Sui travisamenti e sugli errori di Roberto Benigni in merito ai Dieci Comandamenti
Dinanzi alla confusione
imperante, stupisce che alcuni cattolici, pur lodevoli sotto diversi
aspetti, facciano del comico Roberto Benigni un grande artista, specie dopo la sua ultima performance sul
Decalogo. C'è stato nei giorni immediatamente precedenti il Natale
persino qualche sito, che vorrebbe definirsi cattolico ed "amante del
bello", che ha voluto "donare" ai propri inavvertiti utenti persino le
due performance del suddetto "artista" per chiunque se le fosse perse su RAI 1.
Non volevamo intervenire
pubblicamente su questo "spettacolo", ripromettendoci, a tempo debito,
di evidenziarne tutti gli errori, dimostrando come la lettura fornita da
Benigni non fosse per nulla cattolica, ma anzi decisamente
anticristiana e, specificatamente, anticattolica.
Tuttavia, sin da ora siamo
costretti ad intervenire, stupendoci che a chiarire e sottolineare gli
errori del comico toscano ci abbia pensato non già un cattolico, un
sacerdote o un vescovo che fosse. Anzi, da parte cattolica si sono avuti
grandi elogi, tanto da meritare una citazione ad hoc nell'omelia del Te Deum in San Pietro .... .
Da nessun membro della gerarchia cattolica, dunque, una parola chiara ... e cattolica. Bensì da un
pastore protestante, che, con arguzia e certo con più senso teologico
di molti sacerdoti e vescovi "cattolici", dimostra di meglio conoscere
la Scrittura ed il Decalogo, confutando - con la stessa Bibbia - gli
errori marchiani commessi dal comico toscano nella sua lettura
anticristiana dei Dieci Comandamenti. E questo a dispetto delle
telefonate di congratulazioni e delle lodi pubbliche tessute da taluni.
Buon ascolto, meditazione e lettura:
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.