Il vero miracolo di Medjugorje.

Medjugorje: un miracolo da 11 miliardi

Premetto, per onestà, che non sono, pur essendo cattolico, un estimatore di Medjugorje e delle pseudo -apparizioni giornaliere della "Gospa", anzi, ho molte riserve in proposito avendo studiato il caso per quasi trent'anni, ma non è certo questa la sede per riproporre tutti i miei dubbi.

Tuttavia, questo mio giudizio non incide assolutamente sul rispetto per la fede dei pellegrini, che in questo luogo hanno trovato chi la fede, chi la salute e chi il bisogno di pregare. Cose bellissime che vanno sempre e comunque rispettate anche se, ripeto, non credo assolutamente in una apparizione ultrafanica di Maria e se c'è un miracolo è nel fiume di soldi che sono passati per questo luogo, si parla, come vedremo, di ben 11 miliardi in trent'anni.

Questa cifra è stata elaborata da un giovane laureando, Vencel Culjak, discutendo la tesi “Il fenomeno Medjugorje come brand mondiale e destinazione top del turismo della fede”, presso la Facoltà di Scienze sociali dell’Università “Hercegovina”, con sede proprio nella zona delle apparizioni.
Non siamo esperti di dati statistici, né tanto meno di ricerche di mercato, ma per l'eco che ha avuto questa tesi e per come è stata commentata pensiamo sia interessante commentarla.
L'analisi di Culjak parte dal 1981 l'anno delle prime apparizioni fino allo scorso anno, nel 2013, con un calcolo abbastanza complicato prendendo il numero dei pellegrini, le nazioni di provenienza, il loro potere d’acquisto accludendo le spese di viaggio e alloggio e, con questi dati alla mano, ha stabilito una cifra di 2,85 miliardi di euro negli ultimi trentadue anni.
Apparizioni che hanno portato nelle casse della locale Chiesa cattolica, nonostante quest'ultima abbia condannato in più occasioni di queste apparizioni, 290 milioni di euro, escludendo le donazioni dei fedeli. Una presenza fin'ora di ben 21 milioni i fedeli stranieri giunti nel corso degli ultimi decenni a Medjugorje su ventotto totali, per i quali, sempre secondo le stime di Culjak, le spese di viaggio assommerebbero a 8,5 miliardi di euro.
Cifre importanti che avrebbero prodotto i già citati 11 miliardi generati nel piccolo paese dell'Erzegovina e che portano Medjugorje ad essere tra le prime mete mondiale del turismo religioso.
Una risorsa eccellente per la Federazione croato-musulmana di Bosnia, almeno così sembrerebbe, ma le cose non stanno proprio così.
La maggior parte di quei 2,8 miliardi di euro circolati a Medjugorje, quasi 90 milioni spesi ogni anno nelle strutture ricettive locali, alberghi, pensioni e bed breakfast, non sono andati nelle casse dello Stato, anzi, sempre secondo i calcoli della tesi di laurea, quasi il 70% delle entrate non è stato registrato perché molte tra le strutture ricettive e i negozi non hanno la licenza o lavorano in nero e, dunque, neanche un marco bosniaco, la moneta locale, per le tasse.
Non solo, ma dei 600mila euro che dovrebbero arrivare ogni anno dalla tassa di soggiorno ne sono stati introitati poco meno di 40mila.
Ora, però, sembra che le cose stiano cambiando: il sindaco, Ivo Jerkic, sta attuando una serie di norme che dovrebbero portare alle casse statali una buona fetta degli introiti.
Auguri, al primo cittadino, ma intanto il guadagno regresso è perso per sempre e 11 miliardi non sono certo una cifra da poco, specie per una nazione come la Bosnia.
Per loro fortuna il flusso dei pellegrini prosegue e questo sinceramente vista la situazione è, nonostante tutto, il vero miracolo di Medjugorje.

di Antonello Cannarozzo -

http://www.italiani.net/costume-e-societa/societa-cat/1239-medjugorje-un-miracolo-da-11-miliardi.html