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lunedì 8 giugno 2015

Thunders and lightning e Paolino fa il parafulmine

Medjugorje, ci siamo. Parla Brosio: “Mi appello con il cuore a Francesco. Dalla Congregazione segnali negativi"
Medjugorje, ci siamo. Parla Brosio: “Mi appello con il cuore a Francesco. Dalla Congregazione segnali negativi'
“Presto decisioni su Medjugorje”. Queste le parole pronunciate dal Papa, durante conferenza stampa con i giornalisti presenti sul volo di ritorno da Sarajevo. Un annuncio che arriva come uno squarcio di luce per tanti milioni di devoti della Madonna di Medjugorje che attendono da circa 18 mesi il pronunciamento della Congregazione per la dottrina della Fede. 

Era infatti gennaio del 2014 quando la Commissione Internazionale nominata da Papa Benedetto XVI e guidata dal cardinale Camillo Ruini passò il dossier sui misteri delle apparizioni mariane nella località dell’Herzegovina alla Congregazione presieduta dal cardinale Ludvig Muller.

Ruini, altri porporati e teologi specialisti fecero una grande lavoro che è durato tre anni e mezzo e che, secondo indiscrezioni, potrebbe essere iniziato in maniera molto prudente e cauta e terminato con un riconoscimento parzialmente positivo.  Ora però i segnali che arrivano dalla Congregazione per la dottrina della Fede sono di segno opposto. Il prefetto Cardinale Muller ha infatti ordinato con appositi decreti l’annullamento di diversi ed importanti incontri di fede cattolica organizzati da laici ed ispirati alla preghiera mariana di Medjugorje con testimonianze, recita del Santo Rosario, celebrazione della Santa Messa ed Adorazione Eucaristica. 

I casi più clamorosi si sono verificati nel Veneto, nel Lazio e in Emilia Romagna. In Veneto, nella diocesi di Vicenza nel 2014 era stato autorizzato un incontro con il veggente Ivan poiché il Vescovo aveva accettato l’organizzazione del Cenacolo di preghiera locale che aveva coinvolto più di cinquemila fedeli. Poi il 22 maggio 2015 è arrivato un provvedimento dall'Ex Sant'Uffizio per fermare un nuovo incontro di preghiera.

Nel comune di Sestola, sull’appennino modenese, il vescovo Antonio Lanfranchi, scomparso nel febbraio di quest’anno, aveva autorizzato due grandi incontri da seimila persone ciascuno con la testimonianza della veggente Vicka che si sono regolarmente svolti nel giugno 2013 e 2014 sotto gli occhi di attenti osservatori della Diocesi e più di 20 sacerdoti concelebranti. Migliaia di giovani, famiglie hanno partecipato alla giornata di preghiera e molte persone si sono confessate per la prima volta. Quest'anno l'incontro era previsto il 20 giugno ma il vicario reggente, Monsignor Giacomo Morandi, ha bloccato tutto dopo aver ricevuto un decreto del cardinale Muller. 

Ma la sorpresa più grossa è stata questa: lo stesso vicario Morandi, nella stessa diocesi di Modena, nel comune di Finale Emilia ha invece autorizzato la giornata di preghiera alla presenza della veggente Marija Pavlovic nel santuario della Madonna degli Obici dove ci sono i frati francesi. Come dire: figli e figliastri, serie A e serie B alla presenza però della Madonna che, invece, è sempre la stessa. Il vescovo di Anagni ha bloccato l'incontro di Fiuggi sempre con la veggente Vicka che però ha testimoniato e pregato senza che venisse celebrata la Santa Messa. 

A Palestrina, dove c’è il vescovo Sigallini, nonostante il divieto della Congregazione, qualche mese fa è stata accolta la veggente Vicka davanti a seimila pellegrini. Insomma, un gran pasticcio con difficoltà e disorientamento nel gregge dei fedeli che potrà essere risolto solo da una definitiva decisione di Papa Francesco e degli esperti che hanno studiato il fenomeno Medjugorje. Entro la fine di giugno, come dice il Santo Padre, ci sarà la decisione. 

Sono dunque giorni di grande attesa e speranza per Brosio che sentito da IntelligoNews garantisce che lui il prossimo 20 giugno sarà a Sestola per pregare prima di tutto per la famiglia cattolica, padre, madre e figli e poi per il cardinale Muller affinché sia più misericordioso nei confronti del più importante centro spirituale cattolico del mondo, come ha più volte sottolineato Papa Giovanni Paolo II.

Allora Brosio ci siamo, il Papa ha detto che presto saranno rese note le decisioni su Medjugorie…

«Sì l’ultima parola spetta al Santo Padre, che dovrà vagliare le valutazioni della Commissione e della Congregazione. Io spero che abbia un occhio attento alle osservazioni del cardinale Ruini, il quale era partito molto prudente ma poi si era convinto vagliando tutti i grandi frutti di Medjugorie: guarigioni, conversioni e moltissime vocazioni…».

Valutazioni poi consegnate alla Congregazione per la dottrina della Fede che non sembra dello stesso avviso. Vero?

«I segnali che arrivano dalla Congregazione non sono affatto positivi: da Vicenza, a Modena, a Finale Emilia, a Anagni Fiuggi fino a Palestrina c’è uno scontro fra una parte dei vescovi e la Congregazione, ma soprattutto lo scontro è con i laici che come un fiume inarrestabile, si affidano ai messaggi di Medjugorje che invece vengono contrastati un po' da tutte le parti. Emblematico il caso del Vescovo Lanfranchi scomparso a febbraio che aveva sempre autorizzato il grandissimo incontro di Sestola alle pendici del Monte Cimone. Il 20 andrò comunque a Sestola e pregherò per il cardinale Muller perché sia più misericordioso per uno dei più grandi luoghi di grazia del mondo. Credo che tante volte sia necessaria più sapienza divina e meno sapienza umana. Se la Teologia non è accompagnata dallo Spirito Santo e dalla semplicità di Maria, può diventare un ostacolo ai progetti di Dio. Per Ruini e per il Papa secondo me non c’è bisogno di pregare per Medjugorje. C'è da pregare tantissimo per una parte dei sacerdoti che stanno intorno al pontefice, al Santo Uffizio e in alcune diocesi italiane. Comprendo la prudenza e i tempi lunghi per gli accertamenti, ma non capisco i divieti e i contrasti violenti e pieni di livore nei confronti di Medjugorje. Il problema non è Medjugorje che è una straordinaria opportunità di salvezza per la chiesa e per l’umanità, il problema è la droga, la cocaina, la trasgressione che uccide le relazioni umane, il problema sono gli aborti, il problema sono le separazioni, i divorzi che spaccano in due la famiglia; il problema è la cultura relativistica che uccide il significato cristiano nella vita di tutti i giorni; il problema è l'eutanasia, quando si stacca la spina ad un malato e l'uomo si sostituisce a Dio; il problema è la persecuzione dei cristiani e di tutti quei criminali che tagliano la gola; il problema è la mancanza di Misericordia per i poveri; il problema è l'insensibilità per chi muore di fame; il problema è quello dei migranti che vengono abbandonati dalla ricca Europa. Questi sono i problemi, non può essere un problema il popolo di Dio che chiede di pregare, di confessarsi e di convertirsi. Il problema è un cardinale che vieta tutto questo. Mi aspetto che un cardinale mi dica: 'Paolo cambia vita, confessati, non peccare più e fa che le tue parole siano sempre conformi ai fatti della tua esistenza'. Non voglio credere a quei pastori che ci chiudono gruppi di preghiera in nome di un formalismo esasperato e degli equilibri politici ed economici della Diocesi. A me piace la Chiesa essenziale, quella dei primi cenacoli, quella dei pescatori e dei falegnami. Ecco, io dalla mia Chiesa voglio tutto questo».

A questo punto lei cosa si augura?

«L’ho scritto in tempi non sospetti nei due libri, “Raggi di Luce” e l’ultimo, “I Misteri di Maria”: che Medjugorie venga dichiarata Luogo di culto e di preghiera, riconosciuto dal Vaticano, e che venga riconosciuto come santuario mariano affidato ai frati francescani minori, che già lo stanno curando da secoli ma che venga nominato un vescovo ad hoc come delegato pontificio che si dedichi completamente alla Chiesa di San Giacomo. Questo è assolutamente necessario perché il vescovo di Mostar, Diocesi in cui ricadono i luoghi delle apparizioni mariane, non ha mai mostrato il minimo interesse, né la cura pastorale per il milioni di pellegrini che vengono da tutto il mondo. Ha sempre contrastato le apparizioni, i frati e i messaggi. Il Vescovo Ratko Peric non ha mai detto una messa per i fedeli stranieri che fanno tanti sacrifici per andare a Medjugorje, non ha mai confessato a Medjugorje, non ha mai fatto una catechesi e si è recato al Santuario solo per la celebrazione delle cresime dei residenti che sono in tutto 4500 contro in 40 milioni di pellegrini che sono transitati da Medjugorje. Per questo e per i tanti frutti spirituali di Medjugorje mi appello con tutto il cuore a Papa Francesco, lui ha la misericordia e il discernimento per dire basta a questa situazione insostenibile. I veggenti devono essere guidati da un vescovo saggio che sia fortemente mariano e che abbia a cuore un gregge di milioni di fedeli. Io sono molto fiducioso, quando ho incontrato Papa Francesco lo scorso 9 aprile a Roma gli ho raccontato di Medjugorie e ho visto in lui il volto di un padre misericordioso che sa ascoltare anche l’uomo della strada e non solo i cattedratici che fanno della teologia non un servizio bensì un muro per dividere, allontanare e proibire ogni cosa. Sono certo che lo Spirito Santo non può e non potrà mai essere ingabbiato, deve essere libero di soffiare come il vento che non si sa da dove arriva e dove finirà»


08 giugno 2015, Marco Guerra

Medjugorje: il Vaticano vieta l’incontro di preghiera con Vicka a Sestola. E’ prossimo il pronunciamento papale sulle apparizioni

Vicka - Foto: Marijan SivrićLo stesso giorno in cui Papa Francesco si è recato a Sarajevo, la Gazzetta di Modena ha dato l’annuncio che il cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha vietato l’incontro pubblico di preghiera che doveva tenersi a Sestola il prossimo 20 giugno e che prevedeva anche la presenza della veggente Vicka.
In realtà il decreto con cui si vieta l’evento porta la data del febbraio scorso e non si comprende il ritardo con il quale è stato reso pubblico, considerato che la macchina dell’organizzazione si era mossa da tempo e che le adesioni già ottenute facevano ben sperare di bissare una partecipazione di migliaia di fedeli, come era avvenuto per l’incontro dell’anno scorso.

Va detto che tale provvedimento è l’ultimo di una serie di interventi assunti per analoghi casi.
Innanzitutto bisogna ricordare che nell’ottobre 2013, a nome e per conto del Cardinale Müller, il nunzio apostolico negli U.S.A., Mons. Carlo Maria Viganò, in una lettera a Romny Jenkins, segretario generale della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, aveva chiesto che i Vescovi statunitensi impedissero gli incontri pubblici con il veggente Ivan Dragicevic.
Tale direttiva, era scritto nella lettera, era in osservanza alla dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991, in cui i Vescovi della ex Repubblica Jugoslava avevano asserito che sulla base delle ricerche che sono state eseguite, non è possibile affermare che ci siano state apparizioni o rivelazioni soprannaturali. “Da ciò – concludeva la lettera – deriva che i chierici e i fedeli non possono partecipare ad incontri, conferenze, o celebrazioni pubbliche in cui la credibilità di queste ‘apparizioni’ venga data per certa”.
L’anno successivo il Vescovo di Anagni-Alatri, con una circolare dell’8 novembre 2014, vietò all’ultimo momento un incontro con Vicka a Fiuggi, adducendo le stesse motivazioni riportate nella lettera di Mons. Viganò.
Parimenti nel marzo scorso è stato vietato un altro incontro con Ivan, che avrebbe dovuto tenersi a St. Charles, negli Stati Uniti, presso la Lindenwood University.
Il divieto stavolta è arrivato da Mons. Robert Carlson, ordinario del luogo, che in una nota indirizzata ai sacerdoti e ai diaconi della sua arcidiocesi ha affermato: “Ho ricevuto una richiesta da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede di ricordare a tutti che non bisogna partecipare ad eventi che promuovono i cosiddetti veggenti di Medjugorje ed in particolare il signor Ivan Dragicevic.”
Si ha anche notizia che il Vescovo di Vicenza abbia negato l’autorizzazione ad un nuovo incontro di preghiera con Ivan, incontro che l’anno scorso si è tenuto il 17 agosto presso la chiesa di Santa Corona. Non abbbiamo modo di verificarla, ma vi sono buone probabilità che l’informazione sia attendibile.

Però la notizia di maggior rilevanza è quella contenuta in un’agenzia Ansa di oggi riguardante le affermazioni fatte dal Papa nel viaggio di ritorno da Sarajevo. Rispondendo ai giornalisti, il Pontefice ha annunciato che entro la fine del mese di giugno, probabilmente l’ultimo mercoledì, il cardinale  Müller terrà una quarta (e forse ultima) sessione di cardinali e vescovi per risolvere il problema Medjugorje. Ha aggiunto che la decisione è imminente e che ne verrà fornita tempestiva comunicazione agli organi di stampa. “Intanto  – ha concluso -  si danno ai vescovi alcuni orientamenti sulle linee che si prenderanno riguardo ai fenomeni di Medjugorje”.

Redazione La Madre della Chiesa
http://www.lamadredellachiesa.it/medjugorje-il-vaticano-vieta-lincontro-di-preghiera-con-vicka-a-sestola-e-prossimo-il-pronunciamento-papale-sulle-apparizioni/

Medjugorje: presto il "verdetto" 
 Famiglia Cristiana 
(Anna Chiara Valle) La Commissione presieduta dal cardinal Ruini ha consegnato la sua relazione. Ora, la decisione definitiva spetta alla Congregazione per la dottrina della fede. Le indiscrezioni, però, dicono che la soprannaturalità delle apparizioni "non ha superato la verifica ecclesiastica". (...)
http://www.famigliacristiana.it/articolo/medjugorje-presto-il-verdetto.aspx
Giallo Medjugorje, si o no? Vince il nì
08 giugno 2015, Marta Moriconi
Giallo Medjugorje, si o no? Vince il nì
Ci siamo,  i risultati raccolti dal cardinale Camillo Ruini in quattro anni con la sua commissione di indagine vaticana su Medjugorje istituita nel 2010 da Benedetto XV e consegnati a gennaio dell’anno scorso al Papa in una relazione poi trasmessa all’ex Sant’Uffizio, sono stati letti. 

Poche le parole rilasciate da Francesco durante il volo che lo riportava in Vaticano dopo il viaggio a Sarajevo, ma giàaccendono l'entusiasmo dei fedelissimi alla Gospa: "Un bel lavoro, un bel lavoro" avrebbe detto secondo il Corriere della Sera. 

E poi c'è quel "meno male, sono contento!" di Ruini esclamato al telefono che sembra in qualche modo svelare quello che per ora è un segreto della commissione da non svelare, almeno fino a quando il Pontefice non deciderà di annunciare al mondo la verità su Medjugorje. 

L'ex Vicario di Roma parla solo di una proposta articolata, "dopodiché sarà la Congregazione per la Dottrina della Fede a prendere le decisioni che poi saranno presentate al Papa: l’ultima parola, com’è naturale, sarà quella del Santo Padre", ma le folle di fedeli e vip nella terra della Gospa aspettano con ansia di sapere cosa pensa la Chiesa rispetto a 34 anni di apparizioni ancora in atto.

E ora quella frase di Francesco "siamo lì lì per prendere delle decisioni" apre nuove prospettive e speranze in tutti quelli che "vedono" la Madonna in Bosnia Erzegovina. 

E già fanno il conto alla rovescia. Manca poco alla prossima riunione plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede, la "feria quarta" di ogni ultimo mercoledì del mese e il "no" non sembra esserci. 

Ci sono tuttavia dubbi sul fatto che la soprannaturalità abbia già superato la verifica ecclesiastica.

A questo punto Medjugorje potrebbe rimaner tra "color che son sospesi" non ricevendo l'ufficialità ma neanche il niet. Il motivo è semplice: è chiaro che milioni di fedeli, indipendentemente dal si o no della Chiesa, difficilmente si daranno alla macchia e rinunceranno a incontrarsi in quel luogo di pace solo perché la parola definitiva della Chiesa potrebbe essere negativa. C'è da giurarci che l'eventualità di un no, non fermerà tanta gente bisognosa di pregare e anche disperata che arriva in quella che chiamano la terra di Maria in cerca di aiuto spirituale. 

Infatti, seppure non fosse riconosciuta ufficialmente, per la Chiesa la situazione si complicherebbe ancora di più.

Poiché tre dei sei 'veggenti' sostengono di vedere la Madonna tutti i giorni, quanti fedeli rinuncerebbero a far loro visita? E come potrebbero tante persone rinunciare a un moto di conversione che spesso e volentieri proviene proprio da un passaparola di chi è tornato dal luogo della Gospa?

Da qui si evince la delicatezza del tema affrontato, e la ragione per cui l’indagine è stata molto accurata e completa.


4 commenti:

  1. Siamo alla frutta ormai tutti, sacerdoti e vescovi compresi, pensano di poter agire come più gli aggrada. La crisi della Chiesa è una crisi di Fede. Poco importa che ci siano folle oceaniche che pregano, importa capire chi pregano, se hanno le idee chiare. Se ognuno prega un dio che si è fatto a proprio uso e consumo, costui è idolatra e adoratore del demonio. Si è visto come Brosio intende la Fede cattolica, a metà tra un fanatico citrullo e la Boldrini. Il cattolicesimo non si vanta dei numeri, ma unico vanto del cattolico è la Croce di Cristo, la Verità incarnata, non degli pseudo veggenti. Brosio è caduto dalla padella alla brace: da miscredente che era è divenuto uno spiritato idolatra. Prega prega Brosio, ma perché sia fatta la Volontà del Signore, non la tua.

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  2. Brosio si agita e si dibatte , dice che non si fida della Congregazione per la fede..Fa gli auguri di buon onomastico al papa , gli porta le magliette con 'W la Gospa' . Prenota l'ennesimo passaggio televisivo per il 12 Giugno. Nel frattempo non rinuncia a diffamare i vescovi di Mostar , perchè non sono mai andati a celebrare a Medjugorje , se non per le cresime..Una situazione penosa per la Chiesa , che si è lasciata ingigantire , quando si poteva fermare subito. E che ancora oggi qualcuno pensa di poter correggere con l'aspirina, secondo la massima:

    "Infatti, seppure non fosse riconosciuta ufficialmente, per la Chiesa la situazione si complicherebbe ancora di più".

    Questo è il modo di ragionare di chi non ha fede. "La Verità vi farà liberi" anche se sarà doloroso mollare il carrozzone sul quale sono saliti molti preti e persino alcuni cardinali.

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  3. Ecco i frutti del conciliabolo.... dei dementi disobbedienti, propagatori di una eretica fede fai da te!

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  4. Dopo l'ultima bordata del Papa su Medjugorje ci sono già dei mentecatti che chiedono a Brosio di fondare un'altra chiesa! Ma fino dove siamo potuti arrivare. Exurge Domine et judica causam tuam!

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