Rivoluzione nella Chiesa in immagini
Foto della settimana
L'eredità di un vescovo conciliare
Vescovo Matthew Clark di Rochester, New York, ha avuto una carriera di grande successo. Era vescovo di quella città importanti per 33 anni e si ritirò a settembre 2012, all'età di 75 prescritta Possiamo supporre, quindi, che il Vaticano lo considerava un vescovo in regola. In questa pagina, si vede, al di sopra , una foto della Messa, ha detto il 15 ottobre 2012, in ringraziamento per i suoi molti anni come capo della Diocesi.Possiamo notare Clark sullo sfondo a destra . Il suo gusto per le donne in abiti rivelatori / provocatorio è confermata nella foto qui sotto prima fila , dove si vede una donna che balla in abiti trasparenti, consentendo la sua biancheria intima intimo per essere visualizzato. Si è esibita per la sua messa il 16 settembre, 2012. In seconda fila è una foto di una Messa per una cerimonia della Confermazione detto nel 2012. Anche qui vediamo vestiti trasparenti indossati dai ballerini una coreografia stravagante. Interza fila , abbiamo vedere Clark concelebrare una messa con un prete per gli studenti di Rochester nel 2007. Una volta che questo diventa il modello normale per un conciliare Vescovo, abbiamo una giustificazione del Suor Lucia avvertimento trasmesso al p Augustin Fuentes nel 1957 quando disse cattolici devono più aspettare per i sacerdoti, Vescovi e le autorità a Roma per prendere l'iniziativa di fare ciò che ha chiesto la Madonna.
http://www.traditioninaction.org/RevolutionPhotos/A605-Clark.htm
http://radiospada.org/2014/12/un-vescovo-anormale/
Un Vescovo 'anormale'
Articolo originale pubblicato, a firma di J. M. De Prada, su ABC.es; traduzione, con adattamenti, a cura di Ilaria Pisa.
Il rapporto annuale
2014 della fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre ha incluso Juan
Antonio Reig Plà, Vescovo di Alcalá de Henares (Spagna), tra le persone
perseguitate a motivo della loro fede cattolica. Il rapporto,
che comprende gli eventi verificatisi fino al giugno 2014, non contempla
naturalmente le ingiurie e le calunnie degli ultimi due mesi, giunte
dopo la pubblicazione del suo messaggio pastorale «Chiamare le cose con il loro nome»,
probabilmente il documento più pregnante e lungimirante firmato dalle
gerarchie ecclesiastiche spagnole negli ultimi anni. La miglior prova
della forza di questo documento è stata la reazione furibonda e
scomposta che ha attraversato forze politiche di diverso segno, che si
sono trovate concordi nel vituperare Reig Plà.
Un’offesa, in particolare, ha assunto un fascino paradossale: “Vogliamo un Vescovo normale!”
Perché, in effetti, Reig
Plà è un Vescovo decisamente anormale, che non si immischia coi potenti
di questa terra e non dà a Cesare quello che è di Dio; che con vista
acuta discerne e illustra quali sono le cause ultime dei mali che ci
affliggono; che “osa” ricordare la dottrina della Chiesa, in un’epoca di
equivoco e di mistificazione. Non deve pertanto stupire che la cagnara
dei politicanti lo denigri, né che si decreti un giorno contro di lui la
persecuzione
più sulfurea e dolorosa, quella promossa dai confratelli nella fede, come annunciò Cristo: «Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio». Un
Vescovo così anormale stona, e sottolinea la differenza dei Vescovi
“normali”; un Vescovo così merita, senza dubbio, l’ostracismo del mondo.
Ma, per quanto il mondo lo perseguiti, nessuno potrà privare Reig Plà
della consolazione di una ricompensa nei cieli; e, durante il
pellegrinaggio terreno, della consolazione (più modesta) di dare
speranza, con l’esempio personale, agli afflitti.
Nel messaggio pastorale
menzionato, Reig Plà ha scritto verità che ben pochi Vescovi “normali”
avrebbero il coraggio di sottoscrivere. Per esempio, ha dichiarato che i
partiti politici maggioritari son divenuti vere e proprie strutture di
peccato; che il Partido Popular è liberale come tutti gli altri, infettato dall’ideologia del gender
e servo dell’«imperialismo transnazionale» del denaro; che «non è
moralmente giustificabile la posizione di quei cattolici che hanno
collaborato con il Partido Popular nel promuovere la riforma
della legge dell’aborto», che ha risentito di una “dottrina del male
minore” inaccettabile; che alcuni esempi della Chiesa Cattolica non
hanno certo propiziato, ma caso mai ostacolato, il sorgere di nuovi
soggetti politici, finalmente tetragoni nel difendere il diritto alla vita, la famiglia, la giustizia sociale o l’attenzione ai più poveri.
E’ naturale, allora, che i nemici – esterni e interni – esecrino e perseguitino un Vescovo come Reig Plà: non conviene a molti, oggi, che la dottrina cattolica giunga ai fedeli senza circonlocuzioni né addolcimenti.
http://radiospada.org/2014/12/un-vescovo-anormale/
Questo è un sacerdote che Bergoglio dovrebbe elogiare in pubblico, mica Kasper ! Che Dio lo protegga e gli conceda di vedere la Sua vittoria contro i modernisti traditori della Verità, del Signore e della Chiesa Cattolica, Apostolica Romana. Alleluja, Laudetur Jesus Cristus
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