ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 26 marzo 2016

Dietro i fili

Stragi a Bruxelles – Incomprensibile minuto di

silenzio dell'élite europeista
Stragi, ancora stragi dietro i fili di astuti burattinai
occidentali
 di Padre Giacobbe Elia, esorcista incaricato per la Diocesi di Roma dal 1987, 
sacerdote, discepolo del Servo di Dio Padre Candido Amantini
Stragi a Bruxelles - Minuto di silenzio
 Bruxelles – Un incomprensibile minuto di silenzio                                     
Bruxelles – di Padre Giacobbe Elia  – Sangue e morte continuano a bagnare le strade della vecchia Europa che ha annacquato il Vangelo nell’ideologia e diluito la bontà nel buonismo esiziale e becero dietro la bandiera dell'europeismo (1). Le nostre morti annunciate trovano ormai unica insensata commemorazione nell’incomprensibile minuto di silenzio, che accompagna il vuoto di senso con una canzonetta, musicale e disperante, prima che la parola saccente riemerga per balbettare inutili e penose giustificazioni geopolitiche e culturali, responsabili di nuove morti e del dolore e dell’angoscia dei vivi. Horror vacui! Immagina che non esista paradiso e nessuna religione”, canta compunta l’orchestrina strimpellando le note del mitico John Lennon, che prima di essere sparato, il giorno dell’Immacolata Concezione del 1980 a New York a soli 40 anni davanti alla sua villa,resisteva alla morte cupa che lo ghermiva con bombe di speed-ball di eroina e cocaina, buttato sul letto e al buio, perché odiava la luce. Già, questo profeta dei Beatles – il gruppo musicale divenuto più famoso di Cristo, la “Luce vera venuta nel mondo perché chi crede in lui non rimanga nelle tenebre” (Gv 12,46), “ma abbia la luce della vita” (8,12) - che odiava la luce e viveva al buio, tiranneggiando la sua servitù, assurge ora a simbolo di speranza di un mondo agonizzante,costretto a sballarsi per non pensare al suo fallimento. “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini” (Mt 5,13).
 Una guerra di religione senza confini                                                             
Se noi, battezzati nel suo sangue, non crediamo più in Lui, che è il Dio che dà la vita e chiede conto di ogni vita, ci consegniamo alla morte. Quale essa sia. Senza fede nel Dio che si è fatto uomo “per noi uomini e per la nostra salvezza”, “al di là della morte non c’è che il silenzio e il buio”. Parola di Pascal. Per affrontare e superare il nostro fallimento non bastano umiltà e coraggio, occorre la Sua grazia. La nostra insolenza religiosa, infangata di codardia, s’illude ancora di disorientare la determinazione dell’aggressore con le blandizie, ottenendo soltanto disprezzo. Dalla nostra terra, che fu luminoso faro di civiltà, esala ora l’orrore del vuoto, mentre insceniamo miseri teatrini per commemorare i nostri morti e ci vietiamo di affidarli in eterno al solo Dio che può salvare. Una distanza enorme ci separa dai nostri padri. Essi sostenuti dalla Spirito Santo versavano il sangue per amor suo certi di fecondare la terra di vita nuova e immarcescibile (“semen est sanguis Christianorum”, dichiarava Tertulliano, il grande giurista), noi invece moriamo inconsapevoli sotto i colpi di chi ci odia, mentre ci ostiniamo a scacciare il nostro Redentore dal palcoscenico della Storia. Quella che viviamo – ci piaccia o no -  è una guerra di religioneE la colpa è nostra, perché noi abbiamo perduto le nostre radici, dopo averle sradicate nella fallace illusione di essere più liberi, mentre siamo divenuti più schiavi (delle ideologie, del potere, del lavoro ossessivo e problematico …), infelici e soli. Soli!
 Dietro i fili di astuti burattinai occidentali                                                  
Frantumata la famiglia ci siamo ritrovati più soli e smarriti, mentre i mondialisti e gli islamici (o pseudo-tali: che pensiamo di integrare continuando a fustigarci per la chiusura e la durezza del solo nostro cuore) stanno dimostrando di essere impermeabili alle nostre lusinghe e di non avere alcun interesse per la “società multietnica” voluta e difesa da astuti occidentali (religiosi seguaci del credo luciferino mondialista – Ndr) che obbediscono a precise logiche di potere e dominio globale (2). Questi immigrati – che i nostri politici chiamano “rifugiati” – costituiscono una società chiusa e ostile alla nostra, frantumata dal relativismo e dalla perdita della fede.
(2) vedi qui:
 L'anima del mondialismo: fondere tutte le religioni in un solo credo    
Anni fa’ il filosofo e politico francese Roger Garaudy, scomparso nel 2012, che dal comunismo era approdato al cattolicesimo sociale e infine all’islamismo militante, avvertiva: “niente è peggio per un dialogo di fecondazione reciproca, che il sogno malsano di certe diplomazie ecclesiali d’Occidente e d’Oriente: fondere tutte le religioni in un solo Credo. Non si tratta di mascherare o addirittura di negare le differenze, che sono numerose e profonde, tra islamismo e cristianesimo”; e spiegava con chiarezza in cosa si sostanziano queste differenze: 1) L’islam rifiuta incondizionatamente la Croce che Dio assume in Cristo, vedendovi la più intollerabile delle bestemmie. 2) Non accetta l’incarnazione perché oltraggia la trascendenza divina (Allah akbar, solo Dio è divino): Dio non può farsi carne né tantomeno nascere da una donna. Il fatto che il Corano difenda la Verginità di Maria non significa affatto che la considera “Madre di Dio”. 3) L’islam rifiuta la Trinità, la cui confessione di fede fa di noi dei blasfemi politeisti. Per l’islam Dio, “il Misericordioso” è uno, mentre per noi “Dio è amore” e, dunque, relazione. In poche battute emergono differenze abissali. Così come differenze abbissali emergono tra Cattolicesimo ed ebraismo talmudico anti-cristiano: lo stesso che anima l'ideologia del "Nuovo Mondo" (3)
 Quando l'uomo diventa figlio del diavolo                                                        
Ieri papa Francesco nella Messa In Coena Domini ha  commentato l’attentato di Bruxelles riproponendo la sua chiave di lettura sociologica (“dietro quel gesto come dietro Giuda, c’è altro. Dietro Giuda c’era chi ha dato il denaro perché Gesù fosse consegnato, dietro questo gesto ci sono i fabbricatori, i trafficanti d’armi”) che non spiega la realtà né il mistero dell’iniquità che è in attoL’omicidio nasce dal cuore dell’uomo, che diventa figlio del Diavolo, che è omicida fin dal principio (Gv 8,44). Prova ne è che Caino uccise Abele, suo fratello, con le proprie mani, senza essere istigato da nessun “trafficante d’armi”.  Il male che dà la morte nasce dal cuore dell’uomo: “chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessuno omicida possiede in se stesso la vita eterna” (1Gv 3,15). I musulmani che vengono in Europa portano con sé il bagaglio culturale e affettivo mutuato dall’insegnamento del Corano e dall’educazione ricevuta in famiglia, nella scuola nell’ambiente nel quale hanno vissuto. È inutile negarcelo. Idem i seguaci del talmudismo anti-cristico e anti-cristiano (ndr).
 Contro Cristo – Islam radicale e mondialismo talmudico-luciferino         
La giornalista araba Nadine Al-Budair qualche giorno addietro ha provocato i suoi lettori dalle pagine del quotidiano kuwaitiano Al-Rai: “immaginate che i giovani occidentali vengano qui e compiano una missione suicida in una delle nostre piazze in nome della Croce. Immaginate di sentire le voci di monaci e sacerdoti, provenienti da chiese e luoghi di preghiera dentro e fuori il mondo arabo, che urlano negli altoparlanti e lanciano accuse contro i musulmani, chiamandoli infedeli e cantando: ‘Dio, elimina i musulmani e sconfiggili tutti’. Immaginate che noi avessimo fornito ad un numero infinito di gruppi stranieri carte d’identità, cittadinanze, visti, posti di lavoro, istruzione gratuita, moderna assistenza sanitaria gratuita, previdenza sociale e così via, e che poi sia uscito fuori un membro di uno di questi gruppi, consumato dall’odio e dalla sete di sangue, e abbia ucciso i nostri figli nelle nostre strade, nei nostri edifici, negli uffici dei nostri giornali, nelle nostre moschee e nelle nostre scuole. Queste immagini sono lontane dalla mente del terrorista arabo o musulmano, perché ha la certezza che l’Occidente sia umanitario e che il cittadino occidentale si rifiuti di rispondere così ai barbari crimini dei terroristi islamici. … È strano che noi condanniamo l’Occidente invece di affrontare ciò che sta accadendo in mezzo a noi: i modi estremisti in cui interpretiamo la sharia e il nostro atteggiamento reazionario l’uno verso l’altro e verso il mondo. È strano che noi condanniamo invece di chiedere scusa al mondo”. Ancor più strano – ma orribilmente verosimile – è che il mondialismo luciferino, oggi, utilizzi mercenari e integralisti islamici e non, per seminare il terrore e la morte nel mondo (Ndr). Ordo ab Chao!
Padre Giacobbe Elia (Copyright © 2016 Qui Europa)
esorcista incaricato per la Diocesi di Roma dal 1987, 
sacerdote, discepolo del Servo di Dio Padre Candido Amantini
Partecipa al dibattito - Redazione Quieuropa - infounicz.europa@gmail.com
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  Video correlato                                                                                                   
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http://www.quieuropa.it/stragi-a-bruxelles-incomprensibile-minuto-di-silenzio-dellelite-europeista/

A Bruxelles e Parigi, all’opera il Grande Illusionista


Almeno sappiamo che Mason Wells non è un “crisis actor”. I media ci hanno detto che questo  mormone di 19 anni rimasto ferito all’aeroporto di Bruxelles, era anche a Boston il giorno dell’attentato alla maratona, ed era a Parigi il novembre scorso, nel giorno dei mega attentati  al Bataclan e Café Voltaire.  Sì, a Boston c’era con la famiglia nel 2013, era andato a vedere la mamma che faceva la maratona, poi ci fu l’esplosione,  in una via vicina (dice il papà). Ma a Parigi no; era solo in Francia, a 200 chilometri da Parigi.



Sempre lo stesso tizio
Sempre lo stesso tizio

Quindi no, non era presente a 3 attentati. Se mai solo a due, e l’ultimo, a Bruxelles, gli è  costato ferite da schegge, la rottura di un tendine, e il ricovero.
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L’esistenza di attori professionali sui luoghi di attentati e sparatorie,   che fingono per conto dei media in scene ad elevata drammaticità, è uno degli argomenti più scottanti del complottismo.  Dove è facile farsi screditare, più che se si crede alle scie chimiche….eppure qualche prova c’è.
La CNN ha intervistato la stessa donna come “testimone oculare”  in tre distinte tragedie: 1)  Il 14 dicembre 2012, dopo la strage alla scuola elementare di Sandy Hook, Connecticut, dove un disturbato mentale, Adam Lanza, ha ucciso 27 persone fra cui 20 bambini di 6-7 anni; 2) Il 15 aprile 2013, nell’attentato “islamico” (attribuito ai due fratelli Tsarnaev, di origine cecena) durate la maratona di Boston; 3) della sparatoria avvenuta il 19 aprile, a Watertown (un agente ucciso all’interno del MIT, Massachusetts Institute  of Technology)

Anzi, la stessa signora sembra proprio essere presente – stavolta nelle vesti di una reporter –   anche alla sparatoria di Sa Bernardino  (California) dove il 2 dicembre 2015 Syed Faruk e sua moglie  Tashfeen Malik avrebbero massacrato 14  persone nel centro di aiuto della cittadina.
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Poi ci sarebbe anche la ragazza che urla al telefono dopo aver visto la strage, anzi tre stragi: Sandy Hook 2012,  maratona di Boston 2013,   ma   prima ancora – come esordiente –   nella strage del 20 luglio 2012 ad Aurora, Colorado, quando uno squilibrato   sparò in un cinema agli spettatori di Batma(vdi cnn-crisi-actress)


Professione, testimone per CNN
Professione, testimone per CNN

Ci sarebbe la ragazza che appare prima come compagna di scuola di Adam Lanza, lo sparatore di Sandy Hook, e poi come la sorella di James Foly,  il giornalista che sembra sia stato decapitato  in Siria  da un boia dell’ISIS, precisamente da Jihadi John ( un inglese) il 19 agosto 2014:  come si vede in un video  realizzato  dall’ISIS, ma diffuso dal SITE di Rita Katz.  Il che suscita qualche dubbio.


Stessa attrice
Stessa attrice in 2 tragedie

Più discutibile sostenere che gli “attori di crisi” non solo vengano impiegati come testimoni da intervistare, ma anche come vittime amputate e sanguinanti. C’è chi lo sostiene, come risulta da queste immagini:  l’uomo fotografato a Boston con la gamba orribilmente  spezzata e la frattura esposta sarebbe un Marine amputato in azione di guerra, diversi  anni prima; e he ha trovato lavoro come crisis actor
Ma che siano la stessa persona è stato negato con veemenza da uno smascheratore di complottisti che scrive su Skeptoid (un sito di smascheramento di paranormale eccetera) che , però, si chiama Mike Rotschild.  Questo Rotschild   s’è dato la missione di provare  che tutti gli attentati islamici sono veri  che paiono sospetti false flag,  e vero il fiume di sangue  del Bataclan, o i corpi maciullati all’aeroporto di Bruxelles.  Chissà se conosce Rita Katz.
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Continuamente samscherati, i complottisti insistono. Pubblicano foto di falsi jihadisti con tatuaggi che li rivelerebbero membri della US Army, o altri tatuati con la stella di David.


il mmusulmano- tipo
il musulmano- tipo, urlante e onnipresente












Strano tatuaggio
                                                    Strano tatuaggio davidico

Mostrano  tutte le volte che, quando c’è bisogno di mostrare un islamico dalla faccia orribile, stravolto dall’odio, sui media e tg appaia sempre lo stesso vociante individuo.
Hanno torto? Il punto è che esiste almeno una ditta fornitrice di questo tipo di attori: la  Crisis Cast. Britannica, ma in realtà una multinazionale con sedi dovunque.  Visitate il suo sito:
Qui, la ditta scrive nero su bianco in cosa consistono  i servizi che offre alla clientela:
“Noi drammatizziamo eventi per necessità di sicurezza emergenti nel Regno Unito, Medio Oriente e nel mondo.  I nostri attori specialisti in  giochi di ruolo, molti con  autorizzazione all’accesso di informazioni segrete (security clearance), sono addestrati da  psicologi comportamentali ed esercitati in prove teatrali (rehearsal)  ad atteggiamenti di vittime o criminali, per aiutare la polizia, l’esercito e i servizi di sicurezza (…) media e le forze armate a simulare ambienti di catastrofe per procedure salva-vita”.
Non vi sembra ancora chiaro? Allora andate, sul sito di CrisisCast, alla sottopagina “solutions”:

qui una signora dall’aria molto qualunque, con la faccia sanguinante  (niente paura, è conserva di pomodoro)  si trova su “un evento di strage di massa” e si fa’ intervistare da una tv.
I nostri attori”, vanta la ditta  inglese ma globale, “conferiscono intenso realismo a incidenti simulati con morti di massa,  durante sequestri di persona ed emergenze, e minacce o eventi ostili in posti pubblici e urbani”.
Sotto, alla voce “prosthetics”,  si legge:
Ferite e sangue sono creati da artisti  professionali del trucco stimati in  tv e nel cinema per raffigurare ferite  anche orrende (…) e ciò genera le sensazioni in cui vogliamo si sentano i partecipanti  in addestramento durante le simulazioni”.
Infatti la ditta offre  suoi attori anche per dare realismo alle “esercitazioni” di pompieri, soccorritori e poliziotti in simulazioni di disastri ed atti terroristici.  L’esercitazione che s’è tenuta a Bruxelles a metà febbraio, cioè prima dell’evento reale,  sotto il tunnel della metropolitana alla fermata Schuman, comprendeva anche l’uso di “orrendamente feriti”.
Un video dell’aprile 2013 mostra, in un servizio giornalistico impressionante,  come questi “crisis actors” vengano usati nell’addestramento di truppe Usa per rendere massimamente realistico l’orrore di un campo di battaglia, onde siano preparati psicologicamente a visioni spaventose di colleghi che perdono, per esempio, una gamba per una mina.   A recitare sono dei veri amputati, militari,  i cui moncherini vengono truccati con finto sangue per l’occasione, a sembrare arti maciullati.  Non commento: il video è istruttivo per sé.
23 apr 2013  Amputee actors train soldiers for combat crisis actors.

C’è almeno un’altra ditta che offre gli stessi servizi avanzati (un sottoprodotto di Hollywwod, chiaramente), la Stu-Segal, di cui posto il video di presentazione, anche questo notevolmente interessante:


Che dire? Ci sono complottisti che si spingono a sostenere che tutti gli attentati sono integralmente falsi: cioè che non ci sono state vittime. Né al Bataclan, né all’aeroporto di Bruxelles, né alla fermata Schuman del metro brussellese.: del resto, qui sono stati filmati passeggeri (attori di crisi) che  appena dopo l’esplosione salvano un bambolotto…e i media hanno diffuso come immagini dell’attentato avvenuto in Belgio quelle che in realtà erano state riprese dalle telecamere di sorveglianza  nel 2011, a Mosca, in  un simile attentato nel metrò.
Che i media mentano senza vergogna, diffondendo la paura che deve portare al risultato politico voluto dai committenti, è evidente.
Dopo Bruxelles, ha detto Gianni Riotta,  noi europei abbiamo a che fare con un nemico “che ci impegnerà a lungo”. E’ esattamente la lunga guerra al terrorismo che gli americani conducono dell’11 settembre. Molti giornalisti stanno sostenendo che la sicurezza agli aeroporti va’ affidata a ditte israeliane: certo, basta dimenticare che gli aeroporti da cui passarono i terroristi islamici pretesi autori dell’11 Settembre, erano sorvegliati –  benissimo, visti i risultati –  da un’agenzia privata israeliana, la ICTS.
Ma questo basta a concludere che a Bruxelles e a Parigi non ci sono stati morti veri, e sono tutti crisi actors o bambolotti in grandezza naturale fra fiumi di sangue al pomodoro?
La realtà può essere molto peggiore. Le centrali del potere globale che ordinano questi attentati, freddamente pianificano le stragi di  comuni cittadini, e freddamente  assoldano anche per l’occasione i crisis actors dalle ditte specializzate per un miglior effetto mediatico.
Ben nota ai complottisti è l’intervista che il cinematografaro Aaron Russo fece a Nick Rockefeller (un  avvocato d’affari della famiglia che opera in Cina) il quale gli avrebbe raccontato, sogghignando, mesi  prima dell’11 Settembre, che gli americani sarebbero stati lanciati un una guerra al terrorismo islamico globale … una guerra che non potevano vincere, sogghignò, perché il terrorismo  non  esiste davvero!

Naturalmente, i debunker hanno smentito anche questo: Aaron Russo stava morendo di cancro e non aveva niente da perdere sparandole grosse,  Nick Rockefeller forse non esiste nemmeno …
Avranno ragione loro, i debunker.  Ma resta l’impressione che in tutti gli attentati-strage avvenuti in Europa,   sia  all’opera un Grande Illusionista.  Un Padrone di tutti gli effetti speciali di Hollywood che usa come arma, e che ci fa’ pensare quel che vuole con la sua regia della paura.
Un credente non può fare a meno di evocare la profezia di Gesù : “allora (…) sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti” (Matteo 24,23).  E dice san Paolo,  “Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi ministri si travestono da servitori di giustizia.”(2 Corinzi 11,15)
Lo ricordo soprattutto a quei cattolici con la tremarella perché dopo Parigi e Bruxelles sentono le loro vite messe in pericolo dal nemico di tanti secoli, il musulmano feroce.
Io mi limito a notare un fatto strano:  a quanto sembra, le stesse centrali globali che hanno creato la grande alluvione di islamici in Europa, sono le stesse che vogliono crearci la paura di quegli stessi islamici (che ci mettono del loro, certo) assolda doli per attentati di marca islamica e fornendo loro armi ed esplosivi – a proposito perché nessun giornalista ha chiesto dove si sono procurati il quintale di esplosivo quei “terroristi suicidi” con passato di scalzacani e piccoli delinquenti?
Vogliono inondarci di profughi dalla Siria all’Afghanistan, e intanto ce li rendono paurosi. Non è una contraddizione? Io credo di no. Vogliono creare in noi lo stesso, identico stato d’animo che un israeliano medio prova ad abitare in Israele; la paura dell’islamico a cui ha rapinato terra e case, a cui ha ucciso i figli e i nipoti. Vogliono ridurre tutti noi europei a israeliani.  E noi, sedotti dai loro prodigi ed effetti speciali, ci caschiamo.
(Qui  sotto un po’ di materiale e di fonti:



https://youtu.be/6vTikJSC26k     – amputati aiutano soldati
By way of deception thou shall make war”,  Mossad
http://www.veteranstoday.com/2016/03/22/322/  (PER LA FOTO DEL  BATACLAN)

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