Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al
Signore; contemplò dall’alto Sodoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e
vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace. Così, quando
Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire
Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato (Gen 19, 27-29).
Oggi Sodoma e Gomorra non sono più soltanto due
città, ma il mondo intero. Tutta la società si è attualmente pervertita e –
come se non bastasse – in modo peggiore di allora. La Genesi narra che tutto il
popolo di Sodoma, giovani e vecchi, aveva circondato la casa di Lot reclamando
i suoi ospiti, onde abusarne collettivamente sulla pubblica piazza (cf. Gen 19,
4-5); ma non fa cenno di bambini esposti allo sfruttamento sessuale degli
adulti né di leggi che istituzionalizzassero la peggiore delle perversioni,
costringendo altresì i cittadini onesti a pagare le tasse per sostenerla
economicamente.
Non c’è neanche menzione di stupri di gruppo perpetrati sotto lo sguardo impotente di chi sarebbe incaricato di assicurare l’ordine, né di magistrati che giustifichino tali nefandezze in nome dei traumi che i delinquenti invasori avrebbero subìto in patria, autorizzandoli così, implicitamente, a commettere impunemente qualsiasi crimine.
Non c’è neanche menzione di stupri di gruppo perpetrati sotto lo sguardo impotente di chi sarebbe incaricato di assicurare l’ordine, né di magistrati che giustifichino tali nefandezze in nome dei traumi che i delinquenti invasori avrebbero subìto in patria, autorizzandoli così, implicitamente, a commettere impunemente qualsiasi crimine.
Pur dimorando ancora nelle città che saranno severamente
castigate, abbiamo l’obbligo morale di dissociarci pubblicamente dalle loro
aberrazioni rigettando nel modo più esplicito le ultime eiezioni fecali della democrazia, il più pernicioso ritrovato
del “pensiero” massonico, mirante a sovvertire l’ordine naturale a livello
politico, morale e religioso. Non c’è miglior modo di dominare i popoli che
illuderli di essere liberi di autodeterminarsi; così le decisioni che vengono
loro imposte dall’alto sono scambiate per scelte autonome ed espressione di
libertà… e chi le contesta è automaticamente condannato alla gogna come nemico
del genere umano, retrogrado e intransigente oppositore del progresso. Sono tre
secoli che ci menano per il naso con questa storiella: non sarà il caso di
reagire con vigore in nome della verità e del bene? Allora potranno darci a
ragione dei reazionari; ma finché
persistiamo in un’imbelle e infingarda rassegnazione non abbiamo il diritto di
lamentarci.
Smettiamo dunque di prestare sostegno a questo
sistema perverso. Non andate più a votare, se non per eleggere, eventualmente,
persone di sicura fede cattolica e di provata sanità morale che possano fare
opposizione, per quanto possono, ai progetti sovvertitori. Evitate il più
possibile di pagare tasse che saranno per lo più utilizzate in sprechi e malversazioni,
piuttosto che in quei servizi essenziali che funzionano sempre peggio.
Dichiarate apertamente la vostra ostilità a questo regime totalitario camuffato
e ai suoi rappresentanti, i quali, in buona parte, non sono altro che
marionette manovrate dalla massoneria. La manovalanza appartenente al rito scozzese
antico e accettato è agli ordini degli occulti e insospettabili personaggi
iniziati al rito egizio, cui non si accede se non dopo aver raggiunto il
trentatreesimo grado del precedente per darsi alla stregoneria più spinta e
ripugnante che esista (quella che prevede, tanto per capirci, banchetti in cui
si ammazzano e divorano bambini).
Dato però che la nostra battaglia – com’è ormai
evidente – non è indirizzata semplicemente contro esseri di carne e sangue, ma
contro gli spiriti e le potenze del male, tutto questo risulta insufficiente. È
doveroso scendere in piazza, se non altro per mostrare al Palazzo quanto poco
le sue decisioni siano condivise dalla porzione sana del nostro popolo, nonché
per far comprendere ai Pastori quale solco incolmabile abbiano scavato tra noi
e loro, nonostante le ambigue e tardive prese di posizione dell’ultimo minuto, miranti
solo a salvare la faccia e a non rimanere ultimi rispetto al gregge. Perfino
l’inquilino di Santa Marta è tornato a ribadire la dottrina cattolica in
materia di matrimonio, ma come al solito senza alcun riferimento diretto alla
terribile congiuntura storica in cui ci troviamo e senza alcuna disposizione pratica.
Bisognerebbe escludere dai Sacramenti tutti i parlamentari che votano a favore
di leggi perverse, così come Pio XII scomunicò i comunisti e chiunque li
sostenesse in qualsiasi modo, salvando così l’Italia da una sciagura che
sarebbe stata peggiore dell’ultima guerra.
Ma nemmeno questo basterebbe. Il diavolo e i suoi
burattini si vincono soprattutto con la preghiera, il sacrificio e la santità
di vita. Il sistema sovietico cadde per l’azione concreta di un Papa che
proveniva da un Paese ad esso sottomesso, ma anche per la preghiera e l’offerta
espiatrici di un’Imperatrice che, pur avendo perso il trono, esercitò fino
all’ultimo respiro il compito ricevuto da Dio, mediante l’unzione regale, nei
riguardi dei popoli appartenuti all’ultimo impero cristiano e affidati alla sua
indefettibile responsabilità. Moglie del beato Carlo d’Asburgo, al termine di
una vita di sofferenze e umiliazioni, all’età di novantasette anni, Zita si
spense dopo aver ricevuto la notizia della caduta del muro di Berlino: missione
compiuta. L’eroica fedeltà al proprio dovere in conformità alla volontà divina
ha elevato questa donna, umile e inflessibile a un tempo, alle altezze della
santità. Due anni prima dell’attentato di Sarajevo, san Pio X le aveva
profetizzato l’ascesa al trono (che nessuno poteva immaginare prima dell’assassinio
dell’arciduca ereditario, Francesco Ferdinando), aggiungendo che suo marito
avrebbe immensamente giovato all’Austria, ma da morto. Lei, da viva, giovò
immensamente a tutta l’Europa.
Non per nulla Giovanni Paolo II era stato battezzato
con il nome di Karol, in onore del sovrano (poi prematuramente scomparso) sotto
il quale suo padre aveva militato e che egli stesso avrebbe beatificato. Certo,
anche la massoneria, dal canto suo, lasciò che il sistema comunista implodesse,
dato che aveva compiuto la sua parabola distruttiva e andava sostituito con le
forze fresche dell’Islam; ma in ogni caso un “impero” che sembrava
indistruttibile si dissolse nel giro di un paio d’anni. È la santa Provvidenza
che guida la storia umana, non le marionette di Satana, il quale concorre per
mezzo loro, suo malgrado, al trionfo del Cuore immacolato di Maria. Signori
massoni, vi conviene davvero far tutto questo per un po’ di vile piacere,
possesso e potere goduti per pochi anni sulla terra in cambio di un’eternità all’Inferno?
Certo, del danno ne fate – soprattutto a voi stessi – ma pure quello coopera
misteriosamente all’avvento del Regno, visto che Dio lo volge ultimamente in
bene. Chi vi ascolta e vi segue perirà con voi nel grande castigo che sta per
abbattersi sul mondo, mentre chi obbedisce a Cristo ne sarà preservato. Allora,
che aspettate a convertirvi? L’Onnipotente può perdonare anche voi.
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