Nominato cardinale Don Franco Montenegro, il prete che combatte la mafia
Arcivescovo
di Agrigento, da sempre attivo nella lotta culturale nei confronti
della criminalità organizzata, Francesco Montenegro è uno dei due
italiani nominati oggi cardinali da Papa Francesco
Messinese,
69 anni, “Don Franco”Montenegro – come ama farsi chiamare dai fedeli – è
stato inserito tra i prossimi cardinali elettori che Papa Francesco
“creerà” a Febbraio. Ad annunciarlo è lo stesso Bergoglio, durante l’Angelus di questa mattina. Noi di SUD Press avevamo già sottolineato la “rivoluzione epocale” messa in moto da Mons. Montenegro,
quando, rivolgendosi ad oltre 4 mila ragazzi presenti ad Agrigento
durante una manifestazione giovanile, aveva intonato un coro contro la
mafia, coinvolgendo tutti i presenti ad urlare in piazza “chi non salta mafioso è”.
Uomo
simbolo della lotta alla mafia all’interno della Chiesa Cattolica,
Montenegro è famoso per le sue dichiarazioni che spesso hanno portato ad
una seria riflessione nei confronti della mafia vista come fenomeno socio-culturale oltre che criminale. ”L’unico
modo per imbavagliare la mafia -ha detto Montenegro – è fare sul
serio, amare e cercare la verità e il bene, rifiutare la mediocrità, i
compromessi e il conformismo. Se la mafia c’è è anche colpa nostra“.
Vogliamo
ricordare come oltre alle parole, l’attivismo di Monsignor Francesco
Mantenegro, si sia caratterizzato per l’impegno attivo: è infatti noto
l’episodio in cui Montenegro negò la celebrazione eucaristica ai funerali religiosi di Giuseppe Lo Mascolo perché ritenuto vice capomafia di Siculiana.
Il
gesto con il quale oggi Papa Francesco ha voluto avvicinare ancor di
più Monsignor Montenegro al proprio pontificato, non può che essere salutato con gioia dalla società civile, ricordando che è grazie al coraggio e ai gesti di preti che parlano ai più giovani senza reticenze che è possibile cambiare la realtà fino ad isolare e convertire i mafiosi.
Arcivescovo
di Agrigento, da sempre attivo nella lotta culturale nei confronti
della criminalità organizzata, Francesco Montenegro è uno dei due
italiani nominati oggi cardinali da Papa Francesco
Messinese, 69 anni, “Don Franco”Montenegro – come ama farsi chiamare dai fedeli – è stato inserito tra i prossimi cardinali elettori che Papa Francesco “creerà” a Febbraio. Ad annunciarlo è lo stesso Bergoglio, durante l’Angelus di questa mattina. Noi di SUD Press avevamo già sottolineato la “rivoluzione epocale” messa in moto da Mons. Montenegro, quando, rivolgendosi ad oltre 4 mila ragazzi presenti ad Agrigento durante una manifestazione giovanile, aveva intonato un coro contro la mafia, coinvolgendo tutti i presenti ad urlare in piazza “chi non salta mafioso è”.
Uomo simbolo della lotta alla mafia all’interno della Chiesa Cattolica, Montenegro è famoso per le sue dichiarazioni che spesso hanno portato ad una seria riflessione nei confronti della mafia vista come fenomeno socio-culturale oltre che criminale. ”L’unico modo per imbavagliare la mafia -ha detto Montenegro – è fare sul serio, amare e cercare la verità e il bene, rifiutare la mediocrità, i compromessi e il conformismo. Se la mafia c’è è anche colpa nostra“.
Vogliamo ricordare come oltre alle parole, l’attivismo di Monsignor Francesco Mantenegro, si sia caratterizzato per l’impegno attivo: è infatti noto l’episodio in cui Montenegro negò la celebrazione eucaristica ai funerali religiosi di Giuseppe Lo Mascolo perché ritenuto vice capomafia di Siculiana.
Il gesto con il quale oggi Papa Francesco ha voluto avvicinare ancor di più Monsignor Montenegro al proprio pontificato, non può che essere salutato con gioia dalla società civile, ricordando che è grazie al coraggio e ai gesti di preti che parlano ai più giovani senza reticenze che è possibile cambiare la realtà fino ad isolare e convertire i mafiosi.
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