ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 11 agosto 2015

Al confine con l’apostasia e il paganesimo

Monsignor Athanasius Schneider.
Monsignor Athanasius Schneider.

Dopo l’intervista in esclusiva rilasciata a www.lafedequotidiana.com, monsignor Athanasius Schneider, Segretario della Conferenza Episcopale del Kazakhstan e uno dei vescovi più impegnati in difesa delle verità cattoliche, ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito spagnolo Adelante la Fè.
Ricordando il beato Alexis Saritski, Mons. Schneider rammenta che era «affabile e simpatico» ma allo stesso tempo era un uomo «senza compromessi» che «ha insegnato la verità piena della legge di Dio», e che invitava a «mantenere la purezza del cuore e la fedeltà alla fede cattolica». Ripescando nei suoi ricordi, Schneider ha ricordato anche Padre Janis Pawlowski che, celebrando «la Messa con tanta devozione e riverenza» ha lasciato un’impronta indelebile nella sua anima, tanto che, «quando, a dodici anni, ho sentito la chiamata del sacerdozio – ricorda Schneider – mi è venuto improvvisamente in mente il volto santo del sacerdote».
Autore di Dominus est (pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana nel 2009), testo che spiega benissimo i motivi della contrarietà alla pratica della Santa Comunione data sulla mano, Schneider ha detto che «è innegabile che una parte considerevole di quelli che ricevono la Santa Comunione sulla mano, soprattutto i più giovani, non hanno conosciuto la ricezione del ginocchio dell’Eucaristia e sulla lingua e non hanno la fede cattolica piena nella Presenza reale». Parlando delle cinque piaghe del Corpo mistico liturgico di Cristo (il sacerdote celebrante che guarda verso i fedeli e non più verso Cristo, la Santa Comunione data sulla mano, le nuove orazioni dell’offertorio, la scomparsa del latino nelle celebrazioni liturgiche, il lettorato e l’accolitato dato alle donne), Schneider ricorda che «nessuna di queste ferite liturgiche trova supporto, anche lontanamente, nella Costituzione del Concilio Vaticano II sulla liturgia Sacrosanctum Concilium» ma «sono state introdotte in conformità con un piano specifico elaborato da un piccolo gruppo di liturgisti che, fatalmente, occupavano posizioni chiave nella Curia romana durante l’immediato periodo post-conciliare».
Schneider  denuncia che tutto ciò è stato fatto «con astuzia e inganno», facendole passare come «se fossero la volontà del Papa» mentre le manipolazioni sono state documentate, ad esempio, nei libri del cardinale Antonelli e nei ricordi di Louis Bouyer, entrambi membri della Commissione post-conciliare sulla Liturgia, e quindi testimoni oculari. «Per qualche misteriosa ragione – sottolinea Schneider – Dio ha permesso che le buone intenzioni dei Padri del Concilio Vaticano II cadessero nelle mani di uomini senza Dio e ideologi-rivoluzionari liturgici. Hanno messo la sacra liturgia di Santa Romana Chiesa in stato di prigionia, in una sorta di esilio ad Avignone». Secondo il vescovo kazako, per guarire da queste piaghe sono necessarie delle contromisure, per esempio studiare «attentamente il testo della Sacrosanctum Concilium e, in particolare, i verbali delle discussioni del Consiglio su questo tema, al fine di conoscere la vera intenzione dei Padri conciliari (mens Patrum)», «scoraggiare e limitare la ricezione della Comunione sulla mano», «istruire catechesi e omelie sull’ineffabile mistero divino della Santa Eucaristia, la liturgia cattolica perenne e immutabile della sacra teologia, e il significato spirituale dei dettagli dei riti», «organizzare conferenze scientifiche e liturgiche per seminaristi, sacerdoti e laici per insegnare i principi liturgici perenni e la natura organica della liturgia, interrompendo i moderni “miti liturgici”», applicare e non ostacolare «gli insegnamenti del motu proprio Summorum Pontificum del Papa Benedetto XVI».
Schneider insegna che «l’essenza del protestantesimo è di respingere la piena verità dell’Incarnazione, con tutte le sue conseguenze: la visibilità della Chiesa, la vita sacramentale, la realtà e la grandezza della Presenza eucaristica, le caratteristiche “incarnative” della liturgia. L’attuale crisi della Chiesa si manifesta principalmente in questi due atteggiamenti: una spiritualità gnostica e un naturalismo orizzontale, la cui radice è l’antropocentrismo, che a sua volta è una caratteristica tipica del protestantesimo”.
In conclusione di intervista Schneider sottolinea che «se la Chiesa non riesce a influenzare, o non lo fa a sufficienza, il mondo e le sue realtà attraverso doni soprannaturali (la grazia, la luce della verità divina) e, invece, si occupa principalmente di questioni naturali e realtà temporali (ad esempio la giustizia sociale, l’ecologia), priva il mondo della dimensione eterna del cielo. L’attività principale della maggior parte della struttura ufficiale della Chiesa cattolica (associazioni, commissioni, etc.) è immersa nel temporale e orizzontale, isolandoci dal sovrannaturale, dal cielo. È questo il problema centrale della crisi della Chiesa. Un tale atteggiamento conduce al relativismo dogmatico, morale e liturgico, e, infine, a una grave mancanza di fede, al confine con l’apostasia e il paganesimo».
Matteo Orlando

 Michele M. Ippolito
  10 agosto 2015  

8 commenti:

  1. Ma quand'è che la smettono questi qua di dire castronerie? Com'è che solo adesso parlano di "errori" di interpretazione conciliari (la solita chimera dell'inesistente ermeneutica della continuità) ... ma dico io ...comodo pararsi il c...o adesso che le cose son chiare ....e prima tutti quei vescovi che da 50 anni a questa parte non hanno mai mosso dito dov'erano? Impegnati a scrivere maldicenze contro l'eroico Mons. Lefebvre?

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    1. Un pò troppo ingeneroso..
      Non disprezzare chi apre gli occhi, anche se tardi. Meglio questi che i soliti trionfalisti.

      « Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. » (Luca 15,3-7)

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    2. Caro Brontolo io invece sono d'accordo con l'utente dallaAallaZ: il conciliabolo non è proprio stato concepito secondo buone intenzioni. E' evidente anche ai sassi che chi lo ha voluto, lo ha da subito orientato in modo tale da essere evidente dove si voleva andare a parare. Il conciliabolo ha centrato in pieno tutti gli obiettivi che lo hanno ab origine ispirato. Sono tutte patetiche pietose chiacchere quelle di chi afferma che il conciliabolo è stato dirottato da alcuni malintenzionati. Ripeto: il conciliabolo è stato voluto e guidato da malintenzionati. La Chiesa NON aveva alcun bisogno di indire un Concilio in quegli anni!

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    3. Bravissimo Anonimo Lei ha colto il senso del mio commento!!! Infatti sono rimasto deluso dalla risposta che mi ha fornito il gentile Brontolo.

      Come si fa solo razionalmente accettare che si dica che il conciliabolo è stato mal interpretato quando l'eroico Mons. Levebvre sin da subito ha fatto resistenza e per questo ha accettto l'ignominia di una falsa scomunica? Dunque sin da subito sono stati imposti come fossero Dogmi i documentacci pastorali abortiti dal conciliabolo...altro che come scrive questo mons. Schneider:

      «Per qualche misteriosa ragione – sottolinea Schneider – Dio ha permesso che le buone intenzioni dei Padri del Concilio Vaticano II cadessero nelle mani di uomini senza Dio e ideologi-rivoluzionari liturgici. Hanno messo la sacra liturgia di Santa Romana Chiesa in stato di prigionia, in una sorta di esilio ad Avignone».

      Buone intenzioni dei padri conciliari? Ma cosa sta dicendo? Dimentica il fatto che fu così SOLO all'inizio del Conclave poi durante i lavori del conciliabolo vi furono lotte intestine ..... e dunque di quali buone intenzioni si sta parlando?

      Ma ammettendo solo per un nano secondo che ciò sia "vero"....questi "bravi padri ben intenzionati" PERCHE' NON SI SONO MOSSI SIN DA SUBITOPER FAR CESSARE CIO' CHE STAVANO FACENDO QUESTI MALINTENZIONATI CITATI DA mons. Schneider? DOV'E' LA LORO RESISTENZA? PERCHE' NON SI SONO UNITI A MONS. LEFEBVRE? Perchè saltano fuori solo adesso e non lo hanno mai fatto in 50 anni? Devono pararsi il c..o? Troppo comodo i fatti VERI NON LI CANCELLA NESSUNO e per rmediare dovrebbero fare solo mea culpa e riconoscere le virtu' eroiche di mons. Lefebvre...fin tanto che non lo faranno NON SARANNO CREDIBILI.!!!

      Mi creda certi discorsi alla Schneider li trovo offensivi per l' intelletto e come mai saltano fuori solo adesso quando invece potevano e DOVEVANO sostenere la resistenza DI ALLORA?

      Si veda la vicenda dei FI che per un COLPEVOLE malinteso senso dell'obbedienza hanno lasciato che il loro ordine venga distrutto e invece di resistere in faccia ai nemici della S. Messa di sempre hanno preferito "ubbidire" .... ora due sono le domande che mi pongo in questo caso:

      a) i FI si sono dovuti adeguare al nuovo corso per motivi che ancora non conosciamo e quindi in qualche modo erano ricattabili?

      b) hanno preferito nascondersi sotto il paravento di una falsa obbedienza per non avere grattacapi, in fondo non erano e non saranno mai come l'eroico e santo mons. Lefebvre e quindi avranno pensato ma chi me lo fa fare?

      Gli eroi della fede quelli che meritano rispetto sono coloro che sin da subito e, in tempi ancora non sospetti, hanno RESISTITO a costo di subire la FALSA scomunica inferta dal polacco gp2 che alcuni falsi profeti e falsi difensori della fede chiamano "santo" ....tutto ciò per TRASMETTERE INTEGRA LA TRADIZIONE DELLA CHIESA ripeto oltre a chiacchiere e sofismi ci vogliono i fatti ....su !!! mons. Schneider, faccia vedere di che pasta è fatto oppure dobbiamo accontentarci di blande denunce che rimarranno parole al vento? A tutti consiglio di leggere la biografia dell'eroico mons. Lefebvre magari ne trarranno qualche spunto anche le vedove ratzingeriane.... che non hanno ancora capito ciò di cui sono stati capaci l'emerito e i suoi predecessori.....

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    4. Carissimi delusi,
      a costo di deludervi ancor più, io non concordo invece sul giudizio sulle "persone", sia su Schneider sia sui padri conciliari.
      Le vostre osservazioni generali sulla manipolazione del CV2 sono giuste e condivisibili, non invece quelle sui singoli.
      Non erano tutti "puri e duri", come mi sembra invece che riteniate dovessero essere. Ma questo scandalizza?
      Mi sembra che si dimentichi che Dio agisce anche in ciò che viene largamente compromesso dall'uomo e dal Nemico.
      Dimentichiamo forse che assieme al grano viene seminata zizzania? E se così é, fare di ogni erba un fascio a cosa porta.?

      Se si incontrano pastori buoni ( o comunque migliori di tanti altri) non é forse meglio saperli apprezzare che guardarli con sufficienza perché non sono puri e duri?
      Ma noi lo siamo davanti a Nostro Signore?

      Se non possiamo strappare la zizzania dal grano, non possiamo almeno discernerli? E apprezzare che ci siano anche loro? Parlare mai é meglio che parlare tardi?

      Per quanto riguarda il "COLPEVOLE malinteso senso dell'obbedienza" dei FI forse è ancora presto per comprendere appieno quel che succederà.

      Vorrei però ricordare che la loro origine è in S.Pio e che mi pare ne ripercorrano e condividano la storia di obbedienza alla Croce anche proprio attraverso quello che può sembrare una malintesa obbedienza.
      Così spero e prego.


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    5. Gentile Brontolo, il suo dire per alcuni versi è condivisibile, tuttavia lei dimentica che nessuno pretende che questi padri fossero "duri e puri" non lo era nemmeno mons. Lefebvre... ciò che ho voluto dire non c'entra con la durezza e la purezza ma questo ENORME RITARDO e il volta spalle ancora vigente da parte di questi bravi verso (e lo ripeto) l'EROICO mons. Lefebvre.

      Da questi bravi e buoni pastori RIPETO per essere credibili debbono anche fare il mea culpa e NON RIFUGIARSI SULLA MAL INTERPRETAZIONE DEL CONCIDIABOLO VAT.II e difendere la sua Opera dai sciacalli che ancora oggi girano indisturbati nel web e dai pulpiti .... questi buoni padri PRENDANO LE PUBBLICHE DISTANZE!!!!

      Concludo circa i FI : è un errore paragonare i doveri di un fondatore di un ordine alle scelte del grandissimo S. Padre Pio ....l'obbedienza di S. Padre Pio era quella che doveva un semplice frate ...e dunque le responsabilità erano di un singolo, LA FALSA OBBEDIENZA di un fondatore di un ordine o di un rettore invece non è paragonabile ..... le consiglio di guardarsi il film " Il Conflitto"

      qui la recensione:

      http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=6138

      e forse sarà più chiaro cosa intendo per COLPEVOLE malinteso senso dell'obbedienza da parte dei FI... poi giustamente si spera e si prega come dice lei, ciò non dimeno ricordiamoci che la battaglia è in atto e nella Battaglia di Lepanto i soldati oltre che pregare agivano.....dunque attendo da parte dei buoni pastori fatti concreti....tra questi il riconoscimento senza se e senza ma delle eroiche virtù di mons. Lefebvre.

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    6. refuso:

      Gentile Brontolo, il suo dire per alcuni versi è condivisibile, tuttavia lei dimentica che nessuno pretende che questi padri fossero "duri e puri" non lo era nemmeno mons. Lefebvre... ciò che ho voluto dire non c'entra con la durezza e la purezza ma questo ENORME RITARDO e il volta spalle ancora vigente da parte di questi bravi verso (e lo ripeto) l'EROICO mons. Lefebvre e difendere la sua Opera dai sciacalli che ancora oggi girano indisturbati nel web e dai pulpiti .... questi buoni padri PRENDANO LE PUBBLICHE DISTANZE!!!!

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  2. Signor Brontolo, io non mi riferivo alla generalità dei Padri Conciliari. Ci mancherebbe che la maggior parte non avesse buone intenzioni. Io mi riferisco ai pochi malintenzionati che tuttavia sono stati quelli che hanno voluto e quindi pilotato i molti benintenzionati ignari di come sin dall'inizio alcuni volessero usarli per abbattere il Papato e la bimillenaria Tradizione. Io continuo a sostenere che il Concilio sia stato chiaramente VOLUTO da malintenzionati che poi tutti gli altri benintenzionati non abbiano avuto il coraggio di difendere la Santa Madre Chiesa(ne risponderanno al Fondatore in persona) questo è un altro interessantissimo discorso. Così come sarebbe interessante contare quanti Padri conciliari, per il fatto stesso di essere stati facilmente manipolabili, avessero già una fede abbastanza debole se non adulterata. Chi ha voluto il Concilio(la Massoneria) i conti invece li ha fatti benissimo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti o sbaglio? Vede, per poter consolarsi del bicchiere mezzo pieno occorre che siano ragionevoli motivi per sostenere che il bicchiere sia effettivamente mezzo pieno, diventa difficile, per non dire patetico, consolarsi davanti ad un bicchiere desolatamente vuoto, non crede? In definitiva va bene che il Signore scrive dritto su righe storte ma se noi, ravvedendoci, glieLo permettiamo. Ecco per scrivere dritto sulle righe storte degli ultimi 50 e passa occorrerebbe per lo meno ammettere che fino ad ora si è scritto storto che più storto non si può. allora il Signora potrà fare la sua parte, in caso contrario, come dire, ci sta gentilmente dicendo di arrangiarci!

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