Ovvero: la rivincita di Pietro Valdo Parte prima
Nel nostro intervento – La torre di Babele: la confusione ecclesiale a colpi di follìa, parte terza “Le perle della Domenica” – promettemmo di parlare di quell’incontro avvenuto, il 22 giugno 2015, nel tempio valdese di Torino, tra il papa “cattolico” (?) e quel clero eretico/scismatico. Ebbene, eccoci pronti a commentarlo.
Intanto è da dire che, in questo cinquantennio postconciliare, sono innumeri gli eventi di tal fatta ché la Gerarchía s’è calata completamente nella smania dell’incontro con il mondo sicché tutti i pontefici, santi e non santi, han fatto a gara nel superarsi in questo ludo. Visite in sinagoghe, preghiere in moschee, meditazioni in pagode, mistiche escursioni in luoghi magici – i boschi voodoo del Benin, i templi di Shiva, il monte sacro giapponese Hiei (Kyoto), i cerchi pagani dell’incas Patcha Mama con il cardinal Ravasi in veste di Gran Ierofante – intronizzazioni di idoli sui tabernacoli, abbracci con luterani, anglicani, ortodossi, sciamani, delegazioni massoniche accolte con fraterno ed amicale sentimento, centri sociali ed esponenti della LGBT ricevuti in gran sfoggio di deferenza, sono oramai negli annali della storia di questa Gerarchìa cattolica postconciliare che, talora e timidamente, parlano anche di visite pastorali in qualche santuario.