ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 14 marzo 2015


Pace e libertà
Non esiste illusione più tenace e insidiosa di quella di essere liberi. L’uomo è per nascita schiavo del peccato, delle proprie passioni e dell’inclinazione al male, per non parlare dei suoi errori passati e di tutti i condizionamenti provenienti dall’ambiente in cui nasce, che si putrefà nella corruzione. Dopo il peccato originale, l’uomo non è mai stato libero né mai lo sarà, se non obbedendo alla legge di Cristo. È un dato di fatto metafisico, prima che morale: la natura umana è ferita e danneggiata. Questo formicolare di esseri infelici che si dibattono nell’ignoranza e nella melma credendo di esercitare la propria libertà – mentre vi affondano inesorabilmente sempre di più – sarebbe degno di compassione se quei medesimi esseri non si fossero volontariamente resi sordi a qualsiasi richiamo, pieni di astio verso chi vorrebbe aiutarli a tirarsene fuori, incantati invece da chi li indottrina, li manipola, li manovra, li controlla finanche nella mente, oltre che in tutti gli aspetti della loro esistenza concreta.

Jubilemus igitur, iuvenes dum sumus?

 giubileo

Il papa indice un Giubileo Straordinario? 


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Due parole soltanto, strada facendo, stante il fatto che io ho promesso di non più scrivere di vaticanismo da nessuna parte, e in ogni caso di astenermi da giudizi sul papa: basta non scriverne, per riuscire ad astenervisi. Del resto reputo non troppo utile, anzi forse è persino dannoso parlare criticamente contro un pontificato. Certo è che, in generale, siamo giunti ad una situazione che, ho questa consapevolezza, ormai nessuno può più far nulla: solo Dio in persona e la Vergine possono intervenire dall’altro a sbrogliare la situazione in cui non da mò la Chiesa è venuta a cacciarsi.

Maxi profezia?

DUE ANNI DOPO: L’ “EFFETTO BERGOGLIO” ALLA PROVA DEI FATTI. E la novità decisiva sul Segreto di Fatima


«Fai sapere ai Miei ministri, che poiché si comportano come il Re di Francia nell’attuazione della Mia domanda, lo seguiranno anche nella sventura [che colpì il Re Luigi decimosesto, ndr]». (Nostro Signore Gesù Cristo a suor Lucia)

O anche: «Coraggio, per il 2017 sarà tutto finito». (Risposta attribuita a S.S. Benedetto XVI)

«Non c’è problema, vi dico, per quanto difficile, che non possa essere risolto dalla recita del Santo Rosario. […] Mai come oggi, il mondo ha bisogno del vostro Rosario (…) È stata tante volte la recita di un solo Rosario a placare lo sdegno della Divina Giustizia ottenendo sul mondo la Divina Misericordia e a salvare tante anime». (Dagli scritti di suor Lucia)

13 marzo 2015
Il Vescovo Bergoglio
prima dei trattamenti
Sinodo. La cambiale (o tangente che dir si voglia) al “grande elettore” Kasper (come recentemente emerso anche dal noto libro del collaboratore del card. O’Connor), il grande elettore cui aveva immediatamente elargito il segnale di uno spotpubblicitario al primo Angelus, ha tentato e ritentato di pagarla, ma – sia a febbraio sia a ottobre – sostanzialmente è stato messo in minoranza (cfr. gli articoli a riguardo). Sicché anche i suoi “pelosi” fans dei “Poteri forti”, cfr. ilCorriere della Sera del 18 ottobre, hanno detto (pur sottovoce) che la situazione gli è sfuggita di mano; che è popolarissimo (anche grazie a loro, questo però non l’hanno detto, e un po’ alla Pertini, diciamo noi), ma al dunque del governo della Chiesa, è in difficoltà…

Mini profezia?


Ferrara: “Papa Francesco finirà malissimo, è troppo piacione”

 Giuliano Ferrara verga una profezia nerasul Vaticano.
Il clima festoso che circonda Sua Santità, a due anni dalla sua elezione, l'entusiasmo di un "box office da tutto esaurito" non nasconde e anzi è lo specchio di quello che attende i fedeli: "Un anno fa scrivevo che poteva finir male, perché il fine di riconquistare il mondo è santo, ma i mezzi implicano l'alto rischio che sia il mondo a conquistarti definitivamente, cancellandoti come contraddizione o segno di contraddizione – scrive Ferrara -. Mi pare che siamo un pezzo avanti su questa seconda strada". 

Mettono le mani avanti..


Papa Francesco ha abbastanza tempo per riformare la chiesa?


Può cambiare la Chiesa cattolica romana? E se sì, come?  E di che cosa si discute: di tradizioni, di riti, di dottrina, o di nessuna di queste cose?
Queste domande di fondo vanno al cuore dell'identità cristiana, e sono le stesse che ha sollevato papa Francesco fin dal momento in cui è stato eletto due anni fa, un candidato sconosciuto che è diventato il primo papa venuto dall'America Latina.

Un dramma solo agli inizi..

Un pontificato drammatico, ma lasciamo perdere gli indici di gradimento

Due anni con Papa Francesco, parla il vaticanista John Allen


Papa Francesco (foto LaPresse)
Roma. “Ripercorrendo ciò che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, dire che questo papato è drammatico è dire poco”. John Allen è considerato il principe dei vaticanisti statunitensi. Già tra le firme principali di National Catholic Reporter, è passato al Boston Globe e ha dato vita al portale Crux. Da dieci giorni è nelle librerie, edito da Time Books, il suo “The Francis Miracle: inside the transformation of the Pope and the Church”, (“Il miracolo Francesco: dentro la trasformazione del Papa e della chiesa”).

O Dio o niente!

Diavolo d'un occidente

Anticipazione fogliante. Esce in Francia un gran libro del cardinale prefetto del Culto divino. Parole chiare su gender, aborto, eutanasia, relativismo. La crisi della postmodernità occidentale vista dalla battagliera chiesa d’Africa



Il cardinale Robert Sarah
Nella mia vita, Dio ha fatto tutto; da parte mia non ho voluto che pregare. Sono sicuro che il rosso del mio cardinalato è veramente il riflesso del sangue della sofferenza dei missionari che sono venuti fino al fondo dell’Africa per evangelizzare il mio villaggio.

UCR :Unione cristiani ridicoli


Francesco tradizionalisti progressisti 

Grazie Papa Francesco, hai sconfessato le ideologie progressiste e tradizionaliste 

Due anni fa l’elezione di Papa Francesco, in un primo momento il mondo mediatico ha pensato di contrastarlo con lo stesso metodo usato per Benedetto XVI: diffamazione e calunnie. Si spiegano così i tentativi iniziati pochi minuti dopo l’annuncio della sua elezione al soglio pontificio, di affibbiarli citazioni contro le donne e complicità con la dittatura argentina, accuse che abbiamo contribuito a smascherare come false.
Tuttavia, l’attenzione per del Papa anche a piccoli segni di sobrietà è bastata per entusiasmare l’ideologia sessantottina che ancora domina nelle redazioni dei quotidiani e l’aver semplicemente ribadito l’accoglienza della Chiesa per le persone (i peccatori) a prescindere dai comportamenti (peccati) con il famoso “chi sono io per giudicare?”, ha costretto i media a cambiare strategia: cercare di valorizzare al massimo Papa Francesco (il rivoluzionario progressista) contrapponendolo al resto della Chiesa (anacronistica e conservatrice).

venerdì 13 marzo 2015

Dalle premesse al botto finale?

Ecco discorsi e documenti dirompenti di Bergoglio nei due anni di Pontificato



Proseguono gli approfondimenti di Formiche.net sui due anni di Papa Francesco, che oggi ha annunciato un Anno Santo straordinario dedicato alla Misericordia

In attesa dell’enciclica sulla tutela dell’ambiente che vedrà la luce nei prossimi mesi (tra giugno e luglio, stando a quanto ha detto il Papa in una delle sue recenti conferenze stampa aeree), sono due i documenti scritti che più hanno caratterizzato il primo biennio di pontificato che si celebra oggi, giorni in cui il Papa ha annunciato un Anno Santo straordinario dall’8 dicembre 2015 al 26 novembre 2016 dedicato alla Misericordia.

Nel vortice del novismo

Dalla teologia orizzontale alla baraonda liturgica 

di Piero Vassallo


zzqstnltrgcNella presentazione del saggio La questione liturgicapubblicato nella collana Intervento di Marco Solfanelli da Maria Guarini, autentica erudita e intrepida testimone della fede di sempre, l’insigne monsignore Brunero Gherardini, complimentandosi con l’autrice, le riconosce il merito di aver proposto una puntuale e originale critica “della desacralizzazione, banalizzazione, orizzontalità dei gesti, nonché del degrado al quale è pervenuta la deformazione concettuale e pratica di una liturgia ridotta a cornice sociale“.
Immersa nel vortice del novismo, la liturgia è trasformata in festival delle insulsamente pie canzonette, in uscita dalla fantasia, talora empia sempre stucchevole, di parolieri e compositori stupefatti e/o fulminati dalla nuova teologia.
L’autrice, interpretando il diffuso disagio dei fedeli, pone a fondamento di una puntuale e sagace critica della nuova liturgia un giudizio inoppugnabile: “Per recuperare la fede viva – non intellettuale – e la devozione autentica non c’era bisogno di sovvertire la liturgia: sarebbe bastata un’efficace formazione o, meglio, una autentica iniziazione. Oggi invece è cambiata l’ecclesiologia e la teologia, che la sottende, per effetto dell’orizzontalismo antropocentrico, che ha spostato il centro dell’azione cultuale da Dio all’uomo ed alla fine ha perso il senso del mistero”.

Pifferi

Il matrimonio indissolubile tra cattolici e comunisti 

Le tappe di un cammino dall’imprimatur conciliare, ai cattolici evoluti, fino ad Adinolfi. Quando il popolo di Dio si accorgerà dell’inganno, sarà troppo tardi per reclamare e rimediare.
di Patrizia Fermani 
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zzbdnLa stampa impegnata  ci informa ogni giorno che la nuova  grande ventata di aria fresca vaticana  avrà la meglio sul  sinodo della famiglia, e presto tutti i soffocanti tabù della morale cattolica  saranno archiviati nelle bacheche di una storia imbarazzante, accanto alla inquisizione, ai mali che la cristianità ha inflitto all’islam,  alla mania di potere di Pio IX e alle omissioni di soccorso  di Pio XII. Infatti la nostra  cultura per eccellenza,   laica,  democratica  e repubblicana, ha sempre aspirato  soprattutto alla completa  conversione della  Chiesa. Così l’unico matrimonio indissolubile che comunque sopravvivrà felicemente alla prossima  rivoluzione di ottobre, sarà ancora una volta quello  tra cattolici e comunisti.  Su questo sodalizio, inossidabile e inimitabile,  poggiano da mezzo secolo le certezze dell’Italia, politiche, etiche, sociali, economiche, e di politica  internazionale, tra mezzelune e soli dell’avvenire, a dispetto di qualche incidente di percorso, qualche imprevisto, qualche riflusso.

In lotta con Satana

«Mai cedere a Satana»

La copertina del volume
LA COPERTINA DEL VOLUME

Il libro-testamento dell'esorcista francescano padre Matteo La Grua 

In lotta con Satana. «Mai cedere nella battaglia con le potenze delle tenebre». La sua lunghissima vita è stata segnata da molte virtù e carismi speciali, a partire dalle capacità taumaturgiche e dal dono di saper scacciare i demoni. «Insegnamenti sulla preghiera di guarigione e di liberazione» (Gribaudi, 160 pagine, 10 euro) è il libro-testamento di padre Matteo La Grua, sacerdote carismatico che ha messo in pratica il ministero di guarigione per tanti anni, offrendo la misericordia e la potenza di Dio a moltissime persone.

Post-tattica?

GIUBILEO 2016

Papa Francesco: "Giubileo Straordinario dall'8 dicembre al 20 novembre. Sarà l'Anno Santo della Misericordia"

PAPA FRANCESCO


“Ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio”. A due anni esatti dalla sua elezione, Papa Francesco annuncia così la sua svolta: un Anno Santo della Misericordia, un Giubileo straordinario che inizierà l’8 dicembre di quest’anno per terminare il 20 novembre del 2016.

Il mondo li ha dimenticati !?

"Europa e Onu difendono tutti. Tranne i cristiani sterminati"

Il vescovo di Bagdad: "L'Occidente inizia le guerre e le scorda presto Parla tanto di principi e diritti, poi dà passaporti solo ai musulmani". 
Trieste - «L'Europa garantisce i diritti di tutti. Bene, ma cosa fa per i diritti dei cristiani cacciati dalle proprie case?» si chiede Monsignor Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Bagdad dei cattolici caldei.


In visita in Italia, ospite del presule di Trieste, ricorda nelle chiese il dramma dimenticato dei cristiani dell'Iraq cacciati dai tagliagole del Califfato.

Pretattica?


LA PAPATA BOLLENTE - IN UN INTERVISTA ALLA TV MESSICANA, BERGOGLIO CONFERMA LA VOCE CHE GIRA DA TEMPO: “HO SENSAZIONE CHE IL MIO PONTIFICATO SARÀ BREVE” - CON LA CURIA IN RIVOLTA, IL PONTEFICE PENSA ALLE DIMISSIONI

Nel colloquio, pubblicato a due anni dalla elezione - papa Francesco affronta moltissimi temi caldi, tra cui il clericalismo nella curia, definita l'ultima corte d'Europa - Sul ritiro per limiti di età, come avviene per i vescovi, il Papa risponde di non condividere una simile evenienza ma dice anche di apprezzare la strada aperta da Benedetto XVI…

κατέχον ?

13 marzo 2013 : cronaca dell'ultimo Conclave


Sapevamo che il 13 marzo all'ora della massima audence serale  il comigliolo issato sopra la Cappella Sistina avrebbe irradiato la festosa notizia dell'avvenuta elezione del nuovo Papa.
Sapevamo già, aimè, che il nuovo Papa non avrebbe dato seguito ai gesti di dignità del ruolo sacrale che Benedetto XVI, fra le risatine dei curiali, aveva timidamente e tenacemente tentato.
I potentati che controllano le sorti del mondo e dell'informazione avevano imposto che il nuovo Papa dovesse essere populisticamente efficace ( capace di contenere le folle inquiete ed inferocite a causa della procurata crisi economica mondiale - come ha candidamente ammesso uno di quei potenti alcuni giorni prima l'elezione del Papa).
Insomma al κατέχον (katéchon) sarebbe dovuta subentrare una  religione oppiacea per imbambolare il popolo che si poteva "sballare" anche nel sacro recinto ecclesiale.

giovedì 12 marzo 2015

Il latinorum che non piace ai patmosidi

Introibo ad altare Dei

Pio-XII-10

Nei giorni scorsi Jorge Mario Bergoglio ha festeggiato i 50 anni della prima Messa in italiano,
celebrata da Paolo VI il 7 marzo 1965.
Oggi, festa di San Gregorio Magno, pubblichiamo un lungo articolo di don Francesco Ricossa a difesa della Messa Romana e della sua lingua.

PERCHÉ DICIAMO LA MESSA IN LATINO, di don Francesco Ricossa
Domenica 7 marzo, Paolo VI ha celebrato la Messa vespertina nella chiesa di Ognissanti, in italiano” (1). In quel giorno, prima domenica di Quaresima del1965, per la prima volta, la Messa non era più celebrata in latino, ma in lingua volgare.
Commenta Mons. Bugnini, principale artefice della riforma liturgica: “Quel 7 marzo divenne una data storica della riforma liturgica ed una sua pietra miliare. Era un p- rimo frutto tangibile del Concilio ancora in pieno svolgimento, l’inizio di un processo di accostamento della liturgia alle assemblee partecipanti, del suo cambiamento di aspetto, dopo secoli di intangibile uniformità” (2).

Diritti e storti

L’aborto diventa non solo diritto ma ideologia di stato. E Francesco?

Svolta culturale luciferina al Parlamento europeo. La mozione Tarabella è la tipica espressione di sordità etica di fronte al male


Papa Francesco (foto LaPresse)


Un parlamentare italo-belga (e non si sa che cosa significhi etnicamente), tale Tarabella, ha proposto al Parlamento europeo di approvare uno statuto dei diritti femminili sotto forma di mozione al cui centro sta la rivendicazione dell’aborto come diritto. Maggioranza schiacciante, con qualche pusillo distinguo di cattolici adulti e furbi, approva. E schiaccia una minoranza popolare e conservatrice, schiaccia sia il corpo della donna sia il bambino non ancora nato.

Gospa mailing list

Papa Francesco scettico sulle apparizioni: “Messaggi? Maria non lavora alle poste”

Papa Francesco scettico sulle apparizioni: “Messaggi? Maria non lavora alle poste”

In Calabria una casalinga afferma di vedere la Madonna, che le parlerebbe ogni 13 del mese. Accorrono in centinaia, ma la Chiesa chiede prudenza. Dalla "mistica" di Reggio a Medjugorje, il Vaticano invita a sospendere i pellegrinaggi. Cautele che rispecchiano la posizione del nuovo papato

La coppia acre

SULLA REITERATA, DEL TUTTO INFONDATA POLEMICA DEL “BINOMIO DI PATMOS” CONTRO MARIA GUARINI, COLPEVOLE DI DIFENDERE L’ ORTODOSSIA DELLA FSSPX E DI CRITICARE CERTI BEN NOTI ARTICOLI DEL DISCUSSO VATICANO II.


(di  Paolo  Pasqualucci – Prima parte su http://chiesaepostconcilio.blogspot.it) In un tono che vorrebbe addirittura esser quello dell’ammonimento solenne per la salvezza della sua anima, Don Ariel Levi di Gualdo e Padre Giovanni Cavalcoli OP, in un recente articolo sul loro sito, esortano Maria Guarini a “convertirsi” indirizzandole la frase  pronunziata dai sacerdoti all’imposizione delle Ceneri sulle teste dei fedeli:  “convertiti e credi al Vangelo”.  “Convertiti”, cioè “smetti di lottare contro la Chiesa, la sua dottrina e il suo magistero in nome della tua idea soggettiva di Chiesa”[1].  Tanto sconquasso la suddetta lo provocherebbe tramite il suo noto e frequentato blog “Chiesa e postconcilio”, libera palestra di discussione sulla grave crisi che attanaglia la Chiesa e i fedeli tutti da circa cinquant’anni.  A chi nega a priori l’esistenza della crisi o si ostina ad attribuirla unicamente alle degenerazioni del post-concilio, ogni critica all’andazzo dominante che fatalmente coinvolga in qualche modo il Concilio è vista come un attentato di lesa maestà conciliare e manifestazione di una concezione “soggettiva” della Chiesa, quasi fossero i critici – in realtà cattolici smarriti in cerca di un ubi consistam – tanti piccoli Lutero.

Poco ecumenico?

Il poco ecumenico Patriarca di Mosca: "Roma? Ognuno pensi ai propri affari"



Il Patriarca ortodosso di Mosca, Kirill
Per la prima volta, il patriarca di Mosca Kirill ha rilasciato una lunga intervista a una testata laica, la Tass. Dalle sue parole non c'è alcuno spazio a quelle aperture ecumeniche che a Roma sperano di intravedere da anni, anzi.

Sanremo in campo ?

Celentano contro Buttafuoco: “Tu intellettual farisaico, Pa’ Francesco un puro”


ROMA – Giù le mani da “Pa’ Francesco”. Così Adriano Celentano replica a Pietrangelo Buttafuoco che in un articolo apparso sul Fatto Quotidiano aveva definito Bergoglio un’icona pop, il cui “effetto Marziano a Roma” era già svanito.
Parole che il cantautore non ha gradito, al punto da spingerlo a farsi carico d’ufficio delle difese di Pa’ Francesco (come lo chiama lui) che è
“uno di quei puri di cuore contro cui oggi, come ieri, nulla possono gli `intellettual-farisaici´ del nostro tempo che rosicano di fronte alla schiacciante sconfitta”.

Catechesi quaresimale patmosiàna !?

Lo squallore morale di un'assoluzione


BERLUSCONI RUBY CASSAZIONE

"Ius et lex. La silenziosa sacralità del diritto è stata soppiantata dalla verbosa esteriorità della legge". Era il venticinque giugno del 2003 quando Gustavo Zagrebelsky, vicepresidente della Corte Costituzionale, pronunciava queste parole a Montecitorio. E aggiungeva: "Il mondo del diritto è saturo di leggi. La legalità, quale corrispondenza alla legge, è rimasta sola unità di misura giuridica e ha scalzato la legittimità, quale rispondenza al diritto".
Queste altissime parole mi sono ritornate in mente mentre le mie orecchie ascoltavano, incredule, la sentenza della Corte di Cassazione: non fu concussione per costrizione e non fu prostituzione minorile. Non fu reato... Ma restano, comunque, i fatti delittuosi e vergognosi per uno statista.

I cattolici che non si arresero


Un giorno i fedeli che avranno perseverato nella fedeltà alla Tradizione saranno ricordati come “i cattolici che non si arresero"


I cattolici che non si arresero
Coloro che amano davvero la Chiesa Cattolica, ossia il Corpo Mistico di Cristo, hanno il cuore in lacrime a causa del tradimento di coloro che invece di difendere a spada tratta i valori non negoziabili, hanno tradito la Dottrina Cattolica e sono passati armi e bagagli nello schieramento dei seguaci del relativismo dogmatico e morale, guadagnandosi così l'applauso dei mondani di tutte le risme.

“AAA cercasi direttore spirituale cattolico

Mai come in questi tempi rimanere soli è stato così pericoloso per il destino delle anime. Nella “Scala del Paradiso”, San Giovanni Climaco scrive in proposito: “Quanti confidano in se stessi e credono di non aver bisogno di nessuna guida spirituale si ingannano. (…) Senza una guida ci si allontana dalla retta via, per quanto prudenti si possa essere”

Mercoledì 11 marzo 2015

E’ pervenuta in Redazione:

Caro Alessandro Gnocchi,
ho ormai superato i 50 e fin dall’infanzia ho frequentato parrocchia, oratorio,  associazione e anche la “stanza dei bottoni”. Poi ho lasciato. Qualche anno fa in una fase di sconforto spirituale ho avuto la tentazione di fare un annuncio su quei settimanali di cerco, vendo, offro con una inserzione del tipo: “AAA cercasi direttore spirituale cattolico. Chiamare solo se esperti. No psicanalisi”.

La cattedra degli spretati

Firenze. Dalla cattedra di San Zanobi gli spretati attaccano il celibato sacerdotale  

di Pucci Cipriani

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“Nei Vangeli Gesù chiamò i suoi primi apostoli per fare di essi “dei pescatori d’uomini” (Mt 4,19; Mc 1,17; Lc 5,10) , essi“lasciarono tutto e lo seguirono” (Lc 5,11; cf. Mt 4,20 – 22; Mc 1,18 – 20). Un giorno fu lo stesso Pietro a ricordare questo aspetto della vocazione apostolica, dicendo a Gesù : “Ecco noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito” (Mt 19,27; Mc 10,28; cf. Lc 18,28). Gesù allora indicò  tutti i distacchi necessari “a causa mia – disse – e a causa del Vangelo” (Mc 10,29). Non si trattava soltanto di rinunciare a dei beni materiali , come la “casa” o i “campi” , ma anche di separarsi dalle persone più care “fratelli o sorelle o padre o madre o figli” , - così dicono Matteo e Marco - “moglie o fratelli o genitori o figli” - così dice Luca (18,29)…

L'ora dell'Africa

Ha il più alto numero di convertiti alla fede cattolica. E ha anche il più alto numero di martiri. Come agli albori del cristianesimo. Passato e presente di un continente che ha sempre più peso nella Chiesa mondiale 


di Sandro Magister



ROMA, 11 marzo 2015 – È il continente con il più alto numero di convertiti e di martiri. Eppure è anche il più trascurato e sottovalutato, da parte della vecchia cristianità occidentale.

O almeno, lo era fino a una stagione fa. Perché da quando la spada dell'islam si è fatta più feroce e non solo miete vittime in Africa, sopra e sotto il Sahara, ma estende la minaccia alla sponda nord del Mediterraneo, l'attenzione al cattolicesimo africano si è fatta ovunque più acuta e angosciata.

Non solo. L'Africa è la grande sorpresa anche negli equilibri mondiali della gerarchia cattolica. Il sinodo dello scorso ottobre ne è stata la prova clamorosa. Partito con marcata impronta eurocentrica, in primo luogo tedesca, si è trovato la strada sbarrata dall'inattesa resistenza dei vescovi africani a qualsiasi cambiamento della dottrina e della prassi in materia di matrimonio indissolubile e di omosessualità.

Götterdämmerung !?

Porporati tedeschi agli stracci: “Quelle di Marx sono chiacchiere da bar”



Il cardinale Marx
Roma. “Il cardinale Marx ha dichiarato lapidario: ‘Non siamo una filiale di Roma. Ogni conferenza episcopale è responsabile per la pastorale all’interno della propria sfera culturale e ha il compito peculiare di annunciare il Vangelo’. Da persona che si occupa di etica sociale, il cardinale Marx s’intende di indipendenza delle filiali delle grandi aziende. Ma nel contesto della chiesa, dichiarazioni di questo tipo appartengono piuttosto a discorsi da bar”.

Ramanzine "va e vieni"

Papa: mi aiutano le critiche di chi non è d'accordo con me
AGI

- Papa: andrò in Argentina nel 2016
- Papa: il trionfalismo dei narcotrafficanti
- Papa: l'amore ha bisogno del contatto fisico
- Papa: la fede non è un sentimento
(Salvatore Izzo) Papa Francesco e' consapevole di avere intorno a se' persone che non sono d’accordo con quello che fa e dice, ma questo non lo preoccupa perche', spiega, "ascoltare le persone, a me, non ha mai fatto male". "Ogni volta che le ho ascoltate - dice nell'intervista a Cracova News, il giornale autogestito dai ragazzi di una parrocchia di periferia di Buenos Aires -  mi e' sempre andata bene. Le volte che non le ho ascoltate mi e' andata male. Perche' anche se non sei d'accordo con loro, sempre ti danno qualcosa o ti mettono in una situazione che ti spinge a ripensare le tue posizioni. E questo ti arricchisce".

La compagnia del denigrato

Le false accuse a Pio XII

Malgrado innumerevoli testimonianze e studi, si continua a denigrare la figura di Pio XII. Cosa c’è dietro questa insistenza?
Che forse questo grande Papa stia ancora pagando il suo forte anticomunismo?
Da tempo si getta fango sulla figura di Pio XII. E lo si fa in grande stile. Pensiamo al film di Costa Graves, Amen o all’ennesimo libro sul rapporto Chiesa cattolica-ebrei, con un titolo che è tutto un programma, I papi contro gli ebrei, di David Kertzer.
Per non parlare del contorno, che molte volte assume toni ridicoli. Ricordate quel cartellone cinematografico, proprio del film Amen, firmato dal grande (si fa per dire) Oliviero Toscani? Un cartellone dove dalla Croce cristiana veniva fuori la croce uncinata; messaggio fin troppo chiaro anche per uno scolaretto di scuola elementare: il nazismo sarebbe nato dal cristianesimo. Che non si possa pretendere molto da chi per mestiere fa il fotografo è cosa evidente, ma ciò non ci sottrae dal dovere di dare qualche consiglio: Toscani vada a leggersi anche solo qualcosa di quella che è ormai un‘immensa bibliografia sul rapporto paganesimo-hitlerismo; e non trascuri una puntatina sulle religioni orientali, scoprirebbe tante croci uncinate nell’iconografia indù.

martedì 10 marzo 2015

Introìbo ad altare Dei

IL DECALOGO DEL BUON CHIERICHETTO. PERCHÉ SERVIRE ALL'ALTARE È PIÙ IMPORTANTE DI QUANTO SI PENSI

Il decalogo del buon chierichetto. Perché servire all'altare è più importante di quanto si pensi
Pubblichiamo qui un decalogo per chierichetti scritto dallo statunitense padre Dwight Lonecker, pastore anglicano convertitosi nel 1995 al cattolicesimo e oggi sacerdote cattolico.

1) Ricordati che… non sei necessario. Lo so, non sembra un grande punto di partenza… ma è vero: il sacerdote può fare da solo tutto quello che fai durante la Messa. Ciò significa che il tuo ruolo nella liturgia è più che un semplice “essere utile”. Leggi gli altri nove punti per capire bene cosa intendo.

Bei tipi..!?

Lo speciale segretario del Sinodo autunnale


Come è noto, eminenti Padri del Sinodo del 2014 si sono vivamente lamentati del segretario Forte, adombrando la sua partigianeria a favore dei “progressisti”. Ma era già noto da tempo che Forte era il pupillo di Kasper, il teologo in ginocchio di fronte al mondo.
Forte viene da Tubinga, l’Università di Kung, prediletto discepolo di K. Rahner, ed è il fedele ripetitore della cristologica “trascendentale” di Rahner. Ritornò in Italia con la retorica barthiana del “Totalmente Altro” (la verità non si può afferrare né dire), con la retorica heideggeriana dell’essere “gettato verso la morte”, con la retorica kasperiana della nostra appartenenza alla storia che rifiuta “staticità e fissismo”. Forte si fece notare per aver organizzato a Napoli un benevolo convegno su Giordano Bruno e forse anche per questo meritò di essere agganciato dal Cardinale Martini (elogiato costui infine dalla Massoneria).
Secondo Forte la conoscenza della verità produce violenza, credenti e atei sono in ricerca della verità allo stesso titolo, cattolici e protestanti sono nella stessa Chiesa in grado diverso, ebrei e cristiani hanno un unico anello di congiunzione: Gesù Cristo (rifiutato dagli uni adorato dagli altri).
Con questa mentalità inclusivista il segretario Forte ha gestito i documenti del Sinodo del 2014, suscitando la protesta dei Padri ligi al principio di non contraddizione.
Don Ennio Innocenti

Lo stravolgimento dell'idea dell'inferno


Il termine inferno viene da infero (che sta sotto), opposto a supero ( che sta sopra). La creatura, che volle invertire l’ordine della realtà creata, dovette subirla e restare sotto, esclusa da sopra, cioè esclusa dal Bene e quindi da ogni bene, sola col suo odio. E questa è la situazione infernale, l’inferno.
Ma oggi questa parola ha un altro senso, un senso non più metafisico, ma solo storico e talvolta un senso ancor più debole, psicologico, per cui si dice che un qualsiasi disastro fisico è l’inferno, un grande dispiacere è l’inferno.
Insomma: cancellata la metafisica, resta soltanto la fenomenologia storica e psicologica.
Il guaio è che lo stravolgimento ha invaso anche la teologia, sulle ali di una metafisica poco soddisfacente. Infatti un gesuita di nome Balthasar ridusse la persona a relazione, sicché l’essere che non ha relazione positiva è negativo, quindi non ha consistenza, sicché l’essere infero, escluso dal Bene, essendo negativo, non esiste … e così negli inferi, nell’inferno, non c’è nessuno, non esiste.
Si deve aggiungere che questo gesuita uscì dalla Compagnia di Gesù, essendosi messo al seguito d’una vedova due volte maritata. Fu lui che mise in giro l’idea che Gesù aveva rinunciato, per farsi uomo, alla sua divinità e, anzi, che aveva o perdere anche ogni speranza scendendo negli inferi delle creature “negative”.
Nessuno si deve meravigliare perché questo gesuita era diventato teologo non con una regolare tesi di teologia, ma con una tesi di letteratura tedesca.
Io mi sdegnai molto per l’accreditamento cristiano che egli fece di un librone ermeneutico dei tarocchi.
Don Ennio Innocenti