ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 28 luglio 2014

Quando si scherza bisogna essere seri:

Enzo Bianchi consultore al Pontificio consiglio per l’Unità dei Cristiani di padre Ariel S. Levi di Gualdo

zznzbncEnzo Bianchi consultore al Pontificio Consiglio per L’Unità dei Cristiani [quiqui,qui]. Così è stato stabilito, è cosa seria e sulle nomine pontificie non si discutere, perché non si deve farlo. Semmai ci si può scherzare sopra, ma accettandole sempre come scelte del Sommo Pontefice, o di chi per lui.
Il Marchese del Grillo diceva: «Quando si scherza bisogna essere seri» [qui]. E con questa serietà, oserei dire impeccabile, mi sono domandato: a quando Vito Mancuso consultore alla Congregazione per la Dottrina della Fede e Obi-WanKenobi [qui] al Culto Divino e alla Disciplina dei Sacramenti?
E perché non incaricare il Clan dei Casalesi al Pontificio Consiglio per gli Affari Economici della Santa Sede e Marco Pannella per la cura dei giardini vaticani, affinché nel giro di tre mesi possano straripare delle splendide foglie di marijuana al punto da scendere come verde edera decorativa lungo le pietre delle mura leonine? Il tutto sempre parlando scherzosamente sul serio, che ciò sia ben chiaro.
Un posto a Dario Fo al Pontificio Consiglio per la cultura, glielo vogliamo negare? E perché non coinvolgere anche Lady Gaga, si pensi al bene che potrebbe fare alla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Ci sarebbero poi  Elthon John e Gianna Nannini che non starebbero male al Pontificio Consiglio per la Famiglia. Né si dimentichi il contributo prezioso che la Signora Barbara Eleonora Ciccone, in arte Madonna, potrebbe dare presso la commissione di studi sul fenomeno di Medjugorie.
Quale salto di qualità farebbe la Sala Stampa della Santa Sede se fosse pensionato padre Federico Lombardi in un monastero di certosini e incaricato al suo posto Roberto Benigni? Ed i ragazzi dello Zoo di 105 messi a dirigere la Radio Vaticana, non farebbero forse furore? E siccome un tocco di sanguigna follia iberica non guasta mai, perché non nominare Pedro Almodovar consultore al Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali?
Infine ci sarebbe il comandate Francesco Schettino, che dopo l’affondamento della nave Concordia è rimasto senza impiego: perché non nominarlo responsabile dei viaggi apostolici del Santo Padre, oggi che la barca di Pietro sfiora, più che gli scogli dell’Isola del Giglio, l’iceberg del Titanic?
Insomma, ce ne sarebbe di gente da sistemare, ma da qualcuno bisognava cominciare, si è scelto così di cominciare da un’anteprima d’avanspettacolo di tutto rispetto: Enzo Bianchi.
Il mio confratello Antonio Livi, insigne teologo e filosofo metafisico, nel corso degli ultimi anni ha avuto modo di occuparsi più volte del fenomeno Enzo Bianchi [quiqui]. In miei scritti e commenti ho avuto modo anch’io di sollevare perplessità sulla “teologia” e sulla “ecclesiologia” del Bianchi e sul suo “ecumenismo” spinto spesso oltre i limiti della cattolica ortodossia, ed entrambi abbiamo pagato a caro prezzo le nostre legittime critiche, in questa Chiesa sempre più collegiale, libera, democratica e, soprattutto: aperta al dialogo … con tutto ciò che non è cattolico!
Ho disapprovato più volte l’agire di certi vescovi che di fronte alla immane desolazione di molti seminari semivuoti e di non pochi loro seminaristi che giungono alla sacra ordinazione senza conoscere bene, non dico la teologia di base, ma il Catechismo della Chiesa Cattolica, si ostinano a chiamare il Bianchi a pontificare nelle case di formazione per futuri sacerdoti, od a mandarli a fare esperienze esotiche nella sua comunità catto-protestante di Bose, mentre farebbero meglio a mandarli ad Amsterdam, perché sarebbe molto più istruttivo sul piano della sfida pastorale.
In nessuno dei miei scritti mi sono mai permesso di attaccare l’uomo Enzo Bianchi, che giudico persona amabile e meritevole di rispetto, né mai oserei giudicare la sua coscienza, che solo Dio può conoscere nel profondo e quindi giudicare. Ritengo però di beneficiare di quella libertà dei figli di Dio che mi consente di poter dire in coscienza – ed attendo ancora di essere smentito – che Enzo Bianchi è un cattivo maestro e un falso profeta, perché questo è ciò che emerge da suoi scritti, articoli e conferenze, rendendolo parecchio nocivo se diffuso e presentato come modello di pensiero “cattolico” ed “ecclesiale” in studi teologici e in case di formazione per sacerdoti e religiosi.
Per questo ritengo inutile scrivere un ennesimo articolo: lo ha già fatto il teologo Antonio Livi in modo ineccepibile e magistrale, mi limito solo a fare mia la sua analisi ed a raccomandarla in lettura a tutti quanti voi.
“BIANCHI COME SCALFARI: USA IL PAPA PER I SUOI FINI” – di Antonio Livi   [qui].

– di padre Ariel S. Levi di Gualdo


Redazione

6 commenti:

  1. HORRESCO ! IL FALSO ED ERETICO BIANCHI COSULTORE DELLA SUPREMA SEDE APOSTOLICA ! AUTODEMOLIZIONE DELLA CHIESA E RIFORMA DELLE RIFORME DELLE RIFORME ! BASTA ! MORTAIO ALZO ZERO CONTRO GLI AGGIORNATORI. QUI SOLITUDINEM FACIUNT, ET PACEM APPELLANT ! NON PRAEVALEBUNT ! LIBERA ME DOMINE DE MORTE AETERNA, IN DIE ILLA TREMENDA !!!

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  2. Il sacerdote che ha scritto l'articolo qui sopra scrive:

    Enzo Bianchi consultore al Pontificio Consiglio per L’Unità dei Cristiani Così è stato stabilito, è cosa seria e sulle nomine pontificie non si discutere, perché non si deve farlo. Semmai ci si può scherzare sopra, ma accettandole sempre come scelte del Sommo Pontefice, o di chi per lui.

    Domanda:

    Che forse una simile " nomina" si deve considerare al pari del Dogma che non si deve discutere? Spero per lui che il sacerdote abbia voluto scherzare anche su questo...

    Inoltre penso che la Chiesa non abbia bisogno di scherzare e nemmeno di "scherzi da prete" come in questo caso ma di cominciare a prenedere sul serio le parole di S. Tommaso che ho "rubato" stamane dal sito Chiesa e Post Concilio.

    “Sopportare con troppa pazienza le ingiurie fatte a Dio è cosa empia”

    (S. Tommaso, S. Th., I-II, q. 136, a. 4, ad 3um).

    Questa "nomina" ne rappresenta una delle tante inferte alla Chiesa cattolica Apostolica Romana, da 60 anni a questa parte.

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  3. don Ariel ha ironicamente e volutamente prospettato uno scenario assurdo! ma la realtà ha superato la fantasia!l'ecumenismo non è cosa buona anche se ad occuparsene fosse il papa..pardon il vescovo di roma....il Signore ci soccorrerà!

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  4. La mia domanda era un'altra e ben più seria.

    Legga bene quel che ha scritto il sacerdote seppur come dice lei "ironicamente"

    * sulle nomine pontificie non si discutere, perché non si deve farlo. Semmai ci si può scherzare sopra, ma accettandole sempre come scelte del Sommo Pontefice, o di chi per lui. *

    Con ciò CHIEDO nuovamente, le nomine pontificie sono DOGMI che non si possono e non si devono discutere ma solo accettare, come ha scritto il sacerdote in questione, ben sapendo che quell'essere che è stato nominato è pure in odore di eresia?

    Vogliamo scherzare su cose drammaticamente serie?

    “Sopportare con troppa pazienza le ingiurie fatte a Dio è cosa empia”

    (S. Tommaso, S. Th., I-II, q. 136, a. 4, ad 3um).


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  5. ha ragione .....su le cose di Dio non si scherza!ma che propone ? andiamo dal papa a dirgli che veramente questa nomina non sa da farsi?andare dai pentecostali..farsi benedire da chiunque....usare il naso rosso da pagliaccio..ma il papa non è il Dolce Cristo in terra? Perchè si ostina a fare il contrario di quello che il Signore ha comandato?tu sei Pietro....e invece vuole le decisioni collegiali!referendum (chissà con quale criterio hanno inviato i questionari....a cattolici adulti indubbiamente...ma le risposte sembrano più di atei che non credono di dover un giorno rendere conto a Dio )invece di insegnare la strada della salvezza... quindi si ha ragione c è poco da ridere rischiamo la vita eterna con questo omologarsi al mondo........non ci resta che pregare Dio!

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  6. Tutto ciò è veramente diabolico...

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