La lotta del Papa per cambiare la Chiesa diventa un docu-libro
Dopo Vaticano Spa e Sua Santità, Gianluigi Nuzzi torna con una nuova, clamorosa inchiesta Via Crucis (Chiarelettere), per raccontare dall’interno la lotta che Francesco e i suoi fedelissimi stanno conducendo per riformare la Chiesa.
Tutto a partire da registrazioni e documenti inediti; non era mai successo che un giornalista potesse ascoltare la registrazione di diversi incontri riservati tra gli alti vertici del Vaticano e il papa. Ecco Francesco, nominato da poco più di tre mesi, mentre sferra un durissimo attacco contro la nomenclatura da anni a capo delle finanze della Santa sede, denunciando che “i costi sono fuori controllo. Ci sono trappole...”. Bergoglio chiede trasparenza dopo aver preso visione dei bilanci non ufficiali che documentano sia la malagestio degli amministratori, sia operazioni di puro malaffare. Una situazione negativa mai conosciuta nel suo insieme, e qui svelata, che fa capire finalmente perché Benedetto XVI si è dimesso. I fasti dei cardinali e le regge a canone zero, la fabbrica dei santi, le offerte dei fedeli sottratte alla beneficenza, i furti e le truffe commerciali, il buco nero delle pensioni, le veline e i veleni di chi sabota la vigorosa rivoluzione del papa, tra spionaggio, scassinamenti e azioni di delegittimazione. Una vera guerra, qui ricostruita come in un giallo destinato a diventare un caso politico internazionale. In gioco è il futuro della Chiesa e la sua credibilità nel mondo. Questo libro è pubblicato contemporaneamente negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Brasile, Portogallo, Spagna, Sudamerica.Presentazione alla stampa: Mercoledì 4 Novembre, ore 11.00 _ c/o Residenza di Ripetta, Sala Esedra, via di Ripetta 231 – Roma Gianluigi Nuzzi, milanese, è autore di diverse inchieste e scoop che hanno avuto vasta eco, anche internazionale. Nel 2009, con VATICANO SPA, ha rivelato, grazie alle carte segrete di monsignor Renato Dardozzi, gli scandali finanziari e politici dei sacri palazzi, accelerando le dimissioni del presidente dello Ior, Angelo Caloia, in carica da vent’anni. È seguita nel 2010 la pubblicazione di METASTASI (con Claudio Antonelli), altro libro rivelatore in cui si documenta la penetrazione della ’ndrangheta nel Nord Italia. Nel 2012 SUA SANTITÀ, rendendo pubbliche le carte segrete del papa, stravolge gli equilibri di potere vaticani facendo scoppiare una crisi che contribuirà alle dimissioni di Ratzinger nel 2013. Nuzzi ha ideato e condotto la trasmissione INTOCCABILI su La7 e attualmente conduce su Rete4 QUARTO GRADO, incentrata sui grandi casi di cronaca che appassionano e dividono l’opinione pubblica.
Papa Francesco, l’ultimo mistero in Vaticano: violato pc del revisore generale delle finanze
Libero Milone, ex presidente e amministratore delegato per l'Italia di Deloitte, è stato scelto da Bergoglio nel giugno 2015 con il compito di supervisione e controllo su conti e bilanci di tutti gli organismi. Ma le indagini, assicurano a ilfattoquotidiano.it, sono già concluse e al momento non è esclusa l'ipotesi di un arresto
L’ultimo atto di un attacco al Papa? È l’ipotesi che fanno Oltretevere commentando la notizia del quotidiano romano Il Tempo, e anticipata da Luigi Bisignani a Virus su Rai2, secondo cui sarebbe stato violato il computer del revisore generaledelle finanze del Vaticano, Libero Milone. L’ex presidente e amministratore delegato per l’Italia di Deloitte, multinazionale specializzata nell’auditing, è un professionista di grande esperienza internazionale scelto da Bergoglio nel giugno 2015 con il compito di supervisione e controllo su conti e bilanci di tutti gli organismi, gli uffici e le istituzioni della Santa Sede. La violazione del pc di Milone, secondo quanto emerso finora, è avvenuta nelle ultime settimane e il revisore generale avrebbe fatto subito la denuncia allaGendarmeria vaticana.
Le indagini, assicurano ailfattoquotidiano.it, sono già concluse e al momento non è esclusa l’ipotesi di un arresto. Si ripeterebbe quanto avvenuto nel 2012 conl’ex maggiordomo infedele di Benedetto XVI, Paolo Gabriele, che aveva rubato e passato alla stampa alcuni documenti riservati del Papa tedesco. La sala stampa della Santa Sede non ha voluto commentare l’indiscrezione. Per Bisignani la violazione del computer del revisore generale è un fatto di “una gravità inaudita. Milone è un personaggio fondamentale, che risponde direttamente al Papa. Questa violazione informatica si inserisce appieno nel contesto riguardante quel nuovo corso nelle finanze vaticane che Papa Francesco vuol imprimere nel segno della trasparenza”.
Le indagini della Gendarmeria vaticana si legherebbero anche all’imminente pubblicazione del nuovo libro di Gianluigi Nuzzi,Via crucis (Chiarelettere), che uscirà in libreria il 5 novembre. Il volume contiene trascrizioni di registrazioni dei colloqui del Papa e documenti inediti della Santa Sede. In Vaticano assicurano che il cerchio si sta stringendo rapidamente su colui che avrebbe osato registrare i discorsi privati di Francesco e, al momento, l’intenzione è quella di smascherarlo pubblicamente, proprio come avvenne con Gabriele, prima dell’uscita del libro di Nuzzi. Una battaglia di corvi e veleni che sembra non finire mai: dalla Vatileaks di Ratzinger alle tre tormentate settimane del Sinodo di Bergoglio con il coming out di monsignor Krzysztof Charamsa, la lettera di 13 cardinali che criticavano il nuovo metodo dei lavori sinodali voluto dal Papa e le aperture per i divorziati risposati e, infine, la notizia di un tumore benigno diFrancesco al cervello pubblicata dal Quotidiano nazionale e smentita duramente più volte dalla Santa Sede.
A sostenere la tesi di un “complotto” è stato lo stesso quotidiano del Papa, l’Osservatore Romano, sottolineando che il momento scelto per la pubblicazione della notizia della malattia del Papa “rivela l’intento manipolatorio del polverone sollevato”. Un tentativo non solo di sabotare il Sinodo dei vescovi che era stato chiamato da Bergoglio a decidere la delicatissima questione dell’accesso alla comunione per i divorziati risposati, passata per 2 soli voti, ma soprattutto di mettere sotto scacco l’intero pontificato di Francesco e soprattutto le sue riforme.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/30/papa-francesco-lultimo-mistero-in-vaticano-violato-pc-del-revisore-generale-delle-finanze/2174818/
«Questo Papa è di tutti e con tutti» ha dichiarato una detenuta musulmana e, commenta un’altra, «Grazie a Papa Francesco e al flash mob Pope Is Pop, perché oggi ci hanno regalato 2 ore di evasione».
Pope is Pop è un progetto realizzato da Igor Nogarotto, autore anche della canzone omonima e animatore dei “poppers”, il movimento che per tutto l’anno del Giubileo straordinario realizzerà flash mob per Papa Francesco, e che ha partecipato con una delegazione di 1o membri anche alla performance nel carcere romano.
Il flash mob, che si inserisce nell’iter pedagogico trattamentale realizzato dalla Casa Circondariale femminile del Carcere di Rebibbia, non è il primo nè l’ultimo dell’iniziativa. Il gruppo dei circa 100 “poppers” si è infatti già esibito nelle piazze romane e aspetta l’esibizione davanti al Pontefice durante le udienze del mercoledì.
http://www.romadaleggere.it/pope-is-pop/
Pope is Pop. A Rebibbia le detenute ballano per Papa Francesco
by Martina Motturaottobre 30
Cinquanta detenute della Casa Circondariale femminile del Carcere di Rebibbia hanno realizzato Pope is Pop, il primo flash mob della storia italiana in un carcere. Di ogni provenienza geografica e di ogni religione, per dimostrare che la convivenza delle diversità è attuabile
Detenute albanesi, americane, bosniache, brasiliane, bulgare, canadesi, cilene, filippine, italiane, liberiane, nigeriane, peruviane, rumene, tanzaniane. Cristiane, musulmane e atee. In cinquanta, la mattina del 29 ottobre, hanno ballato sulle note della canzone Pope is Pop, realizzando il primo flash mob della storia in un carcere italiano.
Un evento di importanza storica e politica, ma anche una dimostrazione umana e concreta delle parole di Papa Francesco per provare quanto sia semplice e possibile la convivenza tra diverse culture e religioni. E a dimostrarlo questa volta sono state le detenute della Casa Circondariale femminile del Carcere di Rebibbia, a Roma.Pope is Pop è un progetto realizzato da Igor Nogarotto, autore anche della canzone omonima e animatore dei “poppers”, il movimento che per tutto l’anno del Giubileo straordinario realizzerà flash mob per Papa Francesco, e che ha partecipato con una delegazione di 1o membri anche alla performance nel carcere romano.
Il flash mob, che si inserisce nell’iter pedagogico trattamentale realizzato dalla Casa Circondariale femminile del Carcere di Rebibbia, non è il primo nè l’ultimo dell’iniziativa. Il gruppo dei circa 100 “poppers” si è infatti già esibito nelle piazze romane e aspetta l’esibizione davanti al Pontefice durante le udienze del mercoledì.
http://www.romadaleggere.it/pope-is-pop/
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