Dio non è tatuato
Il tatuaggio è una porta aperta a Satana. Pure il piercing non scherza, ma risveglia il sadico che è in me
I tatuaggi sono come l’abbronzatura, donano alle brutte e tolgono alle belle. Odio l’estate perché favorendo l’esposizione dei corpi mi ricorda con fastidiosa frequenza che: 1) le donne belle sono spesso stupide; 2) le ragazze cattoliche sono spesso pagane; 3) il mio sguardo è spesso colpevole.
Punto primo: rovinare per sempre una pelle candida con un pensierino momentaneo, ipotecare il futuro a 17 anni (i tatuatori esercitano grande fascino sui minorenni), considerare ribellione o comunque manifestazione della propria personalità uno dei comportamenti più ovini del nostro tempo, è prova di scarsa perspicacia. Punto secondo: Dio è offeso dai tatuaggi che nella Bibbia sono proibiti in lungo e in largo, dal Vecchio al Nuovo Testamento. Che sedicenti cattolici possano conciarsi come cannibali del Borneo dimostra il degradarsi del cristianesimo a religione privata e autoassolutoria. Solo riferendosi a un “Vangelo secondo me” è possibile immaginarsi vegetariani e cristiani, astemi e cristiani, animalisti e cristiani, tatuati e cristiani. Ci sono preti tatuati e i vescovi lasciano correre: anche il clero si autoassolve, il pesce puzza dalla testa, la religione fai-da-te viene predicata dai pulpiti. Per brama di piacere, per sete di applausi o timore di fischi, si benedicono invasioni e ramadan mentre ci si guarda bene dal condannare le esplicite violazioni all’esplicita legge di Dio. Di un simile collasso educativo sono corresponsabili le famiglie, conosco solo un caso di genitore che ha minacciato (con buon esito) di diserederare la figlia qualora si fosse imbrattata indelebilmente. Eppure è facile: ai figli tatuati si lascia soltanto la legittima mentre agli altri anche la disponibile. Sul punto tre glisserei volentieri, la parola di Dio non ha bisogno dei miei ghirigori, solo che non sto scrivendo un’omelia bensì un articolo profano e allora mi tocca buttarla sul personale e confessare che il tatuaggio piccolo lo trovo schifosetto come una macchia di sugo sulla camicia, ma la camicia sporca poi te la cambi mentre la caviglia o il polso tatuati te li tieni sporchi per tutta la vita, zozzone che non sei altro; che il tribale sul fondoschiena mi sembra un invito all’accoppiamento more ferarum e perciò sfoggiarlo è un imbestiarsi e un imbestiare pure me che guardo e come faccio a non guardare; che i tatuaggi di grandi dimensioni, le inchiostrate mostrificanti che sequestrano buona parte dell’epidermide, mi fanno pensare all’imminente caduta della civiltà occidentale.
ARTICOLI CORRELATI Che parli a fare? Frequentare la spiaggia? Impossibile: il bikini è un problema serio Ma Umberto Tozzi? Pale che giranoIl piercing è un’altra cosa. Non ho capito se è moralmente migliore o peggiore ma ho capito che in alcuni casi è esteticamente superiore: se una donna tatuata è una schiava, una donna perforata con gioielleria in titanio è una regina degli schiavi. L’amica che ne ha fatto il suo mestiere mi assicura che provoca meno dolore del tatuaggio e al contrario di questo è sempre rimovibile. Tuttavia mi fa male il solo guardarlo, se vedo una donna molto pinzata (e durante l’odiosa estate se ne vedono di più perché gli ombelichi sono più scoperti e i capezzoli meno nascosti) innanzitutto provo raccapriccio. Sì, mi impressiono facilmente. Sì, non avrei potuto fare il chirurgo. Purtroppo le perforazioni corporee altrui, subito dopo aver fatto emergere la mia parte forse migliore, l’uomo sensibile alle sofferenze (Patirà molto? Quanta disperazione ci vuole per massacrarsi così?), risvegliano la mia parte certo peggiore, il sadico eccitato dall’oltraggio che ulteriore oltraggio richiama. Avrei preferito che questo pervertito continuasse a dormire. Avrei preferito che il mio rapporto con l’empia pratica restasse confinato al campo artistico, cominciasse e finisse con la contemplazione di certi quadri di Sabrina Milazzo, di certe foto di Terry Richardson. Ma le mie preferenze non contano nulla, l’estate fa di me quello che vuole, non sono io a decidere i miei turbamenti.
di Camillo Langone | 10 Agosto 2015
“Gay Cartoon” e “Drag Queen” per i bambini romani
12 - 08 - 2015Giuseppe Brienza
Il 31 luglio scorso il “Rainbow MagicLand”, il parco dei divertimenti di Roma-Valmontone che offre “attrazioni per grandi e per bambini”, ha ospitato uno “spettacolo” dello staff del noto locale gay, lesbo, trans & Co. “Muccassassina”. L’evento, intitolato “We Love Cartoons– T Dance Party”, che si è tenuto proprio nello stesso giorno, venerdì, nel quale sono abituali, fino a notte fonda, le “performance” a luci rosse organizzate dal locale romano diretto fino al 2002 (e per nove anni) dall’ex parlamentare di Sel Vladimiro Guadagno (“in arte” Vladimir Luxuria), ha suscitato non poche perplessità da parte di alcuni operatori e famiglie romane, tanto più che, come si legge nel sito del Parco www.magicland.it, “per i bambini fino a un metro, l’ingresso è gratis!”.
THEY LOVE (GAY) CARTOONS
Per accedere allo spettacolo omosessualista, in realtà, il “Rainbow MagicLand” ed il locale organizzatore hanno previsto “un prezzo speciale di solo 15 euro” ma, è un fatto, che per l’ingresso al parco l’afflusso dei più piccoli è assolutamente gratuito. Attrarli poi con le gigantografie e le sigle dei cartoni animati da loro più amati diventa poi un “gioco da ragazzi”.
La musica e l’animazione di “Muccassassina”, insieme alle attrazioni del parco, hanno quindi “animato” la sera e la notte del 31 luglio, presentando dalle 19.00 alle 02.00 “un T dance party dedicato al mondo dei cartoons”. Con l’accompagnamento delle sigle dei più noti cartoni, dalleWinx a Lupin e Candy Candy, da Sailor Moon a L’uomo Tigre, ai bambini sono state offerte le esibizioni di “Favolose drag queens” insieme a “show” direttamente tratti dal repertorio della “Muccassassina Dance Company”. La “Direzione Artistica” del T dance party, naturalmente, è stata affidata all’attuale successore di “Luxuria” alla guida del “Muccassassina”, cioè Diego Longobardi.
LA SEDE A 200 EURO
Lo staff della nota discoteca romana, che è diventata un punto di riferimento internazionale dei movimenti pro-LGBT (sigla che significa, per chi ancora non lo sapesse, “Gay-Lesbiche-Bisessuali-Transessuali”), nasce nel 1990 per procacciare finanziamenti all’allora in bolletta “Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli”, il gruppo omosessualista romano che ha organizzato, fin dal 1994, il “Gay Pride” nella Capitale. Successivamente “Muccassassina” ha perso questa funzione strumentale di auto-finanziamento del “Mario Mieli”, anche perché le esigenze economiche dell’associazione omosessualista sono state sopperite attraverso “una fitta rete di rapporti politici instaurati a tanto a livello locale quanto a livello nazionale e, all’attivo, un elenco di progetti realizzati in diversi ambiti col sostegno di istituzioni varie tra cui Campidoglio, Regione Lazio e diverse realtà sanitarie di primo piano” (Valentina Conti, I nuovi elenchi di Affittopoli/4. Anche il “Mario Mieli” baciato dalla fortuna, in Il Tempo, 23 febbraio 2015, p. 4).
Questo almeno fino a quando lo scandalo dell’“Affittopoli romana” non ha investito anche la “cultura delle differenze”. Nelle liste degli immobili di proprietà del Comune di Roma ceduti ad affitti stracciati (ed anche non pagati) finite nelle mire delle indagini giudiziarie in corso, infatti, figura pure la sede del circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli” di via Efeso, in zona San Paolo (storico quartiere di Roma). Come ha recentemente denunciato in un’inchiesta il quotidiano romano Il Tempo”, ”per i locali al civico 2, l’associazione indipendente che si basa sul volontariato, roccaforte dei diritti del mondo LGBT vicina alla sinistra, guidata per anni da Imma Battaglia (candidata Pd, attuale consigliere capitolina targata Sinistra Ecologia e Libertà) e ora capitanata da Andrea Maccarrone, paga 235,61 euro di affitto mensile. La struttura è ristrutturata solo in alcune parti, ma l’affitto, per i canoni standard della zona, è del 40% circa al di sotto della media” (V. Conti, art. cit.).
IL SOSTEGNO DI MARINO
D’altra parte, il Comune guidato dal sindaco Ignazio Marino (Pd), favorevole fino alle barricate all’approvazione da parte dell’Assemblea Capitolina del “Registro delle Unioni civili”, anche omosessuali, non poteva che confermare questa “linea” anche in fatto di “saldi concessori”. Ed i legami del sindaco della Capitale con la principale lobby omosessualista romana non sono mai venuti meno, come dimostra la sua recente partecipazione pubblica alla festa del venticinquesimo anniversario di “Muccassassina”, con una “una notte trasgressiva, tra go-go boys che scoppiano di muscoli, drag queen favolose, ragazzi su tacchi o sneakers, coatti gay-friendly e corpi vogliosi che si intrecciano nelle dark room e si sfiorano in pista” (Marco Pasqua,Muccassassina festeggia i 25 anni: festa con Gerini, Golino e Cucinotta, in Il Messaggero, 31 gennaio 2015).
Alla serata del “Mucca”, organizzazione che costituisce “l’anima ludica del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, con il quale condivide le battaglie sui diritti civili” è intervenuto il 31 gennaio scorso anche il sindaco Marino, accompagnato allora dal suo vice Luigi Nieri: “Il primo cittadino, che si è a lungo intrattenuto con gli organizzatori del Mario Mieli, ha sottolineato “il ruolo chiave di questo luogo per Roma e per la comunità omossessuale”. Parlando dal palco, il primo cittadino ha ricordato a tutti l’importanza dell’istituzione del registro delle unioni civili, invitando le coppie a iscriversi. […] Insieme a Marino c’era anche Alessandra Cattoi, assessore al Patrimonio, che ha rivelato di essere stata un’assidua frequentatrice della festa: “Erano gli anni in cui si svolgeva al Palladium e c’era un bel clima. Lo stesso che ho ritrovato questa sera”. E per celebrare i 25 anni, ha ballato anche lei, insieme a Imma Battaglia, consigliera di Sel e, da sempre, in prima linea per i diritti delle persone Lgbt” (M. Pasqua, art. cit.).
Una nuova forma di spiritismo: il channeling
Si tratta di una forma di paganizzazione che tocca anche il
cristianesimo
di Francesco Bamonte
Il channeling è una nuova forma di spiritismo introdotta dal New Age. Il New Age «è una specie di grande contenitore». È una corrente di pensiero in cui convivono differenti idee, religioni, filosofie e pratiche esoteriche. New Age non è una setta. È semplicemente un modo di pensare, che si basa sull’idea della fine dell’era cristiana. I seguaci del New Age credono che l’umanità stia entrando in una «Nuova Era» di pace e di benessere, ricca di mutamenti in campo sociale, politico e religioso. New Age dovrebbe prendere il posto del cristianesimo. Quando? Proprio nei giorni nostri, intorno all’anno Duemila, e cioè nel momento di passaggio dall’era astrologica dei Pesci a quella dell’Acquario.
Per questa ragione, i seguaci del New Age sono conosciuti anche come «acquariani». Secondo questa corrente di pensiero, oltre ad illudersi di potersi mettere in contatto con gli spiriti dell’aldilà, si pensa di poter, con le nuove tecniche, entrare in contatto anche con gli gnomi, i folletti, gli elfi, le fate, che a loro dire non sono altro che «spiriti della natura», oppure con gli spiriti delle 71 piante o degli alberi secolari (per gli acquariani le piante e gli alberi sarebbero vivi e sarebbe possibile parlare loro; non sanno distinguere tra vita umana, vita animale, vita vegetale) o con il grande spirito della terra che è un essere vivente (è il ritorno alle credenze pagane della dea Gaya, la divinità della terra), o ancora con gli spiriti del fuoco o dell’acqua. Come si vede, siamo di fronte a un ritorno al paganesimo e a una sorta di nuovo panteismo. Ma non basta, questa opera di paganizzazione tocca anche il cristianesimo perché ci si può mettere in contatto con gli angeli, con l’Eterno Padre (che però non è la Prima Persona della Santissima Trinità, cioè Dio che nel suo intimo è Padre che eternamente genera), o con Gesù (che non è la Seconda Persona della Santissima Trinità, cioè il Figlio che è eternamente generato dal Padre), ma spiriti o entità superiori. Si può parlare anche con la Madonna, anch’essa però considerata come uno spirito superiore e non come la Madre di Dio che si è fatto uomo per mezzo di lei, oppure con le guide indiane, cioè gli spiriti dei defunti indiani d’America (che sembrano avere una particolare propensione a manifestarsi), e con i grandi maestri superiori, detentori di un alto grado di saggezza i quali, riuniti in una Grande Fraternità o Loggia Bianca, costituirebbero un governo nascosto del pianeta Terra per guidare l’umanità verso un destino migliore.
Inoltre, oggi che siamo nell’epoca dei viaggi spaziali, ecco che possiamo metterci in contatto mentale e addirittura visibile anche con gli abitanti degli altri pianeti, sia con quelli che sono sui loro pianeti, sia con quelli da noi ritenuti extraterrestri e che in realtà sarebbero spiriti giunti a gradi più elevati i quali andrebbero su e giù per lo spazio a bordo degli UFO. In che modo sarebbero possibili questi contatti? Perché secondo gli acquariani, essendo tutti immersi in un campo unico di «energia universale», siamo elementi dell’«unico cervello» di un «unico spirito», anche se crediamo di possedere un’identità individuale separata. Per questo motivo noi abbiamo la possibilità di comunicare per mezzo di questo «cervello-spirito universale» con le 72 differenti entità che lo compongono, allo stesso modo di come ci si sintonizza su un canale radio o televisivo. Si tratta, dicono in effetti gli acquariani, di «collegarsi» con la Coscienza Universale.
Il channeling è la capacità cosciente per un individuo,
elemento dell’Essere Unico, di accedere al Grande Tutto, al Grande Sé,
all’Essere Universale di cui noi non siamo che frammenti. È la consapevolezza
crescente di ciascuna parte dell’Unico Essere di poter accedere al resto di se
stesso. Il channeling risulta in perfetta consonanza con la visione monistica
della realtà (c’è una sola Realtà) propria del New Age: tutti gli uomini, in
quanto parti dell’Unica Mente, possono fungere da «canali», per cui ciascuna
parte dell’Unico Essere può entrare in contatto con il resto di Se stesso. Gli
acquariani affermano che l’umanità rischia di piombare nel caos se non presta
ascolto alle sagge ammonizioni che le entità dell’altra sponda sono pronte a
darle. L’uomo ha bisogno di uno «sbocco sull’universo». «Inseritevi
sull’universo», nella coscienza universale, essi dicono. Ma in che modo? Ci si
affaccia sull’aldilà come ci si sintonizza su un canale (channel) radio o
televisivo.
Il channeling è il processo di ricezione di informazioni da queste entità che si trovano ad un livello di realtà diverso da quello ordinario, fisico, sono cioè in un’altra dimensione. Gli elementi che rendono possibile questa «sintonizzazione» sarebbero: – un «canale» o «canalizzatore» (quello che nello spiritismo classico viene chiamato «medium»), capace di sintonizzarsi con un’altra dimensione cioè su un livello superiore al mondo fisico per riceverne i messaggi; – una entità non fisica, fonte di messaggi, situata nell’altra dimensione; – un messaggio che vada dall’entità al canalizzatore. A prima vista sembrerebbe che non ci sia niente di molto diverso dallo spiritismo classico e invece c’è di nuovo che il New Age considera tutto ciò come manifestazione e sviluppo delle potenzialità latenti nella mente dell’uomo e inoltre considera tutti i fenomeni della storia delle religioni un fenomeno di channeling. Secondo questa teoria, Gesù sarebbe un canalizzatore inviato sulla terra per trasmettere i messaggi di un’entità denominata «Dio il Padre».
La Pentecoste sarebbe un fenomeno di canalizzazione collettivo. La Pizia di Delfi sarebbe servita da canalizzatore all’entità Apollo. Sarebbero ugualmente «canali» o «canalizzatori» profeti come Maometto, mistici come san Giovanni della Croce, fondatori di nuove religioni come Joseph Smith iniziatore del mormonismo. Ora però è iniziata una «nuova era» (New Age), nella quale ci accorgeremo che tutti siamo in grado di comunicare con gli altri abitanti del Grande Tutto Universale, sia del mondo visibile che di quello invisibile, di ieri e di oggi e questo perché ciascuno di noi è un canalizzatore, cioè una stazione ricevente di messaggi provenienti dal Cristo, dagli angeli, dai morti, dagli spiriti della natura, dagli extraterrestri eccetera. Si comprende dunque il motivo per cui gli acquariani incoraggiano la medianità e, confondendola con la mistica che è tutt’altra cosa, pretendono di rompere il monopolio che, a loro dire, la Chiesa sinora ha esercitato nella comunicazione con l’aldilà che invece deve essere di tutti, non solo di qualche profeta o veggente.
La medianità, in tal modo, come vedremo, sostituisce la religione. Scrive Jean Vernette in La Nuova Era (Ed. Pontificia Università San Tommaso D’Aquino, p. 12):
Il channeling è il processo di ricezione di informazioni da queste entità che si trovano ad un livello di realtà diverso da quello ordinario, fisico, sono cioè in un’altra dimensione. Gli elementi che rendono possibile questa «sintonizzazione» sarebbero: – un «canale» o «canalizzatore» (quello che nello spiritismo classico viene chiamato «medium»), capace di sintonizzarsi con un’altra dimensione cioè su un livello superiore al mondo fisico per riceverne i messaggi; – una entità non fisica, fonte di messaggi, situata nell’altra dimensione; – un messaggio che vada dall’entità al canalizzatore. A prima vista sembrerebbe che non ci sia niente di molto diverso dallo spiritismo classico e invece c’è di nuovo che il New Age considera tutto ciò come manifestazione e sviluppo delle potenzialità latenti nella mente dell’uomo e inoltre considera tutti i fenomeni della storia delle religioni un fenomeno di channeling. Secondo questa teoria, Gesù sarebbe un canalizzatore inviato sulla terra per trasmettere i messaggi di un’entità denominata «Dio il Padre».
La Pentecoste sarebbe un fenomeno di canalizzazione collettivo. La Pizia di Delfi sarebbe servita da canalizzatore all’entità Apollo. Sarebbero ugualmente «canali» o «canalizzatori» profeti come Maometto, mistici come san Giovanni della Croce, fondatori di nuove religioni come Joseph Smith iniziatore del mormonismo. Ora però è iniziata una «nuova era» (New Age), nella quale ci accorgeremo che tutti siamo in grado di comunicare con gli altri abitanti del Grande Tutto Universale, sia del mondo visibile che di quello invisibile, di ieri e di oggi e questo perché ciascuno di noi è un canalizzatore, cioè una stazione ricevente di messaggi provenienti dal Cristo, dagli angeli, dai morti, dagli spiriti della natura, dagli extraterrestri eccetera. Si comprende dunque il motivo per cui gli acquariani incoraggiano la medianità e, confondendola con la mistica che è tutt’altra cosa, pretendono di rompere il monopolio che, a loro dire, la Chiesa sinora ha esercitato nella comunicazione con l’aldilà che invece deve essere di tutti, non solo di qualche profeta o veggente.
La medianità, in tal modo, come vedremo, sostituisce la religione. Scrive Jean Vernette in La Nuova Era (Ed. Pontificia Università San Tommaso D’Aquino, p. 12):
Gli psicologi potrebbero riconoscervi una manifestazione
dell’inconscio collettivo, o come alcuni teologi sospetteranno forse una manifestazione
di spiriti cattivi, del «diavolo», dell’«impostore». Il channeling ad ogni modo
«funziona». Sessioni di seminari tenuti in California raccolgono sino a 700
persone con l’iscrizione a 400 dollari. Il trionfale successo dei libri e dei
film dell’attrice Shirley Mac Laine testimoniano questa moda travolgente. Nei
tre volumi della sua autobiografia racconta come ha comunicato attraverso dei
cristalli, come ha viaggiato nel mondo astrale e discusso per ore e ore con un
certo Ramtha, generale di Atlantide di circa 35.000 anni fa, o con un certo
«Giovanni» della comunità essenica contemporanea di Gesù. Ella racconta anche
le sue vite precedenti come monaca buddista, soldato romano, giovane incas o
danzatrice d’harem. Ma tutti questi personaggi sono i grandi classici delle
reincarnazioni, richiamati dalla maggior parte degli occidentali che si
attribuiscono vite anteriori. Vi figurano pochi operai della FIAT o casalinghe
del tempo degli antichi Romani.
Scrive Carlo Climati:
Che cosa hanno in comune il satanismo e il New Age?
L’ideologia è in un certo senso la stessa. Basta pensare a due slogan
fondamentali degli acquariani: «Noi siamo Dio» e «Se tu lo credi, è vero». In
questi due slogan della Nuova Era ci sono molti punti di contatto con la
noncultura del satanismo. «Noi siamo Dio» ripropone l’ideologia di Alesteir
Crowley [fondatore della corrente razionalista del satanismo]3 e il peccato di
Adamo ed Eva. L’uomo si mette al posto di Dio e sceglie le regole di vita che
più gli fanno comodo. L’altro slogan: «Se tu lo credi, è vero», non è altro che
la conseguenza del primo. Secondo gli acquariani, non è vero ciò che è vero. Ma
è vero ciò che ognuno di noi crede sia vero. Non esiste più una verità
oggettiva. Tutto è relativo. Esiste solo la verità in cui «io» credo. Perciò
ancora una volta l’uomo si mette al posto di Dio. Il risultato è il relativismo
morale. L’elemento più pericoloso del New Age è certamente il sincretismo
religioso. Ovvero, il «frullato misto» delle religioni. Secondo il pensiero New
Age tutte le religioni sarebbero uguali. Di conseguenza, tutte le verità
sarebbero uguali. Ma se tutte le verità sono uguali, vuol dire che non esiste
più nessuna verità. Perciò, ancora una volta, ritroviamo il relativismo morale,
che rappresenta una trappola mortale per i giovani. L’uomo non ha più regole e
si sceglie la «verità» che più gli fa comodo. L’idea del sincretismo religioso
viene abilmente mascherata dai seguaci del 3 Il satanismo ha una corrente
«personale» chiamata anche occultista e una «impersonale» chiamata anche
razionalista o atea. Quella «personale» afferma l’esistenza di Satana come
essere personale (quando si dice «personale» si intende in senso analogico alla
persona umana, essendo egli un puro spirito) e viene dai suoi seguaci invocato,
adorato, onorato come Dio; essi si consacrano a lui, gli chiedono potere e
dominio sugli altri e l’appagamento di ogni desiderio (questo certamente non si
realizza, ma il vedere qualche apparente risultato può contribuire a perseverare
in questo ambiente nella speranza di ottenere di più). La corrente del
satanismo «impersonale» invece non crede né all’esistenza di un Dio personale,
né di Satana come essere personale, ma pensa che esista una «forza» o «energia»
nascosta che è in noi e nel cosmo, che si può far emergere, sviluppare e
mettere al nostro servizio quando si pratica la perversione in tutte le sue
forme, associata a riti blasfemi. Satana dunque non sarebbe altro che un
simbolo, l’idealizzazione di questa forza o energia che si trova repressa
nell’uomo e che viene catalizzata da rituali magico-sessuali che prevedono la
perversione più sfrenata al fine di liberarla e potenziarla sempre più e
ottenere così per mezzo di essa quel che si vorrebbe. New Age come un modo per
cercare la pace tra i popoli e per favorire il dialogo tra le differenti
religioni. I giovani che hanno il cuore grande e credono fermamente nell’ideale
della pace, rischiano facilmente di cadere in questa trappola. Il «dialogo»
sincretista del New Age è soltanto un trucco per indebolire il cristianesimo.
Mettendo tutte le religioni sullo stesso piano, si punta a svalutare il
messaggio di Gesù. Per gli acquariani Cristo [non è Dio che si è fatto uomo] è
solo «uno dei tanti». È come Budda, Maometto o qualsiasi altro leader
spirituale. Di conseguenza, il suo messaggio diventa un messaggio «come tanti».
New Age ha rispolverato e rilanciato tutte le peggiori forme di magia e di
superstizione. Pensiamo, ad esempio, agli strani poteri che vengono attribuiti
a gemme e minerali, [...] alimentando il mercato di talismani e amuleti di ogni
genere. Molto diffusa è la cristalloterapia. Alcuni libri acquariani sostengono
che i cristalli avrebbero un’intelligenza nascosta in grado di influenzare la
nostra vita, e insegnano a contattare il loro presunto «potere». Anche questa è
una trappola esoterica. Tanti giovani, soli o in difficoltà, si aggrappano
disperatamente a questi «alleati» di pietra, nell’illusione che possano
cambiare la loro vita. A volte rappresentano un rifugio, una speranza,
l’illusione di risolvere immediatamente un problema. Un altro aspetto negativo
del New Age è la fissazione per gli angeli. Gli acquariani vedono «angeli»
dappertutto, e li descrivono come esseri sdolcinati, sempre pronti ad
intervenire nella vita degli uomini. Anche questa idea affascina molto i
giovani, che si sentono rassicurati dalla presenza dei simpatici «angioletti»
protettori. In realtà gli angeli del New Age non hanno nulla in comune con
quelli cristiani. La ricerca di protezione da parte di questi «angioletti» non
è altro che una nuova forma di superstizione (Carlo Climati, I giovani e
l’esoterismo, cit., pp. 94-96).
Caro lettore, meditando la parola di Dio che è luce e verità
e mettendola a confronto con ciò che il New Age dichiara, la mia attenzione è
stata fortemente richiamata da queste parole dell’apostolo Paolo, che propongo
anche alla tua attenzione e meditazione:
Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana
dottrina, ma per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di
maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per
volgersi alle favole (2 Tm 4, 3-4).
--------
FRANCESCO BAMONTE, religioso dei Servi del Cuore
Immacolato di Maria, sacerdote dal 1990, è esorcista nella diocesi in cui
opera. Sin dai primi anni del suo sacerdozio si è dedicato per mezzo
dell’ascolto, del consiglio, dell’incoraggiamento e dell’accompagnamento
nella preghiera, all’aiuto delle persone cadute vittime degli operatori
dell’occultismo o danneggiate da pratiche magiche e sataniche di varia
natura. Dal 2005 è uno dei docenti del corso «Esorcismo e preghiera di
liberazione», promosso all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in Roma.
Il 19 luglio 2012 è stato eletto nuovo presidente dell’Associazione
Internazionale Esorcisti. Su richiesta di Vescovi di varie diocesi
italiane ed estere, da alcuni anni offre relazione di carattere formativo per i
seminaristi e i sacerdoti riguardo il ministero dell’esorcismo, la
specifica pastorale degli esorcismi e i problemi pastorali derivanti dalla
diffusione nella società delle varie forme di occultismo. Con Àncora ha
pubblicato: Cosa fare con questi maghi? (2000). Cura il sito:
www.dannioccultismo.it
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