ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 21 maggio 2015

Conserviamo il salvabile

Crescono le iniziative di ambienti cattolici ‘conservatori’ in vista del secondo Sinodo di ottobre sulla famiglia: ieri a Roma presentato un manuale ‘da combattimento’ con cento domande e risposte su Chiesa e famiglia, autori tre vescovi. Nel contempo si è fatto il punto anche sulla ‘Supplica filiale’ rivolta a papa Francesco e già sottoscritta da oltre 230mila persone nel mondo, tra cui quattro cardinali.

Sul fronte effervescente dell’intersinodo cresce la mobilitazione di alcuni ambienti cattolici ‘conservatori’, in forte allarme per certe ‘aperture’ in materia di famiglia emerse prima, durante e dopo il Sinodo dell’ottobre scorso. Ieri, in una conferenza-stampa tenuta a Roma presso l’Hotel Columbus in via della Conciliazione, è stato presentato un manuale ‘da combattimento’ con cento domande e risposte atte a riproporre con chiarezza la dottrina consolidata della Chiesa sull’argomento. Tale iniziativa va inserita anche nell’ambito della ‘supplica filiale’, la raccolta di firme indirizzata a papa Francesco, perché tenga in considerazione ansie e speranze intorno al Sinodo di chi teme un’insensata deriva secolare della Chiesa in tema di famiglia.

Sono due iniziative nate da una parte assecondando il forte invito del Papa – ribadito più volte - perché i laici siano protagonisti nella vita della Chiesa, dall’altra dando seguito in particolare a un appello del  cardinale Raymond Burke. Che aveva chiesto a “tutti i cattolici” – anche in un’intervista dello scorso dicembre a Jean-Marie Guénois del Figaro – di impegnarsi in vista del secondo Sinodo “al fine di evidenziare la verità sul matrimonio (…) perché la Chiesa deve difendere il matrimonio e non indebolirlo in un’epoca piena  di confusione” come la nostra.
CINQUANTA DI FAMIGLIA NOBILE E OLTRE 230MILA SENZA CORONA
Scorrendo “l’elenco delle personalità firmatarie” della supplica (ne sono citate circa 200), uno potrebbe anche maliziosamente e ironicamente evidenziare – come qualcuno ha fatto - la cinquantina di nobili presenti per definire l’iniziativa come quella di un gruppo di nostalgici dell’Ancien Régime : si va dall’erede della “Real Casa del Portogallo” a quello dell’ “Imperial Casa del Brasile”,  Braganza e Orléans Braganza. Non manca nemmeno l’arciduchessa Alessandra d’Asburgo insieme con diversi nobili tedeschi e italiani. E c’è anche un re, seppure in esilio: Kigeli V del Ruanda. Eppure con la cinquantina di nobili legittimamente fieri della loro identità hanno firmato la supplica oltre 230mila altre persone: difficile credere che siano tutte immerse nei leziosi minuetti dei salotti settecenteschi. Già tra le ‘personalità’ troviamo quattro cardinali: in ordine alfabetico il tedesco Walter Brandmueller, lo statunitense Raymond Leo Burke, il cileno Jorge Arturo Medina Estevez e il lettone Janis Pujats (che lunedì 18 maggio ha osservato davanti a una commissione parlamentare che “è duro da dire, ma perfino i regimi di Hitler e di Stalin non hanno osato elevare la pederastia al rango di politica dello Stato. Disgraziatamente tale infamia è divenuta realtà nell’Unione europea (…) che ha lanciato una crociata interna contro la fede cristiana”). Poi tra gli altri una ventina di arcivescovi e vescovi, il sottosegretario emerito della Congregazione per il culto divino (lo spagnolo Juan Miguel Ferrer Grenesch), il segretario della Pontificia Accademia Latinitas (il salesiano fr. Roberto Spataro),  alcuni membri della Pontificia Accademia della Vita (Gormally, Seifert, Waldstein, Ward), anche Carlo Casini (presidente per decenni e fino a poco del Movimento italiano per la Vita) lo storico tedesco Michael Hesemann, il politico statunitense Rick Santorum (già candidato per strappare la nominationrepubblicana per le ultime elezioni presidenziali), oltre ai responsabili di una trentina di associazioni che nel mondo lottano per vita e famiglia.
Del testo della “Supplica filiale” evidenziamo soprattutto due punti. Il primo: “Constatiamo (“con dolore” e “alla luce delle informazioni veicolate in occasione dello scorso Sinodo”) un generalizzato disorientamento causato dall’eventualità che in seno alla Chiesa si apra una breccia tale da permettere l’adulterio – in seguito all’accesso all’Eucaristia di coppie divorziate e risposate civilmente – e perfino una virtuale accettazione delle unioni omosessuali”. Il secondo: “In questa situazione una parola chiarificatrice di Vostra Santità è l’unica via per superare la crescente confusione tra i fedeli. Siamo sicuri che la Vostra parola non potrà mai dissociare la pratica pastorale dall’insegnamento lasciato in eredità da Gesù Cristo e dai suoi vicari, perché ciò renderebbe più grave la confusione”.
Durante la conferenza-stampa di ieri è intervenuto anche l’inglese John Smeaton, co-fondatore tra l’altro di Voice of family, associazione mantello creata in occasione del primo Sinodo per la famiglia. Secondo Smeaton “l’odierna crisi in campo cattolico deriva in parte anche da dichiarazioni fatte dal Santo Padre”. Il relatore ha criticato “il silenzio dei documenti sinodali per quanto concerne ad esempio aborto, eutanasia, suicidio assistito, ideologia del gender” e la “studiata ambiguità su omosessuali e adozione di bambini”. A quest’ultimo proposito Smeaton ha riferito che in diverse scuole cattoliche inglesi la nota lobby entra senza difficoltà per indottrinare gli allievi “con la benedizione del vescovo locale”. Un fatto grave, come lo è stato in un altro ambito anche   l’invito fatto dalla Pontificia Accademie delle Scienze per il recente simposio ambientalista al segretario generale dell’ONU Ban Ki Moon e a Jeffrey Sachs (direttore dell’Earth Institute) ambedue “favorevoli al controllo delle nascite e all’aborto, ostili alle posizioni cattoliche in materia”.
“OPZIONE PREFERENZIALE PER LA FAMIGLIA: CENTO DOMANDE E CENTO RISPOSTE ATTORNO AL SINODO”
E’ stato il professor Tommaso Scandroglio (Università europea di via degli Aldobrandeschi) a introdurre e moderare la conferenza-stampa, convocata anche per illustrare il volumetto “Opzione preferenziale per la famiglia”, pubblicato dalle Edizioni Supplica Filiale. Un vero e proprio manuale, che – ha rilevato Scandroglio – “non vuol essere uno strumento apologetico della sana dottrina cattolica” ma invece “riproporre i principi su cui si regge l’insegnamento del Magistero in materia di famiglia”.
Il manuale è stato redatto da tre vescovi ‘conservatori’: l’arcivescovo di Paraiba (Brasile) Aldo Di Cillo Pagotto, il vescovo di Santa Rosa (California) Robert Francis Vasa, il vescovo ausiliare di Astana (Kazakhstan) Athanasius Schneider. Tutti e tre sono conosciuti come interpreti rigorosi della dottrina cattolica in materia di vita e famiglia. Mons. Schneider è noto anche per l’analisi tanto preoccupata quanto impietosa della situazione odierna (anche liturgica) all’interno del mondo cattolico.
Il manuale si apre con la prefazione del cardinale Medina Estevez: “Sembra una valutazione oggettivamente vera dire che la famiglia sta attraversando una crisi grave e profonda. Davanti a questa realtà non sarebbe saggio un atteggiamento che la ignori o la minimizzi: va presa in considerazione, si devono misurare le sue dimensioni e la sua magnitudine ed è necessario individuare i mezzi per superarla. A ciò mira il volume”.
Tredici i capitoli in cui si suddividono le cento domande e risposte, che si connotano per un linguaggio agile ed accessibile al lettore medio. Si parte da quel che è un Sinodo e dalla preparazione all’appuntamento dell’ottobre 2014. Si passa a “Chiesa e famiglia” e attraverso altri capitoli ad esempio su “Dottrina morale e prassi pastorale” e “Coscienza personale e Magistero”, si arriva a “matrimonio e famiglia” e alle note delicate questioni riguardanti divorziati risposati e omosessuali. Assai interessante e un po’ a sé il capitolo XI su “alcune parole-chiave del dibattito sinodale”, parole definite “talismano”, perché spesso stravolte nel loro significato originale dall’uso che se ne fa oggi, piegato alle esigenze dell’obiettivo ‘aperturista’ da raggiungere: tra loro “approfondimento”, “persone ferite”, “misericordia”.  Nelle risposte spesso appaiono citazioni di papi come Giovanni Paolo II  - e dell’Istituto Giovanni Paolo II per la famiglia  - o Benedetto XVI  (anche di Leone XIII, Pio XI, Pio XII, Paolo VI, una di papa Francesco) o cardinali come Velasio De Paolis, Carlo Caffarra, Robert Sarah, Gerhard Müller, Walter Brandmüller.
Con il manuale si tratta, ha rilevato ancora Tommaso Scandroglio, di stimolare tutti a un esame della propria coerenza di pensiero e comportamenti con la dottrina cattolica. Come si fa a dire “Io sono cattolico e sono favorevole all’aborto, all’eutanasia, ai ‘matrimoni gay’, all’adozione in questi ultimi casi?” Sarebbe come proclamare di essere ambientalista e nel contempo inquinare i fiumi. Inoltre, ha evidenziato Scandroglio, in molti casi in cui c’è nel mondo cattolico una discussione aperta sui noti temi delicati, la dottrina cattolica già “è ben definita e cristallizzata”. E ciò dovrebbe bastare.
Concludiamo con un paio di esempio di domande e risposte. Numero 40: “Visto che oggi molti fedeli ormai non seguono la morale cattolica, non sarebbe il caso di tollerare certe situazioni irregolari pur di attrarre più persone alla Chiesa?”. Risposta: “Un solo ipotetico, anzi improbabile, aumento della pratica religiosa di alcune persone in situazione irregolare, cioè illegittima oppure immorale, non può essere ottenuto al caro prezzo di smentire la morale evangelica e il Magistero ecclesiale e di indebolire la fede dei fedeli in regola. Se la Chiesa poi cambiasse una dottrina e una prassi bimillenarie sul matrimonio, perderebbe credibilità su ciò che potrà insegnare domani”.
Numero 91. “Nel dibattito sinodale la ‘misericordia’ è il criterio-guida di ogni approccio pastorale; questo criterio non dovrebbe forse prevalere sulle esigenze della dottrina morale in modo da cambiarne il giudizio?” Risposta: “La misericordia può superare la giustizia ma non può violarla, altrimenti sarebbe ingiusta; tantomeno può smentire la verità, altrimenti sarebbe falsa. Inoltre, proprio per il fatto di operare nel campo pratico, la misericordia non può interferire in quello dottrinale, per cui non può mutare il giudizio morale sulla condotta”.
CATTOLICI ‘CONSERVATORI’: UNA SUPPLICA, UN MANUALE – di GIUSEPPE RUSCONI –www.rossoporpora.org – 20 maggio 2015
http://www.rossoporpora.org/rubriche/vaticano/492-cattolici-conservatori-una-supplica-un-manuale.html



Cento domande e cento risposte intorno al Sinodo


Recentemente era circolata la notizia della raccolta di firme dal mondo intero (i comunicati parlavano di 215.000) in calce a unaSupplica Filiale rivolta al Santo Padre in vista del prossimo Sinodo ordinario sulla famiglia. Questa mattina a Roma la stessa associazione Supplica Filiale ha presentato un volumetto dal titolo interessante: “Opzione preferenziale per la Famiglia – Cento domande e cento risposte intorno al Sinodo” (Edizioni Supplica Filiale).
“Le domande – ha detto il prof. Tommaso Scandroglio, portavoce dell’Associazione – riproducono le obiezioni più diffuse in merito a tematiche quali la sessualità, l’indissolubilità del vincolo matrimoniale, il divorzio, l’omosessualità, la dichiarazione canonica di nullità del matrimonio, la comunione ai divorziati risposati, la misericordia, la pastorale e molte altre. Le risposte, di contro, rimandano all’immutata dottrina della Chiesa cattolica su queste materie”
Gli autori del libro sono Mons. Aldo di Cillo Pagotto, SSS (arcivescovo di Paraíba, Brasile), Mons. Robert F. Vasa (vescovo di Santa Rosa, California) e Mons. Athanasius Schneider (vescovo ausiliare di Astana, Kazakhstan). Il testo si apre con una prefazione del Cardinale Jorge A. Medina Estévez, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino.
I sottoscrittori della Supplica, fra i cui firmatari si contano anche 4 cardinali, ventidue arcivescovi e vescovi, si dicono “sicuri” che la parola del Papa “non potrà mai dissociare la pratica pastorale dall’insegnamento lasciato in eredità da Gesù Cristo e dai suoi vicari, perché ciò renderebbe più grave la confusione.”
Con questo libro gli organizzatori dicono di lanciare una sfida “eminentemente di carattere pastorale”, perchè in questa pubblicazione è possibile trovare “alcuni motivi di ordine razionale per difendere la famiglia da quegli attacchi che una certa cultura nichilista e relativista sta sferrando con sempre maggior frequenza”.

Presentato a Roma il volume Opzione preferenziale per la famiglia

supplica francesco(di Luigi Bertoldi) Un nuovo importante contributo al dibattito pre-sinodale su famiglia e matrimonio viene dal volumettoOpzione preferenziale per la Famiglia – Cento domande e cento risposte intorno al Sinodo (Edizioni Supplica Filiale), di cui sono autori Mons. Aldo di Cillo Pagotto, SSS (arcivescovo di Paraíba, Brasile), Mons. Robert F. Vasa (vescovo di Santa Rosa, California) e Mons. Athanasius Schneider (vescovo ausiliare di Astana, Kazakhstan).
Lo studio, un vero e proprio vademecum sui più scottanti temi familiari oggi sul tappeto è stato presentato dal prof. Tommaso Scandroglio, portavoce dell’Associazione Supplica Filiale, il 19 maggio presso l’Hotel Columbus di via della Conciliazione a Roma davanti a un folto gruppo di giornalisti italiani e stranieri. Il testo si articola in cento domande e relative risposte. Le domande riproducono le obiezioni più diffuse in merito a tematiche quali la sessualità, l’indissolubilità del vincolo matrimoniale, il divorzio, l’omosessualità, la dichiarazione canonica di nullità del matrimonio, la comunione ai divorziati risposati, la misericordia, la pastorale e molte altre.
Le risposte, di contro, rimandano all’immutata dottrina della Chiesa cattolica su queste materie. Aprendo i lavori, il prof. Scandroglio ha ricordato il recente invito di Papa Francesco ai laici ad assumersi una responsabilità personale nella società, senza aspettare l’impulso dei vescovi. In questa prospettiva l’ Opzione preferenziale per la Famiglia ha un duplice intento. Da una parte richiamare alla coerenza con i dettami della Chiesa cattolica relativamente all’ambito della morale naturale e della fede. Dall’altra offrire la prova che, su moltissimi snodi concettuali che interessano il tema della famiglia, la dottrina è ormai consolidata ed ha superato da tempo e con successo alcune obiezioni di carattere etico e teologico riproposte di frequente su molti media.
La sfida è perciò eminentemente di carattere pastorale, ha dichiarato Scandroglio, aggiungendo che «il vademecum si rivolge innanzitutto ai vescovi, ai presbiteri, ai religiosi, ai catechisti, ai fedeli impegnati nella vita della Chiesa. Ma si rivolge anche a tutti quei laici che troveranno in quest’agile pubblicazione alcuni motivi di ordine razionale per difendere la famiglia da quegli attacchi che una certa cultura nichilista e relativista sta sferrando con sempre maggior frequenza».
Il testo, che è stato pubblicato in 7 lingue e sarà inviato ai 4000 vescovi di tutto il mondo, si apre con una prefazione del Cardinale Jorge A. Medina Estévez, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino, ed ha ricevuto apprezzamenti da Mons. Luigi Negri (arcivescovo di Ferrara-Comacchio), da Mons. Tadeusz Kondrusiewicz (arcivescovo di Minsk-Mohilev, Bielorussia) e da Mons. Patricio Bonilla Bonilla Ofm (Delegato Apostolico di San Cristóbal di Galápagos, Ecuador).
È intervenuto nella conferenza stampa di presentazione anche il noto dirigente pro-life inglese John Smeaton, nella sua veste di co-fondatore della coalizione Voice of the Family, un dinamicothink tank in sostegno della famiglia naturale e tradizionale. Voice of the Family sta producendo studi di alta competenza sulla tematica, come una recente analisi della Relatio Synodi del 2014, la quale sottolinea le tematiche omesse, o quegli aspetti trattati in modo ambiguo e quindi rimasti confusi per i fedeli e che dovrebbero essere urgentemente chiariti nel Sinodo del 2015.
Uno scopo analogo a quanto si prefigge la Supplica Filiale a Papa Francesco (supplicafiliale.org) che ha già raggiunto le 250.000 firme, fra le quali quelle di 4 cardinali, 23 vescovi e arcivescovi e numerosi uomini pubblici e accademici. Il volumetto può essere chiesto al sito supplicafiliale.org. (Luigi Bertoldi)
http://www.corrispondenzaromana.it/presentato-a-roma-il-volume-opzione-preferenziale-per-la-famiglia/

15 commenti:

  1. Ormai solo un cretino(e purtroppo ce ne sono tanti) può credere che i problemi della Chiesa ruotino attorno al Sinodo. Siamo onesti e sinceri, ma cosa credete che stiano aspettando che il Sinodo si pronunci per adeguarsi ai pronunciamenti che ne verranno??? Poveri idioti illusi, del Sinodo non frega ne fregherà nulla a nessuno. Il cancro che sta divorando la Chiesa va estirpato non circoscritto. Il dado è stato tratto anni orsono, Satana spadroneggia da anni. Questo Sinodo è solo l'ennesimo allarme che indica un incendio divampante da decenni in atto. Ora non ha più senso cercare di spegnere il fuoco. Questo fuoco lambisce la Nuova chiesa Conciliare, non serve a nulla spegnerlo e risistemare alla buona le macerie. Lasciate che bruci questa nefandissima chiesa conciliare... ci si preoccupi di far risorgere la Vera Chiesa Cattolica che altrimenti rimarrà ancora schiacciata dalle macerie fumose della chiesa conciliare che salvo essere rimosse verranno nuovamente rimesse nelle condizioni di bruciare non appena il Signore lo rivorrà. Abbandoniamo l'edificio e torniamo al Santo Ovile... basta mettere cerotti al mostro che sta soffocando la Vera Immacolata Sposa di Cristo. Sorga un pontefice che convochi dunque un Concilio col quale coprire con damnatio memoriae il periodo conciliare con i suoi sedicenti pontefici. Ormai si tratta solo di essere coraggiosi e attraversare un metaforico Rubicone, il re è nudo, la chiesa conciliare NON può essere ne è mai stata cattolica, punto! E' la ragione che impone una tale presa d'atto, dolorosa ma necessaria!

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  2. Su questo non concordo..!
    Non è questione di cretinismo credere che tutto ruoti sul Sinodo.
    E vero che l'incendio é stato appiccato molto prima, ma lasciare che la casa bruci del tutto non è "intelligenza".
    Chiediamoci qual'è il compito ( non solo dei pastori) ma dei semplici fedeli.
    Chi abita una casa che brucia, lascia fare o cerca, per come può, di spegnere l'incendio con l'acqua che ha in mano, anche se spera che arrivino i pompieri, o che piova..?
    O come direbbe una mamma, butto il bambino insieme al pannolino sporco? O magari divorzio dal marito che ha tante colpe?
    Chiediamo piuttosto cosa direbbe Gesù in questa situazione.
    "maestro vuoi che invochiamo i fulmini" come chiese S.Giacomo?
    Se Gesù tace ancora, non é forse per metterci alla prova?

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  3. Ma che casa??? Quella in cui tutte le religioni sono uguali, quella in cui l'inferno è una favoletta, quella in cui sono esposti statue di Budda e nella quale alcune stanze sono adibite a sale di preghiera ecumenica con musulmani, ebrei, induisti, protestanti etc. Quella in cui si bacia il corano, in cui si fanno gli auguri ai demoni che fano il ramadan. Quella in cui mentre divampa il fuoco e dei fratelli vengono uccisi i custodi ballano a Copacabana o plaudono degli squinternati che ballano tango in piazza San Pietro. Questa casa va salvata??? Quella non è casa mia, e penso neanche sua. Così come mio padre non è il signore che mi lascia intendere di fare come mi pare sostenendo che lui non è nessuno per giudicare. La casa che sta cadendo a pezzi non è la Chiesa Cattolica. Non sto invocando uno Scisma, perché è già in atto, mentre noi ci stiamo a raccontare la rava e la fava. Non si tratta di salvare un Sinodo, si tratta di difendere la Verità, non una sua parte. E se anche questo Sinodo andasse a buon fine, formalmente parlando? Che abbiamo risolto, abbiamo spostato più in là di poco o tanto(lo sa il Signore) il giorno in cui questa catapecchia conciliare crollerà. E se il Signore stesse offrendo occasioni perché gli operatori di iniquità vengano smascherati? Noi invece stiamo lavorando per far digerire il loro sporco lavoro. Il fatto stesso che questi ragionamenti ormai sono all'ordine del giorno denota un preoccupante approssimarsi del redde rationem. Com Me o contro di Me, chiede Cristo. Con Me crocifissi oppure in incammino verso una felice decrescita alla Grillo??? Questo è il punto. Basta confusione, serve chiarezza. Questo molti non l'hanno ancora capito. Cosa significa questo, lasciare stare zitti e guardare il tutto disfarsi? Certo che no, ma nemmeno illudersi di poter andare avanti tappando buchi che assomigliano sempre più a voragini. Mi creda, Sinodo o non Sinodo, per il fatto stesso di aver messo ai voti materia, chiunque farà ancor più di prima come gli pare. Iniziamo ad indicare al mondo tutte le falle non a coprirle per il quieto vivere. Solo allora si vedrà che se la barca affonda non si trattava della barca di Pietro ma di una nave nemica nella quale siamo rimasti troppo a lungo. Mi spiego meglio, da ora innanzi s cominci a vagliare tutto il Magistero se vi s troveranno delle contraddizioni insormontabili allora queste vanno sanate una per una. Non vale il detto piuttosto è meglio di niente quando si ha a che fare con Dio. Lui è la verità, non il compromesso, la Vita non la sopravvivenza!

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    1. Voglio essere più chiaro: io parlo metaforicamente! E' ovvio che la Chiesa Cattolica visibile sia quella che tutti conosciamo. Non intendo abbandonarla fisicamente. La Chiesa immacolata è tutt'ora viva e vegeta ma è eclissata. Io intendo che è necessario, durante questa eclissi Conciliare, adoperarsi perché il corpo che si è frapposto non venga scambiato per quello oscurato. Il corpo frapposto è il Magistero da Giovanni XXIII a Francesco.

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  4. Evidentemente, caro Brontolo Sauro, chi tace acconsente o sbaglio???

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    1. Se si riferisce a Gesù, non credo che acconsenta, ma che non lanci fulmini, ancora per quanto vorrà Lui.
      (Ricordo S.Pietro quando parla della pazienza "sperando che si convertano").
      Se si riferisce a me, sappia che molto di quel che scrive lo condivido ma non l'intemerata contro l'articolo iniziale e i firmatari della supplica e del libro in questione.
      Io credo che abbiano coraggio e diano testimonianza più valida che sparare invettive, che possono soddisfare chi le fa, ma non ottengono significativi cambiamenti.
      Il poco è meglio del troppo, che spesso "stroppia"!

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    2. Caro mio sta parlando con uno dei firmatari. Ho solo detto che limitarsi a queste iniziative e compiacersene NON basta. Quanto a me oltre che sparare invettive, facendo il catechista, io ad esempio insegno che le altre religioni sono FALSE e questo modo di fare penso possa essere una delle soluzioni alla confusione imperante. Non dico che ogni religioni ha elementi di santità e che in esse agisce lo Spirito Santo. Di fronte al mio parroco che dice ai bambini che il battesimo non significare mettersi nelle condizioni di ottenere la Salvezza eterna ma è un modo per diventare più forti perché anche gli altri si salvano ma essere battezzato è come dissetarsi con acqua fresca anziché, come gli altri, abbeverarsi alle pozzanghere. Della serie meglio vivere che sopravvivere in questo mondo perché tanto alla fine va bene a tutti. Ecco i risultati dei signori montini &co... io non voglio assumersi la responsabilità di dire che va tutto bene salvo qualche modifica.... qui c'è in circolo un veleno mortale e mortifero... che facciamo? una raccolta firme?

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    3. PS: Chiedo venia, sto scrivendo da cani perché col cell faccio fatica ma ci capiamo lo stesso1

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    4. Complimenti al suo ruolo e lavoro di catechista.
      Certo che la raccolta firme non basta (ma anche Lei ha firmato..) e che io personalmente sono convinto servano a poco.
      Ma apprezzo le motivazioni anche del poco: omnia munda mundis!

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    5. Guardi, i complimenti vanno al Signore, e i miei eventuali modestissimi meriti sono ascrivibili solo ed esclusivamente a Lui. Del resto sono catechista da 10 anni(e di anni ne ho 25) e mi vergogno al pensiero di quello che ho insegnato fino a 5 anni fa. Ma anche io sono cresciuto e pian piano ho maturato una consapevolezza diversa circa la realtà in cui viviamo. E' vero che ho sottoscritto la "Supplica filiale" , come è vero che ho usato dei termini inopportuni e poco misericordiosi, parlando di idioti e cretini ma ILLUSI lo confermo e lo sottoscrivo. Alcuni sono proprio degli illusi per i motivi che ho esplicitato sopra. Veda ero un tantino infervorato. Sa com'è, uno cerca tutto l'anno di insegnare la sana Dottrina Cattolica poi sente dire dal proprio sacerdote(cui oltretutto è assai affezionato) le, più o meno testuali, parole nel sopracitato commento. Uno porta i bambini a pregare in ginocchio davanti Gesù Sacramentato presente nel Tabernacolo e invece il sacerdote la settimana successiva organizza un incontro in chiesa con tanto di biciclette, sì biciclette, sfreccianti di fronte al Santissimo Sacramento ESPOSTO. Mi dica lei se uno non può essere comprensibilmente inca... ci siamo capiti. Mi scusi per il linguaggio che ho usato sin dall'inizio ma ripeto.... sono piuttosto scandalizzato e.. ci siamo capiti!

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  5. Caro anonimo catechista, Lei è veramente un eroe, di cui non si trova traccia nel clero odierno (a meno che si nascondano per paura). Le sue sono verità lapalissiane, che però molti non vogliono udire per non prendere posizione, rifiutando quel "si si, no no" imperativo che ci chiede NSGC. I miei studi pluriennali sul modernismo nella Chiesa Cattolica, sfociati un una vasta antologia di oltre 2000 pagg (divisa in 3 parti: le origini, il 2° dopoguerra, i giorni nostri) mi hanno condotto alle sue stesse conclusioni. Cingratulazioni vivissime, quindi, e avanti con coraggio.

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    1. Guardi io un eroe proprio no, anzi. Mi sembrerebbe innaturale comportarmi in maniera diversa. Se una cosa è talmente evidente, chiunque abbia un briciolo di onestà e dignità non si calerebbe le braghe per dimostrare il contrario. Il problema è che non a tutti è evidente la realtà in cui ci troviamo altrimenti come me farebbero anche tantissimi altri e, quanto a quelli che fanno finta di non vedere per proprio tornaconto, mi fanno semplicemente venir da vomitare e.... a quanto ci risulta anche ad un Altro fanno lo stesso effetto! Studio per diventare magistrato, io davanti ai fatti, abbasso la testa e mi taccio, lascio che siano loro a parlare, a me solo il dovere di riconoscerli come tali.

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    2. A dimenticavo, complimenti vivissimi a Lei per i suoi studi che tanto sono utili alla Causa di Cristo e alla Sua Santa Sposa e nostra Madre Chiesa. Grazie

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    3. Mi congratulo nuovamente, tanto più che leggo che hai solo 25 anni (potresti essere mio nipote, più che mio figlio). C'è un enorme bisogno di giovani del tuo stampo, credimi: non ti far intimorire dal tuo parroco modernista, sai, tienigli testa con coraggio, fidando nell'aiuto dello Spirito Santo e di Maria nSS.ma, nostra Madre, debellatrice di tutte le eresie, come viene chiamata. Consentimi di darti del tu, data la tua età. Un caro saluto

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    4. La ringrazio e affido il mio piccolo apostolato di catechista alle sue preghiere, da parte mia prometto di fare altrettanto nei suoi confronti. Sia lodato Gesù Cristo!

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