E ora gli allevatori tedeschi di conigli di razza chiedono le scuse del Papa
"Semplicistico dire che le famiglie con molti figli sono tra le cause della povertà", ha chiarito stamane il Papa
Ci mancava solo questa, a Papa Francesco. Certo,
non sono i tempi di Ratisbona, quando al suo predecessore toccò fare i
conti con le minacce di imam imbufaliti per la lectio magistralis che a
causa di letture deviate infiammò il mondo musulmano, ma l'eco delle
frasi papali pronunciate ad alta quota è stata forte.
Se a molti non è piaciuto l'accostamento tra i cattolici e i conigli perché offensivo nei confronti dei buoni cristiani che mettono al mondo piccole creature, ad altri non va giù il presunto insulto al leporide. E' il caso del signor Erwin Leowsky, presidente dell'Associazione centrale degli allevatori tedeschi dei conigli di razza – una sorta di Associazione per la protezione dei mufloni o dei colibrì – che dalle austere colonne della Frankfurter Allgemeine Zeitung ha chiesto e preteso le pubbliche scuse del Pontefice, reo d'aver offeso i poveri conigli: "Dovrebbe forse pensare prima di lasciarsi andare a tali affermazioni Sarebbe opportuno, a mio giudizio", ha sottolineato Leowsky, che ha altresì biasimato l'uso di modi dire così "stupidi".
Forse, a rasserenare il presidente dell'Associazione centrale degli allevatori tedeschi dei conigli di razza basteranno le parole pronunciate questa mattina da Francesco durante l'udienza generale del mercoledì. Tornando sulla risposta data in aereo, il Papa ha infatti detto che "le famiglie sane sono essenziali alla vita della società. Dà consolazione e speranza vedere tante famiglie numerose che accolgono i figli come un vero dono di Dio. Loro sanno che ogni figlio è una benedizione. Ho sentito dire da alcuni che le famiglie con molti figli e la nascita di tanti bambini sono tra le cause della povertà. Mi pare un’opinione semplicistica. Posso dire, possiamo dire tutti, che la causa principale della povertà è un sistema economico che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro; un sistema economico che esclude, esclude sempre".
Se a molti non è piaciuto l'accostamento tra i cattolici e i conigli perché offensivo nei confronti dei buoni cristiani che mettono al mondo piccole creature, ad altri non va giù il presunto insulto al leporide. E' il caso del signor Erwin Leowsky, presidente dell'Associazione centrale degli allevatori tedeschi dei conigli di razza – una sorta di Associazione per la protezione dei mufloni o dei colibrì – che dalle austere colonne della Frankfurter Allgemeine Zeitung ha chiesto e preteso le pubbliche scuse del Pontefice, reo d'aver offeso i poveri conigli: "Dovrebbe forse pensare prima di lasciarsi andare a tali affermazioni Sarebbe opportuno, a mio giudizio", ha sottolineato Leowsky, che ha altresì biasimato l'uso di modi dire così "stupidi".
Forse, a rasserenare il presidente dell'Associazione centrale degli allevatori tedeschi dei conigli di razza basteranno le parole pronunciate questa mattina da Francesco durante l'udienza generale del mercoledì. Tornando sulla risposta data in aereo, il Papa ha infatti detto che "le famiglie sane sono essenziali alla vita della società. Dà consolazione e speranza vedere tante famiglie numerose che accolgono i figli come un vero dono di Dio. Loro sanno che ogni figlio è una benedizione. Ho sentito dire da alcuni che le famiglie con molti figli e la nascita di tanti bambini sono tra le cause della povertà. Mi pare un’opinione semplicistica. Posso dire, possiamo dire tutti, che la causa principale della povertà è un sistema economico che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro; un sistema economico che esclude, esclude sempre".
di Matteo Matzuzzi | 21 Gennaio 2015
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