confronti della cultura moderna e laica, una così profonda visione riguardo alla coscienza e alla sua autonomia».
Ma ecco un’altra dichiarazione bergogliana:
«Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene… E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Malecome lui li concepisce.»
Questo non è altro che puro naturalismo, relativismo morale e indifferentismo religioso! E pensare che eravamo convinti, certo un po’ ingenuamente, che il compito principale dei chierici consistesse nell’annunciare agli uomini la salvezza di Gesù Cristo!Ma torniamo serii: ogni credente mediamente istruito si accorge immediatamente che la dottrina cattolica si situa agli antipodi di queste inaudite e scandalose parole uscite dalla bocca di uno che occupa il trono di San Pietro… In esse si colgono due delle proposizioni condannate solennemente da Pio IX nel suo Syllabus de 1864:
«Le leggi dei costumi non abbisognano della sanzione divina, né è necessario che le leggi umane siano conformi al diritto di natura, o ricevano da Dio la forza di obbligare.» (n° 56).
«La scienza delle cose filosofiche e dei costumi, ed anche le leggi civili possono e debbono prescindere dall’autorità divina ed ecclesiastica.» (n° 57).
Passiamo ora all’ultima sparata di Francesco:
«E io credo in Dio. Non in un Dio cattolico, non esiste un Dio cattolico, esiste Dio. (…) Osservo dal canto mio che Dio è luce che illumina le tenebre anche se non le dissolve e una scintilla di quella luce divina è dentro ciascuno di noi. (…) [Però] La trascendenza resta perché quella luce, tutta in tutti, trascende l’universo e le specie che in quella fase lo popolano.»
Francesco fa sua la posizione teologica del suo amico e mentore, il cardinale gesuita Carlo Maria Martini, da lui citato elogiativamente due volte in questa conversazione con Scalfari, posizione che Martini, ecclesiastico progressista e massone, riconosciuto come tale dal Grande Oriente d’Italia, esprime nel suo ultimo libro pubblicato nel 2008: Conversazioni notturne a Gerusalemme. Sul rischio della fede, dove dice: «non si può rendere Dio, cattolico. Dio è al di là dei limiti e delle definizioni stabilite da noi.»Le parole costernanti di Francesco esimono da ulteriori commenti: esse corrispondono più ad una gnosi naturalista e panteista alla Teilhard de Chardin (Altro gesuita! San Ignazio di Loyola si starà rivoltando nella tomba…) che a quello che ci insegnano la Rivelazione divina e il Magistero della Chiesa sulla natura di Dio, la creazione e l’ordine soprannaturale.
15. Nel corso di un’omelia pronunciata venerdì 20 dicembre nella cappella della Casa Santa Marta, in Vaticano, Francesco diede ad intendere che la Santissima Vergine Maria avrebbe provato sentimenti di ribellione ai piedi della Croce, che sarebbe stata colta all’improvviso dalla Passione del suo divino Figlio, che avrebbe creduto che le promesse formulate dall’Arcangelo Gabriele il giorno dell’Annunciazione fossero solo menzogne e che quindi sarebbe stata ingannata. Cito le sue parole:
«Era silenziosa, ma dentro il suo cuore, quante cose diceva al Signore! “Tu, quel giorno – questo è quello che abbiamo letto – mi hai detto che sarà grande; tu mi ha detto che gli avresti dato il Trono di Davide, suo padre, che regnerà per sempre e adesso lo vedo lì!”. La Madonna era umana! E forse aveva la voglia di dire: “Bugie! Sono stata ingannata!”»
Queste parole sono semplicemente scandalose. La tradizione non ha mai attribuito a Maria sentimenti di rivolta davanti alla sua sofferenza. La sua costante disposizione fu quella assunta il giorno dell’Annunciazione: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto.» (Lc. 1, 38). La Chiesa venera Maria come Regina dei Martiri, cosa che non sarebbe possibile se Lei non avesse acconsentito a realizzare l’infinito sacrificio che le chiedeva Iddio: dare la vita al Suo divino Figlio in vista della salvazione dell’umanità decaduta; sacrificio di cui era pienamente cosciente fin dalla profezia che le aveva annunciato Simeone il giorno della Presentazione al Tempio del Bambino Gesù: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima.» (Lc. 2, 35).
Come spiega Sant’Alfonso Maria de Liguori, Dottore della Chiesa, nella sua opera Le glorie di Maria:
«Quanto più amava Gesù, tanto più la sua sofferenza si accresceva nel considerare che doveva perderlo per una morte così crudele. Quanto più si approssimava il tempo della Passione di suo Figlio, tanto più la spada del dolore, predetta da Simeone, straziava il suo cuore di madre.» (Parte seconda, Primo Dolore). E ancora «(…) Maria, che per amore nostro accettò di vederlo sacrificato alla giustizia divina dalla barbarie degli uomini. Gli spaventosi tormenti che Maria patì, tormenti che le costarono più di mille morti (…) Contempliamo per alcuni istanti l’amarezza di questa pena, che fece della Divina Madre la Regina dei Martiri, dato che il suo martirio supera quello di tutti i Martiri (…) Come la Passione di Gesù iniziò con la sua nascita, secondo San Bernardo, così Maria, in tutto simile al suo divino Figlio, subì il martirio per tutta la vita.» (Parte seconda, Discorso XI).
Nessun segno di ribellione, né di ignoranza, in Maria, ma una completa sottomissione alla volontà divina e una totale consapevolezza, nel suo atto libero e volontario di consenso all’immolazione del suo divino Figlio per la salvezza degli uomini. Come Eva fu intimamente associata alla caduta di Adamo, così Maria, nuova Eva, fu intrinsecamente associata al sacrificio redentore di Gesù, nuovo Adamo, sull’altare della Croce.
È questa la dottrina tradizionale della Santa Chiesa di Dio, in conformità con la Rivelazione divina e agli antipodi delle parole empie e blasfeme proferite da chi occupa la cattedra di San Pietro.
16. Sabato 1 giugno, Francesco ricevette José Mujica, Presidente dell’Uruguay, in una lunga udienza privata. Dopo di che, dichiarò alla stampa di sentirsi «molto felice per aver potuto discutere con un uomo saggio.» Quest’uomo “saggio”' era un membro dei Tupamaros, una delle principali organizzazioni terroristiche latino-americane degli anni ’60-‘70, la cui attività criminale era iniziata molto tempo prima del colpo di stato militare del 1973. Egli trascorse 15 anni in carcere per omicidio, sequestro di persona e terrorismo. Fu rilasciato nel 1985, “amnistiato” dal governo di Julio Sanguinetti. Mujica ha rifiutato di partecipare alla cerimonia di inaugurazione del nuovo pontificato, in forza del suo ateismo militante. Va notato che il suo governo, nell’ottobre 2010, ha approvato la legge che autorizza l’aborto; nell’aprile 2013 quella sul “matrimonio” omosessuale e sull’adozione “omo-parentale”; e nel dicembre 2013 quella sulla legalizzazione della coltivazione, della vendita e del consumo di marijuana. Che un uomo di Chiesa possa ricevere in un’udienza pubblica un simile individuo, possa farsi fotografare sorridente al suo fianco e mentre lo abbraccia, possa imbastire per la stampa un acceso elogio di lui: è cosa che supera l’immaginabile. Soprattutto se si considera che quest’“uomo di Chiesa” è né più né meno colui che agli occhi del mondo passa per il successore di San Pietro…
17. Come conseguenza di tutti questi gesti politicamente molto corretti e mediaticamenteirresistibili, Francesco è stato eletto “uomo dell’anno” dall’edizione italiana della rivista Vanity Fair. Altrettanto ha fatto la rivista statunitense Time, tre giorni dopo, dedicandogli la copertina col titolo “Il Papa del popolo”.
Sul nuovo Papa, Vanity Fair ha interpellato diverse celebrità, tutte affascinate dalla sua umiltà e dal suo carisma. Così, per esempio, il famoso cantate sodomita “Sir” Elton John dichiara che «Francesco è un miracolo di umiltà in un’epoca dominata dalla vanità. Sperò che saprà fare arrivare il suo messaggio fin alle persone più emarginate della società, penso per esempio agli omosessuali. Questo Papa sembra voler riportare la Chiesa agli antichi valori di Cristo, conducendola al tempo stesso nel XXI secolo.»
Un’altra “celebrità” di fama mondiale, il sarto pederasta tedesco Karl Lagerfeld, da parte sua ha detto che: «il nuovo papa mi piace, ha un non so che di divino, con un grande senso dell’humor», ma ha poi aggiunto di non avere bisogno «della Chiesa» e di non credere «né al peccato né all’Inferno».
Tempo dopo, a dicembre, la rivista Time lo ha eletto anch’essa “uomo dell’anno 2013”, facendo seguito allo stesso titolo attribuito al militante pro-aborto e pro-matrimonio gay, Barack Obama.
Nello stesso mese di dicembre, la nota rivista della comunità omosessuale statunitense, The Advocate, gli ha conferito anch’essa il titolo di “persona dell’anno 2013”, spiegando ai suoi lettori che le dichiarazioni di Francesco sono «le più favorevoli che un pontefice abbia mai pronunciato nei confronti dei gay e delle lesbiche» e che grazie a lui «i cattolici LGBT hanno ora fondate speranze che sia giunto il tempo propizio per cambiare».
A Francesco è stata dedicata anche la copertina della famosissima rivista pop statunitenseRolling Stone, del mese di febbraio, col titolo Pope Francis : The times they are a-changin’(Papa Francesco: I tempi stanno cambiando), che riprende il titolo della leggendaria canzone contestatrice di Bob Dylan degli anni ’60, per applicarlo all’azione di Francesco nel suo primo anno di pontificato.
Time, Vanity Fair, The Advocate, Rolling Stone: parliamo di quattro delle pubblicazioni emblematiche della cultura sovversiva, libertaria e decadente che prevale nel mondo occidentale dalla fine della seconda guerra mondiale. Esse fanno di Francesco il loro “eroe” del “progresso”, la loro “icona” del “cambiamento”, e vedono in lui l’incarnazione dell’apertura mentale verso la “modernità”, lanciandosi in lodi ditirambiche verso la sua persona.
«Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.» (Lc. 6, 26).
A niente serve negare la realtà, per difficile che sia guardarla in faccia: qui siamo al cospetto diqualcosa che non ha precedenti nella storia della Chiesa e che non può che turbare profondamente l’animo dei fedeli. In questi tempi diabolici, ove la confusione regna sovrana nella stragrande maggioranza delle anime, non deve perdersi di vista che per quanto riguarda i nostri rapporti col mondo, che «giace sotto il potere del maligno» (I Gv. 5, 19), il nostro Divino Maestro chi ha avvertiti esplicitamente: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.» (Gv. 15, 18-19).
Sono scoraggiato per vedermi obbligato in coscienza a scrivere questo. Rattristato al massimo. Stordito, a dire la verità. Come vorrei che le cose fossero diverse! Potermi fidare e lasciarmi guidare. Mi fa orrore l’opposizione all’autorità, la disputa, il conflitto: è un’attitudine aliena alla mia natura. Ogni giorno imploro il Signore perché voglia abbreviare questo stato di cose così doloroso, umanamente insopportabile. Ma nell’attesa che Egli si degni di intervenire, trovo impossibile rimanere in silenzio. Anche se vorrei farlo. Più di quanto si possa immaginare. Ma sinceramente non posso: mi vergognerei di me stesso.
L’ora è grave. La confusione impera. Il male è radicato. Stare zitti significa diventare complici. Ciò che è giuoco è vitale: si tratta né più né meno che di conservare la Fede. E di continuare a professarla pubblicamente. All’interno della Chiesa e fuori da essa. Essere testimonii della Verità di fronte ai nostri contemporanei, in preda all’errore e alla menzogna divenuta sistema.Istituzionalizzati. Occorre rendere testimonianza «in ogni occasione opportuna e non opportuna», ci esorta San Paolo (II Tm. 4, 2). Come si sa, testimone, in greco, si dice martire. Questa è la nostra situazione. Forse in senso letterale non è così nei nostri paesi, ma lo è spesso quasi dovunque in senso figurato.
Saluto tutti fraternamente nel Signore. Voglia Egli illuminare il nostro cammino terreno con la sua chiarezza divina, e guidare i nostri passi verso la gloria del suo Regno venturo.
Maràn athà – Vieni, Signore Gesù! (Ap. 22, 20).
2 febbraio 2014 – Solennità della Presentazione del Bambino Gesù al Tempio e della Purificazione della Santissima Vergine Maria(fine)
L'articolo, in spagnolo, è stato pubblicato su diversi siti cattolici dell'America Latina,
in occasione del primo anno di pontificato di papa Bergoglio, col titolo
EL EXTRAÑO PONTIFICADO DEL PAPA FRANCISCOtra i tanti si può consultare
Amor de la Verdad
in occasione del primo anno di pontificato di papa Bergoglio, col titolo
EL EXTRAÑO PONTIFICADO DEL PAPA FRANCISCOtra i tanti si può consultare
Amor de la Verdad
Presentazione dell'Autore
Nota dell'Autore del 27 aprile 2014
Parte prima
Parte seconda
Parte terza
Parte quarta
Nota dell'Autore del 27 aprile 2014
Parte prima
Parte seconda
Parte terza
Parte quarta
Oggi ricorre un anno dall’elezione del cardinale Bergoglio al sommo pontificato. Anno insolito comunque lo si guardi e che sembra sia durato un’eternità, considerando le innumerevoli parole e i fatti di chiaro segno rivoluzionario che Francesco ha continuato a manifestare senza sosta a partire da quell’inaudito “buona sera” di mercoledì 13 marzo 2013, pronunciato dalla loggia di San Pietro; saluto profano altamente simbolico, che col trascorrere del tempo ha resistito a mala pena alla frenesia e alla vertigine bergogliane. Azione incessante e parole irrefrenabili, fragorose e confuse, simili al torrente che giunge alla cascata, assorbito dalla forza del vuoto che lo risucchia irresistibilmente, in un vortice in cui nulla può percepirsi con nitidezza, né sfuggire alla caduta mortale che lo dissolve tutto. Le sue dubbie iniziative meriterebbero degli ampi studii teologici, condotti dalla penna valente ed erudita di qualche ferrato apologeta, che forse la Divina Provvidenza nella sua infinita misericordia si degnerà di inviarci, per illuminare le nostre intelligenze in letargo con i suoi brillanti insegnamenti. In attesa che ciò accada, mi permetto di pubblicare questo modesto articolo, nel quale ho tentato di supplire alla carenza di talento con un lavoro serio e minuzioso, e di compensare una magra scienza con l’amore incondizionato e senza riserve per la verità oltraggiata.
(13 marzo 2014).
(torna su)
Dalla pubblicazione di questo articolo, la mia posizione rispetto a Francesco è cambiata, e il motivo è il seguente: Nostro Signore pregò per la fede di Pietro e gli attribuì la missione di confermare i suoi fratelli: «Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli» (Lc. 22, 31-32).
Pio IX cita queste parole di Nostro Signore nella Costituzione dogmaticaPastor del concilio Vaticano I, del 18 giugno 1870: «Lo Spirito Santo infatti, non è stato promesso ai successori di Pietro per rivelare, con la sua ispirazione, una nuova dottrina, ma per custodire con scrupolo e per far conoscere con fedeltà, con la sua assistenza, la rivelazione trasmessa dagli Apostoli, cioè il deposito della fede. Fu proprio questa dottrina apostolica che tutti i venerabili Padri abbracciarono e i santi Dottori ortodossi venerarono e seguirono, ben sapendo che questa Sede di San Pietro si mantiene sempre immune da ogni errore in forza della divina promessa fatta dal Signore, nostro Salvatore, al Principe dei suoi discepoli: "Io ho pregato per te, perché non venga meno la tua fede, e tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli". Questo indefettibile carisma di verità e di fede fu dunque divinamente conferito a Pietro e ai suoi successori in questa Cattedra, perché esercitassero il loro eccelso ufficio per la salvezza di tutti, perché l’intero gregge di Cristo, distolto dai velenosi pascoli dell’errore, si alimentasse con il cibo della celeste dottrina e perché, dopo aver eliminato ciò che porta allo scisma, tutta la Chiesa si mantenesse una e, appoggiata sul suo fondamento, resistesse incrollabile contro le porte dell’inferno.»
In considerazione di questa dottrina di fede cattolica, insegnata da Nostro Signore nella Sacra Scrittura e dal magistero solenne e infallibile della Chiesa, mi risulta impossibile, d'ora in poi, vedere in Francesco il vero Successore di San Pietro, il Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana, il Vicario di Nostro Signore Gesù Cristo in terra. Ben al contrario, ritengo che si tratti di un eretico, di un empio e di un apostata, di un acerrimo nemico di Dio, della Sua Santa Chiesa e della salvezza delle anime. Tuttavia ho deciso di non modificare il presente articolo, perché credo che, dopo aver espresso questo indispensabile chiarimento, esso conserva in pieno la sua utilità al fine di illustrare la radicale eterodossia e la notoria empietà che caratterizzano i discorsi e le azioni di Jorge Mario Bergoglio, attuale usurpatore del Trono di San Pietro, eletto il 13 marzo 2013 anti-papa della Chiesa conciliare del Vaticano II. Infine, mi vedo obbligato in coscienza ad affermare pubblicamente che, per conservare la fede cattolica, è necessario stare lontani da questo falso profeta, che con le sue dottrine eretiche e i suoi atti scandalosi e sacrileghi conduce i cattolici in maniera inesorabile all’apostasia.
I
Messaggio del Santo Padre Francesco ai musulmani nel mondo intero per la fine del Ramadan ('Id al-Fitr)
La Porte Latine - Message du pape François pour la fin du Ramadan - Dialogue avec l'Islam: notre cri d'alarme - Abbé de Cacqueray
La Porte Latine - Lettre ouverte au Pape François au sujet de son message aux musulmans pour la fin du Ramadan, abbé Pagès - 30 août 2013
La Porte Latine - Lettre ouverte à Sa Sainteté le Pape François au sujet de l'Islam dans Evangelii Gaudium, abbé Guy Pagès - 17 décembre 2013
Medias-Presse - L’exhortation apostolique Evangelii Gaudium du Pape François et l’Islam
Rome Reports - Francis to refugees: Christian or Muslim, the faith your parents instilled in you will help you move on
Medias-Presse - Pape François: le Coran pour avancer
YouTube - Nouvelle hérésie du pape François
Vatican Insider - Pope invites Christian and Muslim refugees to share each others suffering and faith
La Porte Latine - Le pape François invite les musulmans à lire le coran afin de fortifier leur "foi" - 20 janvier 2014
S. S. Pio XI - Enciclica Mortalium Animos
Chiesa Espresso - Islam e cristianesimo. Dove il dialogo inciampa
Chiesa Espresso - Islam et christianisme. Là où le dialogue bute
Chiesa Espresso - Islam y cristianismo. Donde trastabilla el diálogo
Chiesa Espresso - Islam and Christianity. Where Dialogue Stumbles
La Porte Latine - Un cardinal peut-il prononcer la profession de foi de l’Islam ? - Les aveux télévisés de Mgr Barbarin
La Porte Latine - Don de Cacqueray - Polieucto ad Assisi
La Porte Latine - Abbé de Cacqueray - Polyeucte à Assise
La Porte Latine - Don Celier - D'Assise à Istanbul - 03 janvier 2007
La Porte Latine - Mons. Lefebvre - Sermon de Pâques 1986 - Le scandale d'Assise
Fraternità Sacerdotale San Pio X - Dall'ecumenismo all'apostasia silenziosa
Discorso di Giovanni Paolo II alla moschea Omeyyade di Damasco - 6 maggio 2001
Concilio Vaticano II - Nostra Aetate - Dichiarazione sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane
Antenna 3 - Papa Francisco - Encuentro con refugiados en Roma - El papa Francisco: "Soy un hombre cualquiera y tengo sufrimientos"
Vatican Insider - Papa Francisco: cristianos y musulmanes pueden compartir los sufrimientos y la fe
El Comercio - Papa Francisco: 'Soy un hombre cualquiera y tengo sufrimientos'
In exspectatione - Lo cortés que quita lo valiente
Religión Digital - Cardenal Tauran: "La diversidad religiosa es una riqueza, no una amenaza"
Tradition in action - Card. Tauran pays homage to a Hindu idol
Contre-info - Vatican II, cinquante après.
Don Celier - Cardinal Yves Congar: une nomination symbolique
II
Comunità ebraica di Roma - Lettera di Papa Francesco al Capo Rabbino Di Segni
Messaggio di Papa Francesco per la Pasqua ebraica - 25 marzo 2013
Zenit - Télégramme de l'évêque de Rome pour la Pâque juive
Zenit - Pâque juive: voeux du pape François
B'nai B'rith (Argentina) - El Papa Francisco con líderes judíos
Diocèse de Paris - Jean-Paul II - Allocution du Pape à la Synagogue de Rome – 13 avril 1986
Visita alla Sinagoga di Roma - Parole del Santo Padre Benedetto XVI - 17 gennaio 2010
Avec l'Immaculée - François veut renforcer le dialogue avec les Juifs
Don Curzio Nitoglia - Le déicide - la responsabilite des Juifs dans la mort de Notre-Seigneur Jesus-Christ, selon les Peres de l'Eglise
Tradition in action - Bird’s Eye View of the News
Tradition in action - The Carmelites in Israel: Traditional Habits, Progressivist Doctrine
Zenit - De la prière pour le peuple juif le Vendredi saint : repères historiques
Jewish news one - Los judíos argentinos celebran Janucá
Vivificat - Pope Francis a brother to Argentinian Jews
Iton Gadol - Bergoglio destacó los lazos que unen Janucá con la Navidad al encabezar un oficio religioso en una sinagoga
Agencia Judia de Noticias - Francisco saludó a un centenar de dirigentes comunitarios por Rosh Hashaná 5774
Stat Veritas - La gran preocupación de Francisco
Radio Cristiandad - ¿Un rabino dice que le pide fuerza sl Papa y que no afloje? ¿Y desde cuándo son así las cosas?
http://santateresitadelnjesus.blogspot.com.ar/
Católicos alerta - Para los ingenuos: Ratzinger ecumenista
Le monde juif - Le pape François souhaite “Shana Tova” aux Juifs du monde entier
Zenit - Le pape François reçoit le Congrès juif mondial
Zenit - El cardenal Bergoglio en una sinagoga por el Año Nuevo judío
Aíca antigua - Discurso de del cardenal Jorge Mario Bergoglio, arzobispo de Buenos Aires, en la Sinagoga Bnei Tikvá Slijot
Apic - Un rabbin ami du pape François au Vatican
Telam - El Papa recibió a dirigentes de la comunidad judía argentina
Aica - La Universidad Católica Argentina otorgó el doctorado honoris causa al rabino Abraham Skorka
Espolon - "El cardenal" Bergoglio (ahora "Papa" Francis) rinde Honores al Pro-Homosexual rabino judío que se burla de Cristo y ataca a la Iglesia Católica
Católicos alerta - Rabino ofende a la Iglesia en la llamada “Pontificia” Universidad “Católica”
Católicos alerta - Inédita celebración entre Francisco y un rabino
Vaticano católico - Lo que Francisco realmente cree
Agencia Judia de Noticias - Francisco/Pio XII. Apoyo del rabino Skorka y la DAIA a decisión del Papa en investigar a Pío XII
Agencia Judia de Noticias - Papa Francisco: una foto con rabinos que conmueve al mundo
Revista Criterio - Bergoglio como rabino
Reporte Global - Bergoglio, mi rabino
Iton Gadol - El primer rabino argentino en llegar el Vaticano
III
Incontro con la classe dirigente del Brasile - Discorso del Santo Padre Francesco - Rio de Janeiro - Sabato, 27 luglio 2013
La Vie - L'appel du pape aux élites du Brésil : humilité, dialogue et responsabilité
Aciprensa - Discurso del Papa Francisco en encuentro con clase dirigente de Brasil
Don Christian Bouchacourt - El Rey rechazado
S. S. Gregorio XVI - Enciclica Mirari Vos
S. S. Pio IX - Enciclica Quanta Cura
S. S. Pio IX - Syllabus
S. S. Leone XIII - Enciclica Immortale Dei
S. S. Leone XIII - Enciclica Libertas
San Pio X - Enciclica Vehementer Nos
San Pio X - Enciclica Notre Charge Apostolique
S. S. Pio XI - Enciclica Ubi Arcano Dei Consilio
S. S. Pio XI - Enciclica Quas Primas
S. S. Pio XII - Discorso ai giuristi cattolici italiani
Novus Ordo Watch - What You Need To Know About the Man who Claims to be the Pope
La Porte Latine - “La bonté du pape Jean ?”
La Porte Latine - Mons. Tissier de Mallerais - Liberté religieuse
IV
Le Monde - “Si une personne est gay, qui serais-je pour la juger ?”
Euro News - Le pape François: “qui suis-je pour juger une personne gay?”
El Mundo - Papa Francisco: “¿Quién soy yo para juzgar a un gay?”
L'Express - Pape François: “Si une personne est gay et cherche le Seigneur, qui suis-je pour la juger?”
Le voix du monde - Le pape François sur l'homosexualité: «Qui suis-je pour juger?»
Conferenza stampa del Santo Padre Francesco durante il volo di ritorno da Rio de Janeiro - 28 luglio 2013
Revue Etudes - Interview du pape François aux revues culturelles jésuites Réalisée par le P. Antonio Spadaro, sj
Intervista di padre Antonio Spadaro a papa Francesco 21 settembre 2013
Le Huffington Post - Le pape François se livre sur l'homosexualité, le divorce et l'avortement dans une interview
Chiesa Espresso - La svolta di Francesco
Razón y fe - Entrevista al papa Francisco
Le nouvel observateur - L’Eglise « obsédée » par l’IVG et les gays : deux façons de lire le pape François
Antena 3 - El Papa Francisco apoyó en Argentina las uniones civiles para parejas homosexuales
France Info - Le pape François s'ouvre aux gays et aux femmes... mais pas trop
New Ways Ministry - Pope Francis’ Words Swayed Illinois Lawmakers to Support Marriage Equality
Catholic Family News - Special Report: The Martini Pope
Renew America - Vatican hires world's leading pro-homosexual corporations as advisors
Amor de la Verdad - Carta abierta a Francisco de Randy Engel
Amor de la Verdad - Francisco contrata firmas pro-homo
Católicos alerta - Bendijo a gays y lesbianas
Amor de la Verdad - Impactantes videos bergoglianos
Aciprensa - Pontificia universidad católica de jesuitas organiza evento pro gay en Colombia
Aciprensa - Ciclo Rosa en la Javeriana: En mi casa no permito que se hable contra mi familia, dice Obispo
Juan Fernando Mejía Mosquera - Comunicado del rector de la Pontificia Universidad Javeriana la Comunidad Educativa
Aciprensa - Sacerdote jesuita promotor del aborto defiende Ciclo Rosa de la Javeriana
Stat Veritas - Rafael Velasco, rector de la Universidad Católica de Córdoba: “Estoy por la comunión para gays y el sacerdocio femenino”
La Vanguardia - Un cardenal italiano rompe un tabú y da la comunión a un transexual
Dos Manzanas - Don Andrea Gallo, sacerdote italiano: “la homosexualidad es un don de Dios”
Radio Cristiandad - El coreografo de la JMJ 2013: Flyportada de revistas pornográficas gay - Un punto más para eò acto desacralizador
Diario Pregon De La Plata - Los enemigos de Cristo, invitados por la Iglesia a… ¿“catequizar”?
Panorama Católico Internacional - Bergoglio: la traición que no cesa
Radio Cristiandad - UNICEF y el cardenal primado Bergoglio, juntos con… Zaffaroni
Radio Cristiandad - ¡Que Bergoglio se retracte públicamente! – Esperá sentado
The Advocate - The Advocate's Person of the Year: Pope Francis
Cabildo - Bergoglio desenmascarado
Cabildo - Recen por mí - A propósito del Nuevo Pontificado
V
Grande Oriente d'Italia - Il Gran Maestro Raffi: Con Papa Francesco nulla sarà più come prima
Grande Oriente d' Italia democratico - …saluta il nuovo Papa Francesco e gli chiede di emendare se stesso, prima di Santa Romana Chiesa
Grande Oriente d'Italia - Scomparsa card. Tonini: Gran Maestro Raffi, piango l'amico e l'uomo del dialogo con tutti
B'nai B'rith France - Le B'nai B'rith France félicite chaleureusement le cardinal argentin Jorge Mario Bergoglio pour son élection
B'nai B'rith Argentina - B'nai B'rith presente en la asunción del Papa Francisco
B'nai B'rith Argentina - B'nai B'rith Argentina saluda a Francisco I
Yves Daoudal - François et le B’nai B’rith
Zenit - Le rabbin Rosen entrevoit un “approfondissement des relations”
Democratie Royal - B’nai B’rith : déclaration
Stat Veritas - B’Nai B’rith saluda “a su amigo” el Papa Francisco
Radio Cristiandad - ¡Masones judios sí asistarán a la “instalación” del Papa Francisco!
Stat Veritas - Comunicado de la Masonería argentina
Diario Pregon De La Plata - La masoneria argentina celebra la designación de Bergoglio como Papa
Radio Cristiandad - La masoneria le iscribe a Francisco: pensamos come usted…
El Cruzado - Las Felicitaciones de los Masones a Bergoglio
Nacionalismo Católico San Juan Bautista - El Papa Bergolgio, el ideal masónico y el desdén por los mártires y las causas de Cristo
Impulso Baires - Por intermedio de un comunicado la Gran Logia de la Masoneria Argentina saludó la designación del nuevo Papa Francisco I
Actualidad Masonica - El Papa Francisco y los masones
Radio Cristiandad - Bergoglio miembro honorario del masonico Rotary Club
Rotary Club Buenos Aires - El Papa Argentino
Rotary Activities - Francisco I recibio un premio por el Rotary Club de Buenos Aires por su labor.
In diebus illis - Carta Pastoral colectiva sobre el Rotary Club
Núcleo de la Lealtad - Contra el Rotary Club
Un évêque s'est levé! -Le Rotary, l'Eglise Catholique et -Francois
Le Forum Catholique - Rotary pontifical
Tradition in action - Italian Freemasonry officially supports Pope Bergoglio
Página Católica - La Masonería expectante con Francisco
Radio Cristiandad - Recomendaciones masónicas a Bergoglio
Radio Cristiandad - La masonería lora la muerte del cardenal Tonini y elogia a Francisco
Radio Cristiandad - La masonería italiana se goza en Bergoglio
Chemin d'Amour vers le Père - Enseignements pontificaux sur la Franc-Maçonnerie
Texto completo de Humanum Genus - Spagnolo
Testo completo di Humanum Genus - Italiano
Avec l'Immaculée - Jean-Paul II était-il franc-maçon?
Avec l'Immaculée - Le pape est-il victime (2)? Jean XXIII : « bon pape Jean » ou franc-maçon?
1
Benedizione Apostolica "Urbi et Orbi" - 13 marzo 2013
Le Point - Pape François: "En se disant notre évêque, il nous dit son programme !"
La Vie - Le pape François officiellement présenté comme "évêque de Rome"
2
Tradiciõn Digital - No le importa la educación católica, sino “que les quiten el hambre”
3
Zenit - Bénédiction "silencieuse" du pape François
Riposte Catholique - Bénédiction atypique du pape François aux journalistes
4
La Depeche - Vatican. Le pape François veut une Église pauvre pour les pauvres
Le Monde - Pape François : "je voudrais une Eglise pauvre, pour les pauvres"
La Porte Latine - Pauvreté du pape et pauvreté du culte
Tradition in action - The miserablist revolution of Pope Bergoglio
Contrepoints - Le Pape François veut une Église pauvre!
Syllabus - Iglesia pobre para los pobres
5
Le Monde - Pour la première fois, le Vatican reçoit M. Gutierrez, théologien de la libération
Paroissiens progressiste - Le pape invite le théologien de la libération Gustavo Gutierrez
La Croix - Le P. Gustavo Gutiérrez, « père » de la théologie de la libération, reçu par le pape François
ABC - El Papa recibe a Gustavo Gutiérrez, uno de los padres de la teología de la liberación
Encyclopaedia universalis - Gutiérrez Gustavo (1928- )
Croire - Qu'est-ce que la théologie de la libération?
Le Monde - des religions - Qui sont les théologiens de la libération?
Aciprensa - Los errores de la Teología Marxista de la Liberación
Tradition in action - Archbishop Muller co-authors a book with Gustavo Gutierrez
6
Zenit - Premier mots du pape François
RTL.BE - François Ier, nouveau pape: il a demandé à la foule de prier pour lui
Bénediction Apostolique “Urbi et orbi” - Premier salut du Pape François - Mercredi 13 mars 2013
7
Zenit - Le bien, un devoir pour tous
Benoit et moi - Les homélies informelles de François
Giorgio Bongiovanni - La giusta testimonianza di Papa Francesco
Stand up for the Truth! - Pope Francis: All go to Heaven, even atheists
Indipendent - Pope Francis assures atheists: You don’t have to believe in God to go to heaven
Protestante Digital - Francisco: Cristo nos ha redimido a todos, ateos incluidos
Información - Los ateos tambien se pueden salvar
La Republica - El papa Francisco defiende a los ateos y llama a erradicar la intolerancia
8
Libération - Syrie: le Pape lance une journée de jeune et de priere dans le monde
La Croix - Syrie: le pape lance une journée de jeûne et de prière dans le monde
Angelus - Piazza San Pietro - Domenica, 1° settembre 2013
Avec l'Immaculée - L'abbé Rostand : la collusion avec le modernisme
Les Éditions du Cerf - L'Esprit d'Assise
Religiõn en Libertad - Francisco recibirá a líderes de diversas religiones para hablar sobre la paz
AICA - 400 líderes religiosos firmaron el “Llamado de paz-Roma 2013"
Communauté de Sant'Egidio - “Le courage de l’espérance” – Rencontre internationale pour la paix dans l’esprit d’Assise à Rome
Rencontre des Religions pour la paix - Les rencontres Internationales interreligieuses
Communauté de Sant'Egidio - Lisbonne - XIIIe Rencontre Internationale Hommes et Religions
S. S. Pio XI - Enciclica Ubi Arcano Dei Consilio
Católicos alerta - Para los ingenuos: Ratzinger ecumenista
Tradiciõn Digital - El Cardenal Bergoglio se arrodilló para recibir la “bendición” de herejes
Una Vox - L'ecumenismo incredibile del cardinale Bergoglio
Tradition in action - Argentine Cardinal kneels to receive Protestant 'Blessing'
9
La Croix - Le pape François lave les pieds de jeunes prisonniers lors de la messe du jeudi saint
Omelia del Santo Padre Francesco - Istituto Penale per Minori di "Casal del Marmo" in Roma - Giovedì Santo, 28 marzo 2013
Caena Domini - 28 marzo 2013 - Foto
La Nacion - Francisco: "Lavar los pies significa decir yo estoy a tu servicio"
La Jornada - En el ritual del lavado de pies llama el Papa a sacerdotes a "servir a los pobres"
E. S. M. - Pape François choisit la prison pour le Jeudi Saint ... Relativisme dans l'Église?
10
Tradiciõn Digital - Bergoglio en estado puro: “este trabajo es insalubre, no hace bien…”
Vatican Insider - El Papa a los jóvenes: «Hagan lío y vayan contracorriente»
Radio Vaticana - El Papa a los jóvenes de la diócesis italiana de Piacenza-Bobbio
11
Le Point - À Lampedusa, le "J'accuse" du pape François
Le Monde - A Lampedusa, le pape François condamne la "globalisation de l’indifférence"
Omelia del Santo Padre Francesco - Lampedusa - Lunedì, 8 luglio 2013
El Mundo - '¿Quién es responsable de la sangre de estos hermanos y hermanas?'
12
Intervista de La Civiltà Cattolica a Papa Francesco - formato pdf
Vatican.va - Intervista a Papa Francesco - Antonio Spadaro
Revue Etudes - Interview du pape François - aux revues culturelles jésuites
Razón y fe - Entrevista de La Civiltà Cattolica al Papa Francisco
America Magazine - The exclusive interview with Pope Francis
La Revue Item - La barque de Pierre… cap sur les récifs!
7 sur 7 - Même le pape connaît des incertitudes dans sa foi
Radio Notre Dame - Le Saint-Père appelle à une "communication au service d'une authentique culture de la rencontre"
News.Va - La communication au service d’une authentique culture de la rencontre
Zenit - Communication : la révolution copernicienne du pape François - Message pour la Journée mondiale des communications sociales
La Gaceta - “Internet es un don de Dios”, aseguró Francisco
El Nacional - Francisco pide calma y un poco de ternura al mundo digital
Vatican.va - Messaggio del Santo Padre Francesco per la XLVIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali - Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro - Domenica, 1 giugno 2014
13
Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium del Santo Padre Francesco
La Porte Latine - Evangelii gaudium - Dolor fidelium, « La joie de l'Evangile », la douleur des fidèles, abbé Schmidberger - 16 déc. 2013
Una Vox - Evangelii gaudium - Dolor fidelium - «La gioia del Vangelo» - Il dolore dei fedeli di Don Schmidberger
Panorama Católico Internacional - Breve síntesis de un largo documento
Nacionalismo Católico San Juan Bautista - Evangelii Gaudium, el sincretismo y el Nuevo Orden Mundial
Tradiciõn Digital - Empacho Ecuménico
Radio Cristiandad - El sincretismo de la Comunidad Sant'Egidio (con la complacencia de Francisco)
TM News - Rabbini argentini in Vaticano: pranzo kosher e canti per il Papa
Avec l'Immaculée - François veut renforcer le dialogue avec les Juifs
Le Déicide - Par M. l'abbé Curzio Nitoglia
Novus Ordo Watch - Antipope Francis - "Apostolic Exhortation" Evangelii Gaudium
Harvesting the Fruit of Vatican II - How do you solve a problem like Francesco?
Catholic Family News - Pope Francis and the Old Covenant
National Catholic Register - Pope Francis: Breaking New Ground in Jewish-Catholics Relations
Revista Criterio - Bergoglio como rabino
Reporte Global - Bergoglio, mi rabino
Página Católica - Rabino Bergman: ¿Profeta del Concilio?
Apostolado Eucaristico - ¿Papa o Antipapa?
Stat Veritas - Apoyo del rabino Skorka y la DAIA a decisión del Papa en investigar a Pío XII
Wanderer Revisited - ¿Qué hacemos con Francisco?
Radio Cristiandad - Rabino Sergio Bergman: El elogio a Bergoglio sin igual
14La Repubblica - Le Pape à Scalfari :"Ainsi je changerai l'Église"
La Repubblica - Francesco a Scalfari: Così cambierò la Chiesa
Le Huffington Post - Le Pape François se livre dans un entretien à la Repubblica
Chiesa.Espresso - Le virage de François
La Revue Item - Martini pape. Le rêve devenu réalité
Radio Vaticana - Le Pape François, sa vision de l'Eglise et du monde
Chiesa.Espresso - Dio non è cattolico, parola di cardinale
DICI - Revue de presse : Remous romains
Católicos Alerta - Francisco y los Ratzingerianos, una popularidad que se desmorona
Una Vox - Pietro De Marco, Un messaggio allo stato liquido
Sagrada Tradición - De Marco sobre el Papa Francisco: "En conciencia tengo que romper con el coro..."
Espolon - El odio a lo católico
Tradición y Acción - ¿Hacia dónde va la Iglesia?
Espolon - Las abominaciones del Vati 2 con Jorge Bergoglio el mas cruel embaucador de esta nueva religión
In exspectatione - ...y ablava come serpiente...
Cougar Puma - Francisco está desnudo
Chiesa.Espresso - La svolta di Francesco
In exspectatione - Este Papa no nos gusta
In exspectatione - Tiempo e Historia como objetos de agravio
In exspectatione - Unos abren los ojos, otros los blindan
Golias News - Hommage au cardinal Martini
Radio Vaticana - Un an après sa mort, le cardinal Martini célébré
Il Foglio - La sposa infedele
Radio Spada - Jorge Mario: l'incompreso
Avec l'Immaculée - Révélations du Grand Orient d'Italie
Liberius.net - Teilhard l'apostat
Non Possumus - Nueva entrevista de Francisco
Religión Digital - Entrevista del Papa con Scalfari
Zenit - Entrevista del papa Francisco al director de 'La Repubblica'
Zenit - Rencontre extraordinaire du pape François et d'Eugenio Scalfari
Zenit - Entretien avec Eugenio Scalfari: mise au point sur le genre littéraire
Quidlibet - 9/11 for the Magisterium: The Francis Interviews
Harvesting the Fruit of Vatican II - A rudderless ship
Chiesa.Espresso - Le encicliche hanno un nuovo formato: l'intervista
Católicos Alerta - Un 11 de septiembre para el Magisterio: las entrevistas de Francisco
Médias Presse Info - L’étrange entretien entre le Pape François et Eugenio Scalfari et ses suites
15Radio Vaticana - Il Papa: il mistero del nostro incontro con Dio si comprende in un silenzio che non cerca pubblicità
Gloria.tv - Papa Francesco: "Maria sotto la Croce ha pensato: Dio è un bugiardo! Sono stata ingannata!"
News.Va - «Le silence préserve le mystère de notre rencontre avec Dieu»
News.Va - Il Papa: il mistero del nostro incontro con Dio si comprende in un silenzio che non cerca pubblicità
News.Va - El silencio dejó crecer el misterio en la esperanza, el Papa el viernes en Santa Marta
News.Va - Mystery doesn't seek publicity
Agera Contra - Bergoglione: “Maria sotto la Croce pensò: Dio è bugiardo, mi ha ingannata!”
Catholic Family News - Pope Francis’ Protestant Meditation on Our Lady
Avec l'Immaculée - 2ème mise à jour de l'article : Avant que cela ne disparaisse... nouveaux dérapages de François
Messa in latino - Bugie! Sono stata ingannata!
16Infobae - Francisco elogió a Mujica: “Es un hombre sabio”
Plúblico.es - Uruguay aprueba la ley de matrimonio homosexual
Montevideo COMM - Concepción de la ley
Diario Popular - Mujica no fue a la asunción del Papa porque es ateo
Radio Vaticana - Le pape reçoit chaleureusement le président uruguayen
Taringa - Pepe Mujica, El guerrillero que no conocías
Agora Vox - Jose Mujica avec le Pape François
Le Salon Beige - Avortement, dénaturation du mariage, PMA et cannabis : pour détruire la famille
La Gente - José Mujica: de la guerrilla a la carrera por la presidencia uruguaya
De Avanzada - José Mujica, el primer presidente abiertamente ateo de América Latina
Sepa Más - José Mujica firma la ley que legaliza la marihuana en Uruguay
17VanityFair.it - Vanity Fair elegge Papa Francesco «uomo dell'anno»
The Huffington Post - Pope Francis Named Man Of The Year By Vanity Fair Italia
CNS News - Elton John: Pope Francis is a 'Miracle of Humility'
Radio Notre Dame - Pour Vanity Fair, le pape François est «l’homme de l’année»
Obsession - Le pape François est "l'homme de l'année" pour Vanity Fair Italie
Le Point - Les people votent pour le pape François
Direct Matin - Le pape François élu "l'homme de l'année" par Vanity Fair Italie
Zenit - "Le pape du peuple", couverture de Time Magazine
Pure People - Karl Lagerfeld : Fan du pape, "divin" et "doté d'un grand sens de l'humour"
La Montagne - Un pape descendu de son trône
Time - Pope Francis, The Choice
The Guardian - Why even atheists should be praying for Pope Francis
Católicos Alerta - Importante revista gay nombra a Francisberg personaje del año
Página Católica - ¡Sólo esto nos faltaba!
Católicos Alerta - “Super Papa” y portada de una revista rokera con antecedentes satánicosLe Huffington Post - Comment le pape François, élu "personne de l'année" 2013, a dépoussiéré l'image de l'Eglise
La Croix - Le pape François fait la couverture de Rolling StoneLe Huffington Post - Le pape François en une du magazine Rolling Stone (c'est une premièrepour un pape)
Rolling Stone Culture - Pope Francis: The Times They Are A-Changin'Rolling Stone Culture - Pope Francis' Gentle Revolution: Inside Rolling Stone's New Issue
ABC - El Papa Francisco, portada de «Rolling Stone»
El Mundo - Para The Guardian, el Papa Francisco “es el nuevo héroe de la izquierda”
L'Express - Le pape François "personnalité de l'année" pour un magazine homosexuel américain
Ecce Christianus - Francisco hombre del año para la comunidad homosexual
The Advocate - The Advocate's Person of the Year: Pope FrancisThe Huffington Post - The Advocate Names Pope Francis 'Person Of The Year:' LGBT Magazine Recognizes Pontiff
Mail Online - U.S. gay magazine names Pope Francis 'person of the year' for famously saying he would not 'judge' homosexuals
CBS News - Prominent gay rights magazine honors Pope Francis on his birthdayThe Huffington Post - Pope Francis' New Yorker Cover Is Just Heavenly
The New Yorker - Who Am I to Judge?
The New Yorker - The Top Ten Gay-Rights Heroes of 2013
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Nota dell'Autore del 27 aprile 2014
Parte prima
Parte seconda
Parte terza
Parte quarta- Detti e fatti diversi
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