ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 28 aprile 2016

Qualche spiraglio aperto


Don Serafino Tognetti: “Più attenzione alle apparizioni della Madonna delle Ghiaie” 


madonna_ghiaie_bonate“Le apparizioni della Madonna delle Ghiaie meritano maggior attenzione e approfondimento, contengono spunti da non sottovalutare, di grande attualità”. Lo dice don Serafino Tognetti, Superiore della Comunità dei Figli di Dio (la Comunità fondata da don Divo Barsotti del quale egli è il successore), in merito alle  apparizioni mariane di Ghiaie Bonate ( Bergamo). A Ghiaie (dove è stata eretta una cappella), la Madonna apparve alla piccola  Adelaide Roncalli, di sette anni, tra il 13 e il 31 Maggio 1944. In una di queste apparizioni,  la nona, Maria ricordava il valore della famiglia e chiedeva in merito, pazienza, mitezza, fedeltà. In sostanza, Maria a Ghiaie ha ricordato la centralità della famiglia.
Il vescovo di Bergamo del tempo, Monsignor Adriano Bernareggi con un decreto del 1948, non constatava la soprannaturalità, tuttavia lasciava qualche spiraglio aperto. Da qualche tempo è on line una petizione per aprire un processo per la verifica della veridicità della apparizioni, petizione rilanciata da Antonio Socci nella sua pagina Facebook. La Fede Quotidiana ha intervistato don Serafino Tognetti, assertore delle apparizioni delle Ghiaie.
Don Serafino, qual è la importanza di quelle apparizioni?
“ La mia idea, dopo averne studiato i messaggi, è che a suo tempo  si peccò di  superficialità e frettolosità nell’ escludere la soprannaturalità, spero che oggi si possa cambiare rotta e ritengo che  le apparizioni andavano studiate con maggior attenzione. I messaggi di Maria alle Ghiaie sono  coerenti  e teologicamente  a posto, in linea con le precedenti apparizioni mariane. Anzi aggiungo che Maria richiama sulla famiglia e sul suo valore ed è stata profetica”.
Perchè?
“ Perchè oggi il secolarismo  e il demonio attaccano la famiglia naturale e la vogliono far cadere per distruggere la società della quale la famiglia è pilastro. E’ sotto gli occhi di tutti una vera rivoluzione antropologica che pretende di far passare per buoni controvalori che urtano contro Dio. La famiglia  tra uomo e donna, perchè solo quella è tale, appartiene al diritto  divino prima ancora che naturale”.
Questo assedio alla famiglia, a  suo giudizio, è relazionato con lo smarrimento del senso del peccato?
“ Certamente. Oggi anche la Chiesa, bisogna riconoscerlo, parla poco del peccato e ha anteposto tutto ai primi tre Comandamenti. In poche parole,  si occupa maggiormente di sociale  che di trascendente. Bisogna ricordare che la misericordia della quale tanto si parla, è relazionata al peccato e dunque non ha senso  parlarrne senza menzionare la gravità del peccato”.
Sacramento della confessione, la vediamo molte volte praticare da seduti, uno di fronte all’ altro, penitente e  confessore, possibile?
“  Il sacramento è valido , sia ben chiaro. Però è bene farlo  da inginocchiato, non siamo al bar. Abbiamo tutti bisogno di recuperare  il valore dei segni  esteriori e l’ inginocchiarsi è simbolo di pentimento. Alcuni atteggiamenti esteriori sono dimostrazione della caduta della fede”.
Amoris Laetitia, che cosa ne pensa?
“ Bisogna studiare ancora   a lungo il testo e io lo sto facendo. Innegabilmente si presta a qualche  confusione interpretativa che forse sfocerà nella prassi , non so qualche volutamente o no . Dal mio punto di vista la dottrina non cambia e non può cambiare, neppure il  Papa ha questo potere perchè non ne è il padrone , ma servo dei servi. Io in questo testo non vedo rischi di relativismo, ma di confusione applicativa. Del resto, il linguaggio usato negli ultimi documenti della Chiesa si presta a questa possibilità di confusione”.
Confusione anche nella liturgia?
“ Qui è in atto un decadimento. Penso agli applausi nelle messe, che sono un abuso . L’applauso, come noto, va a all’uomo , mentre la messa è diretta a Dio. E allora che senso ha? Sotto la Croce nessuno ha applaudito e la messa è mistero e  sacrificio”.
Bruno Volpe
Michele M. Ippolito  26 aprile 2016   

Petizione per la verifica della veridicità delle apparizioni di Ghiaie di Bonate.

adelaide_roncalliUna sera dello scorso agosto ero seduta all’aperto di una gelateria artigianale, dove talvolta mi ritrovo con alcuni amici con cui condivido la  fede cattolica. Il posto è alla buona, con un gestore discreto, gentilissimo e protettivo, che da anni conosce talmente bene i miei gusti da portarmi il solito gelato senza che glielo comandi. Infatti, quando d’estate mi capita di essere da sola, talora sostituisco la cena con le sue prelibatezze e chiacchieriamo un po’ di fede e di vita.

In attesa che arrivassero gli altri, mentre ero intenta a parlare del più e del meno con un’amica, il gelataio, che gironzolava lì intorno guardandoci di sottecchi, inaspettatamente e come spinto da un impulso irrefrenabile, mi si è avvicinato per dirmi: “Sa chi veniva spesso a prendere il gelato qui?”.
Sorpresa dall’inattesa interruzione gli ho chiesto chi fosse tale personaggio, sentendomi rispondere: “Adelaide Roncalli.”
Ovviamente la mia attenzione si è concentrata su tale rivelazione, di cui nemmeno lui ha saputo spiegarmi la ragione, non essendo solito intromettersi nelle conversazioni dei clienti. Non so se sia stato un caso, ma proprio in quei giorni avevo pubblicato un articolo sulle apparizioni mariane e avevo incluso anche quelle di Ghiaie di Bonate come certe. Ma di questo il gelataio non era al corrente, come ignora qualsiasi faccenda mi riguardi.
Così ho saputo che anche Adelaide si recava talvolta nella stessa gelateria da sola e che lui sapeva benissimo chi fosse, ma non aveva mai avuto il coraggio di porle delle domande. Lei era discreta e sorridente, e si limitava a raccomandargli con gentilezza di pregare e di andare a messa.
Non è stata la prima volta che qualcuno mi ha parlato di lei, perché abitava poco distante da casa mia e lavorava come infermiera nello stesso ospedale in cui, per diverse ragioni, per molti anni sono stata di casa. Ho saputo anche che aveva in affidamento una bambina che frequentava le stesse scuole frequentate dalle mie figlie e chissà quante volte ci saremo incontrate, ma io non avevo mai visto il suo volto da adulta,  perciò non avrei mai potuto riconoscerla.
In molti sapevano di lei, ma è riuscita a restare nell’anonimato, a non farsi cercare e, probabilmente, ad incutere nei suoi confronti una riverenza tale che nessuno si è mai sentito il coraggio di interrogarla.
In questo modo forse la Madonna ha voluta preservarla da fastidi, indiscrezioni e pubblicità indesiderata.
Quello che ancora posso fare in attesa, se Dio vorrà, di incontrarla un giorno in Cielo, è di invitare tutti a renderle finalmente giustizia e a firmare questa petizione proposta dal sito ufficiale delle apparizioni di Ghiaie di Bonate, così che il messaggio della Madonna per le famiglie possa essere ufficialmente riconosciuto e divulgato.
Paola de Lillo

Istanza al Vescovo di Bergamo e all’Arcivescovo di Milano

1 commento:

  1. Conosco la storia di queste tormentate apparizioni, sono stata a Ghiaie e credo che sia giunto il momento di ammettere che gli avvertimenti sulla famiglia erano assolutamente pertinenti, anche se allora i disastri del presente marasma non erano assolutamente prevedibili.
    Maria, Regina della Famiglia, prega per me, madre coniglia di numerosa prole, per la mia famiglia e per tutte quelle piccole innocenti vittime delle separazioni e dei divorzi che ho incontrato e che incontro sulla mia strada. Ti affido anche i genitori di un bimbo che sta soffrendo da molti anni questo calvario: ti prego, chiedi a Tuo Figlio di compiere il miracolo della conversione di quei cuori.

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