Dio come giudica le altre religioni?
Circola uno video-spot con l’intenzione di preghiera per il mese di gennaio da parte dell’Apostolato della Preghiera. C’è la voce del Papa che invita al dialogo interreligioso; il tutto termina con quattro simboli religiosi, uno cristiano, uno buddista, uno islamico e un altro ebraico (per il Cristianesimo c’è una statuina del Bambino Gesù, che peraltro non è un simbolo…) messi bene in vista sullo stesso piano. Ebbene, non giudicare tutto questo “relativismo religioso” è come pensare che la pioggia asciughi e il sole bagni. Conviene, pertanto, fare un po’ di ripasso e chiedersi: Dio come giudica le altre religioni?
Prima di tutto va detto che Dio non può mai servirsi direttamente delle false religioni, così come non si servirebbe mai della menzogna. D’altronde questo succede anche nella vita di tutti i giorni: quale cuoco, per cucinare, si servirebbe di cibo avariato? O quale medico, per curare, di farmaci scaduti? E’ vero che chi appartiene ad una falsa religione può ugualmente salvarsi (nelle condizioni di ignoranza involontaria), ma – attenzione – si salva non perché ma malgrado appartenga ad essa.Torniamo alla domanda: Dio come considera le religioni non cristiane? Può eventualmente gradirle, visto che queste sono anche espressioni di una certa religiosità naturale, anche se di una religiosità corrotta dal peccato originale? E se così fosse, ciò ci costringerebbe ad un qualche rispetto? Vediamo cosa dice la Sacra Scrittura. Preferiamo non commentarla perché è fin troppo chiara.
Iniziamo con l’Antico Testamento.
Dall’Esodo: «(…) In quei giorni Dio pronunciò tutte queste parole: “Io sono il Signore, tuo Dio, (…) Non avrai altri déi di fronte a Me (…) Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché Io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio forte, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelle che mi amano e osservano i miei comandi”» (20, 1-6).
Dal Deuteronomio: «Hanno sacrificato ai demoni che non sono Dio, a divinità che non conoscevano, (…)» (32, 17).
Dai Salmi: «(…) Tu detesti chi serve idoli falsi (…)» (30, 7).
Dalla Sapienza: «(…) ma maledetto l’idolo opera di mani e chi lo ha fatto; questi perché lo ha lavorato, quello perché, corruttibile, è detto dio. Perché sono ugualmente in odio a Dio l’empio e la sua empietà; l’opera e l’artefice saranno ugualmente puniti. Perciò ci sarà un castigo anche per gli idoli dei pagani, perché fra le creature di Dio sono divenuti un abominio, e scandalo per le anime degli uomini, laccio per i piedi degli stolti. L’invenzione degli idoli fu l’inizio della prostituzione, la loro scoperta portò la corruzione nella vita. Essi non esistevano al principio né mai esisteranno. Entrarono nel mondo per la vanità dell’uomo, per questo è stata decretata per loro una rapida fine». (14, 8-14)
Passiamo al Nuovo Testamento.
Gli Atti: «(…) E il Signore a me: “Io sono Gesù che tu stai perseguitando. Ma alzati e sta ritto, giacché per questo ti sono apparso: per costituirti ministro e testimone (…) presso i quali [i pagani] io ti mando ad aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano così il perdono dei peccati (…)» (26, 15-18).
Gli Atti: «Ad Atene, nell’attesa dei due (Sila e Timoteo), Paolo sentiva uno sdegno all’osservare che la città era piena di idoli» (17, 16).
San Paolo: «Sì, gli attributi invisibili di lui [Dio], l’eterna sua potenza e la sua divinità, fin dalla creazione del mondo si possono intuire, con l’applicazione della mente, attraverso le sue opere. Costoro sono dunque senza scusa, perché, pur avendo conosciuto Iddio, né gli diedero gloria, come a Dio, né gli resero grazie, ma vaneggiarono nei loro ragionamenti e il loro cuore insensato s’offuscò. Essi che pretendevano d’essere sapienti, divennero stolti e sostituirono la gloria del Dio immortale con immagini di uomini mortali, di uccelli, di quadrupedi e di rettili (…). Disdegnarono di conservare la vera conoscenza di Dio: Iddio li diede allora in balìa della loro mentalità pervertita ed essi compirono cose indegne» (Romani 1, 20-28).
San Paolo: «Quando non conoscevate Dio, eravate schiavi di dèi, che in realtà non lo sono» (Galati 4, 8).
San Paolo: «Badate che qualcuno non vi faccia schiavi con la vana seduzione di una filosofia ispirata alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo» (Colossesi 2, 8).
San Paolo: «Che intendo dire? Che la carne immolata agli idoli abbia un qualche valore? Ovvero che un idolo sia qualcosa? No, ma che quanto sacrificano i pagani, lo sacrificano ai demoni e non a Dio. Ora, non voglio che voi siate in comunione con i demoni. Non potete bere alla coppa del Signore e alla coppa dei demoni; non potete prendere parte alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni. Oppure, vorremmo noi provocare ad ira il Signore? Siamo forse più potenti di lui?» (1 Corinti 10, 19-22).
San Giovanni: «Figlioli, guardatevi dai falsi dèi! Amen» (1 Giovanni 5, 21).
Avevamo detto che non commentavamo…e non commentiamo.
Che possiamo fare di più noi poveri cattolici, oltre che piangere, pregare e chiedere perdono per le nostre colpe e per quelli che non credono alla SS. Trinità,non adorano, non sperano e non amano .? Che fare se colui che dovrebbe guidare il gregge ha venduto Gesù per 30 denari ? Una grandissima tristezza e un cupo silenzio pare stia avvolgendo tutta la terra, sembra quasi che un'immensa tragedia stia per accadere. jane
RispondiEliminaGrazie jane delle tue condivisioni... Purtroppo è cosi, se fosse qualche mebro che sviasse la retta dottrina, si prega si offre e si cerca con carità fraterna a correggere, ma se è il capo del corpo le membra non possono altro sperare il Signore ci aiuti a mantenere la Sua luce davanti ai nostri occhi per non smarrirci... Grazie
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