Lasciano 14 milioni alla Caritas: prete li spende in viaggi e lusso
L'ingente eredità spesi in moto, vacanze e cene. Ha persino pagato un intervento di chirurgia estetica alle gambe
L'ingente eredità spesi in moto, vacanze e cene. Ha persino pagato un intervento di chirurgia estetica alle gambe
L'eredità da 14 milioni di euro sarebbe dovuta andare ai poveri e ai bisognosi.
Il dottor Franco Focherini, morto nel dicembre del 2014 ad Asiago, lo aveva messo nero su bianco: soldi, casa, titoli e contanti erano tutti destinati alla Caritas parrocchiale. Ma non è stato così. L'arciprete di una delle parrocchie di Legnaro, L.S., 57enne originario dell’Estense, li ha sperperati tutti in viaggi e lusso. E ora è indagato per appropriazione indebita.
In meno di un anno l'arciprete ha buttato via oltre 100mila euro. I soldi sarebbero stati spesi dal sacerdote per "un viaggio di piacere in montagna in una località delle Dolomiti, un’altra vacanza in Sicilia in compagnia di un amico prete, pranzi e cene in ristoranti di lusso, acquisti vari tra cui una moto e l’automobile regalata al 'collega'". Ma non finisce qui. L'arciprete avrebbe anche pagato alla madre un intervento di chirurgia estetica alle gambe. Appena è venuto a galla lo sperpero del denaro lasciato in eredità, tutti i soldi rimasti sul conto sono stati congelati su ordine dell'autorità giudiziaria: su richiesta del pubblico ministero Sergio Dini, il gip padovano Cristina Cavaggion ha firmato un decreto di sequestro preventivo del lascito. In questo modo il parroco non potrà più disporre dell'ingentepatrimonio lasciato alla Caritas, nonostante fosse stato nominato custode dei beni.
IL CANTICO DELLE PUTTANE - SI VESTONO DA PROSTITUTE, SI INFILTRANO NEI BORDELLI E LIBERANO LE VITTIME DELLA TRATTA: ECCO LA TASK FORCE DI SUORINE CHE NON CREDONO A GOVERNI, POLIZIA, ORGANIZZAZIONI, E SE LA SBRIGANO DA SOLE
Il gruppo si chiama Talitha Kum, si è formato nel 2004 e conta oltre mille suore che operano in 80 paesi. Lavorano nei bordelli ma nessuno lo sa. Il gruppo stima che il traffico di esseri umani finalizzato alla schiavitù, anche sessuale, conti 73 milioni di persone l’anno, il 70% donne, metà con meno di 16 anni...
Madeline Roth per “MTV”
Nonostante le leggi internazionali contro lo sfruttamento della prostituzione, il traffico sessuale resta l’impresa criminale che cresce più in fretta. Per combatterla un gruppo di suore si infiltra nei bordelli e libera le vittime, o compra i bambini venduti come schiavi in Africa, Filippine, Brasile e India, per dare loro una sistemazione sicura.
Il gruppo si chiama Talitha Kum, si è formato nel 2004 e conta oltre mille suore che operano in 80 paesi. In parte è finanziato dal banchiere e filantropo John Studzinski, che spiega: «Queste suore non credono a nessuno, né ai governi, né alla polizia, né alle corporazioni. A volte non credono nemmeno nel clero maschile. Si vestono da prostitute e lavorano nei bordelli ma nessuno lo sa».
Il gruppo stima che il traffico di esseri umani finalizzato alla schiavitù, anche sessuale, conti 73 milioni di persone l’anno, il 70% donne, metà con meno di 16 anni. Le suore sono attive ma ricevono anche molte critiche perché comprare una vittima, sebbene con le migliori intenzioni, va a finanziare nuovamente gli aguzzini.
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